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Autore: drosmigs_62    06/10/2015    1 recensioni
"Lui era chiaramente a disagio, lo sapeva perché aveva iniziato a spostare il suo peso da una gamba all’altra. Che carino che è quando fa così. - Allora, pace? - Disse sfoggiando un radioso sorriso.
-D’accordo Flash, pace! Ma prima, riordini questo pasticcio.- Disse lei ridacchiando. - Oh,come desidera mia principessa!- Flash si chinò a terra e con cura iniziò a raccogliere tutti i libri della ragazza. Twilight osservava la scena. Di solito era sempre stata felice di incontrare il suo fidanzato, ma questa volta c’era qualcosa di diverso. La solita emozione, il solito batticuore erano spariti. In compenso un terribile senso si colpa le stringeva lo stomaco. Ora che si era scusato, non si sentiva più fiera di ciò che aveva fatto. "
Segreti. Tradimenti. Amicizia. Amore. Cosa può succedere durante un'innocua gita scolastica?
[Human Version]
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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  •  Fingere?! (Applejack)

 

Il telefono squillò, rompendo il teso silenzio tra i due fratelli.

Big Mac guardò severo la faccia delle sorella, che nonostante il continuo squillare, non si mosse di un millimetro. -Non rispondi?- Applejack si morse il labbro nervosamente. Aveva riconosciuto la suoneria: era Rarity. - Non nessuno di importante…- Borbottò cercando di non far notare al fratello la sua rabbia. Big Mac, però, conosceva la sorelle meglio di chiunque altro e sapeva quanto fosse testarda, specie in cose a lei così care. Non si sarebbe arresa facilmente. - Posso vedere chi è?- Applejack strinse i pugni. Faceva il gioco sporco. -No.- La risposta vibrò nell’aria, ferma nelle orecchie di tutti e due. La macchina sobbalzò per via di una buca, il telefono cadde fuori dalla tasca. La ragazza si fiondò per riprenderlo prima che il fratello potesse sapere a chi appartenesse quella suoneria. -Devi metterle giù all’istante!- Applejack si pietrificò. Troppo tardi. Il fratello tenevo lo sguardo fisso sulla strada, volto più serio che mai. -E’ un ordine! Mettile giù!!- Faceva paura. La bionda inspirò a fondo, era stato chiaro, non valeva nemmeno la pena di discutere. Lentamente fece scivolare il dito sullo schermo del telefono e la musica squillante cessò. 

 

Tutti gli studenti erano già a bordo, tutti eccetto una ragazza dai lunghi capelli viola, con indosso uno splendido abito bordò, fermato in vita da una cintura nera.

Il loro abito!

Applejack scese dal furgone e sbatté con violenza lo sportello. Il fratello non disse una parola e la salutò sorridente, senza ottenere nessuna risposta in cambio. La ragazza si sistemò il cappello in testa, stava per mettersi in spalla la sacca logora e piena di mele, quando un turbine di gioielli e profumo di lavanda la invase. - Applejaaaack !!- Rarity le era saltata in braccio, prima ancora che la bionda potesse elaborare ciò fosse successo. - Oh che bello, non arrivavi più. Fortuna che sono riuscita a convincere l’autista ad aspettare ancora un po’.- Ridacchiò dolcemente, portandosi elegantemente la mano davanti alla bocca. - Sai, credo di piacergli….hihihihi- Poi si avvicinò lentamente all’orecchio della sua ragazza. - Ma il mio cuore è solo tuo…- E le posò delicatamente le morbide labbra sulla guancia ricoperta di lentiggini. AJ rimase immobile. Sentì il volto andarle a fuoco e una terribile fitta le strinse il petto. Con gentilezza l’adagiò tranquillamente a terra e si avviò verso la corriera. - Coraggio ora non penso aspetterà più.- Sentenziò con una voce fredda, distante. Sentì i passi di Rarity dietro di lei. Sapeva che la ragazza c’era rimasta male. -Hai preso i posti vero?- Chiese ferma sull’entrata, dandole le spalle. - Certo tesoro, che domande! C’è giusto Pinkie che li sta tenendo d’occhio.- Applejack annuì fermamente, mordendosi la lingua per resistere alla tentazione di saltare addosso alla sua splendida ragazza….o forse dovrebbe dire ex-ragazza.

Fece un profondo respiro ed entrò finalmente dentro al mezzo. L’interno era già pieno di studenti, attraversò veloce il corridoio centrale, in cerca di Pinkie Pie. Passò accanto a Fluttershy, che era seduta di fianco ad un ragazzetto piccolino, che, se non si sbagliava, si chiamava Spike. Un piccolo sorriso malizioso le spuntò sul volto al pensiero di cosa le aveva detto Rarity tempo fa, riguardo a come quel ragazzino cercasse di fare colpo su di lei. Camminò ancora, quella corriera era davvero lunga! Twilight ovviamente era in coppia con Flash. La ragazza a prima vista non sembrava essere in piena forma, ma lui era intento a conversare con un ragazzo seduto dietro, quindi era tutto a posto. 

-Eccole, eccole!- Una voce squillante le perforò i timpani. - Ma ciao, Pinkie!- La bionda si fermò a lato dei due posti liberi, per permettere a Rarity di passare. Almeno quello poteva farlo… - Oh, ma che gentile…- Cinguettò la viola facendole l’occhiolino. Applejack le sorrise. In fin dei conti, BigMac non le aveva mica detto di essere maleducata. Finalmente si sedette anche lei. Ma fu questione di un secondo che subito si rialzò per riuscire a parlare con la compagna seduta davanti. - Hey, Dash,come ti butta?-La ragazza alzò la testa incuriosita e si tolse pigramente le cuffiette. - EH?-Il volume della musica era talmente  alto che la bionda riuscì perfettamente a sentire le parole di “Io sono fantastica”.

Applejack smorzò a fatica una risatina e alzò gli occhi al cielo  - Sempre modesta!- Disse facendo cenno col capo al suo lettore mp3- Bhe, non è colpa mia se …io sono fantastica!- Disse l’altra mimando un assolo di chitarra elettrica. -Di cosa si parla qui? Di cibo? O state organizzando una festa…sì è così, ma allora perché non mi avete invitata?- Le due fissarono PinkiePie attonite, non sapendo come rispondere. - L’idea di una festa non è male, magari da Applejack che ha tanto spazio…e comunque saresti invitata sicuramente Pinkie!- A queste parole la riccia saltò addosso a RainbowDash e la stritolò in un caloroso abbraccio. La cowboy stava guardando la scena divertita, era assurdo quanto Rainbow odiasse e adorasse Pinkie. Improvvisamente una strana sensazione alle gambe la costrinse ad abbassare lo sguardo, e vide che qualcuno le stava manipolando la gonna. - R..Rare, ma che fai?- Esclamò sentendosi improvvisamente in imbarazzo, per la vicinanza delle mani della ragazza al suo linguine. La viola stringeva tra i denti un puntaspilli, mentre era intenta a ricucirle un buco. - Ma come ti shei veshtita scusha…- Poi tagliò il filo e rimise il tutto in una pochette bianca incastonata di diamanti. Alla vista di quell’accessorio la bionda abbassò lo sguardo: glielo aveva regalato per San Valentino. Aveva usato tutto il ricavato dalla vendita delle mele e non fu affatto facile spiegare a Granny, come mai  fosse tornata a casa senza mele e senza soldi. - Insomma, Applejack! Lo so bene che per te l’eleganza è un optional, ma almeno provaci!- AJ guardò il suo riflesso sul vetro.-Bhe, mi sembra che sia tutto apposto…- Mormorò sistemando meglio la frangia bionda. Fece mente locale di ciò che aveva: cappello, camicia, gonna, stivali, cintura…appunto, tutto apposto! Rarity la guardò dolcemente con i suoi grandi occhi blu, contornati da tutto il trucco esistente sul pianeta. - Sei incorreggibile!- Appuntò Rarity. Applejack si lasciò sprofondare nel sedile. - Che non è altro che il tuo modo per dirmi che sono una stracciona.- Le rimbeccò. Rarity si offese e mise il broncio. - A volte sei davvero immatura Jack!- La bionda strinse i pugni. 

-Non mi piace che mi chiami così, è un nome da maschio.- -Non è colpa mia se è il TUO nome.- Cantilenò l’altra, ma la sua voce si stava addolcendo. “Sì, si è offesa perché non l’hai salutata come al solito.” La cowboy guardò maliziosamente la ragazza, che indignata si voltò a guardare fuori dal finestrino. - Ah…è così dunque!- Improvvisamente AJ la prese in vita e l’avvicinò a sé, poi iniziò a farle il solletico sulla pancia. - Ahahahaha, no , no ti prego ferma…ahahaha, no mi rovini il vestito! Basta …- Ora si sentiva soddisfatta. - Avanti chiedimi scusa, zuccherino…- 

-Scusa,scusa…- E la bionda si sporse a darle un dolce bacio sullo zigomo.  Liberata dalla presa la viola si risistemò l’abito e si ricompose. Era davvero bella, sapeva di essere una ragazza fortunata ad averla tutta per se. In quel momento la faccia severa di BigMac le apparve davanti e le sue parole risuonarono più forti che mai, costringendola ad abbassare lo sguardo. 

 

Ci fu un rombo sordo e il pullman finalmente partì.

 

Applejack si guardò intorno. Tutti erano impegnati in qualcosa: chi leggeva, chi chiacchierava, chi dormiva…Sbuffò rumorosamente, poi si voltò a guardare la sua compagna. Rarity era girata per dietro e chiacchierava di moda con una ragazza di nome Coco Pommel.  Fece per sporgersi per fare due battute con Dash, ma si accorse che l’amica era intenta a bisbigliare qualcosa a  Pinkie. Si sentì un po’ seccata, ma d’altronde PinkiePie era la sua migliore amica. Si lasciò ricadere demoralizzata sul sedile: questa giornata sarà eterna.

Pigramente si piegò per afferrare la sua sacca e tirò fuori un’enorme mela. Alla vista del frutto il suo stomacò brontolò affamato. - E’ un po’ poco, ma meglio di niente!- Così dicendo addentò la mela croccante. - NON..CI..CREDO!- Rarity si era voltata e la guardava con disgusto. - Ma tu mangi sempre?- La bionda mandò giù il boccone e stava per ribattere, quando l’altra le pulì la bocca con un enorme fazzoletto bianco. - Certo che sei proprio rivoltante. - Applejack strinse la mascella, avrebbe voluto continuare a discutere e a prendersi in giro a vicenda, ma non poteva. 

Scansò di lato l’altra ragazza, si infilò un paio di cuffiette, alzò il volume e…ricevette un colpo allo stomaco.

-Ouch! Rarity ma si può sapere che diavolo ti prende!?- Applejack si portò dolorante le mani sulla pancia. La ragazza la fissava severa, dritta negli occhi. - Cosa prende a me!?? Cos’hai tu piuttosto! Fino a ieri eri la fidanzata più dolce e comprensiva del mondo, oggi sei una iena! Scorbutica, antipatica, prepotente e arrogante! Sto cercando di farti sentire a tuo agio ma tu nulla, non vuoi proprio saperne!- Applejack aprì la bocca per ribattere, ma sapeva che l’altra aveva ragione. -Mi dici cosa c’è che non va? E non far finta di niente, perché l’ho capito…- Aggiunse fissandola negli occhi con serietà. La bionda sbuffò, e poi rispose distogliendo lo sguardo. -Ho solo dormito poco…a causa tua, tra l’altro! Dovevi per forza farmi scegliere quell’inutile vestito!?- Odiava mentire, specie alle sue amiche, ma aveva fatto una promessa a suo fratello e la famiglia viene prima di ogni altra cosa. Applejack sentì Rarity sospirare tristemente, ma ancora determinata. -No, Jack. Se  fossi davvero stanca lo riconoscerei. Stiamo assieme da quasi un anno ormai, so tutto di te…- -No, tu non sai proprio un bel niente di me!- Applejack urlò, con gli occhi lucidi dalle lacrime. - E ora smettila e lasciami sola!- La viola non capiva e questo la cowboy lo sapeva benissimo e soffriva nel vedere la persona che ama trattata in quel modo, specie da se stessa. -Tesoro…io voglio solo che questa sia una bella giornata, vorrei che tu fossi felice, che potessimo stare un po’ assieme…chiedo troppo alla mia fidanzata?- La voce di Rarity era morbida e triste. Applejack si voltò a guardarla. Perché? Perché non potevano stare assieme, cosa c’era di tanto tremendo? Non lo capiva…-Vuoi che io sia dolce, che sia il tuo “dolce sidro di mele”? Mi dispiace oggi non sono dell’umore adatto, ma se tanto insisti ti accontento!- Battibeccò secca la bionda, poi, con delicatezza, afferrò il volto dell’altra e lo avvicinò al suo. Sentiva il respiro, il profumo, tutto. Una lacrima le corse lungo la guancia, non appena le sue labbra toccarono quelle di Rarity. La baciò piano, lentamente assaporandosi a pieno il loro ultimo bacio. Così come era iniziato, finì. Applejack si passò una mano sulla bocca per asciugarsi le labbra, poi si rimise le cuffie. -Ecco, sei contenta? Ora lasciami in pace!- Esclamò, senza nemmeno degnare l’altra di uno sguardo, per non farle vedere gli occhi colmi di lacrime. Dopodiché fece partire la musica e lentamente si appisolò. 

 

 

 

  • Cambierà mai? (Twilight pv)

Flash era arrivato poco prima che la corriera partisse, assieme a Fluttershy. Se non sapesse che il ragazzo la ama veramente, si sarebbe sicuramente ingelosita. Twilight sedeva tranquilla battendo ripetutamente la mano sul sedile vuoto accanto al suo. - Flash!Flash! Qui, ti ho tenuto il posto!- Il ragazzo sbucò dal corridoio con uno sguardo brillante. Twily sospirò, perdendosi nel blu di quegli splendidi occhi che brillavano solo per lei e il cuore prese a batterle all’impazzata, riuscendo quasi a farle dimenticare il terribile mal di stomaco.  - Splendore! Sono così felice di vederti!- Esclamò il ragazzo sedendosi e chinandosi a darle un morbido bacio sulle labbra, che fece arrossire la ragazza. - Temevo che non arrivassi più..- Mormorò Twilight, cercando di nascondere la gioia che aveva provato nel vedere i suoi splendidi capelli blu sbucare dall’ingresso. Il ragazzo non rispose ma continuò a fissarla con aria persa. Twily strinse la mascella, il dolore stava aumentano. “No, non posso rovinarmi la gita per via di un po’ di mal di pancia…”
Riportò la sua attenzione al ragazzo. Flash si era girato e chiacchierava con Stuart, un membro della sua band. -Hey, ciao Stuart, non mi ero accorta che c’eri anche tu!- Salutò la ragazza, girandosi a sua volta. Attese qualche istante, ma i due continuarono a discutere senza nemmeno accorgersi che lei avesse parlato. Twilight mise il broncio e stava per controbattere, quando una terribile fitta la costrinse a risedersi velocemente sul sedile. -Aaaahhh che male!- Faticava a respirare e non riusciva a trovare sollievo. -Twily, ti senti bene?- Flash la fissava confuso squadrandola dalla testa ai piedi. La ragazza roteò gli occhi sarcastica. - Tu che dici?- Brontolò, per la perspicacia del suo fidanzato. Lui tuttavia non ci fece troppo caso, si sistemò meglio sul sedile e l’avvicinò a se. -Tranquilla, per qualsiasi cosa sappi che ci sono io.- Twilight sorrise dolcemente, appoggiando il volto sul petto del ragazzo. -Grazie Flash…- Rimase ferma li per qualche secondo, con gli occhi chiusi ad ascoltare il battito cardiaco del suo fidanzato. Era rilassante, voleva che quel momento durasse per sempre.
Improvvisamente un rombo sordo la costrinse ad alzare la testa.
-Tranquilla, Twily, siamo solo partiti…- Scherzò Flash accarezzandole lentamente i lunghi capelli. -Scusami, ma ultimamente sono molto agitata..non so’, sarà  anche colpa di questo mal di pancia.- Flash sbuffò seccato dalle parole della ragazza. -Insomma, Twilight, io ti capisco fino ad un certo punto. Perchè non ti rilassarti un po’ almeno per oggi? Siamo in gita! Scommetto che il mal di pancia nemmeno ce l’hai, si tratterà solo di stress…-  Twily sgranò gli occhi nel sentire queste parole dal ragazzo, dette poi con quella freddezza. Non se lo aspettava, ma non aveva intenzione di litigare, in fondo lui cercava solo di aiutarla….non è forse così? Lei gli si allontanò, muovendo solamente la testa in risposta ed estrasse un enorme libro, dalla copertina nera in cui si intravedeva un volto con tre graffi colorati. Non passò neanche un secondo, che subito la ragazza si era persa nella lettura. Gli occhi scorrevano veloci, divorando pagine su pagine. La sua mente viaggiava, regalandole avventure che non avrebbe mai vissuto ed estraniandola dal modo che la circondava. Per questo amava i libri, amava chiudersi in camera per giorni e giorni e viaggiare oltre le vette più alte o inoltrarsi nell’oceano più profondo. Non si accorse però, che il tempo passava; non si accorse nemmeno che Flash si era alzato e sobbalzò non appena il volto vispo e simpatico di Spike le apparve da dietro il libro. -Hey Twilight! Ritorna sulla terra!- La ragazza sbattè le palpebre confusa, guardandosi intorno e notando che il mezzo era completamente vuoto. -Ma dove sono tutti?- Il ragazzino scoppiò in una risata giocosa. -Sono già scesi Twy, manchi solo tu! Siamo arrivati.- Così dicendo si sistemò il suo zaino sulle spalle e invitò la ragazza ad imitarlo. -Cavolo, mi ero completamente…- -…persa nella lettura. Comprensibile da parte tua!- Continuò l’altro facendole l’occhiolino.
Twilight si portò i cappelli dietro alle orecchie arrossendo un po’. Non sapeva però il motivo…-Grazie Spike. Per avermi chiamato, intendo, sei un vero amico!- Esclamò lei, chinandosi e stringendolo in un caloroso abbraccio. Spike rise, saltando giù dalla corriera. -Twilight!- Flash si voltò raggiante. Corse verso di lei, ignorando completamente il ragazzino che le tendeva la mano per aiutarla a scendere e prese la ragazza tra le sue braccia. -Mi domandavo quando saresti scesa!Non ti trovavo più.- Twilight storse un po’ il naso, mentre il ragazzo le dava un rapido bacio sulla guancia. Era arrabbiata. Se davvero la cercava perché non era venuto lui a chiamarla. -Scusami Flash. Mi ero persa…- Il ragazzo le fece cenno di tacere. -Non importa, ora muoviamoci che stiamo per entrare al museo.- Twilight avrebbe senz’altro ribattuto, se non fosse rimasta a bocca aperta a rimirare quell’immensa struttura. La facciata di ingresso era interamente in vetro,  affiancata da enormi luminari a forma di DNA, l’edificio si stagliava alto rivelando da qualche finestra fantastici ambienti ricchi di installazioni. -Coraggio Spike, andiamo a prendere i biglietti!- Urlò la ragazza correndo a tutta velocità verso l’ingresso, nonostante il mal di pancia. Il ragazzino sobbalzò sorpreso e la seguì a ruota, andando goffamente a sbattere addosso a Flash, il quale era intento a massaggiare sul telefono. -Questo è il posto giusto per te!- Commentò sorridente il ragazzino, all’amica. -Puoi dirlo forte Spike!Puoi dirlo forte!-  


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Spazio Autore 
Rieccomi finalmente! Scusatemi se ci ho impiegato un po' per pubblicare questi due capitoli e mi scuso anche per eventuali errori di ortografia.
Spero comunque che vi piaccciano e carivcherò altri disegni a breve nonappena avrò il tempo...
Grazie ancora per perdere il vostro tempo dietro a questa storiella e a presto!!!  :3 

   
 
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