Salve a tutti! Questa storia è nata dalle menti malate di TheKeyOfDestiny, mietitrice, kai-chan, haruka96, Alynna, K i t s u n e _,  GuitarHero93, ParamoraH, Dagger, Zexion94, _Julia.



Prologo                                                                                           L'Epilogo

La pioggia cadeva incessante... i tuoni coprivano le grida provocate dalla battaglia... combattevano per proteggere quello che avevano finalmente ritrovato... lo proteggevano da loro, coloro che tutto distruggono, coloro che riportano tutto nell'oscurità
"Dannazione... ma quanti ce ne sono?"
"Non lo so, ma ce ne sono ancora troppi"

Sono quindici, quindici contro un esercito, vogliono vincere, devono vincere, hanno finalmente ottenuto ciò che volevano, non potevano sparire, non adesso.

Si sono divisi in gruppi da tre, cinque gruppi in tutto, per poter tenere meglio a bada i loro nemici, ogni gruppo formato sul momento, ma quel momento era bastato per elaborare un piano.

Grandi onde, unite a elettricità, distruggevano i mal capitati che ne venivano colpiti, colonne di fuoco bruciavano tutto quello che incontravano, petali avvelenati, affilati come lame, uccidevano all'istante chiunque ne entrasse in contatto, venti impetuosi facevano volare in aria i loro nemici, nemici che venivano distrutti da tredici lame a grandissima velocità, chi moriva all'istante senza essere stato colpito da nessuno, massi cadevano dal cielo, proiettili, ghiaccio, era questo lo scenario di battaglia.

"Non lo so, ma non credo che ce la faranno anche se noi tre non ce la faremo"
"Che intendi?"
"A volte non ti capisco"
"Io non penso di durare a lungo... sono quasi al limite, e per voi sarei solo un peso"
"Allora se cadrai ti aiuteremo noi"
"Giusto! Siamo amici no?"

Amicizia, una parola che li lega da tanto tempo, un'amicizia ritrovata nel nulla, sopravvissuta alle tenebre, ora li tiene uniti, e li sostiene, li guida verso un nuovo futuro.

(Perchè a noi? Ora che siamo finalmente riusciti ad averlo, ce lo portate via? Non ve lo permetterò). pensò uno di loro, non accorgendosi che uno dei nemici l'aveva aggirato, e stava per colpirlo alle spalle.
"ABBASSATI!"
"Cosa?"si girò nella direzione in cui veniva la voce, e notando la spada che rotando veniva verso di lui, si abbassò per schivarla, schivando di conseguenza l'attacco del suo avversario, colpito in pieno dall'arma.
"Grazie"
"Non ti preoccupare, non pensare come di tuo solito, non possiamo fermarci"
"Giusto"

Non possono fermarsi, non possono abbassare la guardia, o moriranno, e tutte le loro fatiche sarebbero state vane.

"Come va?"
"Gli altri se la stanno cavando, ce la faremo"
"Speriamo... non possiamo perdere ora"
"Dobbiamo vincere, e poi gli altri sono quasi arrivati al limite, ma loro sono sempre di meno.. vinceremo"

Sul campo di battaglia l'esercito nemico diventava sempre meno numeroso, erano tanti, ma privi di tecnica e strategia, procedevano a istinto.
Resistettero fino al loro limite massimo, fu questa loro speranza che gli permise di vincere quella battaglia.

"Anf...anf...ce l'abbiamo fatta"
"Ce l'abbiamo fatta!" gridarono tutti in coro.

Quella loro felicità fu effimera... non avevano vinto... un nuovo nemico, uno solo, si intravide all'orizzonte, era gigantesco, non avrebbero vinto.

"Dannazione... non può essere..."

Era arrivata la loro fine?

Una colonna di oscurità si innalzo al cielo.