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Autore: Ayumi Yoshida    16/02/2009    7 recensioni
Un semplice spaccato di vita passata, in cui Usopp comprende una cosa molto importante.
“Ti ho mai raccontato di quando per colpa di una tempesta stavo per affogare?” domandò cercando di comporre sul viso un’espressione seria.
Il volto della ragazza impallidì immediatamente. Si portò le mani alla bocca, preoccupata.

[Seconda classificata al contest "Heroes from the past." indetto da Sorella_Erba su C.o.S.]
Genere: Commedia, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaya, Usop
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a tutti coloro che hanno creduto in questa storia, a coloro che mi hanno permesso di svilupparla e costretto ad andare avanti nei momenti di ‘oddio, fa schifo!’, perché se non ci foste stati voi adesso questa fic sarebbe a marcire in qualche cartella del PC, dimenticata.

Voglio ringraziarvi tutti, a modo mio, e per questo ve la dedico.
Vi voglio bene! <3

Quindi, a Maria Chiara, a Sonia e a Usopp, perché se non ci fosse lui questa fic non sarebbe mai nata.

 

 

 

 

To bring her joy…

 

 

 

 

“Stop praying now and let the joy bubble out your belly. Joy. Joy. Joy. Don’t pray! Laugh!”

[Albert James Dager]

 

 

 

“Allora, cosa mi racconti oggi?”

Il sorriso di Kaya si allargò, mente posava i gomiti sul freddo davanzale di marmo.

Nonostante minacciasse di piovere da un momento all’altro lei non poteva non correre quel rischio: finalmente una ventata di calda allegria avrebbe inondato la sua triste camera.

Usopp, comodamente seduto sul ramo dell’albero che protendeva verso la sua finestra, sorrise a sua volta, assumendo un’aria alquanto buffa.

“Ti ho mai raccontato di quando per colpa di una tempesta stavo per affogare?” domandò cercando di comporre sul viso un’espressione seria.

Il volto della ragazza impallidì immediatamente. Si portò le mani alla bocca, preoccupata.

L’altro sogghignò furbesco e continuò a parlare, sicuro.

“Avresti dovuto vedere! C’erano dei nuvoloni minacciosi, la pioggia era violentissima e il mare poi…” Rabbrividì, stringendosi più che poté nelle spalle. “Io cercavo di governare la nave, ma la corrente era così forte che rischiava di farla ribaltare…”

Si fermò un momento per godersi l’effetto delle sue parole.

Kaya era sempre più impaurita.

I suoi occhi vagavano insicuri su di lui, squadrandolo dalla testa ai piedi, come per controllare se fosse ancora tutto intero.

“Davvero? E come hai fatto poi?” La sua voce era un sussurro tremante e quasi impercettibile.

Usopp si batté una mano sul petto.

“Ho rischiato di morire! La corrente mi stava sbalzando via, però ho sentito che potevo farcela e con tutta la forza che avevo ho spinto il timone…” mimò con le mani il gesto, riducendo gli occhi a due fessure.

La ragazza spalancò la bocca, trattenendo il fiato.

“… e sono riuscito a smuoverlo, anche se era bloccato. Tutti gli altri urlavano, mi sostenevano! ‘Vai Usopp!’ gridavano ‘Salvaci, ti prego!’”

La ragazza si lasciò sfuggire un piccolo urlo di ammirazione. I suoi occhi brillavano di orgoglio.

“E ce l’hai fatta?”

“Naturalmente.” rispose lui con falsa modestia “Sai che sono un asso nel governare le navi!”

Sogghignò alzando un pollice in segno di vittoria, strappandole un sorriso.

Poi anch’egli sorrise, speranzoso e nella sua direzione.

Lei non si era ancora pronunciata.

Solitamente Kaya apprezzava le sue storie e lo riempiva di complimenti ogni volta facendolo quasi arrossire, ma Usopp non poteva fare a meno di sentirsi sempre un po’ nervoso.

Dopotutto, tutto quello che aveva costruito con le sue bugie poteva crollare da un momento all’altro.

“Allora?” le chiese.

La ragazza sorrise ancora e lui si rilassò.

“Missione compiuta!” esultò mentalmente, ma dovette quasi subito ricredersi. Dopo un secondo, infatti, Kaya scoppiò a ridere, visibilmente divertita.

Usopp strabuzzò gli occhi interdetto.

“Perché ridi?” le domandò quasi offeso.

Lei si portò le mani alla bocca per cercare di soffocare le risate, ma ogni tentativo era vano.

Quella situazione era troppo paradossale.

“Usopp tu… tu… non hai mai governato una nave!” spiegò a fatica, cercando di darsi un po’ di contegno nonostante le risate la stessero facendo piegare “Me l’hai detto l’altra volta!”

Un silenzio imbarazzato, rotto solo dalle risa di Kaya, avvolse uno sconvolto e immobile Usopp.

Il ragazzo dal lungo naso aveva gli occhi fuori dalle orbite per lo smacco.

Come cavolo aveva fatto a dimenticarsene?

Lui, il re delle frottole battuto da una ragazzina. E così facilmente, poi.

Doveva assolutamente correre ai ripari.

“Ho detto ‘governare la nave’?” domandò ridendo nervosamente.

La ragazza corrugò le sopracciglia, sicura.

“Sì, hai detto proprio ‘governare la nave’!”

“Davvero? Che sbadato che sono!” Usopp si portò una mano alla nuca imbarazzato “Intendevo ‘aiutare a governare la nave!’ Mi sarò sbagliato!”

E rise ancora, il viso deciso, le mani sui fianchi per dimostrare sicurezza, ma in realtà sudando freddo.

Stava rischiando grosso.

Cavolo se rischiava grosso.

Era in gioco tutta la sua reputazione.

A Kaya scappò un’altra risata, ma poi fece un respiro profondo e, seppur con molta difficoltà, si ricompose.

Lo guardò negli occhi e inevitabilmente sul suo viso comparve un sorriso divertito.

Il volto di Usopp era contratto, nonostante cercasse di dissimulare l’agitazione e di fingersi tranquillo.

Continuava a torturarsi le mani e a mordersi le labbra. I suoi occhi vagavano senza meta sul bianco muro intonacato di fresco della sua dimora in attesa di un qualunque segno.

“Ti sei sbagliato, eh?” gli chiese lei all’improvviso, cercando di trattenersi dallo scoppiare a ridere di nuovo.

“Beh... sì! Capita a tutti, no?”

“Certo” Il suo tono di voce era piuttosto giocoso.

Kaya si portò una mano alla bocca.

Sarebbe resistita ancora per poco.

 

“Usopp… sei… fortissimo!” riuscì soltanto a dire, poi inevitabilmente un’altra crisi di risa s’impossessò di lei.

Le sue risate argentine perforavano i muri, il suo corpo si piegava sempre di più in avanti sotto il peso del buon umore.

Il ragazzo la fissò incredulo: non l’aveva mai vista ridere tanto.

Immediatamente un’idea gli balenò in testa.
Non c’era bisogno di pregare, di sperare affinché lei stesse meglio; bisognava agire, ridere, semplicemente.

Ed era la cosa più facile che lui riuscisse a fare.

“Ti piace burlarti di me, eh?” domandò fintamente stizzito “Allora prendi questa!”

Si portò gli indici alla bocca e cominciò a tirarne gli angoli all’infuori, mostrando la lingua.

Kaya continuò a sghignazzare fino alle lacrime osservando Usopp che cercava in ogni modo di rendere più grottesca la sua boccaccia, roteando gli occhi.

In quel momento il ragazzo, intento ad osservarla ridere, ebbe un tuffo al cuore, poi un altro e un altro ancora.

Per una volta era riuscito a farle dimenticare la sua sofferenza.

 

E da quel momento in poi le risate di Kaya sarebbero traboccate di gioia.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

Lalala… *canta XD*

Non posso ancora crederci. E’ passata una giornata intera, ma non riesco ancora a crederci.
Seconda, seconda, seconda! *_* *saltella come una scema*
sono emozionatissima, eccitatissima, contentissima! *_* Tutte insieme, sì! XD Non ci credo!!!! *_*   Riporto il commento delle giudici (grazie mille, ragazze! *_*):      

To bring her joy, di Ayumi Yoshida. Trama:

Una storia dal contenuto leggero, ma allo stesso tempo dolce e profonda. Premetto che adoro Usopp e, in questo caso, è espresso davvero in modo perfetto (soprattutto le frottole che racconta). Kaya l’ho rivista così come l’avevamo lasciata nel passato e mi è piaciuta molto. Entrambi sanno che quelle di Usopp sono bugie, ma sono innocue e portano allegria. Allegria di cui la ragazza ha molto bisogno. La frase di James Dager è ben integrata nel testo.
Voto: 8

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

La storia non ha errori visibili di grammatica. L’unico problema sono state le virgole, alcune che rendessero più scorrevoli il testo, altre proprio necessarie. Per il resto, sempre il famoso discorso diretto; dopo i segni d’interpunzione pesanti (punti, punti esclamativi e interrogativi) e le virgolette, le lettere dovrebbero essere grandi. Tuttavia non è una regola generalmente condivisa.
Voto: 7

- Svolgimento tema:

Beh, il momento mancante c’è. Si tratta di uno dei tanti pomeriggi in cui Usopp andava a trovare Kaya, reclusa per la sua debolezza fisica. Missing moment poco sfruttato e sicuramente originale
Voto: 8

- IC:
I due personaggi sono perfettamente in character. Usopp, con la sua mania di inventarsi piccole storie, la sua paura di essere sminuito e la sua allegria; Kaya è dolce e divertente come sempre.
Voto: 9

Voto totale: 32/40.

Giudizio di Sorella_Erba:

Trama:

Ma che dolce! Una trama semplice, fresca ed allegra. M’è davvero piaciuto leggere questo spezzone di vita di Usopp. Oh, un Usopp trattato come si deve: il re delle frottole, il piccolo bugiardo del villaggio. È accuratamente evitato da tutti, soltanto la dolce Kaya gli si è affezionata, stringendo un saldo legame di amicizia, pur sapendo che Usopp è quasi del tutto “costruito”. Bugie su bugie. Chi vorrebbe un amico così? Ma Usopp non è soltanto una menzogna ambulante, per così dire. Sa che Kaya soffre e sa che col suo talento nell’inventare avventure – in cui lui è puntualmente l’eroe :D – può portare una ventata d’allegria nella sua vita.

Voto: 8,5.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

Nulla da ridire, a parte una piccola svista ad inizio fiction. L’utilizzo di un lessico spontaneo rende altrettanto semplice e fresca – spontanea, se devo ripetermi – la fanfiction. Come ho detto in altri giudizi, è soggettivo l’utilizzo della punteggiatura alla fine dei dialoghi, ma preferibile.

Voto: 8.

- Svolgimento trama:

C’è tutto, in questo piccolo frammento. È svolto bene, è semplice, per nulla impegnativo, eppure ricco di significato. Usopp non rientra nei miei personaggi preferiti; per come l’autrice l’ha presentato, potrei farci su un pensierino :D Il tema è stato rispettato, ovviamente, mostrando il personaggio in un simpatico missing moment.

Voto: 9.


- IC:

Ottima trattazione dei personaggi, che si muovono spontaneamente all’interno dello scenario tracciato. Bravissima!

Voto: 10.

Voto totale: 35,5/40.

Somma: 67,5.
 

 

 

Mi farebbe molto piacere ricevere dei pareri. E’ la mia prima fic su One Piece…
Vi sarei davvero grata! ^^
Bene, mi eclisso!

Un bacio,
Ayumi *continua a cantare XD*

 

PS: questo è il bannerino del contest… non è bellissimo? *_*
Ringrazio tantissimo chi l’ha fatto, lo adoro! *_*


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