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Autore: Ino chan    08/10/2015    4 recensioni
Quello che ha permesso a Jemma Simmons di sopravvivere in quell'inferno, è stata la certezza assoluta che, sicuramente, Fitz sarebbe venuto a salvarla.
Non ha pensato nemmeno una volta di essere stata abbandonata, nonostante tutto in quel luogo gridasse solitudine e morte, il pensiero di Fitz che lavorava per raggiungerla, le ha permesso di andare avanti, giorno dopo giorno, sfidando la polvere e il vento, il freddo e le notte infinite.
Andrà tutto bene, Fitz sta arrivando. Ne sono sicura.
[Fitzsimmons] [ SPOILER 3X02]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Real or not real?

 

 

Quello che ha permesso a Jemma Simmons di sopravvivere in quell'inferno, è stata la certezza assoluta che, sicuramente, Fitz sarebbe venuto a salvarla.
Non ha pensato nemmeno una volta di essere stata abbandonata, nonostante tutto in quel luogo gridasse solitudine e morte, il pensiero di Fitz che lavorava per raggiungerla, le ha permesso di andare avanti, giorno dopo giorno, sfidando la polvere e il vento, il freddo e le notte infinite.
Andrà tutto bene, Fitz sta arrivando. Ne sono sicura.
Così, quando lo ha visto venirle incontro, non ha pensato ad un allucinazione o allo stratagemma finale di quel luogo abominevole per ucciderla guidandola verso una morte con una visione gentile verso cui tendere le mani. Era certa che fosse lui, davvero lui, per il semplice fatto che lo ha aspettato con una pazienza e una forza che non credeva possibile e che si danna di non aver scoperto prima, quando  era Fitz ad aver bisogno di lei per ritrovare la strada verso sé stesso.
Ora però che tutto è finito, e che potrebbe rilassarsi , la paura che per mesi non si è concessa di provare, si è insinuata in lei come un virus.
Sono impazzita, è tutto un mio delirio. Sono ancora lì.
Il sapore del tea alla pesca e dei biscotti al burro, il riflesso del sole su una finestra appannata,  la voce di suo padre al telefono mentre canta Ehy Jude! per farla sorridere; i frammenti della sua vita che, in quel posto, rievocava per non dimenticare di essere una donna e non una bestia braccata, ora le sembrano prese in giro del suo cervello.
Si sveglia nel cuore della notte terrorizzata, schiacciandosi contro la testiera del letto con il cuore in gola e il sudore lungo il collo. Dormire per più di quindici minuti era un invito a essere uccisa e ora ha la sensazione che, ogni volta che aprirà gli occhi, si ritroverà in quella grotta che aveva iniziato a chiamare casa fra gli scarti di cibo lasciati in un angolo e coperti con una foglia.
Persino Fitz , che non la lascia mai per più di un ora da sola, le sembra un parto della sua mente; un regalo del suo cervello che si sta accartocciando su sé stesso.
Lo scaccia, però non appena fa per allontanarsi, lo trattiene accanto a sé mormorando scuse. Non vuole impazzire, ma non vuole stare da sola.
Lo è stata per così tanto tempo.
La notte dorme sulle sue ginocchia, acciambellata come una gatta. Fitz ha preso l’abitudine di sedersi sul suo letto dal primo giorno in cui, svegliandosi, l’ha trovata accucciata accanto a lui. Non le ha mai chiesto spiegazioni e Jemma, non può fare a meno di ringraziarlo per la sua delicatezza.
 Appoggia la testa sulla sua coscia, stringe la mano sulla stoffa dei suoi pantaloni e chiude gli occhi, tentando di dormire per più di quel solito , orribile, quarto d'ora. Fitz respira già profondamente  e lei non può fare a meno di chiedersi come faccia a dormire seduto.
Perché non esiste, te lo stai immaginando, povera scema! Le suggerisce la sua mente e lei rabbrividisce, e si stringe a lui, quasi salendogli in braccio.
"Che succede, Jemma?"
"Sei non sei vero, non dirmelo mai."
Fitz corruga la fronte mentre Simmons tenta di acciambellarsi su di lui come una gatta, poggiandosi con non solo la testa, ma anche con le spalle, sulle sue gambe.
"Se sono ancora lì, se ti sto ancora aspettando e tutto questo è un sogno…Non dirmelo. Fammi vivere qui con te."
"Mi hai aspettato? " Le solleva una mano per portarsela alla bocca, bacia le ferite sulle nocche, e poi ci sfrega sopra la guancia lievemente barbuta. Si sono scambiati di posto, ora è lei a non potersi fidare totalmente del suo cervello e , soprattutto, a non sapere con certezza cos’è reale e cosa no.
"Per tutto il tempo."
Fitz sente le lacrime salire, la gola stringersi, ma si impedisce di piangere deglutendo con forza " Se questo è un sogno, Jemma, farà un modo che tu viva il più bel sogno della tua vita se vorrai. Se non lo è, vivrai una vita che sembra un sogno."
Jemma sorride chiudendo gli occhi, solo Fitz poteva uscirsene con una specie di sillogismo mentre , ancora, per l’ennesima volta, le dichiara i suoi sentimenti.
"Sei vero?"
"Sono vero e sono qui per te. Per sempre."
Jemma si addormenta, non ancora persuasa, ma più serena. Che il Fitz che ora le sta accarezzando piano i capelli sia vero o o meno, una cosa è certa, Leo Fitz non l'abbandonerà mai.

 

FINE.

Mini one shot scritta subito dopo aver visto l’episodio. Se vi va fatemi sapere cosa ve ne pare :D

 

DISCLAMERS:Real or not real è  una citazione di Hunger Games, il canto della rivolta.
La dinamica fra Fitzsimmons è ispirata a quella fra Katniss e Peeta.











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