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Autore: Mezzo_E_Mezzo    05/10/2015    0 recensioni
[Fragorosa come il profumo del pane
e minuscola come il ricordo del sogno
lavato via dal diluvio della luce.]
Questa raccolta era una scarica di Uzi: pezzi brevi, concisi.
Ma ora è solo il manifesto della mia testardaggine.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Io mi RIFIUTO


Ed io, ch’ero creatura di scrittura -
che torce ogni sventura in rima pura,
ero infelice, ma ero definita:
serbavo ogni tormento con premura,
nutrita - dalla mia stessa usura.

Ma adesso che, per casi della vita
mi trovo un po’ più umana, più inserita
e meno sola, o amata - addirittura!
Dovrei gioirne, ma sto qua, smarrita,
perché la penna giace, ammutolita.

[Come un guerriero a guerra ormai finita
sperso in un giardino, ché è buono a usare
solo la spada, e, senza l’armatura,
par che ogni fior lo voglia minacciare.]

La strada del poeta è una tortura -
clausura di solitudine e paura:
guardalo, ingenuo - nel suo masticare!
Perfetta miniatura di sciagura.

Ma ora il mio benessere è volgare?
Chi sono io, qual’è la mia natura?...
Io mi RIFIUTO di essere esaurita
in quello che mi era da ossatura!
Pur se la morsa d’angoscia è meno dura
Non scorderò l’affanno del frugare
in cerca dell’armonia ferita!

Sul vasto muro, ad ogni fenditura
cercherò sempre quella serratura,
che so che, anche se sorte avrò a mutare,
quest’anima ne è ancor chiave sicura.





  
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