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Autore: lapoetastra    05/10/2015    1 recensioni
"Alexander Platz, Auf-widersen!
C'era la neve,
faccio quattro passi a piedi
fino alla frontiera.
Vengo con te."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Karl riguarda il biglietto che ha in mano, come se volesse imprimersi a fuoco nella mente quelle sei semplici parole che ha scritto con cura ed attenzione, affinché ognuna di esse fosse leggibile e chiara, nonostante le mani non avessero smesso un attimo di tremargli.
È per lei, quel piccolo foglio di carta che ora sta stropicciando in preda al nervosismo.
Cosa dirà quando lo leggerà?
Cosa risponderà a quella domanda?
Karl non ne ha idea, e l’unica cosa che può fare è provare ad immaginarlo.
Forse i suoi occhi azzurri si illumineranno, forse diventerà ancora più bella, mentre gli parlerà, anche se ha già raggiunto il più altro grado della perfezione, secondo lui.
Karl non ci riesce, non riesce ad impedire alle proprie dita frementi di aprire il biglietto ormai completamente sgualcito ed ai suoi occhi umidi di rileggerlo per l’ennesima volta.
Sempre quelle sei parole.
Che cosa risponderà lei?
Karl però lo sa, lo sa bene.
Sa che quella domanda scritta sul pezzo di carta che stringe a sé come fosse una pietra preziosa è destinata a restare insoluta.
Perché lei è dall’altra parte, oltre quel muro possente che si erge come una barriera invalicabile tra di loro, rendendo impossibile qualsiasi incontro, qualsiasi seppur minimo contatto.
Karl è lì, immobile di fronte a quella muraglia alta e senza fine, che lo separa da lei.
Riguarda ancora una volta il biglietto.
Vorrebbe davvero farle quella domanda, ma non può.
Attacca allora il pezzo di carta scabro al muro, a quel muro del pianto, come se così facendo lei potesse leggerlo, perché è fermamente convinto che lei sia lì dietro, adesso, e che percepisca la sua presenza.
Il ragazzo se ne va, poi.
Non sa spiegarsene il motivo, ma mentre si incammina verso casa non riesce a togliersi dalla mente un motivetto di Schubert.
Il biglietto rimane lì, solitario.
E le sei parole che compongono quella domanda che mai avrà risposta brillano appena nella luce lunare, come un richiamo muto e disperato.
 
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