Successe tutto in un attimo.
Il tempo di uscire dal locale da cui ancora proveniva una musica assordante, svoltare l'angolo e me lo trovai davanti, come previsto.
Mi aveva guardata tutta la sera da lontano, senza mai avvicinarsi.
Anche il suo sguardo era rimasto sempre lo stesso. Misterioso, deciso e determinato.
Sembrava non essersi mosso per tutto il tempo e anche ora, che lo avevo a un metro di distanza, la sua espressione rimaneva  impassibile. 
Non ci eravamo mai visti prima di quella sera ma c'era qualcosa di intimo fra di noi, una tensione così forte da riuscire a sentirla sulla propria pelle. Tremavo, ma non per il freddo. No, c'era qualcosa di più profondo.
Senza dire nulla si avvicinò e le nostre labbra parlarono al posto nostro. Mi spinse leggermente contro il muro, ma sempre con delicatezza, e continuò a baciarmi.
Non c'era un perchè, non c'era nessuna logica.
Era così e basta. Doveva essere così.
Mi accarezzò i capelli e portò il suo pollice sulla mia guancia, quasi come per tracciarmi un disegno immaginario su essa.
Respirai avidamente il suo profumo misto di menta fresca e dopobarba leggermente dolce, per tenerne un po' dentro di me.
Dopo minuti che sembrarono anno si staccò e semplicemente mi guardò. 
''Dovevo farlo prima di andarmene'' e senza aggiungere altro se ne andò, svanendo senza lasciar traccia nella leggera nebbia di mezzanotte.