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Autore: Mattalara    10/10/2015    1 recensioni
[REVISIONATA]
Fissò il marchio spuntato sulla sua pelle, inciso come con un ferro rovente, eppure era stato il fato a metterlo.
Doveva andare avanti, anche se era finita, i suoi compagni credevano in lei anche quando non ne era più in grado, ma ormai il sacrificio era l'unica scelta.
Lui stava vincendo.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Svegliati. Hei ragazza, apri gli occhi >>

Alex aprì a fatica gli occhi, cercando di ricordare gli avvenimenti delle ultime ore e di trovare la fonte delle voci.
Non vide nessuno.
Era in una stanza buioa e poco arredata, c'erano solo: una libreria, un paio di porte ed una finestra.
Si alzò dal letto sul quale era sdraiata e guardò fuori dalla finestra. Il luogo era una terra oscura e desolata, illuminata da minetali luccicanti, fiamme che bruciavano il terreno e fiumi di lava incandescente.

<< Il Nether?! >>

Esclamò spaventata e finalmente le tornarono alla mente i ricordi del giorno prima.

---

Era appena tornata a casa.
Abitava in un tranquillo villaggio in campagna, insieme al suo ragazzo: Steven Stackbloc, o come era conosciuto più o meno da tutti: Steve.
I due erano sempre insieme, anche quando uscivano a caccia o in miniera, ma quel giorno, Alex era dovuta uscire per una missione importante, o meglio, quella che secondo lei era una missione importante: addomesticare un gattopardo*.
C'era voluto molto, ma alla fine faceva ritorno trionfante, seguita da un'ora elegante gatta siamese dai classici colori giallo e marrone, con grandi occhi verdi. La ragazza non vedeva l'ora di presentarla a Steve e Storm, sperando che l'ultimo non si rivelasse geloso. Storm era il cane di Steve, un husky bianco, era ovvio che, essendo li da più tempo, avrebbe potuto essere geloso della nuova arrivata, ma, conoscendo il carattere giocoso, avrebbe cambiato subito idea.

<< Steve! Ci sei? Devo presentarti Paola! >>

Non le veniva in mente un nome più da gatto in quel momento, così scelse la seconda opzione.
Entrata in casa sua, udì Storm che abbaiava come un matto e grattava su una porta, che si rivelò essere la botola della cantina.
Alex lasciò i due animali al piano di sopra e scese di corsa, trovando Steve davanti ad un altare: una base di blocchi d'oro con sopra della netherrak accesa e delle torce di pietra rossa agli angoli.

<< Che stai facendo? Non starai mica... >>
<< E dai è solo una leggenda, non si può davvero evocare il signore del Nether con un semplice altare >>

In certi momenti Alex lo avrebbe volentieri strozzato, Steve voleva davvero provare evocare Herobrine, il re del Nether, il demone che tutti, umani e mob temono, solo per vedere se esisteva o meno?
Alex corse verso l'altare per spegnerlo, interrotta dal fumo che si espanse in tutta la cantina, presto mutando in una coltre di fitta nebbia che rese impossibile vedere qualcosa.
La ragazza errava nel buio urlando:<< Steve! Dove sei?! >> fino ad intravedere quella che sembrava la sua sagoma, girata a fissare il vuoto.

<< S-teve? Guarda che cazzo hai... >>

Si girò di scatto e la frase le morì sulle labbra, riducendosi ad un sospiro spaventato. Al posto degli occhi violacei del suo ragazzo, c'erano due orbite bianche e luminose, vuote, come se stesse guardando gli occhi di un cieco.
L'uomo sorrise, mostrando una fila di zanne affilate e fece un passo verso di lei.

<< Herobrine?! >>

Chiese Alex con un filo di voce, neanche si era accorta di essere riuscita a parlare.

<< Alex! >>

Steve iniziò a correre, seguendo il suono della sua voce, mentre il demone si avvicinava alla ragazza e la afferrava, ignorando il fatto che tale fosse svenuta.

---

<< Perché non mi ha ucciso? >>

Si chiese Alex, terrorizzata all'idea di essere prigioniera di tale mostro.
Una voce nell'ombra le rispose:<< Evidentemente non è nel suo intento >>

<< Chi c'è? >>

Chiese cautamente la ragazza.
Dall'ombra uscirono quattro creature: un maiale, una lupa nera dai glaciali occhi blu, una Creeper ed un Enderman.
Alex indietreggiò lentamente, la lupa ed il maiale non erano certo un problema, ma contro i mostri non aveva speranze senza armi e armatura.

<< Oh, sscussa* >>

Disse la creeper con molte esse, lasciando di stucco la ragazza, che si aspettava tutto fuorché una frase di senso compiuto da parte di una Creeper.
L'enderman fece un gesto con le lunghe braccia, al ché una luce abbagliante circondò i quattro, lasciando al posto delle creature quattro umani: un ragazzo biondo, che vestiva con dei jeans ed una camicia azzurra, portava degli occhiali blu, come i suoi occhi, due orecchie da maiale e la coda si notavano sul suo corpo; c'era una ragazza con un lungo abito da sera scuro, aveva coda e orecchie, ma da lupo, nere come i suoi capelli ed occhi blu, aveva anche zanne e artigli, ma erano ovviamente meno visibili. La ragazza, che doveva essere la Creeper, aveva indossava solo dei fusò con una felpa e degli stivali verdi, come i suoi capelli, gli artigli, le labbra e gli occhi erano nero pece, l'effetto era abbastanza iquietante nel caso di questi ultimi; l'Enderman era mutato in un ragazzo vestito con uno smoking elegante, aveva capelli corvini e classici occhi viola con la pupilla bianca.

<< Come avete...? >>
<< Alcuni mob hanno sviluppato questa abilità per sopravvivere. Io sono Lara, loro sono Savana, Francessco e Michele >>

Spiegò la Creeper, Lara.

<< Non avete intenzione di attaccarmi? >>
<< No tranquilla. Il Signore ci ha proibito di sfiorarti >>
<< Herobrine? >>

I quattro annuirono.

<< Perché mi ha portato qui? >>
<< Non ne siamo al corrente. Fin'ora ci ha solo detto di controllarti e assicurarci che tu abbia tutto ciò di cui hai bisogno >>
<< Mi chiedo perché di questa premura >>

Fece Alex, alquanto scettica sul fatto che Herobrine potesse essere gentile.

<< Lo stai per scoprire mia cara >>

Disse una voce alle sue spalle.
Gli altri quattro fecero dei passi indietro e poi un profondo inchino, per poi fingere di interessarsi ad altro.

<< Mi auguro che il tuo soggiorno sia piacevole >>
<< Sono stata rapita dal sovrano del Nether e non so cosa sia successo al mio ragazzo, secondo lei come dovrei sentirmi?! >>

Chiese seccata Alex.
Herobrin non si scompose e continuò a sorridere con aria di superiorità.

<< Steven sta bene, mi sono limitato a prendere te, dammi pure del tu >>
<< Ok...perché mi hai portato qui?! >>
<< È una sorpresa, ti dirò soltanto che, da ora in poi, tu appartieni a ME >>

E detto ciò scomparve, sfiorandole quasi per gioco una spalla, la quale iniziò a bruciare dopo il contatto. Alex fece per grattare la pelle offesa, prima che la mano artigliata di Lara la fermasse.

<< Ti darà più fastidio se la strofini >>
<< G-giusto, grazie >>

Vedendo la ragazza intimorita, la Creeper sorrise rassicurante, mormorando un divertito:"Tranquilla che non esplodo".

<< Eheh...anche perché poi moriresti >>
<< In realtà, noi Creeper muoriamo solo se uccisi prima o attivati con un accendino, sennò ci ricomponiamo >>
<< Oh, non lo sapevo >>
<< Ci sono molte cose che gli umani non sanno >>

Alex scoprì la pelle che prudeva e notò uno strano simbolo: era come un fuoco che formava una "H", scolpito nella pelle come se un ferro rovente fosse stato pigiato sulla spalla.

<< Oddio >>
<< Su con la vita! ...ehm...p-perché non andiamo a casa tua a prendere le tue cose? >>

Alex li guardò, sicura di aver capito male.

<< Si. Potremmo andare a casa tua a prendere ciò che ti serve e tornare subito, con il mio teletrasporto si fa in fretta >>

Fece Michele, l'Enderman, poi ci afferrò tutti fra le braccia, tornando al suo vero aspetto, subito dopo ci fu come uno spostamento d'aria e, in un battito di ciglia, eravano a casa mia.

---

<< Stavolta voglio proprio vedere come mi fermerà >>

Fece Herobrine sghignazzando.
Dietro di lui, una donna lo ascoltava interessata, stringendogli poi le mani.

<< Sei sicuro del piano? >>
<< Non preoccuparti, dopo di questo, mio fratello non avrà speranze >>

Detto questo si seperarono, lei attraversò un portale oer l'End ed Herobrine riprese a pedinare Alex ragazza e i quattro messi a farle la guardia.

 

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Note d'autrice: (*)= I gattopardi sono gli ocelot per chi ha un gioco che non traduce in italiano i nomi.

(**)= A differenza di quando è in forma umana, un Creeper in grado di mutare, parlerà con le "S" prolungate in forma normale.

(***)= I nomi sono dati dal fatto che io, mia sorella ed i miei cugini(ed un'altra persona che vuole restare anonima) abbiamo inventato la storia insieme, giocando a Minecraft noi quattro, da qui l'idea di inserirci.

Mattalara

 
  
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