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Autore: Uta_Morgenstern    05/10/2015    1 recensioni
Apparentemente sembra una classica tranquilla mattina di inizio aprile. Le uniche persone che si intravedono per strada sono dei lavoratori mattinieri e due strane figure...
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Una leggera brezza mattutina sollevò le foglie del ciliegio provocando un sussurro  frusciante,abbastanza rumoroso per coprire il rumore della carta argentata che si accartocciava nelle sue mani. Peccato,pensò,quella era l’ultima barretta che aveva  portato con sé; motivo in più affinché l’operazione che di lì a poco avrebbe avuto inizio dovesse svolgersi perfettamente. Fissò nuovamente l’orologio : mancava appena un minuto all’apertura e quindi all’inizio di tutto ciò da cui sarebbe soltanto dipesa la sua vita. Quello era il giorno da lui e Matt scelto accuratamente tenendo conto di numerosi fattori tra cui numero di affluenza dei clienti durante i quattro mesi precedenti, i giorni delle consegne dalle fabbriche e i giorni in cui delle scorte non era rimasta neanche l’ombra. Fondamentale, certo era stato anche l’osservare i commessi, i loro comportamenti e le loro debolezze. Quindi dopo una serie di calcoli e misure di sicurezza la data prestabilita dunque per il grande colpo era oggi, 4 aprile. Spinse un  punto del quadrante dell’orologio che corrispondeva al numero 12 e improvvisamente una voce si diffuse nell’auricolare – Ehi boss …ma dico sei impazzito ero all’ultimo livello di “Alien isolation”  e mi interrompi proprio quando stavo per spedire all’altro mondo quel maledetto alieno che sembra la gemella carina e gnocca di Mrs Brown- disse Matt ad una velocità sovrumana tale che nessuno avrebbe potuto distinguere nemmeno una sillaba di tutto il discorso considerando anche che in bocca teneva sicuramente una sigaretta; nessuno tranne Mello che, ovviamente vivendo con lui da quando avevano 9 anni era abituato a quel parlare in una così poco chiara maniera e oltretutto questo consentiva molti vantaggi poiché nessuno appunto era capace di comprendere ciò che egli proferiva e quindi li rendeva immuni ad orecchie indiscrete e la sua capacità di dire tantissime parole in un brevissimo arco di tempo lo rendeva utile nelle situazioni più spinose dove era necessaria la loro vincente fusione di sangue freddo e nervi saldi. – Matt- rispose Mello, apparentemente per nulla seccato dal fatto che l’amico mostrasse una così poca considerazione verso quella che per lui era la missione della vita –E’ tutto come previsto?-  -Sì sì certo, tutto come doveva essere- una volta detto ciò la porta del furgone delle piadine si aprì e ne uscì  Matt. Occhiali messi in testa, maglia a righe, capelli occasionalmente spettinati e dalla bocca faceva capolino una sigaretta,che stranamente non era ancora stata accesa. Senza dar esteriormente segno di aver notato l’amico appostato come da programma dietro il ciliegio, a passo sicuro attraversò a falcate l’enorme parcheggio quasi deserto se non per le macchine appartenenti allo staff,il furgone dal quale egli era sceso, una vistosa ducati nera e una mezza dozzina di veicoli appartenenti alla clientela che ,secondo i dati da loro raccolti, era costituita principalmente da operai che si apprestavano a procurarsi il pranzo. Appena entrato nel supermercato, fece un giro tra i reparti finché non trovò uno dei due commessi che erano soliti lavorare durante quella fascia giornaliera. Secondo le sue accuratissime ricerche egli aveva 38 anni,viveva solo in un appartamento vicino alla zona residenziale, senza famiglia, affetto da una sindrome che ne faceva un uomo particolarmente pignolo riguardo l‘ordine delle cose e la diligenza. Appena Matt lo scorse,fece in modo di assumere un atteggiamento sospetto e, essendo certo di essere nel campo visivo dell’uomo accese la sigaretta e fece cadere con non-chalance la cenere sopra i pomodori appena da lui disposti in ordine di maturazione. Neanche dopo mezzo secondo la natura del commesso ebbe il sopravvento, egli si girò e con una educazione che nascondeva un’irritazione che sarebbe potuta appartenere ad un serial killer che compie omicidi con orribili coltellacci da macellaio, gli disse – Ma è per caso impazzito??! Non lo sa che fumare nei luoghi pubblici è un reato penale!! Per giunta sta incivilmente e ,facendo mostra di tutta la maleducazione e la non curanza che caratterizza la vostra generazione di sciagurati, spargendo zozzeria sopra freschi e genuini pomodori,rovinandoli per sempre?! Adesso gliela faccio vedere io cos’è la legge sissignore- e detto ciò afferrò Matt per un polso , il quale certo casualmente si fece trascinare senza opporre resistenza, e lo condusse nell’Ufficio,ove,legato ad una sedia lo tenne fermo mentre , invece di avvisare la polizia o comunque un ente superiore che avrebbe potuto certamente prendere provvedimenti contro quel giovane incivile, L’uomo, come accuratamente dedotto da Mello ,preferì utilizzare la sua superiorità per discutere di tutta la società e dei suoi problemi, tra cui , non certo cosa da poco visto che veniva ripetuta ogni due argomenti come una specie di formula fissa, la mancanza dell’utilizzo di fruste negli asili. Matt, che ovviamente era preparato all’idea  che il pazzo psicopatico megalomane lo legasse,si era costruito un bracciale direttamente collegato con l’orologio  di Mello,sempre di sua costruzione. Una volta premuto quindi un tasto nascosto all’interno del polso partì un segnale che,arrivato all’orologio di Mello, fece vibrare 3 volte questo, dando quindi il segnale di partenza all’operazione. Il biondino,dunque, una volta ricevuto questo segnale, indossò la maschera ed entrò nel supermercato con la pistola ben posizionata in modo da essere pronto ad intimidire gli ostaggi e a difendersi da eventuali aggressori. Fortunatamente, o per meglio dire secondo i piani perché gli seccava dover attribuire a questa tizia odiosa la riuscita dei suoi piani, non incontrò nessuno nella strada verso la stanza degli annunci. Una volta dentro, prese possesso del microfono e,con una voce camuffata e abilmente professionale, disse – Attenzione clienti e commessi del locale,chi vi parla è il comandante del comando degli artificieri. Ci è stato comunicato tramite una soffiata anonima che in questo supermercato è stata piazzata una bomba. Ora chiedo la vostra collaborazione nel dirigervi tutti diligentemente nell’ Ufficio che risulta essere l’UNICA e ripeto UNICA stanza con pareti rinforzate in acciaio che potranno senza dubbio difendervi dalla malaugurata esplosione dell’ordigno. Appena egli finì la sua falsa comunicazione,schiuse appena la porta e vide le sei persone che si  dirigevano senza panico nella stanza da lui indicata, guidati dall’altro commesso, un sempliciotto che si era trasferito in città da poco che credeva ancora negli unicorni e in babbo natale bah…l’unico vantaggio è che un personaggio del genere avrebbe senz’altro creduto all’annuncio senza opporre resistenza o farsi dei dubbi sull’autenticità di questo.  Una volta che tutti si furono chiusi nella stanza, Mello uscì fuori e si accorse subito che, come programmato da Matt, tutte le misure di sicurezza del supermercato : telecamere  e allarmi erano stati disattivati esattamente alle 8 e 35 minuti soltanto fino alle 8 e 55.  Quindi aveva 20 minuti, certamente sufficienti ,per compiere il suo piano. Dopo 15 minuti tutto era sistemato nel furgone di Matt, l’unica cosa rimasta era farlo uscire da quella stanza. Indossò quindi la divisa da poliziotto e dei baffi finti, si introdusse nell’Ufficio e proclamò con un forte accento tedesco – L’artificiere ha liberatto tutt il localen siete frai. Mi ha anche detto del delinquenten…consegnatemelo…gli insegnerò un poco di educazionen. Quindi afferrò Matt per un orecchio tra la gioia generale per essere scampati ad un presunto attentato. Una volta nel parcheggio,essendoci ancora per 30 secondi le telecamere spente, Mello e  Matt si  separarono e si diressero entrambi ai rispettivi veicoli per fuggire il più presto possibile. Una volta giunti nel loro bunker in campagna entrambi si diressero verso il furgone per liberarlo dalla preziosa refurtiva.  –Di la verità…ti da gusto ogni volta prendermi per le orecchie- disse Matt con una finta indignazione nella voce. –Beh non posso negarlo; tuttavia ci sono altre cose che ti faccio che mi danno maggiore piacere. –Bah certo come vuoi tu. Gli rispose l’altro mentre spalancava il furgone, rivelando il loro bersaglio. Centinaia di uova di cioccolato – Mi spieghi solo una cosa- domandò Matt- perché anche se avevamo calcolato 500 uova tu ne hai prese 678?..sei così ingordo?. – Ma non dire sciocchezze.- replicò l’altro. –Sono per un’idea speciale-.Matt temendo altre nottate di appostamenti e fatiche preoccupato disse:- Cosa ha prodotto questa volta il tuo geniale cervello? – Beh,- rispose Mello:– Ti va un bagno nella cioccolata?-
   
 
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