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Autore: _Roxanne    05/10/2015    0 recensioni
Hinata si muove nell'abbraccio, voltandosi completamente verso Tobio e poggiando la testa sul suo petto, le labbra semichiuse che sfiorano la stoffa della maglietta candida dell'alzatore. Guardando quelle labbra piene e rosee, Kageyama sente i pantaloncini divenire più stretti e cerca di pensare ad altro, ma l'unica cosa che gli viene in mente è la loro prima volta. Quella prima volta.
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Piccola OS fluffuosa e tenera sulle "prime volte" dei nostri due bellissimi corvetti. Hope you like it! ^-^
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Roxanne
Fandom: Haikyuu!!

Lunghezza: 2004 parole
Genere: Romantico, Fluff, Slice-of-life                                                                                                    
Rating: Verde

Tipo di coppia: Shonen-ai
Pairing: Kageyama x Hinata                                                  
Avvertimenti: Nessuno                                            
Note: Nessuna                                                                                                
NdRoxy: Eccomi di nuovo qui, popolo di EFP! Oggi vi porto una OS che ho scritto nel mio periodo buio, dove l'unica luce che vedevo era quella del giorno (il mio computer piccino se n'è andato per due settimana, causa problemi tecnici *sob sob*). Mi sono ispirata a un capitolo di una storia che ho letto su un sito inglese, dove la coppia ripercorreva la loro prima volta (sì, proprio quella prima volta), e mi è venuta l'ispirazione per questa cosuccia. Spero vi piaccia. 
Ci vediamo dopoooooh~ 

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First time.

 

Le sere di luglio sono davvero calde. E' questo ciò che pensa Kageyama, mentre si rigira un'altra volta nello stretto futon, sentendosi oppirmere dalla calura estiva e dal calore che il corpo accanto al suo emana quasi fosse una stufa. Non riesce a capire come Hinata ancora non si sia svegliato, con tutto quel caldo e quel rumore di sottofondo, ma lo sa, quel diavoletto dai capelli arancioni non si sveglierebbe nemmeno se un cannone sparasse a due centimentri dal suo bel visino.
Kageyama osserva il soffitto della stanza, da poco dipinto di un azzurro fievole e piacevole. Aveva deciso Hinata come arredare la loro stanza da letto, poche settimane prima, mentre stavano progettando il loro trasferimento. Era stata una decisione a lungo ponderata, ma, alla fine, Tobio aveva chiesto al suo ragazzo, dopo tre anni che stavano insieme, di andare a vivere sotto lo stesso tetto. Avevano trovato un appartamento molto carino nella periferia della prefettura, in quartiere molto tranquillo, con un parco e un campo da pallavolo praticamente sotto casa. Il piccoletto non aveva voluto mostrargli la stanza sino a quella mattina, quando, finalmente, erano entrati nella loro casa. Si sente quasi stupido, Kageyama, a sorridere in quella maniera da ebete, mentre osserva ancora una volta la stanza, ancora un poco spoglia, arredata da Shouyo. Si era stupito quando, contro ogni sua immaginazione, aveva visto la loro stanza. Le pareti sono di un azzuro rilassante, come quello del soffitto, ma con spruzzi di bianco che parevano le nuvole nel cielo. Nella parete adiacente alla porta c'è una grande scrivania, adatta per due persone, con gli spazi ben divisi e due mensole per uno. Sulla parete frontale, invece, una grossa finestra, che dava sul balcone, quasi un picolo terrazzo; e, ad angolo con la parete di fondo, un grosso armadio color crema, che si abbinava perfettamente al resto della stanza. Il suo cuore, poteva ammetterlo solo a se stesso, aveva perso un battito a quella vista e avrebbe voluto baciare il suo ragazzo sulla soglia della stanza, con tanta passione quanto amore, se solo non ci fossero stati ancora gli operai a smantellare tutto. Quei maledetti se n'erano andati quando era praticamente l'ora di cena e, per tutto il giorno, lui e Hinata non avevano avuto un momento di privacy. Così, dopo la loro prima cena nella nuova casa, Kageyama aveva fatto in modo di recuperare tutto il tempo perso, a modo suo.
Si gira ancora una volta, questa volta leggermente refrigerato dallo spiffero d'aria fredda che arriva dalla finestra semiaperta. Vorrebbe alzarsi e spalancarla, ma non può – e non vuole – districarsi dall'abbraccio di Hinata, che, nonostante il caldo, è davvero piacevole. Perciò si gode quel contatto, intimo, che solo quando Shouyo dorme si permette, mettendosi a osservare fuori dalla finestre la città che dorme.
Gli vengono in mente delle cose strane, mentre pensa che quella è la loro "prima volta" in una casa tutta loro, e tutte legate alle loro "prime volte."
Si ricorda di quanto, il primo anno di liceo, si erano dati il loro primo bacio. Non era stato programmato, e nemmeno voluto se è per questo. Si stavano insultando come tutti i giorni alla fine degli allenamenti, mentre rimettevano a posto la palestra. Quel cretino di Hinata non si era accorto che a terra c'erano delle scope, così era inciampato all'indietro, portandosi dietro che Tobio, che gli era caduto addosso, sulle labbra. All'inizio, erano rimasti immboli, nel silezio dopo il fracasso, poi Kageyama aveva iniziato a muovere le labbra per approfondire il bacio e si erano ritrovati l'uno con le mani sotto la maglia dell'altro. L'unica cosa che li aveva fermati era stato l'arrivo di Sugawara, che, invece di essere disgustato dalla visione, aveva detto: "Finalmente, ragazzi!", sorridendo come faceva sempre, fino a chiudere gli occhi. E, ovviamente, non si era risparmiato di raccontarlo a tutta la squadra, che, comunque, aveva avuto la sua stessa reazione. Pareva che tutti avessero capito la situazione prima dei diretti interessati. In realtà, Tobio si ricordava che, a volte, in quell'anno aveva pensato a Hinata in modo diverso dal solito, ma non ci aveva mai fatto caso, dando la colpa agli ormoni. Ma poi, guardando il piccoletto accanto a lui, gli viene in mente, la prima volta volta in cui hanno parlato dell'argomento. Hinata l'aveva ricorso per tutta la strada del ritorno, per poi gettargli le braccia al collo non appena l'aveva raggiunto. Il primo a dichiarsi fu proprio lui. Si era posizionato difronte a Kageyama, quasi dovesse sfidarlo a duello, e gli aveva detto – praticamente urlato: "Kageyama-kun... t-tu mi piaci!", raccontandogli di come era arrivato alla conclusione parecchi giorni prima del loro bacio. Ride, Tobio, nel ricordare di come aveva baciato quel piccoletto, quasi soffocandolo, perchè quello che gli aveva detto l'aveva reso la persona più felice di questo mondo.
La prima volta che avevano dormito insieme torna in mente a Kageyama con un tuffo al cuore. Si ricorda di quanto era nervoso nel chiedere a Hinata di venire a casa sua per la notte. Adesso ci ride su, ma quella notte non era riuscito a chiudere occhio, così come Shouyo. Avevano tentato di addormentarsi schiena contro schiena sino all'alba, con il piccoletto che tremava leggermente, fin quando Tobio non si era voltato e aveva inziato a baciarlo. Si ricorda di come, inesperto, aveva inziato dal collo, era sceso sulle spalle e poi sotto la maglia, che gli aveva tolto. La sensazione della pelle di Hinata, per la prima volta, è impressa nella sua mente a fuoco. La sua morbidezza, la sua consistenza, ogni cosa di quel corpo che aveva saggiato quella notte. Quel corpo che ormai conosce a memoria e potrebbe disegnarlo a occhi chiusi, ma date le sue abilità nel disegno decide che è meglio lasciar perdere.
Hinata si muove nell'abbraccio, voltandosi completamente verso Tobio e poggiando la testa sul suo petto, le labbra semichiuse che sfiorano la stoffa della maglietta candida dell'alzatore. Guardando quelle labbra piene e rosee, Kageyama sente i pantaloncini divenire più stretti e cerca di pensare ad altro, ma l'unica cosa che gli viene in mente è la loro prima volta. Quella prima volta.
Era successo nello spogliatoio della palestra, in una sera di maggio, durante un forte temporale. Per tutto il tempo dell'allenemento, Kageyama non aveva fatto altro che guardare Hinata, arrivando a eccitarsi mentre stavano facevano stretching. Quando tutti erano andati via ed erano rimasti soli, non aveva resistito e aveva portato Shouyo nello spogliatoio. Si erano già toccati a vicenda, quella prima notte a casa di Tobio, ma non si erano mai spinti così avanti. Tobio ricorda di come gli aveva quasi fatto un pompino, prima che il piccoletto lo fermasse. Gli tornano alla mente tutti i momenti del primo pompino della sua vita, anch'essi impressi a fuoco. Hinata tremava, ma si era abbassato e aveva infilato la testa fra le sue gambe, dopo averlo fatto sedere sulla panchina. Kageyama era sicuro che il suo ragazzo non sapesse come fare, ma quando aveva iniziato si era ricreduto. Non gli avenano mai fatto un pompino migliore (non che avesse avuto esperienze prima di Hinata) e, ancora oggi, può dire che lo sia. Quella prima volta non era venuto nella sua bocca, era stato lui a evitarlo, spostanto quelle labbra pudiche dal suo sesso prima che arrivasse l'orgasmo. Ride, ripensando a quello che successe dopo.
Aveva sbattuto Hinata contro gli armadietti e, eccitato al pari di una bestia, aveva penetrato il suo orifizio con un dito. Si era informato per bene, in quei giorni, aspettando il momento giusto per mettere in pratica tutto quello che aveva imparato.
E poi, l'avevano fatto lì, addossati agli armadietti, nello spogliatoio vuoto. Tobio si ricorda il suono dei primi gemiti del suo ragazzo, rischiando di eccitarsi anche adesso al solo pensiero. Era stata una prima volta perfetta, nessuno dei due aveva avuto da ridire. Sugawara li aveva anche scoperti, dopo l'amplesso, mentre era tornato in palestra per riprendere qualcosa che aveva dimenticato. Li aveva trovati a terra, stanchi, quasi addormentati e... nudi dalla vita in giù. Ma, come per il loro primo bacio, aveva sorriso e sussurrato: "Scusate, vi lascio alle vostre cose", unendo un occhiolino di intesa all'alzatore.
Hinata si muove ancora, schiacciandosi la faccia contro il petto di Kageyama, che non protesta, troppo preso dai suoi pensieri.
Sta ricordando della loro prima volta in gita insieme, al secondo anno di liceo. Erano andati a Hokkaido per una settimana, con la classe, e, per grazia divina o fortuna, erano stati messi in camera insieme. Avevano fatto l'amore tutte le sere, senza essere scoperti nemmeno una volta. Si ricorda che, in una di quelle notti, Hinata gli aveva detto: "Sei davvero insaziabile, Kageyama-kun.", con il suo solito ghigno malizioso sulle labbra, che – lo sapeva – provocava Tobio a tal punto che quasi rifacevano sesso. Comunque, quella di Hokkaido fu una bella gita, seguita, in estate, dalla prima vacanza insieme.
I genitori di Kageyama, tornati a casa per due settimane, regalarono al figlio un soggiorno di tre giorni al mare, per due persone. E lui non ci aveva pensato due volte a invitare il suo ragazzo. Avevano passato tre giorni a sud, vicino a una piccola città di periferia, in un appartamento sulla spiaggia, che però avevano usato ben poco. La spiaggia difronte al palazzo era privata, ma non ci era andato mai nessuno, perchè gli unici inquilini erano stati una vecchietta che aveva dormito tutti i giorni e un uomo d'affari che era venuto solo una notte per scopare con la sua amante. Kageyama e Hinata avevano, comunque, sempre dormito in spiaggia, facendo l'amore due volte per notte, questa volta per colpa dell'insaziabile fame del piccoletto – cioè, della sua velocità nell'eccitarsi più volte di fila. Era davvero stata una bella vacanza, ripensa Tobio con un ghigno sulle labbra che pare un mezzo sorriso.
E ora si trova lì, abbracciato al suo ragazzo, durante la loro prima notte nella nuova casa. Ogni volta, il pensiero di condividere la quotidianità con il ragazzo che ama gli fa danzare il cuore. Lo guarda, adesso, con gli occhi di chi ama con tutto il cuore, di chi è pronto a donare tutto se stesso. Cerca di avvicinarsi alla sua bocca, per posarci un lieve bacio, ma Hinata si muove, e si sveglia.
-"Sei ancora sveglio, Kageyama-kun?"- domanda il piccoletto, stropicciandosi gli occhi per mettere a fuoco l'altro ragazzo.
-"Mh, sì. Ho caldo."- E Tobio risponde vago, facendo errare lo sguardo per quel soffito che, da quella notte, lo accompagnerà nelle sue riflessioni notturne.
-"Io ho sognato la gita a Hokkaido, sai."-
-"Ci stavo pensando anche io."-
Hinata lo guarda, squadrando la sua espressione indecifrabile, che ormai è arrivato a capire. Quando Tobio sbuffa e distoglie lo sguardo, Shouyo ha un guizzo nello sguardo e la sua mano sinistra, in un lampo, raggiunge il rigonfiamento nei pantaloncini dell'altro. Ghigna, quel maledetto piccolo bastardo, e preme con il palmo aperto sopra la stoffa. E Kageyama si morde il labbro, forte, quasi fino a sentire il sapore ferroso del sangue sulla lingua, finchè quella mano curiosa se ne va e il piccoletto si volta dandogli la schiena, nonostante sa perfettamente che il danno è fatto. Il più grande lo afferra per una spalla, lo fa voltare e si fionda sulle sue labbra di Hinata, appena in tempo per far sparire quel sorrisetto malizioso a cui non sa davvero resistere. E così, alle tre di notte, ricominciano quella furiosa lotta, che piace e appaga entrambi, che hanno sempre la voglia di fare e che mai smetteranno di praticare. Kageyama ama sentire le labbra di Hinata sulle sue, i gemiti che lui stesso provoca uscire profondi e rochi e tutto ciò che quel corpo può offire. E Hinata pensa la stessa cosa, ma non riesce a parlare, sopraffatto dal piacere che Tobio gli sta dando con le sue labbra, che lui tanto ama, così come ama il suo proprietario. Inaugurano anche quelle lenzuola nuove, profumate di loro, lasciandoci il segno, come faranno nel resto della casa nei giorni a venire.

 

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 Piccolo angolino dell'autrice. 

Rieccomi! Sono abbastanza soddisfatta (per, forse, la prima volta XD) di questa OS e spero sia piaciuta anche a voi, cari lettori. Le "prime volte" dei nostri teneressimi, fluffuosissimi e bellissimi (e anche a rischio carie) corvetti sono, spero, abbastanza graduali e consequenziali. Ho voluto lasciar spazio a un Kags più tenero del solito, perchè penso che la prima notte nella loro casa sia un momento molto speciale. Spero, come al solito, di non essere scaduta nell'OOC, di essermi comunque attenuta ai caratteri dei personaggi. 

   (__/)
   (=’.’=)
   (”)_(”)

Per chi non mi conosce mi presento adesso (dimentico sempre le cose più importanti btw). Sono Roxanne (o Roxy, è uguale) e sono su EFP da due anni. Inizialmente non ho pubblicato molto, perchè non avevo il coraggio e fiducia nei miei scritti. Oggi, invece, diciamo che me ne frego un po', perchè penso che a chi non piaccia ciò che scrivo possa anche non leggere e commentare, e ognuno va secondo i propri gusti. 

Okay, ho finito, parlo sempre a vanvera. Ora, è giunto il momento dello SPAM. Yee!
La mia Raccolta di HQ!! si chiama "Pocky Day" (cliccate sul titolo e ci arrivere. OwO Magiaaah) e raccoglia, più o meno, tutti i pairing principali della serie (tra l'altro è uscita la seconda stagione asdfghjkl *A* *sclera in turcamaico arcaico con inflessione sassone*) con un tema comunque che è il Pocky Game, un kiss game diffuso in Giappone e in Corea, per lo più tra i vari idol dei Paesi.


Giuro, ho finito, adesso me ne vado. 
Ciao bella gente, ci si rivede prestooooh. 

_Roxanne    

    
 (__/)
 (=.=)
 (”)_(”)

Dite ciao a Morby Kirby Dirby, lui vi saluta morbisamente.
Kiauuu 
   
 
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