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Autore: aquamarjne    10/10/2015    0 recensioni
Hanna Cooper, una ragazza semplice di 16 anni, solare e dolce. Ha una vita perfetta, una famiglia perfetta, voti perfetti.
Un giorno nella sua scuola arrivano due nuovi studenti, due fratellastri, tra cui Harry Styles che le sconvolge la vita.
A seguito di una festa e un capriccio, perde i genitori.
La perdita la devasterà ma l'amore l'aiuterà.
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Sento la pioggia battere contro il tettuccio della macchina. E' tutto così buio e il rumore assordante delle sirene si sta avvicinando. Urlo ma nessuno riesce a sentirmi, forse non riesco a collegare corpo e mente. Sento delle urla, dei bisbigli e tutto così confuso, cerco di aprire gli occhi ma il mio corpo non risponde. "Poverina, quando si sveglierà non vorrei essere nei suoi panni." Sento una voce sconosciuta, un rumore di claclson e il buio.

(24 ore prima)

L'allarme della sveglia riempie la stanza con un forte suono martellante, mi lamento rotolandomi nelle letto e respiro profondamente prima di spegnere la sveglia, segna le 6:30 del mattino e mi rendo conto di aver tutto il tempo a disposizione per prepararmi con i miei comodi. Mi siedo sul bordo del letto e mi stiracchio, sento la porta di casa chiudersi e mi affaccio alla finestra guardando i miei sorridenti uscire per andare al lavoro, hanno un vecchio negozio di antiquariato, non capisco il perché escano così presto dato che aprono alle otto ma mamma dice che è perché devono sistemare, ma sistemare cosa? La roba vecchia e decrepita che le persone di 80anni coprano? Non li capirò mai. Mi riprendo dai miei pensieri e scendo giù in cucina. L'odore dei cornetti con la nutella mi riempie le narici e sorrido tra me e me. Prendo un cornetto e mi siedo contemplando il sapore della nutella calda. Pochi minuti dopo finisco di mangiare e salgo andando in bagno. Apro l'acqua della doccia per farla scaldare e nel mentre mi tolgo il mio pigiama, dei pantaloni lunghi rosa e una maglietta bianca, tolgo l'intimo e mi infilo sotto la doccia. L'acqua calda tocca la mia pelle e dopo i capelli, inizio a canticchiare qualche canzone e dopo circa 20 minuti esco dalla doccia. Mi avvolgo in un asciugamano e faccio lo stesso con i capelli. Mi guardo allo specchio, mi lavo i denti e vado in camera.Prendo un paio di mutandine bianche e il reggiseno abbinato,un paio di jeans scuri e una magliettina bianca e gli stivali neri bassi.

Mi vesto e sciolgo i capelli dall'asciugamano, mi guardo allo specchio lungo accanto alla scrivania e inizio a pettinare i lunghi capelli biondi. Dopodiché li asciugo e li piastro con non curanza dato che sono già lisci. Metto un po' di ombretto nero sfumato, la matita nera dentro gli occhi e il mascara, così da far risaltare i miei occhi azzurri ed in fine metto un lucidalabbra trasparente. Mi guardo dalla testa ai piedi, metto una collana e mi sorrido leggermente. Prendo la tracolla e guardo l'orologio, segna le 7:30, giusto in tempo.
Esco dalla mia camera ed entro in camera di mio fratello minore Micheal per svegliarlo, mi precipito sul suo letto e mi siedo accanto a lui. Ha i capelli scompigliati e la faccia da angioletto, quando dorme, appunto. 

"Mike" sussuro al suo orecchio. Nessun segno di vita.

"Mike" ripeto alzando la voce e vedo che fa una smorfia e si gira dandomi le spalle.

Mi avvicino al suo orecchio "Mike" urlo e apre di scatto gli occhi sussultando.

Scoppio a ridere e lo tiro verso di me. "Svegliati, è tardi, devi andare a scuola."
Mi sento più una mamma che una sorella, oddio i miei ci sono sempre per noi ma non la mattina, in questi casi mi considero la mamma di mio fratello, è più piccolo di me di due anni, io ne ho sedici e lui ne ha quattordici. Si può capire guardando la sua stanza, magliette ovunque, videogiochi ovunque, cibo ovunque, se dovessero dare il premio per il più disordinato lui vincerebbe, e probabilmente il giorno dopo lo perderebbe nella sua stessa stanza.
Mi alzo quando anche lui si alza e lo seguo in cucina. 

"Come al solito mamma e papà sono usciti prima, mamma ha preparato i cornetti caldi con la nutella, beh erano caldi, se vuoi li riscaldo" Lo guardo andando verso il microonde. 

"Nono, va bene anche freddo, c'è del caffè?" Mi chiede guardando dietro di me in cerca di una caffettiera,credo.
 
"Caffè? da quando tu bevi caffè? Hai 14 anni, non puoi." dico aprendo il frigo e prendendo una bottiglietta di succo d'arancia e ne bevo un sorso.
"C'è un età per bere caffè adesso?" 

"No, semplicemente..beh fa niente, non c'è comunque" dico guardandomi intorno posando la bottiglietta dentro la tracolla. 
"Va bene, grazie lo stesso, credo." Dice sbadigliando e prendendo un morso dal cornetto. 
"Dai smuoviti, il bus passa tra 15 minuti, se non ti sbrighi lo perdi e se fai un'altra assenza mamma e papà si incavolano e-" "sisi, ho capito, ho capito, come fai ad essere così logorroica di prima mattina? Dio mio" dice alzandosi salendo verso il bagno, credo. 

"Ehi, non sono logorroica" urlo abbastanza da farmi sentire e sbuffo, guardo fuori dalla finestra e vedo Emily fermarsi con la macchina davanti il vialetto suonando il calcson. 
"Mike, Emily è qui, io vado, fai presto altrimenti perdi il bus, i numeri per le emergenze li sai e per qualsiasi cosa-" "SI HANNA HO CAPITO!" urla dal bagno. 
"Okay" sussurro tra me e me ed esco dalla porta. 

Il tempo qui a Londra è sempre lo stesso, anche se siamo a maggio raramente c'è sole 'potente' , prendo dalla tracolla la mia sciarpa nera e la metto al collo, entrando dentro il vecchio pick up di Emily. 

"Ehi" dico sorridendo, ricambia il sorriso e parte andando verso scuola. "Come ti senti riguardo a questa sera?" Chiede Emily guardando sempre davanti a se. 
"Stasera?" Chiedo perplessa.
"Hanna, non mi dire che lo hai dimenticato!" si volta verso di me sbuffando.
"No! Certo che no! Ricordo che stasera..c'è..quella.." cerco di improvvisare e penso di sembrare abbastanza buffa facendo dei segni con le braccia.
"Quella festa mitica al lago, dove ci sarà anche quel figo di Liam Payne con il cugino tornato dalla California pochi giorni fa, il bellissimo Zayn Malik" dice sorridendo. 

Sorrido insieme a lei e annuisco "Già, si, lo sapevo, me lo ricordavo" le dico facendole la linguaccia, ridacchia e scuote la testa. 

"Comunque, non so che mettermi" dice arrivando al parcheggio della scuola, mi slaccio la cintura che non ricordavo di aver allacciato, ma meglio così, e la guardo "Qualsiasi cosa tu metta, ti starà bene" la rassicuro, ed è quello che penso davvero, Emily è la tipica ragazza dalla pelle olivastra, con quel curve al posto giusto, i capelli scuri lunghi e gli occhi marroni. Ha una bellezza davvero rara e molti ragazzi le vanno dietro, anche se lei non se ne accorge. 

Mi sorride e scendiamo entrambe dalla macchina. In quel preciso istante arriva una decapottabile rosa con dentro tre galline, cioè ragazze, dai capelli biondi ossigenati. 
"Satana è arrivata" Sussurra Emily accanto a me e ridacchio.
Si posteggiano due macchine dopo quella di Emily e dei giocatori di football si avvicinano alla macchina, seduta al posto del guidatore c'è Satana, emh volevo dire Santana, anche se il nome somiglia a 'Santa' non lo è per niente, anzi.
E' la ragazza più mm 'popolare' della scuola, se non la più troia. Ha i capelli biondi ossigenati, cotonati dietro, ha gli occhi azzurri e si trucca come un trans, somiglia alla solita barbie, potrà anche essere bellissima, ma è cattiva, tratta tutti male ed è viziata, la solita snob, niente da aggiungere, lascio immaginare. 
Al posto accanto c'è Marcy, sembra 'grazie' di francese, ma anche lei come Sat..Santana è una vipera, è la migliore amica di Trudy, la ragazza seduta dietro. Le due sono abbastanza intime, e sono migliori amiche dalle elementari.

So queste cose perché prima che arrivase il diavolo veste prada,loro erano mie amiche, esattamente tre anni fa. All'inizio del liceo eravamo ancora amiche, ma arrivò la nuova e tutti erano 'affascinati' e bla bla. Erano entrambe more con gli occhi scuri, ma per seguire la vipera si sono tinte di biondo e hanno messo le lentine azzurre colorate.

Passiamo accanto a loro e ci dirigiamo verso il corridoio per poi andare verso i nostri armadietti. 
"Tu che metti stasera invece?" Chiede Emily aprendo il suo armadietto.
 
"Penso che così va anche bene" sorrido leggermente aprendo il mio. 

"Cosa? No, ci saranno ragazzi fighi, e tu sei bella quindi perché nasconderti?"

"Non mi sto nascondendo, preferisco star comoda, se mi devono notare mi notano comunque, no?!" prendo il libro di storia e lo metto dentro la tracolla.

"Si, ma secondo me dovresti mettere altro, cioè, capiscimi" sorride dolcemente guardandomi e annusco. "Va bene, più tardi passa da me e vediamo" ricambio il sorriso e chiudo l'armadietto nello stesso momento in cui suona la campanella. 

Mi guardo attorno e sospiro. "Inizia l'inferno" sbuffo "Ci vediamo dopo, okay?" Dico toccandole la spalla, annuisce e chiude anche lei l'armadietto sistemando i libri. 

Mi dirigo verso l'aula di storia e mi siedo a primo banco,il mio solito posto.
La professoressa Dimitri entra ed inizia a fare l'appello, 20 minuti dopo la lezione entra un ragazzo, alto, moro, riccio, occhi verdi e piuttosto sexy. 

  
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