Anime & Manga > I cinque samurai
Ricorda la storia  |      
Autore: Jinny82    05/10/2015    3 recensioni
Un momento buio, ma la sensazione è che tutto si sistemerà
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rowen Hashiba, Sage Date
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si ecco ... ehm *coff coff*, prima volta che scrivo di loro (beh, solo di loro, visto che "da piccoli" li sto già usando nella AU crossover "when the end began" ... fine della pubblicità XD) e non so, sono inesperta, ho dovuto riscrivere interi pezzi e credo che mi sia uscito dell'OOC da qui a canicattì (che suona bene da dire e da shizuoka è lontano).
Spero di non aver lasciato troppi strafalcioni, che ho dovuto cambiare PC (catorcio ci ha abbandonati dopo 6 anni e 7 mesi di leale servizio ... rip T_T) e se già di solito sono un disastro, adesso ho l'aggravante di computer tutto in giapponese e tastiera ultrapiatta (con tutte le lettere accentate in giro a muzzo e solo se ti ricordi di cambiare lingua XD)

Bene. L'ho lasciata decisamente in sospeso, ma la cosa è voluta ... credo? Mah, il mio cervello non mi parla più tanto




Touma ebbe giusto il tempo di sgranare gli occhi e sorreggere Seiji che, appena varcata la soglia, gli franò addosso, lasciando cadere una sacca da viaggio nel microscopico genkan dell’appartamento
<< Hey …>> riuscì ad articolare
Seiji alzò appena lo sguardo
<< Temo di aver finito le energie …>> sospirò, passandogli le braccia attorno ai fianchi. Touma quasi sussultò, sentendo quanta poca forza ci fosse effettivamente in quella stretta.
<< Potresti ospitarmi?>> chiese Seiji, con un filo di voce
<< Per quanto?>> chiese Touma, terrorizzato dal dover mettere in ordine
<< Per sempre? … >>
La risposta gli fece sgranare gli occh di nuovoi. Scostò un  poco l’altro, che gli rivolse un debole sorriso
<< Una doccia e del cibo e poi ti spiego, giuro …>> mormorò, con un sospiro. Touma si accigliò, recependo il ciuffo talmente scompigliato da lasciar intravedere entrambi gli occhi. Ed era un accenno di barba, quello? Seiji tentò malamente di rimettersi in piedi, ma l’equilibrio lo abbandonò, e Touma dovette sostenerlo di nuovo mentre si sfilava le scarpe per entrare in casa. Fece una smorfia
<< Hai fatto Sendai - Osaka a piedi?>> chiese, alzando un sopracciglio
<< Ma che simpatico.>> ironizzò Seiji, in un ringhio
<< Era per sapere!>>
Seiji gli lanciò uno dei suoi sguardi che significavano che per lui la questione era chiusa e tentò di nuovo di mettersi in piedi. Sarebbe caduto se, per la terza volta, Touma non fosse stato abbastanza pronto da prenderlo al volo
<< Tu a lavarti da solo non ci riesci …>> sbuffò
<< Forse era meglio prima il cibo, ma non posso mangiare se puzzo così tanto.>> borbottò Seiji. Touma si morse la lingua, ingoiando la battuta con cui avrebbe risposto, perché non aveva mai visto lo sguardo dell’altro così cupo
<< E comunque mi lavo da solo.>> borbottò, staccandosi in malo modo ed appoggiandosi al muro
<< Ma non riesci a stare in piedi!>> protestò Touma. Seiji serrò la mandibola
<< E’ già abbastanza umiliante così, grazie.>> borbottò, arrossendo violentemente << Procurami un asciugamano e … un bidone per bruciare la roba che ho addosso, non credo si possa farne altro …>>
<< Ho una lavatrice, sai? E pure in buono stato, dato che di solito porto tutto in lavanderia, quindi praticamente nuova …>>
<< Sai usarla?>> chiese Seiji
<< Fino a leggere cosa c’è scritto di fianco ai pulsanti ci arrivo, sai? Potrei offendermi! Lo sai che ho un quoziente intellettivo …>>
<< Si, va bene, scusi, mister QI … >> sorrise Seiji. Touma tentò di nasconderlo, ma fu felice di vedere, finalmente, un sorriso vero
<< C’è un cesto per la roba sporca, di fianco al lavandino. E’ vuoto, sono passato in lavanderia ieri, quindi … Gli asciugamani puliti sono nel mobile di fianco al lavandino, terzo ripiano quelli più piccoli, secondo quelli più grandi … >>
Seiji annuì, poi si chiuse nell’antibagno. Touma non sbirciò dalla porta a vetri solo perché sapeva che la tenda che la copriva era chiusa. Tornò verso l’entrata e recuperò la sacca che Seiji aveva lasciato cadere entrando, portandola nell’unica stanza vera e propria dell’appartamento in cui si era trasferito da quakche tempo. Solo per solo ... La aprì per cercare un cambio di vestiti per Seiji, ma rimase bloccato quando la prima cosa che trovò fu una foto di Seiji con la sua sorellina. Perché si portava dietro quella foto? Che accidenti era successo?
<< Stai frugando nella mia roba, maniaco?>>
Touma sussultò ed alzò lo sguardo su Seiji. Sapeva di avere l’espressione più colpevole dell’universo, ed il fatto che l’altro avesse solo un asciugamano attorno i fianchi non lo stava aiutando di certo a mantenere un’espressione calma …
<< Io … veramente … volevo portarti i vestiti puliti e basta …>>
Seiji sorrise, poi sospirò, vedendo la foto. Nei suoi occhi passò qualcosa e Touma si sentì straziare dal dolore che vi lesse
<< Esco mentre ti vesti …>> mormorò, alzandosi ed uscendo dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Dopo qualche attimo si riaprì e Touma si trovò trascinato all’interno, il viso dell’altro premuto contro il proprio petto, le sue mani strette alla felpa, ancora senza nessuna forza. Lo strinse a sé, affondandogli una mano nei capelli, ancora bagnati dopo la doccia
<< Ho solo del ramen istantaneo …>> mormorò
<< Andrà benissimo. Ma adesso mi serve rimanere un momento così.>> mormorò Seiji. Touma o strinse un po’ più vicino e Seiji sospirò
<< Ti va di dirmi che è successo?>> chiese, in tono fin troppo dolce.
<< Prima fammi mangiare qualcosa. >> mormorò Seiji, staccandosi ed andandosi a sedere al tavolo. A Touma non sfuggì quanto fossero lucidi gli occhi dell’altro
<< Vuoi che avverta gli altri che sei qui?>> chiese ancora, mentre metteva l’acqua nel bollitore elettrico e lo accendeva. Seiji scosse la testa
<< Non ancora ... >> era quasi una supplica. Touma si girò a guardarlo, vedendo il tremito che lo scuoteva
<< Ho bisogno di un momento di tranquillità ... il che non fa sembrare essere venuto qui un’idea poi così geniale ... ma sei tu quello col quoziente intellettivo alto, dopotutto ... >>
Touma si trovò a ringraziare mentalmente tutti gli dei quando vide il ghigno di scherno accompagnare quelle parole. Ma c’era qualcosa che non andava. Se Seiji era trasandato c’era sicuramente qualcosa di storto. E adesso non gli aveva chiesto l’asciugacapelli, rimaneva semplicemente con un asciugamano attorno al collo ed ogni tanto tamponava ... sospirando, Touma prese due scatole di ramen istantaneo, aprì a metà i coperch d’alluminio e prese le varie bustine, aprendole e versando i vari ingredienti liofilizzati nei contenitori, per poi versare l’acqua bollente e posare il tutto sul tavolo, mettendo un paio di bacchette su ogni contenitore, così da tenere il coperchio chiuso
<< Fra tre minuti si mangia. >> annunciò. Seiji annuì. Poi allungò le braccia, circondando la vita di Touma e tirandoselo a sedere sulle ginocchia
<< Potrei saltarti addosso, lo sai? >> sospirò il samurai del Cielo.
<< Taci per favore. >> borbottò Seiji, in tono secco. Ma gli si strinse di più contro, premendo il viso sulla sua schiena. Touma si trovò di nuovo a sospirare, posando le proprie mani su quelle di Seiji e concedendosi di accarezzargliele, trovandosi a pensare che anche un Seiji tanto affettuoso era strano ... Si staccò leggermente per girarsi a guardarlo e trovò quegli occhi tanto particolari velati di lacrime. Seiji abbassò il viso
<< Non guardarmi ... >> mormorò
<< E perché? Sei così bello ... >> maledetta linguaccia
<< Davvero, Touma! >> arrivò il sibilo infastidito in risposta. Touma sospirò e si girò del tutto, trovandosi a cavalcioni del nakama. E lo abbracciò stretto. Seiji, dal canto suo, gli si strinse contro, nascondendogli il viso nell’incavo tra spalla e collo, il respiro improvvisamente irregolare, troppo veloce, spezzato. Touma iniziò ad accarezzargli la schiena, aspettando che il momento passasse.
<< Mangiamo? >> chiese poi, appena sentì che l’altro si era calmato, scostandosi quel tanto che gli bastò per guardarlo in volto. Seiji gli rivolse un piccolo sorriso, annuendo. Consumarono il ramen in un silenzio rotto solo sporadicamente da commenti acidi di Seiji sul ramen istantaneo. Touma lasciò che dicesse. Gli dava un minimo di sicurezza sentirgli chiedere se quello fosse davvero cibo, e sapeva che anche Seiji aveva bisogno di quella sicurezza.. Quando finirono, Touma prese i contenitori e li buttò, poi lavò le bacchette, per infine girarsi, appoggiandosi indietro al lavello ed osservando Seiji. Quello sospirò, tirandos indietro i capelli e fissando un punto non meglio definito sul tavolo, gli occhi d’ametista che rispecchiavano tutta la confusione che aveva dentro. Lentamente, molto lentamente, alzò lo sguardo, ed aveva un’espressione talmente fragile che a Touma salirono le lacrime agli occhi
<< Ho detto ai miei di noi ... >> esordì, e Touma dovette sedersi perché le gambe non l’avrebbero retto. Seiji rmase con le mani ben piantate a tenere indietro i capelli dorati, mentre sospirava
<< Credo di essere sul punto di andare completamente in pezzi ... >> mormorò, per poi mordersi le labbra. Touma aspettò che parlasse. Se avesse chiesto qualcosa, se l’avesse interrotto, Seiji si sarebbe rischiuso a riccio. Ed aveva bisogno di sfogarsi, ogni suo più piccolo gesto stava urlando questa necessità
<< Per i miei, per Onee-san, per i nonni non ...  >> si fermò un momento, passandosi le mani sul viso, esalando un sospiro tremante di sentimenti controllati a stento
<< Per loro non esisto più. >> serrò gli occhi. Touma allungò una mano, cercando di raggiungere quella di Seiji, ma il ragazzo di Sendai si ritrasse
<< Me lo aspettavo, non posso negarlo. Ma non mi aspettavo che facesse così dannatamente male ... >> si morse il labbro inferiore tanto forte da farlo sanguinare
<< Satsuki è l’unica che non mi abbia ... rinnegato ... oh, come suona pomposo ... rinnegato ... >> un altro sospiro carico di lacrime che fremevano per essere liberate dalla loro prigione
<< Non mi ci lasciano nemmeno parlare ...  >> una lacrima sfuggì al controllo, e Touma si sentì morire
<< Io pensavo di poterlo sopportare, davvero ... per te ... per voi ... ma adesso ...  >> si nascose il viso tra le mani, con un gemito, e Touma cedette. Scattò in piedi, aggirò il tavolo e lo strinse forte a sé, affondandogli il viso nei capelli. Seiji crollò completamente, lasciandosi andare ad un pianto dirotto. Doveva essere davvero distrutto per piangere in quel modo. E le mani di Seiji gli artigliavano le braccia, come se ne andasse della propria vita. Touma si rese conto che non poteva lasciarlo andare. Se si fosse spostato solo di un millimetro, i pezzi in cui l’altro sarebbe andato sarebbero stati tanto piccoli da risultare impossibili da rimettere insieme.
Seiji pianse per quasi un’ora, poi si staccò, asciugandosi gli occhi
<< Scusa ... sei rimasto in piedi tutto il tempo ... >> mormorò. Touma scrollò le spalle
<< Siamo guerrieri. Un’oretta in piedi non ci fa nulla, no? >> sorrise. Anche Seiji sorrise, seppure debolmente. Touma gli prese il viso tra le mani, asciugandogli le ultime lacrime che ancora glie lo rigavano, e Seiji sospirò, guardandolo dritto negli occhi
<< Dovrò trovrmi un lavoro, ma finché non lo trovo dovrò fre il mantenuto ... >> mormorò << Mi hanno tagliato i fondi ... ho finito gli ultimi spiccioli quando ho tentato di parlare con Satsuki ... certo che Shin-Osaka è proprio lontana eh ... >>
<< L’hai fatta davvero a piedi da la ... Potevi metterti in contatto! Possiamo ancora sentirci! No? >>
<< Non volevo allarmarvi ... se mi fossi messo in contatto in quel momento, avrei mandato Shin nel panico e tu saresti arrivato armato probabilmente ... non ero abbastanza ... lucido per cercarvi. E ... beh ero nel panico. Allora ... ho camminato ... >> si strinse nelle spalle. Touma lo abbracciò stretto, di nuovo, e Seiji gli si rannicchiò tra le braccia, facendosi più piccolo che riusciva sulla sedia.
<< Mi sa che non ho finito ... >> gemette, iniziando di nuovo a singhiozzare, ma sommessamente questa volta.
<< Domai andiamo a Tokyo. >> decretò allora Touma. Seiji alzò lo sguardo
<< Ma non ho soldi ... >> mormorò
<< Ma io si. E devo riprendere con l’università. E se non ti porto dal pesciolino adesso non ce lo perdonerà mai. Lo sai. >>
Seiji ridacchiò, asciugandosi gli occhi, poi sbadigliò e a Touma, per una volta, sembrò finalmente un ragazzo della sua età
<< Ah! ... ho un futon solo ...  >> mormorò Touma, come piombando giù dalle nuvole. Seiji inarcò un sopracciglio, e Touma si beò nel riconoscerlo, finalmente
<< Quando mai è stato un problema per te, scusa? >>
Touma si strinse nelle spalle, spalancando l’oshiire e tirando fuori il futon, stendendolo sul pavimento e preparando il tutto per la notte. Seiji si alzò dalla sedia ed andò a sedersi sul futon, scostando la trapunta che Touma aveva appena steso ed infilandovisi sotto, rabbrividendo leggermente. Doveva essere esausto, dopo tutto quel camminare e tutto quel piangere. Dopo tutto quel dolore ... Touma si trovò ad asciugarsi gli occhi, cercando di non farsi vedere
<< Baka. >>
No, ok, beccato ...
<< Grazie ... >> seguì un mormorio appena accennato. Touma sospirò e si infilò a sua volta nel futon. Nemmeno il tempo di spegnere la luce e sistemarsi, che Seiji rotolò su un fianco, rannicchiandoglisi addosso
<< Da quando sei così coccolone? >> chiese, sorpreso da un gesto tanto insolito
<< Ti dispiace? >> borbottò Seiji, già pronto a rotolare di nuovo dall’altra parte
<< Assolutamente no! >> protestò Touma, intrappolandolo in un abbraccio pandesco prima che se ne fuggisse lontano.
<< E allora approfittane, perché è un’offerta limitata. >> sospirò Seiji, strushiandogli leggermente il viso contro il petto
<< Tutte le tue inibizioni? >> chiese Tuma, divertito, iniziando a giocare con i suoi capelli
<< Boh, le avrò dimenticate sull’autobus. >> biascicò Seiji, già in dormiveglia. Touma ridacchiò poi, con un sospiro, si abbandonò al sonno a sua volta, con la sensazione che si sarebbe aggiustato tutto.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > I cinque samurai / Vai alla pagina dell'autore: Jinny82