La stella nera – Tra me e Black Star

Chi non è folle da giovane come può diventare saggio da vecchio? (Iosif M. Cristian)

Medusa è silenziosa, non la percepisco più sibilare nella mia mente, ma so che è ancora qui, con me.

“Sai dottore, ora che il Kishin è morto, dovrebbe essere più facile fare il professore.”

Raccolgo piano gli occhiali da terra, facendo attenzione a non sfiorare la sigaretta neanche con un dito, e me li rigiro tra le mani.

– Senza Black Star lo è, decisamente.

Sghignazza ed il mio cuore accelera il ritmo dei battiti.

“Quel ragazzo ha un enorme potenziale.”

– È un idiota.

Mi scivola sul petto, attraverso la maglietta del pigiama.

“Non è che per caso ti manca un po', quel moccioso?”

Il suo sussurro è dolce e puro, aggettivi che non mi sarei mai aspettato di attribuire a lei.

– Sono più tranquillo, invece.

“Ti ricordi quella volta...”

– Sì.

La sento che ride dall'interno del mio corpo, nella cassa toracica.

“Pensavi di avermi uccisa, quella volta. E quel moccioso è passato attraverso la mia magia come se nulla fosse…”

Adesso tocca a me sorridere. Era stato fenomenale, un vero e proprio assassino. Speravo che andasse così e che oltrepassasse le frecce magiche senza intoppi… non mi ha deluso.

“Sai dottore, credo che lui sia come te. Il suo ego è smisurato, direi, e molto oscuro.”

– Lascialo in pace, – stringo i pugni e mi taglio con i vetri rotti degli occhiali.

“Lo vedi che ho ragione?” batte le mani e mi fa ancora più arrabbiare. “Quel moccioso è come te! Anzi, forse ti supererà!”

– L'ho quasi ucciso.

“L'aveva ordinato Lord Shinigami.”

– Mi dava alla testa… – do un giro alla vite e sembra che mi rilassi, almeno un pochino.

“L'aveva ordinato Lord Shinigami. E non l'hai ucciso. Ti rispetta, ti vede come il massimo che deve superare.” fa un verso disgustato, e continua: “Sei come dovrebbe essere suo padre...”

Rabbrividisco alla sola idea. Marie è incinta e sono davvero terrorizzato dal fatto che potrebbe essere come Black Star.

“E quindi come te.”

Tremo di rabbia. Chissà perché, poi. Black Star è un bravo ragazzo, leale, molto forte… non è uno dei cattivi.

“È il suo ego.”

Scuoto la testa e apro i pugni, da cui cadono calde gocce rosso scuro ed i pezzi degli occhiali.

“Dottore, dottore. Ha un ego illimitato, e ciò ti disturba. Tu eri il bambino prodigio della Shibusen, potresti perdere il tuo titolo a causa sua.” ride, e il suono si storpia e si allunga. Pare durare in eterno.

Il fumo cambia forma e si trova con dei capelli a punta, sparati diritti sulla testa come soldati.

“Diventerò più forte di un Dio! E vedrai che ti batterò, un giorno!” ulula, la voce squillante di un moccioso di sedici anni.

La mia testa pulsa e si stringe al corpo della vite con una fitta dolorosa e lancinante.

Sophie's space___

Buongiorno! Sophie è tornata con la seconda flash!

In questa approfondiamo il rapporto del nostro amato dottore con una figura filiale, ovvero Black Star. Magari non ne siete molto convinti, non ci vedete il rapporto che ci vedo io, ma appena ho letto la consegna ho pensato immediatamente a lui. Perché?

Beh, non è così facile da spiegare. Perché credo siano tremendamente simili, due prodigi, i migliori che la Shibusen abbia mai avuto. Vedo benissimo Black Star diventare un professore sopra le righe come Stein. 

E quindi ecco, il collegamento mi è venuto spontaneo.

Spero che vi piaccia e che sia sufficientemente chiaro come l'ho spiegata xD Ah, ovviamente, qui si parla della rabbia, la seconda fase dell'elaborazione del dolore. Innegabilmente Black Star è una persona che fa arrabbiare chiunque, figurarsi uno che già non è tutto finito, ecco xD

A presto con la prossima flash!!