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Autore: Dazechrome    09/10/2015    3 recensioni
[Ape Escape]
"Le scimmie sono scappate di nuovo e come al solito ne combinano di tutti i colori!"
Stavolta Specter ha ipnotizzato i suoi peggiori nemici per seminare caos e distruzione assieme alle sue scimmie. Riuscirà Kakeru a far ritornare normali i suoi amici?
[Fic ambientata post Ape Escape 3 con tutti i personaggi principali presenti, anche quelli degli spin off]
Specter era seduto sulla sua poltrona, accanto aveva Satoru e Hikaru ai lati e sopra Hiroki con le braccia conserte poggiate. Natsumi lasciò cadere il telefono. Era stato Hiroki a rispondere. - Ehi Natsumi, di che ti preoccupi, tanto non prende qua!
-Specter! - gridarono Natsumi, Kakeru e Rosa all’unisono, quest’ultima con tono disperato. 
-Piaciuta la sorpresa? - disse la scimmia albina, sorridendo beffarda. 
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Triangolo
Capitoli:
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-Natsumi, sono arrivato! - esclamò Kakeru, quasi senza fiato, appena entrato nel laboratorio. Non vedendo subito la ragazza si guardò intorno e sobbalzò. - Natsumi!
La scimmia Gialla aveva distrutto il divano ed era seduta su ciò che ne restava, tranquilla a guardare la tv. Arrivò la scimmia Blu con popcorn e patatine. -Noo! E mo’ dove mi siedo? - gridò disperato.
-Oh guarda, c’è il ciccino. - cinguettò Gialla, noncurante. 
-COSA CI FATE VOI QUI? - urlò Kakeru, camminando lentamente all’indietro.
-Specter è scappato senza di noi. - rispose Gialla, che con la manona rubò un pacco di patatine a Blu. - Natsumi ci ha convocato qua e ha chiesto spiegazioni. 
Kakeru si rilassò. - Oh. Ma non è la prima volta che succede. Che Specter vada da solo, dico… Natsumi dov’è?
-A chiudere Rossa in una stanza. - replicò Blu. - E MO DOVE MI SIEDO?
Gialla gli diede una pacca tale da buttarlo giù. - A terra. 
-Ma perché…? Non potete stare al parco o…? - ribadì Kakeru, confuso.
-Non si fidano. - borbottò Blu, seduto sul tappeto a braccia conserte. - Ora c’è Jojo! Mi fai vedere Jojo così!
Gialla ghignò. - Seh.
Kakeru rimase perplesso. - Ok io vado… altrove. Divertitevi. Fate i bravi, eh?
-Ci proviamo. Ci provo. - corresse Blu, lanciando un’occhiataccia a Gialla. - Oggi comincia la parte quattro quindi guai a te se fai casino.

-Ce l’abbiamo fatta. - disse Natsumi, tutta sudata. - Santo cielo. 
-Ma sicuro che non morirà asfissiato? - chiese Charu. - Tecnicamente è una camera a gas.
-Chissene, abbiamo un altro problema adesso. - bofonchiò Natsumi, indicando Rosa vicino che piangeva. 
-Specter mi ha lasciato! - Singhiozzava ripetutamente. - Specter mi ha abbandonato! 
-Chiudiamo pure lei? - disse Charu.
-No! È l’unica che ha visto Specter scappare. Ci serve! - esclamò Natsumi. Estrasse il telefono dalla tasca. - Il problema è calmarla.
La robot mise le mani sulle spalle di Rosa. - Andiamo piccolina, parlami di Specter. – disse con voce melliflua, guidandola verso il salotto. - Dimmi tutto. Sfogati.
Natsumi digitò un numero e mise il telefono all’orecchio. - Bene, pensaci tu.
-Risponde? - domandò Charu.
-Macché. È la terza volta che la chiamo. Nulla. - chiuse la chiamata. - Akie mi ha detto che i gemelli sono spariti, Hikaru non risponde, Hiroki è sparito completamente. I suoi non lo vedono da ieri notte. 
-Anche lei…? 
-Anche lei è sparita. La storia si ripete. 

-Ehi, Natsumi! Finalmente ti ho trovata! - esclamò Kakeru. Si ritrovarono tutti al centro del laboratorio, con il grande schermo spento, in attesa. 
-Oh, menomale. - disse lei tirando un sospiro di sollievo. - Hai sentito Hikaru stamattina?
Kakeru tentennò, confuso. - ...no?
Natsumi alzò gli occhi al cielo. - Hiroki?
-No?
-Satoru? Sayaka? 
-Perché me lo chiedi? No comunque.
Natsumi si coprì la faccia col palmo, disperata. - Ok, ok. Va tutto bene.
Kakeru si voltò verso Charu che consolava Rosa e le soffiava il naso. - Natsumi, che sta succedendo?
-Non lo so. È questo il punto. Ormai non ho più idea di come scappi. - rispose addolorata. - Pensavamo che ormai era apposto, non c’erano più imperfezioni al suo casco e… e…
-Oh, Specter. - Kakeru fece un respiro profondo. - Capisco. Pensi sia successo di nuovo come l’ultima volta?
-No. Non proprio. Non ho idea di cosa stia panificando stavolta. - Natsumi appoggiò il gomito sul computer vicino. - E non è un tipo che ripete lo stesso piano più di una volta. O due. 
-Beh, il fatto che non abbia portato le scimmie mostruose con lui è sospetto, non trovi?
-Appunto. Cioè, le altre scimmie sono scappate, ma ha lasciato loro linde e pinte. - Natsumi si voltò verso lo schermo. Si interruppe un attimo e riprese il cellulare per chiamare. 
-Ora spunta e ci dirà tutto e noi lo andremo a prendere. Come al solito. - disse Kakeru speranzoso.
-Si. Si. Lo so. Almeno la sua ripetitività è a nostro vantaggio. - rispose lei, ancora col cellulare all’orecchio. - Satoru non risponde. Vai da Rosa, vedi se riesci a spillare qualcosa.
Kakeru eseguì gli ordini. La scimmia aveva smesso di piangere, ma era ancora triste e con lo sguardo perso nel vuoto. Charu le accarezzava i capelli. - Se ci dici tutto potremo localizzare Specter e lui tornerà con te! 
Gli occhietti di Rosa brillarono. - Davvero? 
-Io non credo proprio!
Tutti si girarono verso il maxi schermo. Specter era seduto sulla sua poltrona, accanto aveva Satoru e Hikaru ai lati e sopra Hiroki con le braccia conserte poggiate. Natsumi lasciò cadere il telefono. Era stato Hiroki a rispondere. - Ehi Natsumi, di che ti preoccupi, tanto non prende qua!
-Specter! - gridarono Natsumi, Kakeru e Rosa all’unisono, quest’ultima con tono disperato. 
-Piaciuta la sorpresa? - disse la scimmia albina, sorridendo beffarda. I tre ragazzi fissarono Kakeru coi loro occhi rossi e accigliati. 
-Hiroki… è la terza volta questa. - mormorò Natsumi, sconvolta, lo sguardo gettato a terra. 
-Che cosa gli hai fatto? - esclamò Kakeru puntando il dito. 
-Niente di che, li ho solo sistemati. Erano davvero in pessimo stato prima, dovevi vedere! - rispose Specter. - Vuoi anche tu una sistematina?
Rosa scoppiò a piangere di nuovo. - A Specter piacciono i maschi adesso! NOOOOOOO!!
-Frena, biondina! - bofonchiò Hiroki. - Non siamo ancora a quel punto!
-Quindi ci arriverete! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Charu le tappò la bocca. - Non è il momento.
-Grazie. - bisbigliò Specter. - No, il punto è un altro, è diverso.
Satoru diede un pugno a Hiroki. - Stavolta non ci saranno solo le scimmie a seminare caos in tutto il mondo. - Satoru si interruppe e mostrò il trasformologio. Hikaru e Hiroki i loro bastoni stordenti.
-E non siamo solo noi. - aggiunse Hikaru. 
-UN ROBOT GIGANTE STA PESTANDO TOKYO! - urlò il vocione della scimmia Gialla dall’altra stanza. - E LE SCIMMIE PUREEE!
-IO VOLEVO VEDERE JOJOOOOOO - gridò Blu 
Kakeru strinse i pugni. - Adesso basta, Specter! Questa è l’ultima volta! L’ultima volta che ti catturerò, porrò fine alle tue bravate una volta per tutte! 
-Che ne dici di muoverti allora? - rispose lui. - Sai, quel robottone in città non se ne andrà da solo. 
-Non provocarci. - replicò secca Natsumi. 
Specter rise. - Non ce la farete mai! Ci avete messo una vita con Hiroki e pensate di riuscirci con più persone? Sono anche loro dei catturatori di scimmie, sanno esattamente cosa fare e cosa farai tu!
Kakeru deglutì. Pensò allo stress che gli aveva portato quando tempo fa era da solo contro Hiroki. - Beh, io ho molta più esperienza di loro! Li farò tornare normali, ti catturerò e salverò il mondo di nuovo!
Hikaru lo fissò. – Ah sì, cugino?
-Allora è una sfida. La prendo sul personale. - aggiunse Satoru, tirandosi i guanti.
-Fossi in te Kakeru non sarei così sicuro. - concluse Hiroki, 
Kakeru alzò il pugno. - È una sfida, sì! Ne va per tutto il pianeta! 
-Bene, allora ti aspetto. - disse Specter con voce melliflua. - Solo io e te se necessario. Non voglio vedere nessun altro! - sbottò guardando Natsumi. - L’ultima volta non c’è stato alcun feeling…
-EH? - sbottò Rosa, liberandosi da Charu. - IN CHE SENSO?
-FERMATI! - gridò Specter, sporgendosi dalla sedia e facendo segno di stop con la mano. 
Charu la immobilizzò. - Perché non hai preso con te le scimmie mostruose? 
-Non ne avevo bisogno. - riprese Specter facendo spallucce. Indicò con lo sguardo i ragazzi. - Se non posso battervi voi vi unirete a me! Anche tu, Kakeru!
Kakeru si ricordò di quando Specter provò ad ipnotizzarlo. Un incubo. - Mai! Questa è l’ultima volta ed è una promessa!
-Certo, certo, vediamo se sarai capace a mantenerla. - replicò Specter.
Improvvisamente il suono di un’esplosione. 
-Oh, ma che peccato, pare dobbiamo terminare la videochiamata. - riprese Specter. Rise. - Divertitevi! Byebye~
-Ehi! - strillò Natsumi, ma ormai lo schermo si era oscurato.
-IO VOLEVO SOLO VEDERE JOJOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO - gridò Blu dall’altra stanza di nuovo.
-Cosa diamine è successo? - chiese Kakeru. 
-Non lo so ma muoviamoci. Prendi i gadgets! - esclamò Natsumi. - Charu, occupati delle scimmie mostruose.
L’androide annuì e corse con Rosa ancora in lacrime in salotto. Kakeru e Natsumi seguirono dopo.

Tre Virus Charu in formazione, due ai lati armate, puntavano verso la Charu originale. - Dove credete di andare? 
Natsumi diede una breve occhiata alla stanza a pezzi, lo schermo della TV in frantumi. 
-JOSUKEEEEEEEEEEEEEE - gridò Blu disperato.
La Virus Charu centrale si voltò verso di lui, mirando il cannone, le altre due seguirono. - Vedi di fare silenzio, cowboy da quattro soldi!
Di soppiatto, Kakeru infilzò con forza una delle due Virus Charu secondarie da dietro, spegnendola immediatamente. Le due rimaste si voltarono verso di lui. - Quanta violenza.
Kakeru usò la Virus Charu defunta come scudo, ancora infilzata. - Disgustoso. - commentò la principale. - Specter mi aveva programmato per disprezzarvi ma non avrei mai pensato di sviluppare una tale sensazione. 
-Che cosa vuoi? - gridò Kakeru. Charu preparò il suo cannone.
La Virus Charu principale abbassò la sua arma mentre l’altra lo tenne mirato. - Calma. Sono qui per ricercare dati. Non sono barbara come voi.
-Vi ha mandate Specter qui e pensi ti lasciamo andare? - disse Charu col tono più serio possibile. 
-Ehi, vi sto dando la possibilità di una soluzione pacifica per entrambe le parti. - replicò la principale. La seconda mirò su Natsumi, che a sua volta puntava le sue pistole. – Lord Specter mi ha ordinato di non farvi del male. – continuò la prima.
La principale puntò il cannone basso a Blu, spaventato a terra. - Tuttavia non ha detto nulla per loro. 
Rosa scappò dalla presa di Charu, che la riprese immediatamente. - Non toccare Blu!
La Virus Charu principale sparò a terra senza sfiorare Blu, causando un buco profondo sul pavimento. - Ferma lì, tu.
-Beh Natsumi, che si fa? - chiese Kakeru, scosso. 
-Non si fa niente. Sono armate. - intervenne Charu. - Se non volete farci del male perché avete fatto esplodere la casa?
-Misura preventiva. - rispose la principale. - Abbiamo già preso dei dati altrove senza fare del male a nessuno.
L’espressione di Natsumi si accrucciò. - Non ti credo.
-E senza distruggere niente. - continuò la robot. - Chiama pure Akie. Sta bene. 
-Che cosa! - esclamò Natsumi. - Cosa avete fatto? 
Le due Virus Charu premettero un pulsante sul cannone, facendolo tornare a un braccio normale. - Chiamala. - disse la principale.
-Quindi le lasciamo passare? - chiese Kakeru con voce piccola.
Natsumi digrignò i denti. - E va bene! Cosa volete?
La principale si avvicinò a Natsumi, che aveva ancora le pistole puntate. - Facci entrare al laboratorio, prendiamo un paio di dati e ce la filiamo. Dopo potrete usare il vostro teletrasporto per catturare le scimmie e blablabla. 
-Volete metterci un virus per caso? - disse Natsumi.
La seconda Virus Charu si avvicinò ai resti della terza. - Lasciala andare Kakeru, non è buona come scudo. 
-Io sono già offline. - specificò la Charu originale. – Non sono più collegata al computer principale.
-Perché mai? - rispose la principale. – Lord Specter vuole che voi avanziate. Devo solo raccogliere dati. La vostra memoria è read only, siete al sicuro.
-Almeno su quello. - commentò Kakeru.
La Virus Charu secondaria prese in braccio la defunta e aprì lo sportellino sul petto. - La memoria è intatta, il resto pure. Hai distrutto la motherboard però.
Kakeru si mantenne a distanza dalla robot, spaventato dalla sua voce calma.
Natsumi sparò al braccio dove stava il cannone della principale, mozzandoglielo; quest’ultima rimase sconvolta ma non fiatò. - Avanzate pure, adesso.
-Spigolosa. - commentò la Virus Charu. Natsumi le puntò una delle pistole alla testa. - Fa il tuo lavoro e sparisci.
-Ma sparale, no? - esclamò Kakeru. La seconda Virus Charu puntò il dito dal braccio col cannone. - Ne arriveranno altre se ci farete tutte fuori!
Natsumi abbassò le armi. - Venite.

-Oh, ma avete ricostruito il laboratorio. - commentò la principale, ammirando brevemente lo scenario. - Quindi ora voi lavorerete qui.
-Se non ci ammazzi, si. - mormorò Natsumi, a braccia conserte.
-Specter non mi ha programmato per uccidervi. - replicò secca Virus Charu. - Al contrario, siamo delle copie quasi perfette della vostra Charu. A parte l’aspetto non abbiamo nulla di quell’obbrobrio che avete affrontato qualche tempo fa. Il nostro scopo principale è prenderci cura di lui e di voi, non attaccarvi-
-Chissà dove ha preso Specter i miei dati e come mai non li ha presi tutti. - commentò Charu, sorvegliando la seconda.
-Oh, semplicemente non ha fatto in tempo. - rispose la principale. - Numero 2, hai due mani. Pensaci tu.
La seconda si mise alla tastiera. - Che è sto schifo? - disse indicando il desktop.
-Una nuova distro di linux. - rispose Natsumi. - Ce l’ho messa io.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA - urlò la Virus Charu, quasi in tilt.
-Adeguati e stai zitta! - ordinò la principale. 
-Aspetta, come sarebbe a dire che siete qui per prendervi cura di noi…? - domandò Natsumi, incredula. 
La principale fece spallucce alzando un solo braccio. - Whoops. 
-Spiega! - esclamò Natsumi. 
-Se questo significa prendersi cura grazie per aver distrutto il salotto. - bofonchiò Kakeru. 
-Ok, ok. Specter non ha detto come comportarci per il vostro caso. Era molto… confuso. - rispose la principale. - Insicuro. È molto insicuro con voi in mezzo.
-Ah, ecco perché siamo ancora qua. - disse Kakeru. Sospirò. 
-Anche. Voi siete quelli che sono stati sempre più vicini a lui. 
-Ehi, ehi, cosa stai cercando di dirci? Cos’ha Specter? - chiese Natsumi preoccupata.
-CE L’HO FATTA! - urlò la secondaria. - Ho capito come aprire un file.
-Andiamo bene. Ora vai col copia e incolla. - disse secca la principale. 
Charu spinse la secondaria. - Cosa stai cercando di copiare? 
-E-ehi! - gemette la Virus.
Charu guardò i file a cui aveva avuto accesso. Diverse cartelle aperte in una volta, tutte diverse. - Oh, ma… perché?
La secondaria la strattonò via e inserì una chiavetta con dei lunghi fili attaccati alla Virus Charu deceduta. - Perché si, ordini del capo!
-Ma… non sono dati… uhm. - Charu si zittì. - Fai pure. 
-Rispondimi! Cosa ha Specter nei nostri riguardi? - gridò Natsumi. 
-Dovreste saperlo voi, no? - rispose la principale con un sorriso sghembo. 
-Noi… io conosco solo lo Specter buono. - mormorò la ragazza. - Quello là fuori è un mistero per me. 
-Io… credo di capire cosa stia dicendo. - esordì Kakeru. - Anche se il primo Specter che ho incontrato non è lo stesso di oggi… o dell’ultima volta. 
-FATTO! - disse la Virus Charu secondaria. Staccò la chiavetta e mise in spalla il cadavere della terza. - Possiamo andare.
-Molto bene. - disse la principale. Si toccò il braccio mozzato. - Adesso tocca a voi. Ci sono delle scimmie impazzite da catturare e gente da salvare. Pensate di farcela stavolta?

-Se ne sono andate davvero. Col teletrasporto. - commentò Kakeru. Natsumi si affrettò a controllare il computer nonostante Charu le ripetesse che la copia non aveva intaccato il sistema. 
-Ora che ci penso, ha rapito solo Hiroki, Hikaru e Satoru? Dov’è Sayaka? - riprese Kakeru.
Natsumi fu piacevolmente sorpresa. Charu aveva ragione, non avevano intaccato nulla. - Non risponde. Né lei né Haruka.
-Cosa? Haruka non risponde? - esclamò Kakeru, in ansia. - Non può aver preso Haruka! Non c’era! E neanche Sayaka!
-Non lo so, Kakeru. - borbottò Natsumi, chiamando Akie. - Forse Specter non ce le ha fatte vedere apposta, forse le sta tenendo rinchiuse apposta, forse non le ha prese proprio. 
-Spero sia l’ultima. 
-Charu, fai i preparativi per il teletrasporto. Abbiamo perso fin troppo tempo. - ordinò Natsumi, impaziente al cellulare. - E dopo controlla le scimmie mostruose. 
Akie rispose. - Mmmh? Pronto?~
-Grazie al cielo, stai bene. - Natsumi tirò un sospiro di sollievo. - Come stanno i gemelli? E Tomouki?
-Tomouki è a posto, è qua con me. - Akie si interruppe. - I gemelli… erano dai genitori ma… sono spariti. L’ho saputo adesso. 
-Tutti e due?
-...si.
-Sicuro che voi stiate bene?
-Si. - Akie esitò. - È... è venuta una robot molto simile a Charu. Pensavamo fosse lei fino a quando non se n’è andata. Ci ha fatto delle domande proprio su Satoru e Sayaka. 
-Domande?
-Domande personali. Poi ho capito che non era lei quando prima di andarsene mi ha rubato il portatile. 
-Ah. Mi dispiace.
-Fa niente. Sono più preoccupata per i ragazzi. E voi? Tutto bene?
Natsumi si girò verso Kakeru, pronto a partire. - Si. Le scimmie sono scappate di nuovo, ma per il resto si tira avanti.
-C-cosa? - esclamò Akie.
-Ma ci stiamo già pensando noi, c’è Kakeru qua. A dopo. 

-Capo! Missione compiuta! - esclamò la Virus Charu secondaria, con ancora la defunta d’appresso sulla spalla. La principale le diede una botta in testa con la mano rimasta. - Volevo dire, Lord Specter! 
Specter, seduto sulla sua poltrona, si girò verso le androidi. - Brave, brave, avete preso tutto- CHE COSA È SUCCESSO?
-Si, tutti i documenti, foto, video, log e il nuovo firmware per Charu. - disse la principale. La secondaria buttò a terra il rottame, libera. 
Specter iniziò a urlare. - AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
-Dove l’attacchiamo? - chiese la secondaria, con la chiavetta in mano. - Capo, la prego, si calmi.
Un’altra botta in testa. - Volevo dire, Lord Specter, ora Haruka ci aiuta a sistemarla e testiamo l’aggiornamento su di lei! 
-Ma… ma chi l’ha infilzata così… - mormorò Specter, scendendo dalla sedia. - Chi ti ha mozzato il braccio. 
-Kakeru, Natsumi- rispose la principale, ma fu subito interrotta. - KAKERUUUUUUUUUUUUUU - urlò Specter da spaccare i timpani.
-E Natsumi. - aggiunse la secondaria. - Comunque dove la attacchiamo? 
Specter tolse la chiavetta dalla mano della virus Charu. - Prima togliete la memoria dal corpo e poi la attaccate. Andate da Haruka. Non voglio più vedervi portare d’appresso robot cadaveri.
-Ma capo, rimettere la memoria fisica è un casino. - ribatté la secondaria. - Lord Specter! Lord Specter. - si corresse immediatamente.
-Dopo ti riprogrammo tanto. - bofonchiò la scimmia. - E ora fila da Haruka, è appena tornata.
La secondaria trascinò il rottame dai piedi. - Tanto è qua vicino e non ho voglia di caricarla sulle spalle di nuovo. - mormorò. - Lord Specter, poi mi riprogramma anche il corpo? Lo voglio più forte!
-Poi. - replicò secco lui. Osservò il braccio monco della principale, impressionato, i fili penzolanti tagliati. - Che è successo?
-Non ci hanno fatto accedere subito. - rispose la Virus Charu. - C’era già parecchia confusione alla stazione.
Specter abbracciò le gambe fredde dell’androide. - Raccontami tutto. 
-Le scimmie mostruose erano in giro, quindi le abbiamo tolte di mezzo. Ma così facendo abbiamo fatto danni. 
-Cosa le avete fatto?
-Stanno bene, doveva essere una misura temporanea e non distruttiva. 
-Fiù.
Nonostante Specter la guardasse in faccia, la principale manteneva lo sguardo vuoto in avanti. - Poi sono arrivati i ragazzi. Kakeru ha colpito e ha ridotto una di noi a un supporto di memoria usb. 
-Ma non glielo avete detto che non volevate fare del male? 
-Mh. Ma dopo aver visto che abbiamo fatto a pezzi il loro salotto non si sono convinti. E la scimmia Blu stava quasi per mandare tutto a rotoli.
-E il braccio? 
-Natsumi lo ha mozzato come pegno per lascarci passare. 
-Ahh… ara. - gemette Specter. - Ma voi non avete ferito nessuno…
-No, Lord Specter. Sono tutti illesi. 
Specter graffiò la pelle sintetica di Charu, che non avvertì nessun dolore. - Dannati umani! Io odio quel laboratorio, io odio Natsumi, io odio Kakeru! Li odio! 
-Mh? - Virus Charu voltò lo sguardo verso Specter, chiedendosi come mai avesse avuto questo scatto d’ira. - Natsumi e Kakeru erano molto preoccupati per te. 
-Non è vero! Io li odio e loro odiano me! - Specter strinse i pugni e cominciò ad agitarli, gli occhi chiusi. 
La principale si guardò intorno, confusa. Non aveva idea di come reagire. - Non… non sono programmata per gestire questi eventi.
Specter si calmò e si toccò le guanciotte. - Non ce n’è bisogno, devo solo stabilizzarmi. Ho il casco così da poco e… così intendo…
-Si, lo so. Vorrei comunque aiutare a controllarti. - rispose lei, curiosa, prendendolo per uno dei polsi. - Loro hanno chiesto di te. Il tuo piano sta andando. 

-Lasciami stare immediatamente, punkabbestia! - gridò Sayaka, cercando di strattonarsi dalla presa di Hiroki e di suo fratello. - E tu, Satoru, torna in te! 
-No. - rispose compiaciuto. - È la mia giusta vendetta dopo anni di botte e insulti. 
-E mi chiamo Hiroki! - specificò l’altro. 
Sayaka diede uno spintone al fratello, senza successo. - Dove volete portarmi? Stavo bene con le scimmie!
-Bene, perché andrai dal loro boss. - rispose Satoru. - Specter vuole vederti, sorellina~
-E per cosa? Non è riuscito a schiavizzarmi prima, non ci riuscirà adesso.
Hiroki allungò il passo e ridacchiò. - Schiavizzare… che paroloni. A me Specter piace. 
Sayaka lo guardò sgomentata. - I-in che senso? 
Satoru la strattonò. - Proprio perché non c’è riuscito vuole un faccia a faccia con te. Anche se noi dobbiamo fare di guardia. 
Sayaka gli pestò il piede. - Io non ho nulla da dire con quell’infame! Fatemi tornare indietro!
-Zitta e entra! - strillò Hiroki. Satoru le pestò il piede a sua volta. - E attenta a quel che fai!
Specter era seduto, silenzioso, il gomito poggiato e le gambe incrociate. Sorrideva. - In ginocchio.
Sayaka rimase impassibile. - No. - disse con tono provocatorio.
Specter fece cenno con la mano. Hiroki e Satoru la assalirono, costringendola a inginocchiarsi fino alla testa. Specter gliela sfiorò con le scarpe. - Molto meglio. 
-Che cosa vuoi? - mormorò Sayaka. - Come osi?
Specter ridacchiò. - Voi due, toglietevi di dosso. - disse secco.
-Cosa? Perché? - bofonchiò Satoru, riluttante. Hiroki mollò la presa.
-Ho detto toglietevi di dosso. Lasciatela. Mantenetevi a distanza di sicurezza! - sbottò la scimmia. 
Satoru si allontanò, accrucciato. - Più lontano. - ordinò Specter. - Alla porta. E tu alzati. 
Sayaka si alzò lentamente, toccandosi le braccia e il busto, poi la testa, dolorante. - Rispondimi! 
Specter sorrise. - Satoru, prendile il trasformologio. 
Satoru esitò, confuso. - COSA?
-Prendi il trasformologio. - ripeté Hiroki. - È un ordine! 
Satoru lanciò uno sguardo truce a tutti i presenti. - Ma certamente. - e corse a prenderlo.
-Che… che cosa? Che hai intenzione di fare? - domandò Sayaka, confusa anche lei. 
Satoru tornò con il trasformologio. - E ora?
-E ora glielo dai. - ringhiò Specter, infastidito. 
-Ehi, no! - esclamò Satoru. - Sei impazzito? Non ricordi cosa ti ha fatto?
-Ce l’ho sulla mia pelle. E ora faglielo indossare! 
Hiroki spinse Satoru. - Cosa avevi detto, prima? Muoviti!
Satoru, con estrema riluttanza, diede il trasformologio a Sayaka, che se lo mise al polso e lo osservò estraniata. Le mancava.
-E ora, voi due, fuori di qui, tornate al vostro lavoro! - abbaiò Specter. Sayaka saltò in aria, spaventata per la prima volta.
-E Sayaka? - chiese Hiroki, tirando Satoru.
-Rimane qui con me.
-CHE COSA! - urlò Satoru. - Specter, hai azionato una bomba a orologeria! Ti farà a pezzi con quello!
-Non lo farà. Mi fido di lei. 
-Eh??? - esordì Sayaka, gli occhi fuori dalle orbite. - Tu cosa? Hai la minima idea di cosa sia il concetto di fiducia?
Specter assunse uno sguardo serio e la guardò negli occhi. - Si, è quella che ho distrutto a Tomouki quando gli ho riso per l’incidente. 
-Almeno sei consapevole. - mormorò Sayaka. - Non gli hai mai chiesto scusa.
-COSA C’ENTRA LO ZIO AFRO ADESSO - gridò Satoru. Hiroki lo spinse via dalla stanza definitivamente. – MO’ ZITTO
-Uh, è vero… - gemette Specter non appena i due uscirono. - Adesso… siamo soli. E la fuori nessuno può sentirci.
-Cosa vuoi? Cos’è questa storia della fiducia? - sbuffò Sayaka, ancora incredula di avere il suo trasformologio ai polsi. 
-Oh, uhm, io… - Specter iniziò a balbettare. - Non ho molta fiducia negli altri. Non ho fiducia nelle mie scimmie, non ho fiducia in voi, non ho mai avuto fiducia per nessuno… in questo stato. 
-Ma davvero? Chissà perché ti è sempre andato tutto male. - disse Sayaka, andando alla porta. - Io non sono una psicologa. Ciaociao.
-Non è quello che cercavo. - Specter si alzò e la prese per mano. - La porta non si apre se non lo dico io. Stai con me. 
Sayaka sospirò. - Pensi che io ti aiuti dopo che mi hai appena trattata così?
Specter mugheggiò e si morse la mano. - Uh… uhh… scusa. 
-Come hai detto? - Sayaka era sorpresa ma compiaciuta. Mise il palmo all’orecchio. - Non ti ho sentito.
-Scusa. Non lo farò più. 
Sayaka tornò indietro e gli strinse la mano. - Oh, ma che carino. Peccato che io abbia già sentito queste parole e l’ultima volta mi hai chiuso in una gabbia elettrica. 
Specter guardava velocemente Sayaka e poi in basso, alternando. - Ahh, no io… stavolta dico la verità. Mi dispiace anche per quello. Scusa. Scusa per tutto!
Sayaka fu quasi intenerita. - Non ti credo. Ma apprezzo il tuo tentativo. 
Specter ebbe gli occhi lucidi. - E allora trasformati! Colpiscimi. Fai quel che vuoi!
Sayaka lo prese per le mani. - No no no, ehi! Ora la tua recitazione è un po’ troppo avanzata, che intenzioni hai?
Specter scoppiò a piangere e a scuotere le mani. - Ma io non sto recitando!
-No no no, non piangere! Così mi fai passare per la cattiva! - esclamò Sayaka, tenendogli le mani ferme. - Va bene, starò con te, ma non piangere! 
Specter singhiozzò e si asciugò la faccia con le maniche. - Sicuro?
-Si. Non ho dove andare, tanto. E non credo che il trasformologio funzioni. 
-Oh… non l’ho modificato. Non ho idea… di come funzioni, appunto. - Specter sorrise e le strinse le mani. - Puoi usarlo quando vuoi.
-Non ne ho bisogno. - Sayaka mollò la presa e mostrò i pugni. - Posso sconfiggerti anche solo con questi! 
-Ahh! - esordì Specter, coprendisi la faccia. - Lo so che sei forte! Mi fido! Non farmi del male!
Sayaka aprì la mano. - Sei un tipo volubile. Prima ti faresti pestare, ora hai paura. Oh, già, fiducia. Vuoi che io mi fidi di te.
Specter annuì. - Voglio dire, non colpirmi con quei pugni, sono molto più forti delle tue trasformazioni! - precisò.
-Oh, ma davvero? - Sayaka si baciò le nocche. - Vuol dire che hanno fatto un buon lavoro. 
-Sì… ahah… ahhhh - gemette Specter. - Io ti temo… ho molta paura di te. Ma non volevo nessuno a osservarci o sentirci… sono già abbastanza imbarazzato. 
-Oh… stai ammettendo che… - Sayaka ammutolì. – Sicuro di essere lo stesso Specter infame di qualche tempo fa?
-Mmm… già… è proprio questo che mi sta facendo impazzire… - mugghiò la scimmia. - Non è da me… non è da me stare con tutti questi esseri umani attorno… quando sono come dici tu. Non è da me essere così debole! 
Sayaka gli mise un braccio sulle spalle. - Forse stare per tutto questo tempo con gli umani da buono ti ha cambiato. Forse non riesci più a mantenere quella parte… cattiva. 
-Io non sono buono! E io odio gli umani! - sbottò Specter. - Io odio Natsumi! E Kakeru! E il professore! E Charu! E tutti quanti! 
-Ma Natsumi e Kakeru sono quelli con cui stai… sei stato di più. A contatto. - Sayaka si interruppe. Silenzio totale. - Da quel che so. 
-Ma loro adesso mi odiano a morte, perché sono scappato di nuovo! E ho rapito tutti i loro amici! 
-Dagli torto.
-Mi sento solo!
Sayaka gli accarezzò la guancia. - Ma ci sono io qua adesso. Dai, non piangere di nuovo, no, nono. Non è da te.
Specter gli abbassò lentamente la mano, prendendola per il polso. - Hai ragione. Non può andare avanti così. - Si toccò la testa e il casco. - Non voglio che nessun altro mi veda quando ho queste crisi, e tu non dirai niente a nessuno, mi hai capito? – sibilò.

Hiroki osservò estasiato tutto il porto d’armi che Haruka aveva portato al laboratorio. Pistole, fucili, coltelli, bombe, persino katane. - Quanto ben di dio. Ma non eri andata a Tokyo?
Haruka sistemò la Virus Charu che aveva portato con sè facendola sdraiare assieme alle altre, la quale aveva una gamba mozzata e entrambe le braccia non funzionanti. - Tokyo è grande. Quelle le abbiamo prese altrove, ovvio. 
Hiroki prese il primo fucile che gli capitò e lo provò sparando in aria. Niente. - ...E le munizioni?
-Sotto chiave, e non sono letali. - Haruka iniziò ad aprire la terza Virus Charu per estrarle la memoria. - È un miracolo che sia rimasta integra. Abbiamo preso altro comunque. Beni necessari, beni materiali… action figures di Evangelion direttamente da Akihabara!
Una scimmia lacché tirò fuori una figure gigante di Rei Ayanami da un sacco, un’altra mostrò direttamente a Hiroki tutte le varietà di Kit Kat che avevano preso. - Possiamo campare per un mese con questo schifo. – commentò lui.
-Oh, ma non ho preso solo quelli, c’è altro. - Haruka estrasse con forza l’hard disk interno. - Tu piuttosto, non dovresti essere fuori?
Hiroki rubò un Kit Kat alla scimmia, che ci rimase male. - Fuori? Che intendi?
Haruka collegò l’hard disk al computer principale. - Tutti gli altri stanno contribuendo alla missione, tu che diamine stai facendo?
Hiroki ci pensò su. Inghiottì. - Quello che Specter mi dice di fare.
-Tu non hai fatto niente finora. - mormorò Haruka. Strinse i pugni. - Questi file sono criptati! 
-Io faccio quello che Specter mi ordina e mi ha ordinato di stare con lui. - bofonchiò Hiroki, infastidito, ficcando il Kit Kat in bocca alla scimmia piangente. - E ciò che detta lui è legge.
-Sarà. - bisbigliò Haruka, noncurante. - Secondo me non ha bisogno della tua compagnia ora che c’è Sayaka, no?
Hiroki uscì dalla stanza. - Non significa niente. È solo una tua opinione. Cosa c’entra Sayaka!
-Calmati, non voglio che tu diventi un peso morto. - Haruka lo prese per la spalla. - Specter mi ha dato il compito di monitorare te e gli altri ragazzi quando sono qua. Potrei essere io a darti degli ordini se necessario. 
-Non sarà necessario. - sibilò lui. Tolse la mano con forza. - E non mettere Sayaka in mezzo! Specter non sta facendo nulla con lei. Non la conosce neanche tanto bene!
Il ragazzo uscì. Haruka rimase a braccia conserte a fissare la porta finché si chiuse. - È geloso. 
-Ukki.
  
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