~Quattro Giorni
Da: Robin
A: Killian
Oggetto: Cadere in basso
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Amico, sul serio? Lei? :'')
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Da: Killian
A: Robin
Oggetto: Yep
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Sì, lei. E BASTA CON STE FACCINE, sei così imbarazzante...
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Da: Robin
A: Killian
Oggetto: Serio?
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Wow, che ti è successo? Per tre anni ti sei lamentato di quanto fosee indisponente, insofferente, menefreghista e adesso la sposi??
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Da: Killian
A: Robin
Oggetto: Cambiamenti
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Le cose cambiano. Dopotutto lei non è la prima ad innamorarsi dell'assistente barra segretario, vero Robin?
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Da: Robin
A: Killian
Oggetto: OH OH OH
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Ehy, quella con Regina è una storia più che seria.
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"Killian. Nel mio ufficio, immediatamente." disse Emma imporvvisamente.
"Se la signora insiste."
Una volta che Killlian fu entrato nell'ufficio, Emma chiuse la porta.
"Allora, mia madre ha prenotato un aereo, partiamo fra quattro giorni. Mio padre ti sottoporrà ad un attento terzo grado, queste sono alcune delle domande che potrebbe farci" disse Emma passandogli un fascicoletto con le domande in questino.
"Potrebbe farci? A tutti e due?"
"Beh, certo. Secondo lui dobbiamo sapere tutto l'uno dell'altro. Basterà una domanda sbagliata e saremo rovinati."
"Allora, la buona notizia è che io so tutto di te, la cattiva è che tu hai solo quattro giorni per imparare tutto di me" disse Killian sfogliando il fascicolo.
"Mpf, vuoi farmi credere di sapere tutte quelle su di ne?"
"Certo. Inquietante, vero?"
"Mh, un po'; proviamo: come prendo la cioccolata?"
"Troppo semplice, con la panna e la cannella. Una più difficile?""
"Sono allergica a qualcosa?"
"No, ma provi un particolare e straziante disgusto verso le fragole e verso l'intera gamma delle emozioni umane."
"Oh, ah ah ah, divertente, sei un vero spasso, quasi quanto sono brava a cucire a maglia."
"Tu non cuci, tantomeno a maglia, visto che quasi tutti i tipi di lana ti fanno starnutire."
"Ah, sapevi anche questa... Va bene, allora, ho qualche cicatrice e roba simile?"
"Sono più che certo che hai un tatuaggio, probabilmente un tribale... o un'ideogramma giapponese. E se fosse filo spinato?"
"Tu che ne sai?"
"Mi fai andare a comprarti il Tampax e credi non presti attenzione alle tue prenotazioni dal dermatologo?"
"Oh, è affascinante vedere come sei davvero. Comunque non ti dirò dov'è."
"E se tuo padre me lo chiedesse?"
"Non sa del tatuaggio, andiamo avanti. Da chi abiteremo, da te o da me?"
"Ovviamente da te, perché mi consideri un fallito che vive in un monolocale."
"Ugh... quanto ti odio."
"Di solito le coppie non si dicono questo,ma è un inizio. Comunque, non mi hai fatto la proposta."
"Quale proposta?"
"Di matrimonio. La pretendo."
"Va bene. Ehm, vuoi sposarmi?"
"No. Andiamo, puoi fare di meglio, e poi non ci sono testimoni."
"D'accordo." disse Emma aprendo la porta emettendosi in ginocchi al centro dell'ufficio comune di fronte a tutti.
"Killian..."
"Sì, Emma?"
"Dolce, tenero, Killian..."
"Sono tutt'orecchi, Emma."
"Amore della mia vita, luce dei miei occhi, vuoi sposarmi?"
"Mhh... Okay, non ho apprezzato il sarcasmo, ma ti sposerò."
"Bene."
"Ci vediamo fra quattro giorni in aereoporto; mi prendo dei giori liberi, non è un problema vero?"
"No, tesoro, fai pure..." disse Emma mentre tentava di prendere la mano sinistra di Killian per rialzarsi, invece lui la ritirò e se ne andò facendola cadere.
"Maledetto... proprio lui mi doveva capitare..."
"Signorina Swan? Vuole una mano?" chiese Regina affrettandosi a raggiungerla.
"Grazie, Regina, ma me la cavo benissimo da sola" rispose Emma alzandosi tenedosi ad una scrivania.
"Beh, è stata sola per tre anni, era ora che capisse che Killian faceva al caso suo."
"Sì, certo, Killian... Regina, ieri ti sei vista con Robin fuori dal lavoro?"
"Io? Con Robin? Assolutamente no! Non mi piace nemmeno."
"Regina... hai la camicia di Robin al contrario."
***
Appena entrato in casa, Killian si gettò sul letto.
Perché aveva accettato? Si sarebbe rovinato la vita per sempre, un matrimonio non è una cosa che cancella.
Ci voleva una birra gelida, doveva solo ricordarsi che fra un po' se ne sarebbe andato da New York. Non riusciva più a sopportare quella città, era straziante, sempre la solita gente maleducata, il solito ritmo monotono e spento.
Killian non sentiva più quella magia che da ragazzo lo spingeva in quella grande città, ma dopotutto non aveva più niente del suo comportamento da ragazzo.
Forse Emma non era la cosa peggiore che gli fosse capitata.