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Autore: Livvy    10/10/2015    1 recensioni
Raccolta Solangelo | #PJShipWeek
.01 You were desperate for me.
Nico lo sente, e se lo sente lui che di sentimenti – in generale, suoi che degli altri – non ci capisce nulla significa che la cosa è grave
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Livvy
Titolo: you were desperate for me
Rating: verde
Pairing: Nico x Will
Avvertimenti: ic, post boo, no spoiler.
Parole: 515
Note Autore: E' LA SETTIMANA DELLA SOLANGELO(!!!)
Okay, dopo questo momento di sclero andiamo avanti, questa è la prima fanfic di ...boh, sto male, quindi ho il tempo di scrivere le peggio cose, olè.
  • Il titolo della raccolta viene da una canzone di Sade, ri cantata dai The Civil Wars: “No ordinary love”. Quanto suona bene eh?
  • Il titolo della storia è dato dalla canzone di Joy Williams: “Desperate”.
  • E' tipo la storia più IC che abbia mai fatto.
  • La storia si basa su un mio headcanon personale, dove praticamente i figli di Apollo “vanno a energia solare” nel senso che con il Sole sono tutti pucciosi e contenti, invece con le stagioni fredde, spesso senza sole/luce, si sentono un po' tristi.
    Quindi abbiamo una Solangelo autunnale, un Will triste a causa del brutto tempo e un Nico che, con la pioggia e il buio – tra virgolette – causato delle nuvole ci va a nozze, deve tirare su il morale al neo fidanzato e, lo conosciamo, non è proprio forte ma alla fine, va meglio del previsto.
  • Nominati un paio di miti e se non li conoscete siete delle brutte persone quindi cercateveli su Wikipedia per punizione, tiè.
  • Ares è bello in qualsiasi mondo e universo okay? Okay.
  • Nico farà vincere Will, giusto per farlo sentire soddisfatto.
  • Passate nella pagina della community di CampMezzosangue dov'è indetta la ShipWeek2015.
 
“Ma la tua matrigna non può tornare sulla Terra?”
“Non credo che a mio padre farebbe piacere, ed è meglio non far arrabbiare nessuno né Demetra né Ade”.
Will sbuffa e nasconde la testa sotto i cuscini del divano. Nico lo sente, e se lo sente lui che di sentimenti – in generale, suoi che degli altri – non ci capisce nulla significa che la cosa è grave, e si sente parecchio in colpa e a disagio. Aleggia nell'aria il senso del dovere, ma Nico non sa assolutamente cosa fare.
Il ragazzo cambia posizione, e la testa bionda passa da sotto i cuscini ad appoggiarsi sulle gambe magre di Nico, il fidanzato vago gli accarezza i capelli e cerca di togliersi quella sensazione che qualcuno lo stia guardando – diamine Nico, i mobili non hanno gli occhi! – mentre il cervello lavora per farsi venire in mente qualcosa da fare e che rallegri il figlio di Apollo.
“Potrei raccontarti una favola..”
Il tono di Will è minaccioso: “Non provarci”.
“... o un mito”
“Nico, non fartelo passare neanche nell'anticamera del cervello”
“..Magari uno imbarazzante su tuo padre, tipo quello su Daphne”
“Ehy! E' stata colpa di Eros!”
Dopo aver sghignazzato un po' Nico decide di smetterla, anche perché Will potrebbe rispondere allo stesso modo e Nico non le sa le storie imbarazzanti su suo padre e non vuole saperle, sinceramente.
“Potremmo giocare a qualcosa” suggerisce poi Nico, “Non a Monopoly” chiarisce subito dopo, prima che Will possa suggerirlo (e batterlo, ovviamente). “Però potremmo giocare a Mitomagia”.
Will assume un'espressione pensierosa, prima di chiedere perplesso: “Ma non l'avevi gettato via?”
“Vado a prendere le scatole”.
“Lo prendo per un no”.
 
 
Un paio di ore dopo, Will Solace si ritrova a lanciare le carte per la terza dannatissima volta.
“Will..” lo chiama Nico.
“No, Will niente!” il ragazzo è visibilmente offeso, e la cosa lo rende buffissimo e dolcissimo allo stesso tempo. “Per te è facile, stai vincendo!”
Nico alza gli occhi al cielo e sospira: “Ti ripeto: una partita può durare dalle due alle sei ore, esattamente come il tuo amatissimo Monopoly, e abbiamo appena iniziato, non è detto che io stia vincendo.”
“Ma accadrà.”
“Ci gioco da anni, Will”.
Il ragazzo alza le spalle sconsolato: “Visto?!”
Nico si maledice mentalmente, non aveva mai visto Will così lagnoso ed è difficile da gestire. Sta facendo esasperare anche lui:“Facciamo così, partita a carte scoperte, e ti spiego passaggio per passaggio; va bene?”
Will sfoggia di nuovo quel tono da bambino scocciato e sconsolato: “Va bene” e recupera le carte sparpagliate sul pavimento.
“Hai dei bei personaggi dai.” gli fa notare di nuovo Nico in tono incoraggiante.
“Smettila di dire che Ares è bello, questa cosa mi rende geloso.”
“Non intendevo in quel senso, Will”
“Si si, come no.” 
   
 
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