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Autore: EragonForever    05/10/2015    2 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
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In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 36: "Ai miei occhi tu sarai sempre la stessa"

Rimasero ancora un po' a guardare le stelle e poi fecero ritorno a Konoha in groppa ad Akamaru. Fu un giro piacevole e Jamila si divertì molto. Kiba l'accompagnò fino a casa e poi si separarono.

Quella notte fu un sonno abbastanza sereno per Jamila.

Il mattino dopo pioveva e Konoha era deserta e silenziosa, tutti erano rintanati nelle proprie case al calduccio. Tutti tranne lei, che se ne stava comodamente seduta sul tetto di casa sua. Aveva come un senso di pace sotto quella pioggia, poiché anche il suo spirito era grigio e cupo.

Nel suo cuore si annidava la frustrazione per aver deluso l'Hokage e riconquistare la sua fiducia non sarebbe stato per niente facile, ma ci doveva almeno provare. Ma in quel momento aveva le idee troppo confuse per trovare un modo, così decise di andare ad allenarsi per conto suo alla Valle, con Kyuu al suo seguito. Non appena arrivò iniziò ad allenarsi con il Kasaigan, la sua tecnica. Anche se lo aveva imparato bene poteva ugualmente migliorarlo. Si allenò per tutta la mattina cercando di dimenticare la frustrazione, ma ci riuscì a malapena.

Al ritorno si fermò a pranzare da Teuchi. Le venne nostalgia mangiando il ramen e si ricordò di quando suo fratello glie lo cucinava ogni giorno a pranzo. Dopo mangiato andò alla sua tomba per trovare un po' di conforto. Si mise seduta di fronte alla lapide e nel frattempo aveva smesso di piovere.

Oh fratello mio cosa dovrei fare per riavere la fiducia dell'Hokage? Dimmelo te, io non saprei proprio cosa fare pensò tra se.

Rimase a lungo davanti alla tomba, poi, dopo averle dato una carezza, tornò a casa dove trovò i suoi amici. Sospirò.

“Immagino che abbiate saputo.”, borbottò.

“Si ... lo abbiamo saputo e nemmeno noi siamo d'accordo con l'Hokage, è stato ingiusto con te.”, disse Rayal, seria.

“Ormai è successo, io non posso farci più niente.”, replicò la rossa, seria.

Rimasero di sasso a quella frase. Mai se lo sarebbero aspettato dalla loro compagna.

“Ma cosa diavolo stai dicendo Jamila? Non ti riconosciamo più, un tempo non ti saresti arresa in questo modo, ma avresti trovato una soluzione, mentre adesso che fai? Getti la spugna così di punto in bianco? Cosa direbbe Jamir se ti vedesse in questo stato?”, ribatté Ren, deciso.

Bastò quella frase a farla esplodere.

“Sono cambiata va bene?! Tutto qui ... e non posso tornare indietro e poi non osare nominare Jamir hai capito?!”, esclamò.

Detto questo si rinchiuse nella sua stanza cercando di reprimere la rabbia che aveva nel cuore. Non si sarebbe mai aspettata una loro reazione così brusca.

Ho deluso anche loro, mitico

Quella notte non ci fu sonno per lei, era troppo tesa e agitata per riuscire a dormire. Così si alzò e andò nuovamente alla Valle dell'Epilogo, da sola. Era una notte stellata e la luna piena splendeva nel cielo, creando un'atmosfera quasi magica. Ma nonostante tutto il suo animo era inquieto e allora iniziò ad allenarsi per non pensarci in entrambi le nuove tecniche che aveva messo a punto con Naruto durante il suo addestramento con Naruto fino allo stremo delle forze e sfinita crollò a terra sotto il bagliore della luna.

"Jamila, Jamila ... svegliati ..."

La Chunin mugolò infastidita nel sentire una voce che la chiamava, quindi aprì lentamente i suoi occhi di cielo per poi spalancarli, stupita nel vedere il luogo in cui si trovava: era come se fosse sospesa in uno sfondo arancio-dorato, attorno a lei non c'era nient'altro.

"Ma ... ma dove sono finita?", si chiese tra se e se, perplessa.

"Sei in un luogo a parte del tuo subconscio.", disse nuovamente la voce.

Subito allora si fece vigile.

"Chi è la? C'è qualcuno?"

Non appena ebbe detto quelle parole sentì come dei passi dietro di lei.

Ciao sorellina.”, salutò la figura alle sue spalle.

Si voltò all'improvviso, gli occhi sgranati dallo stupore. Non riusciva a credere a quello che aveva davanti: lui era li, a pochi passi da lei che le sorrideva con il suo caldo sorriso. Era perplessa e quindi lo scrutò con attenzione.

J ... Jamir? Sei ... sei proprio tu fratello mio?”, mormorò, la voce tremula.

Lui sorrise più apertamente.

Si, non mi riconosci? Sono proprio io”

Sei reale? O solo un'illusione?”

Sono il suo spirito, e non è un'illusione della tua mente.”, gli spiegò lui.

Jamila indagò ancora per qualche secondo cercando di capire se quello che gli aveva detto fosse vero, ma infine gli corse incontro senza più indugi e gli tempestò il petto di pugni.

Dannazione! Per tutto questo tempo ho pregato di rivederti almeno una volta! Dopo la tua morte ho subito le pene dell'inferno. Ogni giorno della mia vita speravo in un tuo segno, ma tu ... tu eri distante! Accidenti a te!”, esclamò, le lacrime agli occhi.

Si sentì stringere con forza al suo petto, alla quale vi si aggrappò disperatamente.

Ora sono qui sorella mia.”, mormorò Jamir, la voce tremula.

Mi dispiace ti ho deluso, non sono riuscita a mantenere la promessa. Ogni giorno ho cercato di essere forte ... ma è stato ... tutto inutile ... scu ... scusami.”, mormorò, disperata.

Il fratello a quelle parole la strinse con più vigore.

No, no non mi hai deluso sorella mia, quello che hai fatto in missione è stato un gande gesto. Kiba aveva ragione, anch'io lo avrei fatto”

Jamila allora si staccò dall'abbraccio e lo guardò con rabbia.

Si lo hai fatto e sei morto per questo, mi hai lasciato rendendomi la vita quasi impossibile da mandare avanti! Per colpa tua sto cambiando nel modo più orribile che si possa immaginare, non sono più quella di un tempo e tutto per colpa tua!” gridò, alzandosi di scatto “La tua morte sarà la mia condanna a vita!”, disse infine, il corpo che fremeva.

A quella frase suo fratello la prese per le spalle e la guardò con il suo solito sguardo severo.

La morte arriva per tutti, dovresti saperlo ormai ... ascolta, non ho scelto io di morire, al contrario avrei voluto vivere la mia vita al tuo fianco, avrei voluto vivere tante avventure assieme alla nostra squadra, dico davvero. È stato il destino a decidere la mia sorte, non io, cerca di capirlo. E poi sappi questo: ai miei occhi tu sarai sempre la stessa Jamila, hai capito? Sarai sempre la mia adorata sorellina.”, le disse con dolcezza.

A quelle parole crollò in ginocchio, gli occhi sgranati, le lacrime incessanti che le rigavano le guance. Tremava, sconvolta.

Come puoi dire questo? Io ... io stessa non mi riconosco più ormai ... non posso essere sempre la stessa che ero un tempo ... io ... io non so più chi sono ...”, mormorò, la voce tremula.

Di nuovo si sentì stringere contro il suo petto in quella stretta fraterna che tanto le era mancata. Si lasciò quindi andare in un pianto disperato, avvolta dal calore di quell'abbraccio.

Oh Jam, te l'ho già detto chi sei ... sei mia sorella, una ragazza davvero straordinaria che un giorno diventerà leggenda, sei come un fiore che attende solo di sbocciare a poco a poco. Nel mio cuore sarai sempre la mia Jamila, non dimenticarlo mai.”, la rincuorò il fratello.

E la promessa? Se non la mantengo non mi riterrò più degna di essere una ninja ...”

Io so che ce la farai mia dolce sorellina, io credo in te, ma se vuoi mantenerla devi essere tu la prima, perché se non credi in te stessa non ce la farai. Devi solo volerlo. Sei una ragazza forte e non mi hai mai deluso una volta, quindi non farlo adesso, ora non è il momento di crollare, ma di rialzarsi e di guardare avanti, solo così riuscirai a mantenere quella promessa”

Aveva ragione, ora aveva capito: se crollava adesso per Konoha sarebbe stata la fine. Allora a stento ricacciò indietro le lacrime e lo guardò con nuova decisione.

E' vero, hai ragione, non posso crollare proprio ora, Konoha ha bisogno di me, solo io posso fermare Ideki una volta per tutte ... certo, non sarò più quella di un tempo, ma non ho perso la mia determinazione e sarò disposta a tutto pur di proteggere coloro che amo.”, disse poco dopo con lo sguardo scintillante di determinazione.

Così mi piaci, ora si che ti riconosco mia adorata sorellina.”, rispose Jamir, soddisfatto.

Lei in risposta sorrise ma poi sospirò tristemente.

Oh fratello mio, mi manchi tanto, darei tutto quello che ho per riaverti di nuovo al mio fianco”

Anche tu mi manchi, ma non temere, sarò sempre nel tuo cuore. Non sono morto del tutto, il mio spirito vive ancora dentro di te.”, le spiegò lui.

Jamila lo guardò incerta.

Come sarebbe a dire che vivi “dentro di me”?”, chiese poco dopo.

Ti spiego, in pratica io e te ci siamo completati a vicenda per via del nostro legame fraterno, io completavo te e tu completavi me. Quando sono morto tra le tue braccia il mio corpo ha cessato di vivere, ma il mio spirito no. Ti ho osservato dall'alto vegliando su di te, ma allo stesso tempo vivevo e vivo ancora dentro di te”

Quindi è come se fossimo una cosa sola?”

Si, più o meno, ma non siamo proprio un tutt'uno, i nostri chakra sono separati, come quello della Fenice è separato dal tuo”

Jamila sorrise e lui ricambiò il sorriso per poi accarezzarle il viso con affetto.

E mi dispiace se solo adesso sono apparso ... ti ho fatto soffrire e per questo ti chiedo infinitivamente scusa.”, si scusò poco dopo, mortificato

Lei però lo strinse con forza.

Tranquillo, l'importante è che hai fiducia in me.”, lo rassicurò, sorridendo.

E mai smetterò di averne ... ora però devo andare, il mio tempo sta per scadere, ma non preoccuparti, quando avrai bisogno di me ... chiamami e io verrò in tuo aiuto, arrivederci sorella mia” la salutò lui.

Arrivederci fratellone e grazie di cuore”

E dopo un ultimo abbraccio, lui scomparve in una luce sfolgorante che avvolse ogni cosa



Angolo dell'Autrice

Salve gente, rieccomi con questo nuovo capitolo. E qui ritorna Jamir a dare una spintarella alla nostra Jamila. AkaneChan95, visto che è il tuo personaggio preferito, spero che questo capitolo ti piaccia. Tranquilla, nella seconda parte si farà vedere molte altre volte eheheheh.

Caspita, già al capitolo 36, tra poco ti raggiungo.

Ora Jamila si farà più forte, lo scontro finale è molto vicino.

Ringrazio sempre coloro che mi seguono o chi legge e basta.

Concludo dicendo ... alla prossima avventura! (Capitolo revisionato)

   
 
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