*Titolo: Suo
*Fandom: Aoharu x Kikanjuu
*Personaggi: Fujimoto Takatora, Midori Nagamasa
*Rating: Arancione
*Generi: Introspettivo, Erotico
*Avvertimenti: Flash fic, Yaoi, What if...?
*Prompt: A ama uno sport e vuole coinvolgere B
*Note: Questa challange è diventata la scusa per scrivere su tutte le coppie su cui non ho mai scritto per pigrizia (LOL)
Ultimamente loro sono diventati qualcosa di assolutamente bellissimo, per me. E quindi, giusto per inaugurare un nuovo fandom molto a caso, ecco qui la mia piccola cosetta xD

Takatora capisce poco, in quel preciso momento – ancora di meno del solito.
Fino a qualche secondo prima, stava aiutando Midori- san con l'ultimo dei pazienti della mattinata, cercando di non spaventare troppo l'ennesimo bambino arrivato alla loro pediatria. Ma ecco che qualcosa doveva essere successo, da quella situazione all'attuale, perché non si spiega altrimenti come mai Midori- san abbia annullato il concetto di spazio personale e ora lo stia guardando a quel modo.
O forse sì, contando che qualche giorno prima gli ha accennato qualcosa circa uno sport, un gioco in cui voleva invitarlo a partecipare.
Lo guarda libero dagli occhiali, come mai lo ha visto. Parla ancora, dice qualcosa a proposito delle sue braccia forti, ma l'assistente non riesce a connettere bene, registra soltanto il tono della sua voce.
Ammaliante, fermo, deciso. Ha il retrogusto di un ordine.
E come potrebbe Takatora disobbedire a un ordine detto in quel modo, da quella bocca.
Prova a sporgersi in avanti, per toccare quelle labbra con le proprie; Midori- san ha uno scatto indietro, più che veloce, che porta l'altro uomo quasi a sbilanciarsi in avanti.
-Cosa stai facendo, Fujimon?
Takatora rimane un attimo interdetto, ritrovando la propria coscienza nel momento peggiore tra tutti. Strabuzza gli occhi e diventa completamente rosso, su tutto il viso.
-Mi- mi dispiace, Midori- san...
Takatora continua a capire poco, anche ora. Midori- san gli si è negato esplicitamente, ma non allontana il proprio sguardo da lui, né lo ha cambiato.
Lo chiama a sé, a quella maniera così chiara e irresistibile.
-Giocherai con me, Fujimon?
Si sente le gambe deboli; si piega sulle ginocchia, sporgendosi in avanti con tutto il busto. Questa volta, Midori- san non si allontana, anzi.
Scaccia le sue mani quando tenta ancora di toccarlo, e alla fine Takatora capisce.
-Sì...
Midori- san sorride, guardandolo mentre sposta il bordo del camice bianco con il viso e affonda il naso all'altezza dell'inguine. Niente di più che un secondo, poi la zip dei pantaloni viene abbassata e il viso di Takatora si colora di un rosso ancora più intenso.
È suo.