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Autore: Heart    08/10/2015    2 recensioni
Naraku si è ritirato dopo che la sfera si è spezzata in due. Una parte ce l'ha lui e l'altra Kagome.
Nel silenzio, una nuova presenza appare. Una giovane arrivata da molto lontano per distruggere una volta per sempre la Shikon no Tama.
Ma qual è la sua vera missione? Misteri e segreti si susseguiranno con l'andare del tempo, sentimenti sconosciuti usciranno allo scoperto e attrazioni fatali provocheranno quasi la morte.
Il mondo del sovrannaturale apre le sue porte.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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XIV
“La promessa”



 
 
La notte era silenziosa, nessuno fiatava poiché la maggior parte degli abitanti del palazzo dormiva.
Una ragazza dai lunghi capelli si era posizionata sul davanzale di una delle grandi finestre per rilassarsi. Sua sorella aveva rischiato molto, nel volerla raggiungere a tutti i costi. Doveva diventare più forte e questo sarebbe accaduto molto presto; all’eclissi mancava poco. Ancora poco tempo ed il suo potere si sarebbe risvegliato.
Chiuse gli occhi e iniziò a meditare, la sua sfera emotiva era un miscuglio di emozioni che la rendevano instabile.
I suoi amici la stavano evitando, soprattutto Inuyasha. Proprio lui, con cui aveva costruito un amicizia vera, si era fermato all’apparenza.
Perché tutti scappavano da lei? Forse era colpa del suo potere o dei suoi misteri?
Si allontanò da quel luogo e si avviò verso la palestra in cui il principe si allenava.
Lui non c’era, erano giorni che era fuori.
Rimanendo ferma in un punto, iniziò a far defluire il proprio potere su una pietra. Era speciale. Un regalo di tutta la famiglia.
Conteneva lo spirito della magia della loro specie.
Era un'intricata forma, avente al suo centro un lapislazulo. Quella pietra di colore blu oltremare, aveva molti significati tra cui la pace interiore o la sensualità. Dafne impregnò tale gioiello del proprio potere, trasferendolo in esso, per poi chiuderlo dentro una barriera fatta di fiamme azzurre. Aveva bisogno di restare senza potere almeno un paio di ore, permettendo al suo corpo di rigenerarsi.
Fatto ciò, iniziò ad allenarsi. Prima con gli esercizi basilari e poi quelli più intensivi, mettendo a nudo le braccia e le gambe dotate di una discreta muscolatura, per essere una ragazza.
I primi raggi stavano sorgendo e lei si sentiva distrutta. Vicino al giardino est era situata una sorgente di acqua calda. Perciò non perse tempo e si recò in quel luogo.
Il vapore non permetteva la visuale a nessuno. Immerse prima un piede e poi l’altro. Si tolse i vestiti e si rilassò.
Si lavò con cura, prima i capelli e poi tutto il corpo. Quando oramai il sole era abbastanza alto, rientrò nel palazzo e trovò gli amici intenti a far colazione.
-Che cosa hai fatto, Dafne?-Chiese preoccupata Kagome avvicinandosi all’amica.
Anche gli altri lo notarono. I suoi capelli erano più scuri del previsto.
-Non sento nessuna forza su di te-,richiamò l’attenzione Miroku.
-Fhe! Sarà un altro dei suoi trucchi.- borbottò Inuyasha.
-Sto bene. –Sussurrò lei. Si sedette ed iniziò a mangiare sotto lo sguardo degli amici. Si comportava come al solito, ma c’era qualcosa che non andava.
-Nee-chan guarda Rin!- dalla porta apparve la piccola che teneva in mano un batuffolo peloso.
Tutti si sporsero per osservarlo e si accorsero che si trattava di un gattino.
-Oh che dolce!-Esclamò Kagome afferrandolo.
-Un gatto! Brr!-Ringhiò Inuyasha contrariato. Era pur sempre un cane.
-Dove lo hai trovato?-Chiese Dafne.
-Vicino al giardino. Era solo e tremava.-Balbettò la ragazzina.
-Oh capisco. Portalo qui.-Chiese per poi esaminarlo.
-Sta bene, forse è solo affamato. Tieni, piccolo.- disse al gatto, offrendogli del latte.
All’improvviso un lampo bianco apparve e si materializzò nella sala. Sesshomaru era ritornato e avvertiva una puzza disgustosa. Si guardò in giro per poi individuare quel sacco di pulci. Un gatto in casa sua? Mai!
Rin si nascose dietro a Dafne per essere protetta da quegli occhi color topazio che mandavano lampi di rimprovero.
Tuttavia il gatto non rimase al suo posto, si avvicinò al demone miagolando, per poi essere afferrato per il collo.
-No, fuko-chan!-Gridò Rin, temendo il peggio.
Sesshomaru si voltò verso la piccola. Tutti aspettavano una sua reazione, ma il principe continuò a non parlare.
Fece cadere il gatto, afferrando al suo posto Dafne, sempre per il collo e portandola via con sè. Fu un movimento talmente repentino che i due parvero scomparire nel nulla.
Dopo un attimo di sbigottimento, i presenti si affrettarono a seguirlo.
Trovarono Sesshomaru che minacciava Dafne con Bakusaiga.
-Dannata, combatti!-
-Ti ho detto di no! Sei sordo?!-protestò la ragazza.
-lo sapevo, sei solo una stupida. Il tuo potere era solo un'illusione!-ringhiò il demone. Non perse tempo ed iniziò a scagliare colpi.
La ragazza cercava di difendersi più che poteva, ma, ben presto, le prime ferite iniziarono a comparire sul corpo.
-Ma che gli prende?-Disse Inuyasha estraendo Tessaiga.
Dafne era senza fiato. Si sentiva debole. Perché si comportava in quella maniera? Solo allora si accorse che la luna sulla fronte del demone era rossa. Che fosse opera di un incantesimo? Era meglio accertarsene, ma come? Il demone non stava un momento fermo.
Solo i suoi amici la potevano aiutare.
-Kagome, Miroku ci riuscite a bloccarlo?-Chiese.
Loro rimasero un momento sorpresi da quella richiesta, ma non fecero ulteriore domande. Si concentrarono e cercarono di fermarlo, ma non ci fu nulla da fare. Fu Inuyasha a riuscire nell'intento, anche se solo per pochi secondi, ma quel lasso di tempo bastò a Dafne per sciogliere l’incantesimo.
Quando appoggiò la sua mano sulla fronte del demone, un'aura negativa si sciolse e la luna ritornò al suo originale colore. Il demone s’inginocchiò e poi si guardò in giro.
Suo fratello lo teneva ancora stretto e, con una scrollata, se lo tolse di dosso. Il giardino era del tutto distrutto. Sesshomaru riconobbe i colpi inferti dalla sua spada.
Rivolse lo sguardo anche verso Dafne che si trovava proprio di fronte a lui ed era ricoperta di ferite. Il sangue bagnava il prato. Si chiese che cosa fosse successo, perché aveva un buco nei ricordi, ma la ragazza svenne proprio in quel momento. D’istinto la prese, prima che cadesse inerme al suolo.
 
 
 
 
La ragazza ancora non si era risvegliata. Le ferite erano state medicate da Kagome e Sango. Tutti erano curiosi di sapere che cosa fosse successo.
Sesshomaru non aveva parlato e l’unica che sapeva qualcosa era lei. Passarono due giorni prima che riaprisse gli occhi, ma prima che ciòavvenisse, accadde un inaspettato colpo di scena.
 Era una serata come tutte le altre. Il gruppo parlava nella stanza accanto per non disturbarla, quando Inuyasha e Sesshomaru, che si trovava in quel momento nella sala da pranzo, avvertirono una strana energia giungere a corte. I due, senza perdere tempo, si ritrovarono nella camera della ragazza. Intorno a lei galleggiava una strana luce pura. Sembrava magnetica e forte. Un solo attimo e quella sfera di energia trapassò il corpo di Dafne. I suoi capelli mutarono prima al blu, poi al biondo e poi ancora al suo solito castano. La sua energia era di nuovo percepibile, anche se flebile. Le ore di riposo erano terminate.
 
Finalmente aveva riaperto gli occhi.
-Ben svegliata bella addormentata!-L’apostrofò Kagome.
-Grazie.-Rispose lei con voce roca.
Sango le passò dell’acqua e Dafne ne bevve piccoli sorsi. Si sentiva fuori luogo, ma avvertiva la loro preoccupazione.
-Dai vostri occhi noto la curiosità che vi attanaglia,  ma dovrete aspettare, ho bisogno di nutrirmi.-Disse.
-Non ho nessuna intenzione di darti la mia vena!-L’ammonì Inuyasha.
-Mi sarebbe molto inutile, Inu-chan, in effetti. Preferisco del cibo.-Rise.
Detto fatto. Terminato il pasto, la ragazza si sistemò i cuscini per poter parlare al meglio. Lo stomaco aveva finito di brontolare.
-Allora prego, fate le vostre domande.-Disse con calma.
-Comincio io.- Iniziò Inuyasha.- l’altra notte una strana energia si è dissolta, entrando dentro il tuo corpo…- lasciò la frase incompleta.
Dafne chiuse gli occhi e poi rispose.
-Quella sfera di energia era il mio potere. Dovete sapere che una volta all’anno abbiamo bisogno di essere dei normali esseri umani. Lo estraiamo dal nostro corpo e lo custodiamo in una pietra particolare. Ognuno di noi ne ha una che ci protegge e ci svela chi siamo realmente. – disse, toccandosi il ciondolo che aveva al collo.- Esse hanno il preciso compito di stabilizzarci e di aiutarci quando il nostro equilibro va oltre il suo limite.- Spiegò con calma.
-Pietre? Mai sentita una sciocchezza del genere.- Disse l'ex mazzodemone.
-Te la mostrerò un giorno. Ma non adesso. –Poi girò il busto e fissò Sesshomaru, i loro occhi si scontrarono. –Lo so, può sembrare strano che un demone maggiore come te sia stato ingannato da un incantesimo del genere, ma non era normale. La sua aura maligna lasciava solo una firma. Sei stato in balia del suo potere fino a che sei ritornato a palazzo e poi fino a che io te l'ho tolto di dosso. Lo so che ti senti arrabbiato, ma non è stata una tua colpa. Sono io la vostra causa di mala sorte. Avevi ragione, Inuyasha, io porto solo sfortuna e per questo che vi lascerò in pace, da ora in poi. –Comunicò loro.
-Non se ne parla. Adesso anche noi siamo immischiati in questa faccenda, combatteremo con te.- Annunciò Sango.
-Sei coraggiosa, ma non sarà una passeggiata. I miei nemici sono più forti di Naraku. Loro stanno nelle profondità della terra. –
-Un nemico in più non ci farà indietreggiare. –Disse Inuyasha, alzandosi.
-Vi fa onore. Accetto il vostro aiuto, ma, ve lo dico, non sarà facile. Per prima cosa dovremo far emergere il vostro potere nascosto.- Annunciò.
-Che diavolo stai farneticando Donna!-
-Su, principino non credere che io menta. Ti ricordi le mie parole, all’inizio? Ho il dovere di adempiere alla mia promessa. Inizieremo domani mattina. E voi due - si interruppe, indicando i due fratelli- dovrete collaborare.
-Mai!-
-Vi ricrederete.- Sorrise Dafne.
 
}{
 
La mattina dopo erano tutti in cortile.
Da un lato c’erano le ragazze e dall’altro i ragazzi.
Dafne guardò le sue amiche e poi sorrise.
-Rin-chan tu ci guarderai dall’alto, mi raccomando non fare avvicinare nessuno!- le ordinò.
La piccola la salutò con la mano e loro iniziarono.
- Per prima cosa vediamo di che cosa sapete fare.
-Kagome, distruggi questa roccia con la tua forza spirituale. -
La sacerdotessa chiuse gli occhi e respirò a lungo. Nessuno fiatava.
Il masso si ruppe.
-Ottimo!-la applaudì Dafne, facendo arrossire la giovane.
Seguirono le diverse prove per gli altri e infine l'amica diede loro un compito.
- Miroku e Kagome. Voi dovrete cercare nel vostro spirito la vostra pietra. Deve essere al vostro interno, rilassatevi e meditate. Questo sarà il primo step.-Disse per poi concentrarsi su Sango che aspettava indicazioni per sè.
-Non avendo un'energia speciale come loro, ti affiderò io stessa un potere. Estrai la tua arma. Come Kagome potrai richiamarla, senza neccessariamente doverla avere sempre dietro la spalla.- Estrasse una boccetta, al cui interno galleggiava un liquido blu. Hirakotsu fu avvolto da quell’aura per poi scomparire.
-Dovrai esercitarti con delle cavigliere e dei pesi per dare più forza nel lancio e affinare i riflessi. Non sarà facile, ma so che ci riuscirai.- Affermò Dafne.
Con un battito di mani fece apparire i pesi e, con questo, anche la sterminatrice iniziò il suo duro lavoro.
Gli ultimi furono i due fratelli,  che sembravano  i due poli opposti di una calamita.
-Veniamo a voi. Ciò che cerco di voi e che da voi pretendo è che la vostra energia si unisca.-
-Scordatelo!-disse gelido il principe.
-E’ inutile, non ti ascolterà mai.- Affermò Inuyasha, sedendosi.
-Oh lo farà eccome, se vuole giungere a quel potere che tanto brama.-
Dafne si sedette e osservò per un attimo Inuyasha.
il ragazzo, sentendosi sotto esame, iniziò a balbettare per poi sentirsi leggerissimo.
-Ma che?-
-Sei in un'altra dimensione, se tuo fratello si decide a partecipare, potrò iniziare.-
-In che consiste il nostro allenamento?-Chiese Inuyasha.
-Una sorpresa. Su principino, siediti e fondi la tua energia con noi.- Disse, porgendogli la mano come una sfida. Sesshomaru aveva tutta l’intenzione di andarsene, ma, come aveva detto lei, lui voleva il potere. Così si sedette accanto al fratello e chiuse gli occhi per concentrarsi.
Dapprima non riuscirono a connettersi, poiché Inuyasha non riusciva a star dietro loro, poi finalmente le loro anime diventarono un tutt’uno. Si trovavano in un luogo differente a quello reale, lo spazio infinito li circondava.
-In che posto siamo?-Domandò Inuyasha, ispezionando ogni angolo.
-Complimenti eredi dell’Ovest. Le vostre anime sono un tutt’uno e adesso vi ricompenserò.-Mormorò Dafne avvolta da un’aura diversa dal solito.- La mia missione si è compiuta, vi lascio in mano sicure.- Disse, indietreggiando.
Sesshomaru e Inuyasha la guardarono confusi, fino a che un fascio di luce si materializzò di fronte a loro. Pian piano la luce scomparve lasciando intravedere una sagoma ben conosciuta.
-Padre.-Mormorò incredulo Inuyasha.
-Ci rivediamo figliolo- per poi voltarsi verso il figlio maggiore. Lui rimaneva fermo a fissarlo.- Non essere di ghiaccio, Sesshomaru. – Rise il generale.
-Te li lascio in custodia, prenditi tutto il tempo possibile. So che sarà un lavoro tosto, ma ho fiducia in te.- Dichiarò Dafne.
-Ti sarò sempre riconoscente per quello che hai fatto per i miei figli.- Disse il generale.
-E’ stato un piacere, Touga. Adesso devo andare, gli altri mi aspettano.- Parlò la ragazza, voltandosi indietro.
-Aspetta!-Esclamò Sesshomaru. – Come hai fatto a farci oltrepassare il tempo e lo spazio? I guardiani dove sono? Loro proteggono il regno dei morti.- Dichiarò Sesshomaru.
-Oh, figliolo. Ancora non hai capito chi hai di fronte?-Rispose Touga.
-I guardiani non mi intralcerebbero mai .- Rise Dafne per poi continuare, ma fu anticipata dal suo amico Touga.
-Figlioli. Dafne è la signora degli inferi.- Annunciò.
-A presto.- Salutò Dafne dissolvendosi e ritornando al presente.
 
 


 
* Mi è stato impossibile non rendere omaggio ad una delle storie/saghe famosissime in efp, ossia "Cuore di demone" dell'autrice VaniaMajor. Adoro troppo quell'opera e la cosa del gatto mi è uscita di getto. È quasi impossibile non ispirarsi, quelle fic sono un capolavoro. *^*
Ovviamente, lungi da me voler plagiare o copiare, quindi ho giustamente messo in questa nota i "credits" necessari. Dando a Cesare quello che è di Cesare ^^
 
Buongiorno.
Vi sono mancata? E già, e di molto che non aggiornavo, ma non ci preoccupate che le cose stanno per complicarsi.
Spero che vi piaccia.
Grazie a tutti per il vostro sostegno.
Heart
  
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