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Autore: Bunny05    07/10/2015    4 recensioni
Smettiamo di credere nelle favole appena diventiamo grandi e iniziamo a vivere nella realtà. Tante volte non ci accorgiamo però che le favole le facciamo noi, quando amiamo, quando l'amore fa parte di noi tutto diventa come un racconto di una bellissima fiaba, il mondo ti sembra più bello, più luminoso, ogni cosa intorno a te si trasforma.
Martina Stoessel e Jorge Blanco
Martina è una ragazza che non crede nell'amore per quello che ha vissuto e per come è cresciuta, ma qualcosa cambierà in lei quando scoprirà che la musica può essere un ottimo elemento per aprire le proprie emozioni. Jorge è un ragazzo dei giorni nostri, ma dimostrerà di avere qualcosa in più, di non essere il classico ragazzo. Fin dall'inizio proverà una forte attrazzione per Martina, ma lei si lascerà andare?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Giochi DI Fiducia.
 
E’ arrivato il week end, sono in camera di Fran che sta preparando il borsone per andare alla Spa con Mechi. Ondeggio le gambe seduta sul bordo del letto mentre sono intenta a guardarlo sistemare le sue cose, mi piacciono questi momenti, mi mancava anche solo stare a guardare Fran quando ero in Messico. Infondo è una delle cose più belle che ho, senza di lui, la mia infanzia in casa con i litigi di mamma e papà sarebbe stata peggiore. In quei momenti lui cercava sempre di farmi ridere e divertire, faceva lo stupido e tante volte rischiava di farsi del male ma non gli importava perché lui voleva vedermi sorridere. Mio padre un giorno mi disse che quando ero appena nata Fran faceva di tutto per farmi ridere perché gli piaceva guardarmi e vedermi felice ed è grazie a lui se da neonata non piangevo tanto. E’ sempre stato la mia luce, in qualsiasi caso, alcune volte non lo sopporto ma credo sia una cosa normale tra fratelli, solo noi due sappiamo il bene che ci vogliamo. << Allora te la caverai? >> domanda lui chiudendo il borsone, << Certo >> rispondo sicura << Stai tranquillo Fran >> continuo, << Mi prometti che non ti farai abbindolare da Jorge? >> domanda, << Fran! >> lo richiamo io per rimproverarlo, << Ok, ok. Non ti dico più nulla >> borbotta lui. Lo accompagno alla porta dopo aver salutato tutti, << Ciao Fran, e salutami Mechi >> dico ritornando in casa << Ah >> mi giro di scatto << Mandami un po’ di foto >> sorrido e lui ricambia alzando il pollice. Questa sera sto con Lodo, abbiamo deciso di guardarci un film in camera sua. Domani starà tutto il giorno con Diego, Jorge va da Facu e papà e Clara non saranno in casa quindi avrò la casa tutta per me. Dopo cena entro in camera di Lodo con un pacco di pop corn, siamo tutte e due in pigiama e lei è già sdraiata sul letto con il portatile aperto sulle gambe, << Eccomi >> dico sventolando in aria il sacchetto di pop corn, mi avvicino e mi sdraio accanto a lei sorridendole. << Allora cosa guardiamo? >> borbotta lei, << Non so, tu cosa vuoi vedere? >> le domando facendo spallucce, << Non ho ancora visto il nuovo film di Capitan America, ti va di guardarlo? >> chiede, << L’ho già visto con Jorge >> rispondo senza pensarci e vedo Lodo girare lo sguardo verso di me stupita, << Come l’hai visto con Jorge? >> dice con una voce quasi stridula, << Quando stavo male, Lodo è solo un film, mi ha fatto compagnia tutto qui >>, lei piega la testa di lato << Si può sapere cosa sta succedendo? >> continua, << Nulla! >> rispondo seccamente << Smettila di pensare a queste cose, guardare un film con una persona non vuol dire nulla >>, lei ci pensa su << Si su questo hai ragione, ma… >>, << Ma niente Lodo >>, sto tralasciando il fatto che mi sono addormentata mentre era lì e che ho dormito con lui nella sua camera, ma so che Lodo avrebbe frainteso troppo quindi è meglio che non lo sappia, è capitato non è stata una cosa voluta. << Ti prego lascia perdere, ho semplicemente guardato un film con Jorge e non è successo nulla di più te lo posso giurare >> dico guardandola speranzosa, << Lo so che non hai fatto nulla con Jorge, non è per quello è che queste cose ti fanno avvicinare a lui >>, << Si Lodo, ma in senso di amicizia non per altro credimi >> le dico sperando che capisca, io non voglio niente da Jorge, nulla di più di quello che già fa per me, nel senso che mi fa piacere averlo attorno, che la sua presenza in qualche modo mi fa sentire meglio, ma tutto si ferma qui, << Ok lascio perdere, ma promettimi che non farai stupidate >> mi guarda dolcemente, e capisco quanto tenga a me, << Ok >> dico sorridendole. << Posso chiederti una cosa >> dice poi, io annuisco << Perché credi di non poter stare con qualcuno? >> dice a bassa voce perché non vuole che in qualche modo io mi offenda, << Perché non sono fatta per stare con qualcuno, non riesco a pensare di legarmi ad una persona, siccome non ho mai avuto sentimenti forti per qualcuno se lo facessi potrei capire che magari mi piace troppo e non sopporterei di perdere qualcuno, non mi è piaciuto allontanarmi da Fran e da papà e sarebbe peggio se mi innamorerei >>, lei mi guarda dolcemente, come se comprendesse le mie paure, il fatto che non mi sono mai legata a nessuno mi porta ad aver paura di farlo perché potrei vivere senza l’amore? Se avessi amato qualcuno e poi fosse finita? Potevo cavarmela? Potevo farcela? Se imparo ad amare e mi appoggio su di esso? e se poi tutto crolla? Tanti dicono che perdere un amore è peggio di morire, perché il dolore continua e ti perseguita, può anche continuare per sempre, può durare all’infinito. Io potrei sopravvivere in una situazione del genere? Riuscirei a superare la tempesta?

La mattina seguente mi sveglio e saluto Lodo che va a passare la sua giornata con Diego, spero si divertano, ieri sera ci siamo divertite, abbiamo guardato “ Avengers “ e Lodo sbavava ogni due per tre concentrandosi più sugl’attori che sul film. Durante la mattinata rimango in camera mia ad esercitarmi con la tastiera, Jorge è già uscito e Papà e Clara dopo pranzo andranno a visitare un museo, oggi mi rilasserò in salotto guardando la televisione, a pranzo Clara ha cucinato la pasta e io mi abbuffo perché ho molta fame. << Mi raccomando chiudi a chiave >> dice mio padre prima di uscire, << Tanto Jorge e Lodo hanno le chiavi >> borbotta poi, Clara mi saluta e poi do un bacio a papà. Mi sdraio sul divano e faccio passare i canali, non c’è nulla di che, gironzolo per la casa silenziosa, ogni tanto saltello qua e là. Ho una sensazione di beatitudine dentro di me, tutto questo silenzio mi rilassa e non sentire per un po’ le urla di Fran e Jorge o i battibecchi con Lodo è una goduria. Sono quasi le tre e decido di ascoltare un po’ di musica mentre mi preparo un panino con la nutella, mi muovo un po’ qua e le saltellando a ritmo di musica. Sono completamente assorta nei miei pensieri, ad un tratto saltellando mi volto di scatto e mi schianto contro qualcosa. Urlo di impulso e mi metto una mano sul petto respirando affannosamente, Jorge ride a crepapelle. Appena riprendo fiato inizio ad insultarlo << Quando entri in una stanza e vedi che nessuno se ne accorge potresti avvertire, oddio >> esclamo ancora ansimante, Jorge fa fatica a parlare perché sta ridendo << S-scusami, eri così carina, ti muovevi tutta a ritmo, sei tu che ti sei girata di scatto e mi sei venuta addosso >>, non smette di ridere e io mi innervosisco. << Sei uno stronzo >> dico offesa e lui smette di ridacchiare e piega la testa da un lato, << Non prendertela >> borbotta, << Perché sei qua? Non dovresti essere da Facu? >> dico perché mi piaceva stare sola in casa senza pensieri a gironzolare qua e là, << Non ci crederai mai ma Alba l’ha chiamato perché gli è andato in tilt il computer >> fa spallucce lui, << Quindi ti ha mollato per correre da lei >> dico facendo un risolino, << Che ci vuoi fare >> ridacchia anche lui. Afferro il mio panino e mi dirigo in salotto sotto lo sguardo di Jorge. Lui mi segue << Allora che vuoi fare? >> domanda, io mi volto a guardarlo un po’ confusa, << Nulla, se per favore mi puoi lasciare sola e in pace >> dico un po’ da stronzetta e mi metto sul divano. Lui senza dire una parola si siede vicino a me e mi guarda, << Si può sapere che vuoi? >> domando guardandolo con una faccia strana, << Ti fidi di me? >> domanda poi e io divento veramente confusa, << che domanda è? >> dico. Lui non dice nulla e continua a guardami negl’occhi, io lo fisso e non riesco a capire cosa voglia fare, << Allora facciamo in modo che ti fidi di me >> borbotta e mi afferra un polso trascinandomi verso il piano di sopra, << Ehi che fai? >> domando mentre camminiamo, << Per favore lasciami fare >> dice lui senza guardarmi e vedo che mi porta nella sua camera. Appena entriamo io sono molto confusa, lo vedo prendere una sedia e mi ci fa sedere sopra, lui si sposta dietro di me e mi mette una benda davanti a gl’occhi, non vedo più nulla. << Jorge che cazzo fai? >> dico mentre sto per togliermi la benda dagl’occhi, ma lui mi blocca le braccia, << Ti convincerò a fidarmi di me >> dice, il suo tono sembra deciso e sicuro, come se tutto questo non fosse una stupidata ma qualcosa di serio, << Aspettami qua >> dice lui, << Jorge… >> chiamo ma lui se ne va lo stesso. Che cosa sta combinando? Cos’è tutta sta storia? Inizio a pensare di togliermi questa cosa dagl’occhi, potrebbe farmi di tutto, anche cose che non voglio. Perché mi sta mettendo in questa situazione? Non mi sento a mio agio in questa circostanza, non poter sapere cosa potrebbe succedere mi sta facendo venire l’ansia. Voglio togliermi questo affare sugl’occhi ma quando sto per farlo Jorge ritorna in camera, lo sento appoggiare qualcosa sulla sua scrivania, << Per favore Jorge, cosa stai facendo? >> domando nervosa, << Stai tranquilla, fidati di me >> dice ma io non riesco a calmarmi. << Giuro Jorge che se fai qualcosa di stupido me la pagherai >> , << Non ti farò niente di stupido promesso >> risponde lui tranquillamente e poi lo sento avvicinarsi a me. La tensione sale << Apri la bocca >> sento dire, << Come? Jorge ora mi tolgo sta cosa, si può sapere cosa stai facendo? >>, << Apri la bocca e stai zitta! >> ordina lui, << Se mi dai qualcosa di schifoso ti ammazzo lo giuro >> mi lamento io, << Fidati Tinita >> lo dice con una voce dolce e melodiosa che mi fa quasi tremare. Un po’ insicura apro la bocca e sento che mi imbocca con un cucchiaio, assaggio ciò che contiene << Miele >> esclamo sentendo il sapore dolce e la consistenza, << Ti piace? >> domanda lui, io faccio cenno di si con il capo, << Su apri ancora? >> dice lui con un tono più felice, << E’ una caramella alla fragola >> dico e poi ancora una volta << Cioccolato alla nocciola >> rispondo io, è il mio preferito penso, nella stanza c’è un aria di contentezza, credo che Jorge sia contento di essere riuscito in questa cosa, mi aspetto di assaggiare ancora qualcosa, ma per un po’ lui resta zitto, << Jorge >> dico piano, poi lo sento avvicinarsi e mi posa un dolce e leggero bacio sulla guancia molto vicino alle labbra, il mio respiro diventa pensante, non riesco quasi a respirare, non me lo aspettavo ma è stato anche gentile non è andato oltre, non ne ha approfittato. Si è fermato dove era giusto fermarsi, aveva capito che mi stavo fidando più che potevo e che non doveva esagerare. Lui lentamente mi sfila la benda e mi sorride << Ti fidi di me ora? >> domanda guardandomi dritta negl’occhi.
 
Non so cosa dire, mi sento nervosa e ho una sensazione veramente strana allo stomaco, quel piccolo contatto è stato veramente potente, tutto dentro di me si è ribaltato, un bacio così piccolo come poteva scatenare grandi emozioni? Mi sento a disagio ma allo stesso tempo ho capito che posso davvero fidarmi di Jorge, perché comunque sia mi ha dimostrato che non mi farebbe mai nulla di male, che non voleva approfittarsi di me, << Allora? >> domanda impaziente mentre mi fissa tenendo le mani appoggiate ai braccioli della sedia, << Si, potrei fidarmi di te >> dico abbassando lo sguardo, << Bene, mi accontento. E’ già qualcosa >> dice lui continuando a guardarmi mentre io mi guardo le mani, << Martina Guardami >> esclama poi facendo un risolino << Non devi imbarazzarti o aver paura, non ti mangio lo prometto >> sorride e io alzo lo sguardo imbarazzata. Jorge si tira su dritto continuando a fissarmi negl’occhi << Allora che vuoi fare? >> domanda poi tranquillo come se tutto fosse normale, << Non saprei >> rispondo io ancora confusa dalla situazione, << Ti va di giocare a Guitar Hero? >> propone lui, << Si va bene >> dico, infondo non mi importa tanto di quello che avremmo fatto l’importante è fare qualcosa per togliermi da questa strana situazione. Scendiamo in salotto in silenzio, lui sa benissimo come mi sento e ogni tanto mi guarda per capire cosa mi passa per la testa, monta tutta l’attrezzatura per il gioco e mi passa una chitarra giocattolo, << Sei pronta per essere battuta? >> mi guarda maligno, << Non contarci Blanco! >> esclamo io. Questa situazione mi tranquillizza, non è imbarazzante ne intima, siamo passati da una situazione tesa a divertirci come dei matti sfidandoci nel gioco. Per fortuna sono riuscita a batterlo un po’ di volte perché ogni volta che vinceva mi prendeva in giro, << Smettila Jorge >> dico io l’ennesima volta, << Sono il più forte ammettilo! >> esclama lui ridacchiando, << Ti ho già battuto >> gli dico allargando le braccia, << Solo perchè ti ho lasciato vincere Tinita >> afferma lui serio << Sei una schiappa >>, << Come ti permetti? >> chiedo mettendomi i pugni sui fianchi. Qualcuno apre la porta di casa e vedo Lodo entrare, << Ciao ragazzi >> dice sorridente, evidentemente la giornata con Diego è andata piuttosto bene << Che state facendo? >> domanda, << Stiamo giocando e sto dicendo a Martina che è una schiappa >> risponde Jorge e io guardo Lodo piegando la testa di lato per fargli capire che è uno stupido, << Tu non dovevi restare da Facu? >> chiede la mora guardandolo confusa e Jorge gli racconta ciò che è successo. Anche Lodo poi inizia a giocare con noi, finché anche Clara e mio padre non tornano. << Io vado a farmi una doccia >> dice Jorge ad un tratto a me e Lodo sparendo dal salotto, rimaniamo solo noi due e lei continua a guardarmi, << Sei stata tutto il giorno con Jorge >> afferma lei, << Si e allora? >> domando cercando di nascondere il nervosismo, tutto quello che è successo oggi con Jorge mi ha scombussolato e non poco, mi rende nervosa anche solo pensarci, il fatto di avermi quasi sfiorato le labbra con le sue mi fa sentire in un modo veramente strano. << Che avete fatto? >> chiede Lodo curiosa guardandomi con un occhio mezzo chiuso, << Nulla di che, abbiamo praticamente sempre giocato >> faccio spallucce facendo finta di niente, << Sicura? >> continua lei, << Sicurissima >> rispondo alzandomi dal divano << Andiamo ad aiutare a preparare per la cena >> continuo io per non dover rispondere a altre domande, non volevo tradirmi, non so per quanto avrei mantenuto la calma. Sono nel letto e mi ripassa nella testa tutto ciò che è successo, sentivo tutto così amplificato, i gusti, l’udito, tutti in sensi sembravano più forti. E poi quel contatto, le sue labbra sulla mia pelle, mi sembra ancora di sentirlo e mi viene la pelle d’oca, sta cercando di farmi capire che posso fidarmi di lui e si è spinto fino a qui pur di farmelo capire, si sentiva che ne era felice che lo lasciassi fare e che lentamente mi stavo fidando di lui, mi ha stupita questa cosa, nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me, lui voleva dimostrami a tutti i costi che potevo fidarmi di lui.
 
Stasera Fran e Mechi ritorneranno, mi sento un po’ strana, quando incrocio Jorge in casa un po’ mi imbarazzo, ma cerco di non darlo a vedere, lui sembra sempre così tranquillo per me risulta ancora difficile capirlo, capire perché gli importi di me così tanto. Ogni tanto lo beccavo fissarmi, come incantato. Ormai potevo fidarmi di lui in qualche modo, dentro di me sento che posso farlo anche se non è facile. Il pomeriggio sono in giardino con Lodo e stiamo suonando la chitarra, << Non diciamo a Fran che ieri sei stata tutto il pomeriggio con Jorge ok? >> mi dice lei ad un tratto, << Ok >> acconsento io, << Sai poi ci tartasserebbe di domande, non mi va proprio >> fa una faccia buffa e io le sorrido. Osservo Lodo e non posso essere più felice di averla incontrata, lei cerca sempre di proteggermi in un certo senso e l’adoro per questo, sono contenta perché posso considerarla come una vera e propria sorella. << Sei unica lo sai >> le dico guardandola mentre fa passare le sue dita sulle corde della chitarra e poi alza lo sguardo per osservarmi, << Sono contenta che tu sia qua con me, non ho mai avuto amiche… come te >> le sorrido e un po’ di malinconia mi invade, perché ricordo la mia solitudine. Lei si avvicina a me e mi abbraccia, << Anche io sono contenta che tu sia qui, ormai siamo sorelle >> dice dolcemente << Non ti lascerò mai sola, ci sarò sempre per te >> promette lei e io annuisco sorridendo felice. La mia vita a poco a poco stava tornando normale, anche se io non accetto ancora certe cose però sento quei piccoli cambiamenti dentro di me. Rimaniamo tutto il pomeriggio a chiacchierare, << Per me Mechi e Fran sono i primi che si sposano >> ridacchia la mora, << Per me invece tu e Diego >> faccio spallucce io, << Perché lo pensi? >> mi domanda curiosa, << Perché sembrate la coppia più matura, a parte il fatto che siete fatti l’uno per l’altra siete anche tanto in sintonia. Avete un amore molto maturo e tra di voi c’è tanto rispetto >>, << Grazie >> dice poi lei << Nessuno mi aveva mai spiegato come sembriamo io e lui, ti do ragione tra di noi c’è tanto rispetto e ci amiamo molto, anche se ci ho messo un po’ a capirlo, anche io facevo fatica a fidarmi delle persone, specialmente dei ragazzi, ne ho avuto uno prima di Diego ma non è andata bene, poi è arrivato lui e la mia vita è cambiata >> racconta mentre fissa nel vuoto, << Ci prendevamo spesso in giro, come fate tu e Jorge più o meno, non pensavo di piacergli io ho preso tutto come un gioco, poi capii che non era così e capii anche che ne ero follemente innamorata, così ad un tratto, sentivo le farfalle nello stomaco >> sembra che Lodo stia raccontando una favola. Verso sera Fran fa ritorno a casa, << Ciao Fratellone >> lo saluto io con un abbraccio che dà anche a Lodo e poi batte il cinque a Jorge, << Allora come è andata? >> domando io vedendolo bello rilassato e felice, << E’ stato stupendo, un week end fantastico, non potevate fargli un regalo più bello >> dice mio fratello entusiasta, << Bene sono contenta >> esclama Lodo soddisfatta, << Ieri sera abbiamo fatto una bellissima cena a lume di candela, abbiamo ballato e riso un sacco, ci hanno portato una cena con i fiocchi >>, << Wow che romantico >> Lodo ascolta attentamente tutto ciò che Fran racconta e penso che si stia immaginando tutto con il pensiero perché ha gl’occhi a forma di cuore. << Ci hai dato dentro amico? >> domanda poi Jorge e io e Lodo lo guardiamo stupite, << Jorge >> lo richiama Lodo, << E’ solo una domanda >> fa spallucce da lui, << Era un racconto romanticissimo e arrivi tu a rovinare tutto con le tue domande stupide >> blatera lei, << Già concordo in pieno >> gli do corda io e Jorge si volta a guardarmi, << Non ho chiesto niente di male, a cosa state pensando? Avete delle menti perverse voi! >> ci prende in giro lui. Fran calma le acque << Ok basta, qua come sono andate le cose? >>, io e Jorge cambiamo espressione ma ne Fran ne Lodo se ne accorgono, nessuno dei due dice un parola, << Tutto tranquillo, io e Tini abbiamo passato molto tempo insieme >> a rispondere è Lodo, << Tu sei stato lontano da lei? >> minaccia poi Jorge, << Certo >> rispondo di getto io, ho paura che il nervosismo mi tradisca, << Bene >> sorride Fran << Allora è tutto apposto >>, io gli sorrido ma dentro di me mi sento male, se venisse a scoprire cosa in realtà è successo Jorge potrebbe morire, io sicuramente non glielo racconterò e non credo che Jorge sia così stupido da dirglielo. << Ragazzi è pronto >> sentiamo Clara dire, Fran e Lodo partono verso la cucina mentre io lentamente mi avvio, Jorge mi sta guardando e io alzo lo sguardo per incrociare i suoi occhi, << Tutto ok? >> domanda, io annuisco con il capo, faccio un piccolo sorriso e insieme ci dirigiamo in cucina.

P.S: Allora?? Vi è piaciuto? Forse Jorge è riuscito nel suo intento e Tini ora si fida di lui chi lo sa! Lo scopriremo nei prossimi capitoli!! Credo oltre a essere stato un gioco di fiducia sia stato anche un pochetto dolce e maliziosa come cosa, oltre al fatto che Jorge non se ne è approfittato ( ed era quello l'obbietivo dimostrargli che può fidarsi) credo però che per lui quel piccolo e semplice bacio sia stato anche una tentazione. Lo vedremo quando sarà Jorge a parlarne. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio a tutti voi e grazie di cuore a tutti! A venerdì con un altro capitolo. :*
   
 
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