Il rumore della pioggia che  cade sui tetti delle strade secondarie di Ergastolum è tremendamente assordante.
Da qualche tempo si riversano strani temporali,chissà magari lassu' dal cielo Dio cerca di lavare i terribili peccati di questa peccaminosa città.
Diventa tutto cosi grigio,cosi umido e freddo,giornate d' inverno che arrivano improvvisamente nonostante sia piena estate.
Il lenzuolo bianco non basta a scaldarmi,e se chiudo gli occhi nemmeno i riocrdi riescono ad attiepire le membra.
Perchè continuo a vedere quelle immagini?Perchè molte di esse non hanno senso?
Solo Barrich,che mi tormenta grondante di sangue ha un inizio e una fine nella mia memoria.
Ed il resto....Cosa ho fatto prima di arrivare ad Ergastolum?
Da dove vengo...chi sono?
Fa improvvisamente piu' freddo di prima,e la pioggia non cade solo dal cielo ma righa le mie guance con lacrime copiose.
E poi arriva il caldo improvviso,un tiepore cosi familiare cosi pacifico.
Braccia lunghe che mi avvolgono la vita stringendomi a se con fare protettivo,sento il suo copro contro la mia schiena ed improvvisamente è come essere nel deserto in pieno Agosto.
Avvicina il naso al mio collo lasciandomi brividi dolci,lo struscia come ad intimarmi di calmarmi.
Rannicchio le gambe verso il petto e lui fa lo stesso racchiudendomi nel suo corpo.
Mi lascio andare singhiozzando,scuotendo e spaccando il respiro e quel silenzio che per me e' fin troppo rumoroso,e per lui fin troppo angosciante e familiare.
Mi volto lasciando che le lacrime cadano tra di noi,lo trovo con gli occhi puntati sui miei,l' aria stanca dui chi non ha dormito.
Lo fisso muovendo le labbra,silenziosamente senza che nessuna parola esca da esse.
"Nicolas...Non hai dormito?"Scuote la testa avvicinandosi.Adoro quando parla,nonostante sia sordo trovo che la sua voce sia meravigliosa,nel suo essere difettata.
"Piangevi,odio quando piangi!"
Lo fisso,è incredibile come in poco tempo per me quest' essere,quest' uomo,questa macchina assassina,sia diventata la mia fonte primaria di calore,il mio benessere la mia famiglia.
Ma è anche incredibile,come sia nata in me la paura di perderlo,di vederlo andare via o peggio di vederlo morire.E a quell idea ho il malato bisogno di sentirlo mio,di proteggerlo nonostante io non abbia nessun mezzo,nessuna forza per farlo.
Lo stringo a me cosi forte da farmi male,mi stringe ancora piu' forte,e torna a coprirmi di baci..
"Sono felice di essere sordo Alex-chan.."Mi sussurra improvvisamente e torno a guardarlo.
"Perchè?"Sorride,il sorriso sincero di un uomo come tanti,un uomo che ama la sua donna.
"Perchè se fossi stato cieco non avrei potuto vederti,se fossi stato muto non avrei potuto parlarti,se fossi  nato senza mano non avrei potuto toccarti,proteggerti..Non mi serve sentire quel che la tua pelle mi dice toccandola,quel che le tue labbra sussurrano quando canti.darei mille volte il mio udito in cambio dell averti conosciuta!"
Cosi grato ad un brutto scherzo del destino,cosi gratò alla sua sordità,cosi umile nonostante sia un Twilight nonostante la breve vita che gli è stata prospettata.Lo abbraccio scoppiando a piangere e rimane interdetto.
"Alex-chan perchè piangi?"Alzo il viso dal suo petto e gli sorrido.
"Piango perche sono felice!"Mi accarezza il viso e mi stringe a se.
"Adesso,posso dormire anche io!"
Quando piove ad Ergastolum tutto diventa triste e freddo,ma in questa stanza,in questo letto c'è un sole che splende e come un girasole giro intorno a lui che è il mio sole anche di notte.
E non mi basta mai.