Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Dragon gio    16/02/2009    3 recensioni
Salve a tutti!! Breve One Shot, senza pretese, incentrata su Naruto e Sai! ^ ^ Spero vi piaccia, enjoy it!!!
Anche se fosse solo un leccarsi reciproco le ferite, a me…andrebbe bene comunque…
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NARUTO SHIPPUUDEN - Ferite
I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.


NARUTO SHIPPUDEN
FERITE




Anche se fosse solo un leccarsi reciproco le ferite, a me…andrebbe bene comunque…


_ _ _



Lambiva piano la sua bocca, senza osare troppo. Anche se l’intero corpo fremeva di piacere e non desiderava altro che spingersi oltre il limite.

Le mani vagavano insicure, quasi timide su sulla pelle. Al contrario, quelle dell’amante non si facevano remore a stuzzicargli il ventre scoperto.

Continuava a sfiorarlo con movimenti sensuali, solleticandolo con le dita, insinuandosi fin sulla schiena.

Avvinghiati, ancora nella stessa posizione di quando si erano scambiati il primo bacio. Seduti uno dinanzi all’altro, su quella spiaggia buia, il rumore delle onde in lontananza.

E ancora le labbra si cercavano, con passione, con disperazione…cercando di leccarsi reciprocamente le ferite...


-    Ma senti qui che paroloni…!! Certo che Ero-sennin si diverte proprio a scrivere queste cavolate!!! E dovresti sentire come prosegue…!! – esclamò stizzito un ragazzo biondo sfogliando rapidamente un piccolo libro dalla copertina rosso sfavillante.
-    Ohi…? Non vuoi sapere come prosegue la storia? – Non ricevendo alcuna risposta dal compagno seduto accanto a lui, alzò di più la voce.
-    EHI!! Sto parlando con te, Sai!! –
-    Eh? – replicò apatico lui alzando appena il viso dal suo albo di disegni.
-    No…nulla…!! Baka… - mormorò sconsolato Naruto, tentando di tornare a leggere il prezioso libro sottratto con tanta fatica a Kakashi sensei.

Ma le sue pupille rotearono di nuovo verso il moro, che concentrato continuava a tracciare linee su linee su quel foglio.

Sospirò, si stava annoiando a morte. Già la missione in sé era stata fin troppo facile, per i suoi standard, in più ora, dovevano passare la notte all’agghiaccio.

Inoltrarsi in quei luoghi a loro sconosciuti, in piena notte, sarebbe stato un suicidio, come gli aveva fatto notare Sai.

E così, ora si trovavano su quella spiaggia deserta, cullati da un venticello fresco e dal rumore rilassante delle onde.

Come unico spettatore, una pallida luna alta nel cielo.

-    Hai notato? –
-    Mh? Che cosa, Sai?! –
-    Che l’ambientazione del libro è molto simile a questo luogo… -
-    Che cosa?! – Naruto riprese il libro in mano e ne visualizzò le pagine di quel capitolo – Già è vero…! Anche i due sfortunati amanti, si trovano su una spiaggia! –
-    Perché, sfortunati? –
-    Bé…la protagonista è da sempre innamorata del bel tenebroso, che però l’ha mollata! Ma ora si è infatuata di quest’altro tipo, ma ho l’impressione che lei stia cercando di rimarcarci sopra il viso del primo fidanzato… -
-    Non capisco… -
-    Mmh…come dire…diciamo che lei sta solo cercando di consolarsi, così è più chiaro? –
-    Perché dovrebbe farlo?! –
-    Ma sei scemo?! Perché si sente sola senza il suo uomo, è chiaro!! Solo che quel bastardo se è andato chissà dove, in cerca di vendetta…! – riprese un attimo il fiato per poi concludere – Per questo sono amanti sfortunati…perché nonostante la passione che li unisce, lei penserà sempre al bel tenebroso! –

Sai non ribatté, in verità qualcosa da dire del tipo che quella storia gli suonava famigliare, gli venne in mente, ma preferì tenerselo per sé.

-    A Ero-sennin piacciano un sacco queste storielle strappalacrime! Io le trovo noiose invece! –
-    Se la pensi così, allora perché hai rubato quel libro a Kakashi sensei? –
-    Ma…non l’ho rubato!!! L’ho solo preso in prestito…!!! –
-    E quando pensi di dirlo al sensei che l’hai preso in prestito? –
-    Se glielo restituisco prima che se ne accorga, non ci sarà bisogno di dirgli nulla! E guai a te se apri bocca!! – disse Naruto puntando un dito accusatorio verso il suo interlocutore.
-    Sarò muto come un pesce… -
-    Mh… - affermò arricciando le labbra soddisfatto. Poi, non contento di quel silenzio che pareva dividerli, esclamò – Sai, ma disegnando con questo buio, non sforzi troppo la vista?! –
-    Non temere, ci sono abituato! E poi, ho la luce della candela…non è totalmente buio per i miei occhi… -
-    Se lo dici tu… - Naruto fece il gesto di stiracchiarsi, allungando le braccia verso le gambe pigramente allungate sulla sabbia.

Un leggero gemito di dolore gli sfuggì dalle labbra.

-    Naruto-kun, stai bene? –
-    Aha…sì, tranquillo…! E’ solo la ferita di oggi, che mi da noia…! – Tirò giù la zip della felpa arancio mostrando la spalla con la fasciatura d’emergenza che gli aveva fatto Sai nel pomeriggio.
-    Avremmo dovuto chiedere a Sakura-san di venire con noi… -
-    Tsk! Ma che dici?! E poi, la missione di oggi era veramente ridicola, sinceramente penso che avrei potuto farcela anche da solo!! – Naruto si vantò, gonfiando il petto tutto orgoglioso. Sai gli sorrise di rimando – Però se non ci fossi stato io, chi ti succhiava il veleno dalla spalla?! –

Naruto sobbalzò come scosso da un tornado. Le guance gli divennero paonazze al solo ricordo di quanto accaduto quel pomeriggio.

-    T…ti avevo detto, di non farne parola con nessuno…!!! –
-    Lo so, di fatto, qui ci siamo solo io e te… -
-    Bé…comunque sia, non ne voglio più parlare, intesi?!! – Offeso, si voltò, mettendo il broncio.


Ciò che gli aveva fatto Sai era…era inconcepibile! E poi, quel veleno non era nemmeno mortale, per cui, se avrebbe potuto benissimo evitare di aiutarlo...

Però, non poteva scordare il tempismo con cui lo aveva fatto sedere e lo sguardo carico di apprensione mentre visionava quel morso di serpente.

Senza scomporsi minimante, lo aveva spogliato, lasciandolo praticamente a petto nudo.

Anche se Naruto aveva espresso tutta la sua contrarietà sferrando pugni e calci, si era dovuto arrendere agli effetti del veleno che rapidi entravano in circolo.

La mente gli si annebbiò e il respiro venne meno, mentre perdeva sensibilità agli arti. Di quegli attimi di panico, riusciva solo a ricordare chiaramente la strana sensazione delle labbra di Sai posate nell’incavo della sua spalla.

Con forza, succhiava via il sangue, sputandolo subito non appena se ne era riempito la bocca.

Andò avanti così per alcuni minuti, secondi, istanti che Naruto non poteva più cancellare dalla sua mente.

Specialmente per quel gemito malcelato di piacere che gli era uscito dalle labbra. Se ne vergognò tantissimo, mentre quel suo stupido corpo pareva andare a fuoco per il calore che lo invadeva.

Quando Sai ebbe finito, lo aveva lasciato riposare sotto un albero, tranquillo. Ma soprattutto da solo.

Per lasciargli il tempo di riprendersi…forse non era poi così ingenuo come dava a vedere agli altri.


Ed ora, il solo pensiero di dover stare con lui tutta la notte, in quel luogo isolato, lo preoccupava non poco.

Di sottecchi, girò il viso verso lui, scrutandone attento i movimenti. Sai, proseguiva imperterrito a disegnare, ormai aveva le mani sporche dei gessetti colorati…

-    Ma quanto impegno! Cosa stai disegnando?! Una specie di capolavoro…?! –
-    No, sto solo provando dei nuovi colori… - Abbandonò un momento il suo albo per cercare il carboncino nero e un cutter, per affinarne la punta.

Con gesti affrettati, forse dettati da una vena ispiratrice che non voleva perdere, la lama gli sfuggì, andando a lacerarne la pelle candida.
Sai strinse appena gli occhi, senza emettere un fiato. Abbondanti fiotti di sangue presero a gocciolare dalla mano, andando a macchiare la sabbia sottostante.

-    Ehi, baka, ma che hai combinato?!! – Naruto gli fu subito vicino.
-    Nulla, mi sono tagliato… - Premette con forza l’altra mano sulla ferita, per tamponare la fuoriuscita di sangue.
-    Devi aver preso un arteria, guarda quanto sangue sta uscendo!! –
-    Non temere, adesso si ferma… - ribatté lui sorridendo. Naruto si crucciò, indeciso sul da farsi.

Ma poi, vedendo quel liquido cremisi continuare a scorrere, si decise a fare l’unica cosa per lui sensata.

-    Da qua, scemo… - Afferrò senza timori la sua mano e se la portò alla bocca. Naruto ne leccò via il sangue, mentre le labbra lambivano la pelle bloccandone l’emorragia.

Sai lo lasciò fare, continuando a squadrarlo però con aria stralunata. Aveva stampata in faccia la tipica espressione di quando le persone si comportavano in una maniera, secondo lui, insolita.

Non sapendo come reagire e non potendo muoversi per raggiungere il suo zaino, carico di libri sulle emozioni, rimase immobile.

Solo quando incrociò quegli occhi cerulei, distolse i suoi, come imbarazzato. Si ritrovò con lo sguardo piantato a terra, come un moccioso che veniva rimproverato.

-    Bene, il sangue si è fermato! Ora, prendo delle bende e ti fascio la mano… - Naruto si allontanò, frugando fra le sue cose, in cerca di quelle dannate garze sterili.
-    Aha, eccole! Dammi la mano… -
-    S…sì…! – balbettò lui ancora confuso. Naruto alzò con dissenso un sopracciglio, non dando però realmente peso a quella strana reazione da parte dell’amico.
-    Scusa se stringo così, ma non ho altra scelta! – affermò lui mentre fasciava, un po’ goffamente, la mano ferita.
-    Non temere, tanto non fa male! Non sento nulla… - replicò Sai non nascondendo una punta di amarezza nella voce.
-    Cosa è, sei insensibile al dolore?! –
-    Forse… -

Naruto alzò lo sguardo verso lui, l’espressione seria – Bugiardo! –

Il moro, schiuse la labbra, ma senza emettere un suono. Stupito da quell’affermazione non si accorse della mano di Naruto che gli stringeva così forte la sua.

Proseguì fino a stritolargliela, la benda si macchiò nuovamente di sangue. Sai non mutò espressione, ma si irrigidì, mentre socchiudeva sofferente gli occhi.

-    Anche tu, provi dolore… - concluse lapidale Naruto. Lentamente gli lasciò libera la mano.
-    E tu…? – chiese all’improvviso il giovane, sfiorando appena la spalla di Naruto. Lui si ritrasse immediatamente, sfuggendo a quel tocco così diretto.
-    Baka! Guarda che io mi riferivo ad un altro tipo di dolore…! –
-    Solo una ferita fisica può provocare del dolore… - spiegò zelante Sai, non smettendo di sorridere falsamente.
-    Sì, ma ci sono ferite e ferite! – Sottolineò il biondo, marcando le parole ferite con tono deciso.
-    Che intendi dire?! –
-    Ma sei scemo?! Mi riferisco alla ferite del corpo e a quelle dell’anima…e in media queste ultime non si rimarginano mai…! – ammise tristemente Naruto. Poi si voltò verso il mare, cercando qualcosa in lontananza, fra quelle onde placide.
-    Fanno così tanto male queste ferite? –

Gli occhi cristallini del compagno vennero oscurati tutto un tratto. Immagini appartenenti ad un passato mai dimenticato, si annidavano nel suo cuore.

Non resistette e dovette chiudere gli occhi, per smettere di vedere tutto ciò.

Sai non capiva il perché di quel cambio di umore così repentino. Eppure, ora che vedeva Naruto così privo di vitalità si sentiva strano pure lui.

Si osservò la mano fasciata, per alcuni interminabili istanti.

Io non sento nulla…

Ricordando le sue stesse parole, premette con forza sulla ferita. Sanguinò ancora, peggio di prima, le garze ormai zuppe non contennero più quel liquido rossastro.

Alcune gocce calde, scivolarono giù, simili a onde che si infrangevano sulla scogliera.

Cadevano verso l’oblio, come quei frammenti di vita felice che aveva vissuto con suo fratello…

Sul viso d’alabastro, un espressione vuota.

-    Non sento nulla…perché…? – sussurrò mogio, non badando a Naruto che lo stava guardando, preoccupato.
-    Sai… -
-    Perché, non riesco a sentire anche io quel dolore? –
-    Forse, tu non hai ferite da rimarginare… - ribatté greve il biondo, sospirando si avvicinò di più a lui – E comunque…solo perché la tua soglia del dolore è più elevata di quella di altri, non significa che tu non provi nulla… -

Sai rimase come abbagliato da quel sorriso sincero che gli rivolse l’amico. Era così bello e anche malinconico allo stesso tempo.

Avvertì un dolce tepore avvolgergli il petto, la voce gli tremò mentre pronunciava un sentito “grazie” verso Naruto.

-    Sei davvero un baka, guarda qua che disastro! Ora devo rifarti la fasciatura!! –

Sai non smise di sorridere, mentre un adirato Uzumaki tentava di rifargli la medicazione, anche se il risultato non fu certo dei migliori.

Dopo tutti quegli strani discorsi, convennero entrambi che era meglio dormire e non pensare più a nulla.

Coricati, uno accanto all’altro nei loro sacchi a pelo, tentavano di prendere sonno.

Si davano le spalle, ognuno di essi perso nei propri pensieri. Naruto che osservava il mare, riconoscendo in quelle onde impetuose e sfuggevoli, il suo bel tenebroso.

E Sai, che ancora si osservava quella mano ferita, domandandosi come ci si sarebbe dovuti sentire nei panni dello sfortunato amante


Anche se fosse solo un leccarsi reciproco le ferite, a me…andrebbe bene comunque…


Con questo pensiero strano, Sai riuscì ad assopirsi.

Forse adesso, aveva un idea più chiara di quel dolore di cui parlava Naruto. Perché ora anche lui, aveva una ferita.



END
15-02-2009


_ _ _



Salve salve gente!!! Eccomi di ritorno con questa nuova shot!! In verità è un periodo che sono in crisi da ispirazione, per cui non sono molto certa di questo risultato! XDDD

Era da un bel po’ che desideravo usare questa frase:

Anche se fosse solo un leccarsi reciproco le ferite, a me…andrebbe bene comunque…

Ispirata al bellissimo manga Berserk (è una frase che pronuncia Caska), mi ha sempre fatto pensare tantissimo ad un rapporto d’amore tormentato!!

In particolare, al rapporto SaiNaru ma anche NaruSasu!! ^ ^

La parola ferita, assume dunque un doppio significato e Sai, che non “sente” le emozioni, tenta di farsi del male fisico (quando si stringe la mano ferita) nella speranza di percepire quel dolore dell’anima di cui gli ha parlato Naruto! U_U

Non so se sono riuscita ad esprimere bene questo concetto, ripeto, sono in crisi di ispirazione da settimane e questa è la prima cosa mediamente sensata che riesco a scrivere! XDDDDD

Sto tentando di scrivere anche altre shot per la raccolta Shin-Sai, ma per ora delle tre bozze che ho buttato giù, nessuna di esse è meritevole di essere resa pubblica, ergo, saranno cestinate! XDDD

Mi impegnerò anche a concludere la long fic SaiNaruSasu (la mia prima e statene certi, unica AU su Naruto, principalmente SaiNaru, ma ormai si è evoluta e Sasuke ha assunto un ruolo importante!! O _ O), così finalmente la potrò pubblicare!!! XDD Ma avrò bisogno ancora di taaanto tempo, he he!! ^ ^’’

Bene, prima di chiudere, ringraziamenti alle seguenti persone:

wolvie91
Toruchan
Arewn88

Per i bellissimi commenti alla raccolta di Shot “Memories”!!! ^///////^

Grazie di cuore!!!

E rispondendo a Toruchan, bé…sì in "Schiuma", una punta di shounen ai in effetti c’era, ha ha! XDD Ma del tutto casto, Shin è molto legato al fratellino e quindi gli viene naturale esprimere il suo affetto attraverso dei gesti diretti come dei baci! ^ ^

Non appena riesco a scrivere qualcosa di decente, aggiornerò la raccolta, dont’ worry!!! ^___-

Ci rivediamo nella prossima fiction, baciotti!!!

See you soon fan writer…






  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Dragon gio