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Autore: Charlie_Morgenstern    05/10/2015    1 recensioni
Sally è una ragazza timida intrappolata nella monotonia della cittadina inglese di Mystica. Il primo giorno di scuola del suo quarto anno incontra una persona che sarà destinata a cambiarle la vita. Ma sarà tutto come appare o anche le persone che meno si ci aspetterebbe nascondono un segreto?
Genere: Angst, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Iniziava un’altra giornata monotona per Sally, come del resto accadeva ogni giorno da diciassette anni. Era monotona la vita che si conduceva nella cittadina di Mystica dal sorgere del sole ogni giorno puntuale sempre alla stessa ora, al tempo scandito dal campanile del comune che risuonava in ogni angolo.
Sally era stanca di questa vita, voleva che qualcosa potesse risvegliarla da quel vortice di apatia in cui lentamente stava scivolando. Aveva bisogno di un qualcosa che la facesse sentire viva. Tutto era iniziato a degenerare quando cinque anni prima il suo migliore amico Cory si tolse la vita. Fu un duro colpo da superare e ancora adesso Sally non riusciva a non pensarci senza sentire quella fastidiosa sensazione di prurito agli occhi che precedono il pianto. Con il passare del tempo Sally diventò più forte e si abituò all’assenza di Cory, anche se a fatica. Molte volte le capitava di poter sentire la sua voce chiamarla con quel soprannome che purtroppo non riusciva più a sopportare. Lui era il suo Sole e lei la sua Stella.
Quella mattina si svegliò con un qualcosa allo stomaco, una sensazione che le faceva ben sperare per un probabile cambiamento. Sally si preparò senza molto prestare attenzione ai particolari come invece facevano le sue coetanee. Indossò dei jeans chiari, prese la prima maglia che le capitò sotto mano e indossò sopra la sua felpa preferita. I capelli biondi mossi raccolti in una coda bassa che come d’abitudine spostava sul lato destro, prese il cellulare e lo zaino e scese le scale di casa.
Quando era sul punto di uscire da casa le arrivò un messaggio da parte del suo altro migliore amico, Noah il quale la avvisava del suo imminente arrivo; che appunto non tardo ad arrivare. Noah si fiondò addosso come il solito per abbracciarla ma essendo molto più alto di lei ogni volta finiva che Sally perdeva l’equilibrio e lui la acchiappava al volo per evitare che cadesse. A quel punto si guardavano ridendo e quel minimo di sguardo truce che si accennava sul volto di Sally spariva come niente. Fecero come ogni mattina un tratto di strada insieme e poi si separarono poiché i due non frequentavano lo stesso istituto, si salutarono con un cenno della mano e Sally a quel punto mise su le cuffie.
Osservandola dall’esterno non era una di quelle ragazze che bloccano il traffico con la propria bellezza, ma era di quella bellezza che per apprezzarla è necessario più di uno sguardo. Era alta, capelli biondo cenere, mossi e abbastanza lunghi. La carnagione era chiara, talmente chiara da poterla scambiare per una ragazza di origini nordiche. I lineamenti erano dolci e ben equilibrati, gli occhi verde cangiante leggermente a mandorla e le labbra rosa. Sally non si considerava bello però, anzi totalmente l’opposto. Riusciva apprezzare di se soltanto gli occhi.
Purtroppo si sentiva molto spesso sola, e l’ambiente scolastico di certo non la aiutava. A causa della bocciatura aveva cambiato classe e purtroppo nonostante fosse quasi finito l’anno scolastico, ancora stentava a integrarsi. Era capitata in una classe di sole ragazze e ciò aveva complicato ancora di più le cose, se poi si vuole essere pignoli, il carattere timido e riservato di Sally non aiutava certamente. Diventava rossa ogni qual volta un professore la interpellava per una qualsiasi cosa e nonostante sapesse la risposta alla maggior parte delle domande, per lo più si limitava a rimanere in silenzio e ciò causò non pochi problemi al suo rendimento scolastico che diventava un continuo lottare per la promozione all’anno scolastico successivo.
Entrando nell’istituto la prima cosa che saltava all’occhio erano porte scardinate e muri color bianco sporco che davano all’edificio un tocco di vecchio, nonostante fosse una struttura di nuova costruzione. Gli alunni al suo interno sembravano essere usciti da film pieni di stereotipi americani del 2000. Sally si aggirava in quei corridoi come fosse un fantasma, nessuno si accorgeva della sua presenza e nessuno attirava sua attenzione.. O almeno così era stato fino a quel momento. Quella mattina le sue compagne di classe erano in fermento più del solito e non riusciva a capirne le causa fin quando non lo vide attraversare la porta della loro classe.
Alto, biondo e con gli occhi color ghiaccio; indossava una giacca nera di pelle, una maglia bianca e dei jeans scuri strappati. Ma ciò che attirava l’attenzione più di tutto il resto era il suo sguardo. Sembrava riuscire a leggere i pensieri di chiunque incrociasse quegli occhi. Suonò la campanella e tutti presero posto. Il ragazzo misterioso scrutò la classe e nonostante i vari banchi liberi, occupò quello di fianco a lei ricevendo immediatamente le occhiate truci delle loro compagne di classe. La professoressa di italiano, dopo aver salutato la classe e fatto l’appello invitò il nuovo arrivato ad alzarsi in piedi e presentarsi alla classe. Obbedì e si alzò all’istante sistemandosi il ciuffo ribelle che gli cadeva sulla fronte piena di lentiggini. Da quella prospettiva Sally poté cogliere alcuni dettagli che prima non aveva notato, come appunto le lentiggini che donavano alla diafana carnagione un tocco di colore; le mani grandi e piene di calli; e infine il profumo. Era un misto di tabacco, vaniglia e libri. Sentendosi osservato, prima di iniziare a parlare si voltò a guardarla con stampato in faccia un sorriso sornione che non avrebbe dimenticato presto; tornò a quanto aveva chiesto l’insegnante dopo essersi schiarito la voce iniziò: - “Buongiorno a tutti, il mio nome è Jackson Salvatore ma preferirei essere chiamato Jack. Mi sono trasferito qui da una settimana dall’Italia e mio padre è originario di qui. Conosco molto bene sia l’italiano che l’inglese. Ho diciassette anni e spero di essere un buon compagno di classe e alunno.” Concluse. Le reazioni dopo quella breve ma intensa presentazione furono le più disparate, dall’insegnante trasformatasi da acida arpia a dolce ninfa; alle compagne di classe che quasi sospirarono in coro, per quanto riguardava Sally lei rimase colpita ma cercò di non darlo a vedere, non sarebbe stata comunque degna della sua attenzione.







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Salve a tutti cari lettori, era da un po' che non pubblicavo una storia. Spero di riuscire a catturare almeno un po' la vostra curiosità. Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni.
Un bacio,
Charlie ♡
   
 
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