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Autore: Demj_    04/10/2015    0 recensioni
Ragazzi..salve.. questa è la mia prima storia romantica. Vi p rego di essere clementi. Volevo avvisarvi che dal 4 capitolo il modo di scrivere la storia cambierà leggermente. Quindi vi prego di non soffermarvi ai primi 3. La vera storia inzia nel 4.
Jade è una ragazza di 17 come le altre , non è una gran strafica , e non ha tremila ragazzi che le sbavano , bionda e occhi verdi, passa tranquillamente inosservata. Cambiata a causa di alcuni eventi ha fatto alcuni errori . Cercando sempre di rimettersi in carreggiata. Si nasconde ella danza e nel disegno ,che sono le uniche cose in cui riesce ad essere se stessa. Perché nonostante il suo aspetto e la faccia tosta ,dietro quella maschera che si è costruita si nasconde una persona tanto bisognosa di affetto e con tanto affetto da dare. Ma a causa del suo comportamento tende sempre ad allontanare le persone che le si avvicinano Ma arrivata al quarto anno di superiori cosa succederà? Riuscirà a far sgretolare il muro che si è costruita intorno? E un incontro inaspettato, cambierà tutto? Se volete scoprirlo dovete leggere ..spero vi piaccia..se così vi prego di lasciare un recensione e magri aggiungermi tra le storie che vi aggradano
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Mentre camminavamo per i corridoi durante la ricreazione, guardavamo i novellini spaesati del primo anno ,e iniziai a pensare che era incredibile che fossero passati già quattro anni. Erano volati, come erano volate le prime tre ore di lezione , che avevamo tassativamente passato a non fare nulla . Era stato bello rivedere i miei compagni, per alcuni più che per altri. Avevo preso posto vicino la finestra nell'ultima fila con Erika al mio fianco. Clara e Emanuela erano ai posti davanti . Erano altre due mie amiche , l'una l'opposto dell'altra. La prima, occhioni blu e lunghi ricci rossi dal carattere solare e esuberante , l'altra capelli corvino e occhi nocciola , molto timida ma non per questo meno simpatica, bastava saperla prendere e si apriva come una cozza . Avevamo chiacchierato tutto il tempo, parlato delle nostre riciproche avventura e viaggi estivi. Ma qualcosa mi sembrava diverso, ho forse ero semplicemente io . Continuammo a girovagare per la scuola , fermandoci di tanto in tanto per salutare e chiacchierare brevemente con qualcuno , rividi perfino Josh cavolo si era alzato e aveva cambiato voce, ma rimaneva sempre il solito beota. Lo salutai brevemente e al suono della campanella ci avviammo per tornare in classe. Stavo rientrando in aula , quando da una classe vicina ne uscì un ragazzo. In quel momento il tempo parve fermarsi. Era la prima volta che lo vedevo. Era nuovo e aveva più o meno la mia età. Ed era un fico da paura ! Il fisico muscoloso si intravadeva attraverso la t-shirt nera attillata. Portava dei jeans scuri strappati e scarponcini neri. Dei riccioli castano chiaro gli ricadevano sulla fronte a causa del ciuffo. I miei bollenti spiriti si accesero in un attimo e non appena i nostri sguardi si incrociarono rimasi senza fiato, il cuore in gola e il basso ventre che pulsava. Erano magnetici, di un verde chiaro con delle sfumature gialline. Rimasi incollata dov'ero per quello che mi parve un'eternità, mi sentivo come se riuscisse a guardarmi dentro , ero diventata trasparente sotto il suo sguardo. Gli angoli della sua bocca si alzarono e mi mostrarono un sorriso di quelli che ti fanno credere di poter morire . Caldo nel mio basso ventre , rimasi imbambolata senza sapere che fare ,ma fu un attimo , passò oltre e il tempo parve riprendere il suo normale corso. Tornai in classe ancora scombussolata .Aveva smosso qualcosa in me , in quei pochi secondi, e la cosa non mi piaceva , così cercai di scansare con tutte le forze i pensieri sconci che continuavano a presentarsi. Chi era quel ragazzo? Ah, meglio non pensarci! Così ripresi o almeno cercai di riprendere a seguire la lezione di matematica , cercando di ignorare gli sguardi confusi di Erika. Non era proprio giornata.
   
 
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