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Autore: irisstyles    08/10/2015    1 recensioni
Louis ha un'ossessione per i cuscini e Harry ha una cotta segreta per Louis da almeno due anni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando Louis sente bussare alla sua porta con un certo ritmo che sembra quasi riprendere l'inno nazionale irlandese, sa già che il suo migliore amico e conquilino si capulterà dentro la sua stanza con o senza il suo consenso. E infatti, dopo aver terminato quella sorta di musichetta che compone contro il legno duro, Niall entra senza che Louis gli abbia dato il permesso e con un sorriso che va da un orecchio ad un altro e lo informa che: "sta sera usciamo".
Ha già vissuto quella scena almeno un centinaio di volte nel giro degli ultimi due anni, non pensa di poter dire seriamente di no a Niall, ma. Sostansialmente ci prova, tentar non nuoce.
"Veramente io dovrei finire di studiare per il prossimo esame" dice Louis, aggiustando la montature troppo vecchia sul suo naso. Niall glielo dice sempre che con quegli occhiali gli ricorda vagamente la vecchia zia Marge che non sentiva da un orecchio e lo confondeva sempre con suo fratello Greg.
Come se non bastasse, gli critica sempre anche la fragetta che gli ricade sulla fronte impedendogli di guardare negli occhi la gente quando parla. Il biondo è un tipo diretto e sincero, non si fa scrupoli a dire ciò che pensa e questo, dopo almeno otto anni d'amicizia, Louis lo sa bene. Ed è proprio per questo motivo che non cerca di insistere più del necessario, tanto sa bene che quella sera anche senza il suo consenso, uscirà da quell'appartamento anche a calci nel sedere per andare da qualche parte. Non che ci siano veramente posti dove poter trovare del vero divertimento, Cambridge non offre molto a parte qualche pub e circa tre sale da gioco, ma quando hanno scelto di frequentare quell'università i due amici lo sapevano bene e probabilmente il moro ne è stato più che felice. Non è mai stato un tipo da alcool e feste, se dipendesse da lui passerebbe il sabato sera a leggere un libro o rinchiuso in qualche cinema. Se poi mette in conto che per trovare un cinema dovrebbe spostarsi fino ad Oxford, allora non gli resta che buttarsi sui libri, cosa che succede raramente dato che ogni sabato sera si ritrova in una festa diversa organizzata dagli studenti della sua università.
Niall si butta nel suo letto, per fortuna non ingrassa per quanto mangia, e con una smorfia divertita a causa dell'arresa dell'amico,  si distende al suo fianco: "E' sempre bello vincere una discussione"dice sistemando circa tre cuscini sotto il suo collo. Probabilmente tutti prenderebbero in giro Louis per la sua ossessione per i cuscini, non ci può fare niente: quando ne vede uno di un colore particolare o di una fantasia carina smette di stare a sentire le grida disperate del suo conto in banca che chiede pietà e lo compra. Ne possiede circa cinquanta diversi e ormai sono sparsi per tutto il loro appartamento. "Veramente quella non era una discussione, tu mi imponi le cose e basta" si difende Louis.
Per precauzione salva il foglio di Word con tutto il suo esame dentro e lo sposta nella casella dove ha messo anche gli altri. "Forse hai solo capito che quando ti rifiuti di uscire mi fai venire le rughe alle palle, quindi meglio così, Lou" e la discussione sembra giunta al termine. Più tadi, dopo una birra condivisa e qualche video su Youtube, Niall lo informa che usciranno dopo cena per andare a casa di Liam e Zayn dove si terrà la festa dell'anno (ma questo lo dice ogni volta che devono uscire, quindi per Louis non conta). 



***

La festa dell'anno sembra non piacere a Louis che appena mette piede dentro casa degli Ziam- Niall ha deciso di unire i due nomi e chiamarli così per tipo... l'eternità- si ritrova con un tizio che sta quasi per vomitare sulle sue Vans nuove.
No, decisamente quella festa non fa per lui e dovrà trovare in breve tempo una scusa che regga per mollare l'amico e tornarsene a casa.
Potrebbe dire che ha dimenticato di lasciare il cibo al gatto, peccato che non abbia mai mostrato interesse per la piccola palla di pelo che l'amico si è portato dietro da Doncaster fino a Cambridge. Senza contare che gli ripete circa tre volte al giorno che vorrebbe vederlo sotto un camion. Non ama gli animali, soprattutto perchè all'inizio della primavera la sua allergia scoppia come una bolla di sapone e il pelo degli animali aggravano solo il suo prurito e gli starnuti. Si ritrova in poco tempo ad annoiarsi come al solito e a cercare compagnia in qualche alcolico.
La stanza è piena di gente che balla sulla musica da quattro soldi del dj, il luogo piccolo tende a trattenere la puzza di sudore per questo il ragazzo dagli occhi blu decide che non vuole restare fermo in quella posizione neanche un secondo di più. Si muove in mezzo alla gente che si struscia su altra gente, dividendo coppie che ballano facendosi spazio con un misero 'mi scusi' e collezionando grazie a quest'ultimi una serie di sguardi omicidi che si costringe ad ignorare. Insomma, non è colpa sua se si trova in un posto dove non vorrebbe essere.
Dall'altra parte della casa, Niall è impegnato a muovere la testa a tempo di musica con un bicchere di qualcosa tra le mani. Louis decide di trasferirsi in cucina dove sa che troverà ciò che cerca e poi ci saranno sicuramente poche persone quindi la tranquillità è quasi assicurata. Si ferma a salutare qualche amico e compagno di facoltà, prima di vedere Liam e Zayn limonare nel loro divano come se fossero da soli. Dall'alto dei suoi vent'anni, può giurare di  non aver mai conosciuto persone come loro due, non riesce neanche a trovare gli aggettivi giusti per descriverli. Una cosa è certa però: stanno insieme da tipo quattro anni e non crede si separeranno mai.
La cucina è relativamente piccola, per questo ci sono solo quattro persone che chiaccherano fra di loro. I suoi occhi catturano immediatamente i cuscini sul divano che ha regalato alla coppia lo scorso Natale, perchè come se non bastasse oltre a riempire casa sua di palle di piume lo fa anche con quelle dei suoi amici. La cosa strana è che la fantasia riprende quella natalizia e sono già passati circa tre mesi dalle feste. Sorride a malapena poi con passo deciso si affretta a raggiungere uno degli sgabelli vicino al tavolo dove ci sono le varie bottiglie.
Ne afferra una per il collo e solo dopo tre bicchieri buoni di quello che sembra rum corretto può ritenersi soddisfatto. Si sente picchiettare sulla spalla, spera con tutte le sue forze che non sia Niall pronto ad obbligarlo a buttarsi nella mischia perchè A) lui odia ballare, B) lui odia quella festa e C) quello che sta picchiettando sulla sua spalla non ha gli occhi azzurri e nemmeno i capelli biondi del suo amico irlandese. Si ritrova faccia a faccia con uno sconosciuto e prima di iniziare a rispondere nei modi più sgarbati possibili si promette di osservarlo e mordersi la lingua a sangue.
Qualche secondo dopo non sa se continuare a fissare i suoi capelli ricci, le fossette adorabili ai lati delle guance o gli splendidi zaffiri verdi che il tizio ha al posto degli occhi. Se dovesse essere messo di fronte ad una scelta probabilmente sceglierebbe le fossette per giocarci con le dita.
Si guardano per una manciata di secondi ancora, il riccio visibilmente divertito e Louis confuso e quasi irritato dalla camicia con i fenicotteri che indossa lo sconosciuto che lo ha disturbato senza un apparente motivo. Louis alza un sopracciglio per spronarlo a parlare e quello basta per far ritornare sul pianeta Terra l'altro. Si schiarisce la voce e "Mi stavo chiedendo" esordisce infatti il riccio, "Quante notti occorrono per contare le stelle?".
Louis non davvero intenzione di stare a parlare con un tizio probabilmente ubriaco marcio che non ha di meglio da fare. Certo, è molto carino, ma. Sbuffa scocciato e "Senti non ho intenzione di stare qua a sorbirmi la tua sbornia, se sei ubriaco tornatene a casa" risponde.
E okay forse è stato un tantino velenoso, ma di certo non si aspetta che l'altro scoppi a ridere in quel modo. Inevitabilmente il suo sguardo cade tra le braccia e il petto dello sconosciuto, dove individua una farfalla, due rondini e un mucchio di altra roba a caso. Deve alzare leggermente lo sguardo quando il riccio  scende dallo sgabello accanto al suo e Louis nota che è infinitamente alto rispetto a lui.
"Scusa, volevo solo trovare un pretesto per parlarti e quindi la storia delle stelle è stata la prima cosa che è uscita fuori.." spiega continuando a ridere. Louis pensa che abbia un  sorriso bellissimo, ma la sua confusione non è ancora sparita del tutto infatti a quelle parole arrossisce. Non gli capita spesso di ricevere dei complimenti, riesce a non arrossire solo a quelli di sua nonna e delle sue amiche nonostante abbia già vent'anni suonati.
"Comunque io sono Harry, frequentiamo lo stesso corso all'università" si presenta il ragazzo dagli occhi verdi. Louis non si degna di ricambiare la cortesia, e si chiede perchè il suo sguardo non si sia mai posato sulla figura del riccio prima di quella sera. E' impossibile, si ritrova a pensare. Lui sa apprezzare i ragazzi belli e sicuramente se uno come Harry avesse condiviso la sua stessa aula negli ultimi due anni se ne sarebbe accorto.
Ma Louis in generale non è un tipo che osserva la gente, cammina a testa bassa rapito come al solito dalla sua mente che non riesce a trovare una pausa, quindi dopo averci pensato un pò si convince che possa essergli sfuggito davvero. "Davvero?" chiede quindi.
L'altro annuisce e i suoi ricci scappano da ogni parte a causa del movimento, gli ricordano delle molle. Sorride e quando Harry capisce il perchè fa lo stesso.
"Non ti ho mai visto prima..." ammette sincero. Harry sembra indulgiare un pò, afferra un foglio di carta e una penna che gli ziam tengono vicino al bancone e scrive il suo numero. Lo porge a Louis che ancora più confuso di prima è indeciso se prenderlo o no.
"Se dovessi avere bisogno di appunti o consigli per lo studio..." si giustifica Harry inventando un'altra scusa al momento e Louis potrebbe giurare di vederlo arrossire. Alla fine gli sorride e semplicemente se ne va come se non fosse successo nulla, il ragazzo di Doncaster decide di aver bisogno di un altro bicchiere di quella roba. Più tardi, il suo grande amico Niall che sembra essersi divertito molto più di lui, gli chiede di Harry. "Come fai a sapere il suo nome?" gli chiede instintivamente Louis.
"Quel tizio ha una cotta per te da almeno due anni. Lo sanno tutti tranne te, idiota". 



***

Due settimane più tardi Harry, impegnato a muovere le sue labbra su quelle di Louis sta quasi per cadere come una pera sul pavimento della camera del suo ragazzo a causa di tutti quei cuscini.
"Scusa" dice quindi Louis con le labbra un pò arrossate, "è un'ossessione".
Harry sorride, non può davvero credere che il ragazzo che ha amato in silenzio per almeno due anni adesso sia suo. Si limita a sorridere, Louis potrebbe anche essere ossessionato dalle api e lui lo amerebbe lo stesso. Riprendono a baciarsi, poi Niall li prega di chiudere quella dannata porta perchè sinceramente non vuole guardare quello spettacolo disgustoso che stanno per mettere su. 




Salve e perdonatemi. Mai nella mia vita mi sarei aspettata di scrivere una os verde a causa della noia, di solito quando penso ai larry la mia mente malata pensa a tutt'altro..........stendiamo un velo pietoso. Mi annoiavo e quindi ho scritto nella speranza di poter ritrovare la voglia di riprendere l'altra storia che è ben conservata tra le cartelle del mio computer. Non ho corretto nulla e quindi probabilmente sarà pienissima di errori, quindi perdonatemi pt 2. Le recensioni sono sempre ben accette, non abbiate il braccino corto! Se invece volete scrivermi su twitter il mio nick è @sonostuPeeta! 
pace amore e sesso larry. 
  
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