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Autore: Maggie_Koala    06/10/2015    3 recensioni
- Finisci la tua stupida colazione e vattene, Snow – sibilò Ruby con voce tremante – Non sei più la benvenuta qui al Granny's.
- Rub, aspetta – implorò l'amica, cercando di prenderle il polso – Io...
- Hai detto tutto! - soffiò la cameriera, allontanando di scatto il braccio – Sai, forse io e Regina stiamo bene assieme perché due mostri possono attrarsi.
[RedQueen]
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Queen and the Wolf'
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      Quando non è il rosso del sangue a macchiare la neve bianca, ma viceversa

A WAPKA, dolcissima amica e oramai mia betatrice fidata,
e a tutti coloro che, come me, sono e saranno per sempre inguaribili romantici


 


- Vieni a pranzo qui oggi?

- Non credo. Ho una riunione all'una e mezza e un'altra alle tre.

- Quelli del comitato sanno che anche tu hai il diritto di nutrirti qualche volta?

- Sì, ma fanno finta di dimenticarselo continuamente.

Ruby sbuffò annoiata, poggiando i gomiti sul bancone.

Regina si intenerì e si sporse quel tanto che bastava per lasciarle un bacio sulla guancia.

- Ci vediamo stasera a casa, va bene? Cucino io qualcosa – disse, alzandosi dallo sgabello - Vado. Devo arrivare puntuale. A più tardi!

Ruby osservò con occhi tristi Regina che si allontanava, poi affondò la faccia nelle mani e sospirò pesantemente.

- Ruby!

Lei si voltò: Regina si stava infilando il cappotto e le faceva un cenno con la testa.

- Potresti venire un attimo qua?

Red annuì svogliatamente, sollevandosi dal bancone e avvicinandosi, sicurissima che la Evil Queen si fosse scordata di dirle di fare qualche lavoretto a casa.

- Che cosa hai dimenticato di dirmi? - chiese, arrivata di fronte a lei.

Si aspettava di tutto, ma non che Regina la prendesse per i fianchi e la baciasse con tenerezza.

- In realtà mi sono quasi dimenticata di salutarti decentemente – le confessò, per poi fare un risolino davanti alla faccia sbigottita della ragazza.

Lo sbalordimento di Ruby si trasformò presto in felicità.

- Meno male che te ne sei ricordata allora – disse Red, avvolgendo il collo di Regina e riprendendo a baciarla.

- Ti amo, lo sai? - mormorò pianissimo la Evil Queen, staccando le labbra solo quanto bastava per parlare.

Ruby ridacchiò, anche lei non interrompendo il contatto.

- E adoro anche quando sorridi mentre ci baciamo.

Le guance della ragazza si tinsero di un adorabile rossore, lusingata da quella confessione.

- Meglio se vai ora – disse Red, staccandosi da Regina e mettendole a posto una ciocca – Che sia mai che il Signor Sindaco arrivi in ritardo al lavoro!

Regina rise.

- Allora a presto – ribadì Ruby, sciogliendo completamente l'abbraccio.

- A presto – le rispose la Evil Queen, facendole l'occhiolino per poi uscire dal bar.

Ruby restò per un po' a fissare la porta, poi fece dietro-front e ritornò alla sua postazione di sempre.

- Posso unirmi a voi qualche volta? - le chiese una voce ben nota – Sembra estremamente divertente!

- Emma, quando la smetterai di scimmiottarmi ogni volta che sono con Regina? - chiese Red tranquilla, mentre preparava dei caffè.

La Salvatrice, che si stava bevendo una cioccolata là vicino assieme a sua madre, cominciò a sghignazzare, mentre Snow affondò la faccia dentro la sua tazza.

- Scusami, Ruby! - disse Emma, continuando a ridere – E' che....E' troppo bello prendervi in giro in questi casi!

Red le lanciò un'occhiataccia.

- Okay, okay – Emma si mise una mano sul petto – Giuro solennemente di non fare più boccacce, smorfie o qualsiasi altra cosa che possa interferire le vostre deliziose effusioni in pubblico, va bene?

- Che bambina che sei! - scherzò Ruby, dandole una leggera pacca in testa.

- Ma come fai a beccarmi sempre? - domandò lo Sceriffo, con uno sguardo divertito.

- Bhè, sei silenziosa quanto un elefante, cara mia!

- Ehi! Non è affatto vero!

- Smettetela di fare le bambine voi due!

Sia Ruby che Emma si voltarono a guardare Mary Margaret con un'espressione alquanto confusa.

- Snow? - chiese Red, con voce preoccupata – Va tutto bene?

Mary Margaret appoggiò la tazza ormai vuota e cominciò a torturarsi le mani.

- Ruby... Penso che dovremmo parlare – mormorò nervosa, con le guance infiammate e gli occhi bassi.

- Di che cosa?

- Di Regina.

Ruby la guardò perplessa.

- Qualche problema? - la interpellò.

- Ecco... Vedi, Red, io non capisco come tu ci riesca. Insomma, sai perfettamente che non ho nessun pregiudizio, anzi, supporto con tutte le mie forze le persone omosessuali e come dice il detto “Al cuor non si comanda”, solo che....

- Snow, ti prego, non girarci intorno. Che cosa c'è?

Mary Margaret preso un profondo respiro e puntò lo sguardo negli occhi dell'amica.

- Red, io ti conosco da tanto tempo, insieme abbiamo affrontato mille avversità, però... Però io faccio davvero difficoltà ad accettare la tua relazione con Regina.

Ruby si irrigidì di colpo.

- Non fraintendermi, è solo che dopotutto rimane sempre e comunque la Regina Cattiva e...

- Lei sta cercando con tutte le sue forze di cambiare! - rispose Red con tono duro.

- Lo so, lo so, ma non puoi dimenticare che...

- Credevo che tu fossi in grado di vedere il buono che c'è in ogni persona! - dichiarò Ruby alzando la voce e sporgendosi verso la maestra.

- Ehi, state tranquille! Cerchiamo di non alzare i toni – disse Emma, cercando di mettersi in mezzo fra le due – Altrimenti attireremo l'attenzion...

- Appunto perché riesco a vedere il bene in ogni persona so perfettamente che in lei non c'è! - urlò Mary Margaret, alzandosi in piedi.

Tutti i presenti si voltarono allibiti a guardare la scena

- Tsk, non credevo che fossi diventata così cieca, Snow! - ringhiò Ruby – E pensavo anche che tu avessi fiducia in me e ti fidassi delle mie decisioni!

- Io mi fido ciecamente di te! - strillò Snow, coi pugni chiusi – Ma continuo a vedere nella vostra relazione qualcosa di sbagliato!

- L'unica cosa sbagliata sei tu, che non riesci ad accettare il legame che unisce me e Regina!

- Come fai a non ricordarti che ha cercato di ucciderci più volte?! Hai dimenticato tutto?!

- L'ho perdonata, Snow! L'ho perdonata e sono andata avanti! Che è esattamente ciò che dovresti fare tu!

- COME FAI A VIVERE IN PACE CON TE STESSA SAPENDO CHE ACCANTO A TE C'E' UN MOSTRO?!?!

Fu come una doccia fredda. Nel bar scese un silenzio glaciale.

Ruby e Snow si guardavano, entrambe ansimanti e rosse in viso.

L'unica cosa che Red stava provando in quel momento era dolore.

Un dolore lancinante.

Mary Margaret si accorse troppo tardi che gli occhi dell'altra erano stati offuscati dalle lacrime.

- Finisci la tua stupida colazione e vattene, Snow – sibilò Ruby con voce tremante – Non sei più la benvenuta qui al Granny's.

- Rub, aspetta – implorò l'amica, cercando di prenderle il polso – Io...

- Hai detto tutto! - soffiò la cameriera, allontanando di scatto il braccio – Sai, forse io e Regina stiamo bene assieme perché due mostri possono attrarsi.

- Ma...

- Va a quel paese – sputò Ruby, prima di correre verso la cucina e sparire dietro la porta.

 

 

***

Aveva pianto.

Aveva pianto per ore.

Come una bambina.

Era crollata subito dopo essere entrata in cucina.

Si era accasciata contro la porta cominciando a singhiozzare forte.

Granny l'aveva raggiunta immediatamente e lei aveva subito nascosto il viso nella sua spalla.

Sua nonna aveva cercato di farsi spiegare cosa era successo, ma Ruby non era riuscita a spicciare parola, tanto le lacrime erano incontrollabili.

Semplicemente aveva passato un tempo che le sembrava interminabile avvinghiata a lei.

Ad un certo punto Granny l'aveva fatta alzare, l'aveva accompagnata in bagno e le aveva fatto lavare la faccia.

Poi l'aveva riportata in cucina e le aveva offerto una camomilla, chiedendole se voleva continuare a lavorare.

Ruby aveva annuito piano, mentre beveva la bevanda calda a piccoli sorsi.

Non aveva voglia di tornare a casa e fare il suo turno di lavoro le avrebbe permesso di non pensare troppo.

Sarebbe dovuta andare via all'una, ma alla fine aveva staccato alle tre e mezza, tanto era il suo desiderio di non riflettere su ciò che era accaduto.

Appena arrivata a casa si era lasciata cadere sul divano, sperando di svegliarsi da un momento all'altro per scoprire di aver avuto solo un brutto sogno.

Si era rialzata poco dopo, giusto per prendersi qualcosa da mangiare prima di ritornare in un attimo sul sofà.

Quando Henry era rientrato dalla scuola l'aveva trovata che stringeva stretto un cuscino, seduta a gambe incrociate e con un'espressione terribilmente malinconica sul volto.

Non aveva detto nulla, ma semplicemente si era tolto le scarpe, aveva appoggiato lo zainetto vicina all'entrata e si era messo sul divano vicino a lei, allargando le braccia.

Ruby l'aveva abbracciato subito, appoggiando il mento sulla sua testa e accarezzandogli i capelli.

Poi Henry si era alzato, era andato in cucina ed era ritornato con in mano una vaschetta di gelato alla nocciola e due cucchiaini.

“Speriamo solo che mamma non si arrabbi più di tanto” aveva detto con un alzata di spalle, riprendendosi il suo posto e offrendole un cucchiaio.

Ruby gli aveva regalato un piccolo sorriso e aveva preso la posata, per poi accendere la tv.

Avevano passato più di due ore a guardare la televisione insieme e a ingozzarsi di gelato, finché Emma non era passata a prendere Henry per portarlo a casa sua.

Lo Sceriffo aveva provato a parlare con Ruby, ma questa aveva solamente scosso la testa e, dopo aver abbracciato il ragazzino, aveva chiuso la porta con un tonfo.

Non aveva voglia di affrontare Emma.

Né di sentirla parlare di qualsiasi cosa riguardante Snow.

Per ora l'unica cosa che poteva fare era aspettare Regina.

 

 

***

 

Ruby chiuse il rubinetto e immerse completamente la testa sott'acqua, per poi riemergere poco dopo.

Se c'era una cosa che adorava era farsi un bel bagno e crogiolarsi in quel calore per ore.

In quei momenti qualsiasi pensiero triste andava letteralmente a farsi benedire.

Il relax si insinuava fra le sue membra, fino a diventare padrone assoluto del suo corpo.

Peccato che in quel caso Ruby non si sentì per nulla calma come al solito.

Sospirò, passandosi le mani sulla faccia e inspirando profondamente.

Doveva rilassarsi.

Doveva almeno provare a non pensare a nulla.

Non poteva essere così difficile, no?

- Ciao amore!

Ruby trasalì, girando bruscamente la testa verso l'entrata.

Il volto sorridente di Regina spuntava dalla porta del bagno.

- Ah.. C-Ciao Regina! N-Non ti avevo sentita! Mi hai fatto prendere paura!

La Evil Queen la guardò confusa, per poi ridacchiare.

- Credo sia la prima volta da quando stiamo insieme che riesco a prenderti di sorpresa – scherzò, avvicinandosi e accucciandosi vicino alla vasca coi gomiti appoggiati sul bordo – Giornata stressante al lavoro?

Red la fissò un attimo, poi abbassò gli occhi e girò la testa dall'altra parte.

- Ruby?

Regina non ottenne nessuna risposta.

- Tesoro? Cosa c'è che non va? - le chiese, accarezzandole i capelli bagnati.

Questa volta un singhiozzo si levò dalla gola della giovane.

- Ruby?! - le richiese Regina agitata, cercando di farle voltare il viso – Cosa è successo??

Red fece non poca resistenza contro la mano di Regina.

Non voleva che la vedesse in quello stato così pietoso.

A piagnucolare come una mocciosetta.

Ma alla fine la donna ebbe la meglio.

Regina vide quegli splendidi occhi verdi che amava così tanto guardare prima di addormentarsi gonfi e rossissimi, velati da continue lacrime che sembravano non aver intenzione di fermarsi.

Non fece a tempo di dire una qualsiasi cosa che si ritrovò le braccia di Red stretta attorno al collo.

Rimase paralizzata per qualche secondo, poi abbracciò il busto nudo della giovane percorso dai brividi e cominciò a cullarla.

- Perché non riescono a capirci, Regina? - la interrogò Red, ansimando ogni due parole – Perché?

La Evil Queen si limitò a non rispondere.

I primi tempi erano stati duri per la loro relazione.

In pochi erano riusciti ad accettare il tutto.

Il resto della gente le aveva schernite per molto tempo.

Ma nessuna delle due aveva mai dato importanza a quello che dicevano gli altri.

Era la prima volta che vedeva Ruby in quello stato per un giudizio altrui ed era davvero preoccupata per lei.

Iniziò a carezzarle la schiena e sentì subito che la ragazza si rilassò un poco.

- Mi dispiace, amore – le bisbigliò all'orecchio, sfiorandole poi la fronte con le labbra – Mi dispiace davvero tanto.

La sola cosa che fece Ruby fu stringersi più vicino a lei.

Regina stette un po' insieme alla sua fidanzata, poi lentamente le staccò le braccia dal suo collo.

Red la guardò con occhi imploranti.

- Aspetta solo un attimo – la tranquillizzò Regina.

Uscì in fretta dalla stanza, per ritornarvi subito dopo.

Solamente in intimo.

Ruby le lanciò un'occhiata stranita e spalancò leggermente la bocca.

- Fammi un po' di posto – le ordinò la Evil Queen, togliendosi anche gli ultimi indumenti e lasciandoli cadere per terra.

Red rimase un attimo interdetta, ma si affrettò a spostarsi in avanti piegando le gambe.

Regina entrò nella vasca da bagno, abbracciò la ragazza da dietro e la fece appoggiare al suo petto.

- Amore... - iniziò Ruby.

- Va tutto bene, tesoro. Pensa solo a rilassarti, okay?

- ...Okay.

Ruby si sistemò ben bene e chiuse gli occhi, lasciandosi coccolare dalla sua fidanzata.

Era adorabile il fatto che in quel momento stesse concentrando tutte le sue attenzioni su di lei.

Ci si sarebbe potuta addormentare in quell'abbraccio così protettivo.

- Meglio? - chiese Regina.

- Molto meglio.

 

***

- Uff, quante volte ve lo devo dire?

La testa di Ruby sbucò fuori dalla cucina.

- Dirci che cosa? - chiese, asciugandosi le mani su uno straccio.

Regina sollevò l'oggetto incriminato per farlo vedere all'altra.

- Se tu e Henry mangiate il gelato in salotto almeno portate di là la vaschetta e i cucchiai!

Ruby rimase un attimo disorientata, poi schioccò un sorrisone a trentadue denti.

- Scusami - mormorò, raggiungendo la donna e togliendole dalle mani il contenitore ormai vuoto - Stavolta me ne ero davvero dimenticata.

- Esattamente come tutte le altre volte - sbuffò Regina, incrociando le braccia.

La ragazza alzò le spalle, prima di darle un bacio sulle labbra a tradimento.

- Prometto che non succederà più - giurò mentre tornava in cucina.

- Sarà meglio - balbettò la Evil Queen sedendosi sul divano, ancora piuttosto sorpresa per il bacio di poco prima.

Red sogghignò, poi prese la rincorsa e si buttò a capofitto sul sofà.

- RUBY! - strillò Regina, mentre questa scoppiava a ridere di gusto - QUANTE VOLTE TI DEVO DIRE DI NON SCARAVENTARTI SUL DIVANO QUANDO C'E' QUALCUNO SEDUTO?!

- Ma questo era un assalto in prima regola, tesoro! - si giustificò Red, distendendosi completamente sulla donna con gli occhi da cucciolo - Come puoi sgridare qualcuno che ha solo voglia di un po' di coccole?

- Sei impossibile - disse esasperata la Evil Queen.

- Lo so - ghignò Ruby, aggomitolandosi su di lei.

Regina sbuffò di nuovo, poi prese a grattare la schiena della ragazza.

- Non sapevo che i lupi potessero fare le fusa - scherzò la Evil Queen, sentendo sul ventre una leggera vibrazione.

- E' solo brusio di apprezzamento - sottolineò Ruby.

Regina ridacchiò.

Improvvisamente il campanello suonò.

- Vai tu? - domandò Red, in bilico tra sonno e realtà.

- Mi piacerebbe, ma ho una lupa che mi intralcia leggermente la strada.

- Nessun problema: mi alzo e vai ad aprire.

A Regina bastò un'occhiata e subito Ruby scattò in piedi ed andò alla porta.

- Così va meglio - decretò la Evil Queen prima di stiracchiarsi per bene.

Dapprima Red dischiuse leggermente la porta per poter intravedere chi diamine le stava disturbando a quell'ora, ma la spalancò immediatamente appena vide chi c'era.

- Snow?! - esclamò sorpresa.

Mary Margaret era in piedi sulla soglia, il viso contratto dal dolore e due lunghe scie rosse che le partivano dagli occhi arrivandole fino al mento.

Per un attimo la giovane provò pietà per lei, ma appena le vennero in mente i ricordi di quella mattina quella sensazione scomparve completamente.

- Che cosa vuoi? - soffiò dura, incrociando le braccia al petto - C'è gente che a quest'ora solitamente va a dormire.

- Ruby, io... - mormorò Snow senza però finire la frase.

Un singhiozzo la interruppe e si coprì velocemente la bocca con la mano, cercando di contenersi.

- Tu cosa? - continuò fredda Red.

- Io volevo scusarmi per il mio comportamento di stamattina....

- Bhè, credo che sia il minimo.

- Vuoi stare zitta e ascoltarmi per un momento?!

Ruby sussultò quando Mary Margaret alzò la voce, ma quest'ultima si affrettò a scusarsi nuovamente.

- Cioè, ecco.... Io non avrei dovuto fare una scenata del genere. Tu non hai mai smesso di avere fiducia in me in qualsiasi occasione, mentre io mi sono lasciata letteralmente prendere dal panico solo per questa notizia. Sin dal principio ho sempre avuto una paura matta che Regina ti stesse usando in qualche maniera, che ti avesse strappato il cuore o lanciato un incantesimo o cose così. Non riuscivo a convincermi del fatto che lei potesse provare qualcosa di così puro come l'amore. Avevo paura, tanta paura, esattamente come ne ho adesso. Solo che ora sono angosciata per qualcos'altro.

Ruby inarcò un sopracciglio, intimandola di andare avanti.

Snow prese un bel respiro e continuò.

- La cosa che mi preoccupa di più in questo momento è che io possa perdere la tua amicizia: tu sei sempre stata il mio punto di appiglio, Rubs, e insieme abbiamo avuto alti e bassi, come succede sempre nella amicizie. Questa volta è stata peggio delle altre, è vero, ma non per questo dobbiamo far crollare tutta quella solidarietà che abbiamo messo assieme pezzo dopo pezzo. Mi dispiace davvero, Ruby. Ti chiedo di perdonarmi.

Red non rispose né fece niente per quelli che a Mary Margaret parvero secoli. Poi si lanciò verso di lei.

Snow chiuse gli occhi, sicura di ricevere uno schiaffo da un momento all'altro.

Ma tutto quello che sentì non fu un dolore bruciante alla guancia, ma due braccia magre e forti che le circondavano la vita e l'accostavano ad un corpo caldo.

- Ti perdono - disse piano Ruby, affondando la faccia nella spalla dell'amica - E ti chiedo scusa. Non avrei dovuto reagire così. Avremmo dovuto parlare come tutte le persone civili.

Snow ricambiò l'abbraccio, stringendo fortissimo le braccia intorno all'altra.

- Ti perdono anche io - sussurrò prima di commuoversi per forse la centesima volta in quella giornata.

- Tutto bene là fuori?

Red sciolse la stretta quel tanto che le bastava per guardare Regina appoggiata allo stipite della porta.

- Sì. Ora va tutto bene - le disse sorridendo, con gli occhi lucidi.

Regina ridacchiò, per poi tornare dentro casa.

- Snow White, se vuoi lavarti la faccia il bagno è a tua disposizione. Credo che ne avrai bisogno per un bel po'.

 

 

***

 

- Sicura che non vuoi che ti accompagni a casa?

- Sicurissima, Rubs. Resta pure a casa, io non ci metterò più di tanto. E poi camminare da soli schiarisce le idee.

- E va bene. Però se hai un qualsiasi tipo di dubbio chiamami, okay?

- Lo farò senz'altro!

Snow abbracciò stretta Red.

- Grazie di tutto - le disse, quando si sciolsero dalla stretta - E grazie anche per l'idromele, Regina!

Dal salotto si sentì un mugolio di risposta.

- Capiscila, è stanca morta - sogghignò Ruby, prima di alzare un po' di più la voce per farsi ascoltare - Adesso andiamo a dormire, tesoro!

- Allora ci vediamo domani - annunciò Mary Margaret, sull'uscio della porta - Alle 7.15 da Granny's.

- Come sempre! - disse Red con un sorrisetto.

- Snow White!

Entrambe si voltarono verso il salotto da dove proveniva la voce.

- Prova a fare di nuovo qualcosa del genere e giuro che vengo a cercarti io personalmente!

- Ancora?!?! - esclamarono Red e Mary Margaret all'unisono, prima di mettersi a ridere.

Parlarono ancora per qualche minuto e alla fine Snow si chiuse la porta di casa alle spalle dopo aver augurato a tutte la buonanotte.

- Andiamo a dormire, vuoi? - chiese Ruby, avviandosi in soggiorno.

Regina, comodamente distesa sul divano, annuì.

- Sì. Sono stanca.

La ragazza la sollevò dolcemente e si diresse verso le scale.

- Adoro quando mi porti a letto - bisbigliò la Evil Queen, strusciando la testa contro il petto di Red.

- E io adoro quando fai la iperprotettiva giurando morte certa a chiunque - sorrise Ruby, baciandole la fronte.




ANGOLO DELL'AUTRICE: Rieccomi qua con questa RedQueen fresca fresca di stampa! Diamine, è già la mia terza storia fra Ruby e Regina. Non credevo di riuscire a portare così tanto avanti questa coppia singolare, ma a quanto pare nulla è impossibile XD
Non so quando avrò altro tempo per scrivere altre ff su OUAT (per ora ho in testa un paio di RedBeauty, ma è ancora tutto da vedere) perché ultimamente sono molto concentrata su una storia che manderò ad un concorso letterario e quindi è possibile che trascuri il mio account.
Spero comunque che questa mia ultima opera vi piaccia come sono piaciute le altre :)
Grazie a tutti coloro che leggeranno questa storia e la recensiranno! :D
Un abbraccio,
Maggie

 

  
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