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Autore: RedDevilBlazy    11/10/2015    0 recensioni
Catherine è una sedicenne dalla vita del tutto normale e tranquilla, equivalente alla noia totale, giorno dopo giorno.
Cosa succede però se ella si ritrova ad andare nel bosco dietro casa accompagnata dal gatto dei vicini, Palla di pelo?
Scoprire di non essere del tutto umana è uno shock abbastanza difficile dal quale riprendersi, ma quando scopri che la tua intera famiglia non è umana non sai più cosa fare.
Accettare la tua vera natura o vivere tra gli umani?
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gatto nel labirinto ~ Capitolo primo ~ È una di quelle giornate normali e noiose di estate per Catherine, solo che questo in particolare le cambierà la vita. Oggi ha l'incarico di andare a raccogliere funghi nel bosco. Povera lei, odia da sempre andare nel bosco, secondo lei è troppo inquietante. Come bosco è veramente silenzioso, senti solo a volte il rumore delle foglie quando batte il vento, ma rumore proveniente da piccoli uccelli oppure insetti praticamente mai, cioè per carità! Almeno sentire un verme strisciare sulla terra! La ragazza cammina a passi piccoli canticchiando una canzone scritta di recente tanto per non farsi prendere troppo dal silenzio del bosco. "Sono stanca di questo posto, voglio che la gente cambi, Ho bisogno di tempo per rimpiazzare i ricordi, Le mie speranze, sono alte, devo tenerle basse, Anche se cerco di resistere, rivoglio tutto lo stesso..." Finita la prima strofa sente un pezzetto di legno spezzarsi dietro di lei e spaventata salta dietro un albero e guarda in giro se c'è qualcuno. Alla fine sospira ritrovando davanti a sé il gatto dei vicini. "Che spavento mi hai fatto prendere, Palla di pelo." dice e accarezza il gatto che miagola contento. La ragazza si alza e continua la sua ricerca dei funghi, continuando la canzone con il gatto che la segue. "Vedo piscine, salotti e aeroplani, Vedo una piccola casa sulla collina e nomi di ragazzini, Vedo notti mute spalmate su ghiaccio, Ma tutto si spezza ed è colpa mia..." Saltando sopra un tronco di albero caduto scivola e si ritrova con la faccia per terra tra funghi di diversi colori mai visti prima. Catherine ancora con la pancia per terra li annusa curiosa e sentendo un profumo intenso non può fare a meno di addormentarsi. Diversi minuti dopo ella si alza da terra e si guarda intorno. "Dov'è sparito il gatto...?" chiede a bassa voce e guardando in basso nota un cambiamento nel suo aspetto: la sua pelle era diventata pallida come il latte, le sue scarpe erano delle ballerine nere e i suoi pantaloni non c'erano più. Si accorge di indossare un vestito blu scuro, del stile vittoriano, che le sta a pennello. "Finalmente sveglia vedo." dice una voce dietro di lei e girandosi di scatto quasi cade a terra ma una mano la afferra e la aiuta a riprendere equilibrio. La ragazza guarda la persona davanti a sé e non sa se veramente è una persona oppure no. Davanti a lei c'è un ragazzo leggermente più altro, sembra di aver più o meno 17 anni dagli occhi verdi come l'erba fresca d'estate e capelli corti di un arancione che tende al rosso. La cosa che era più fuori dal comune è che aveva orecchie di gatto e in effetti anche la coda! Era vestito con un completo sempre stile vittoriano e mamma mia se non era bello! "C-chi sei?" chiede Catherine e lui ridacchia. Lei lo guarda quasi offesa e lui le risponde divertito "Sono 'Palla di pelo' ma puoi chiamarmi Castiel." dice e lei sgrana gli occhi. Il ragazzo davanti a lei è il gatto dei vicini...anche se non è più un gatto ormai. "Giochiamo ad un gioco Catherine, che dici?" lui chiede sembrando innocente ma lei non ci casca. "Che tipo di gioco?" lui si sposta e indica una borsa strapiena di funghi di bosco. "Ti ho raccolto i funghi migliori di questo bosco, ma, per prenderli dovrai uscire dal mio labirinto." dice nascondendo un sorriso malvagio. Catherine ringhia e non avendo la minima intenzione di giocare a quel stupido gioco si avvia verso la borsa, non tanto lontano da loro. "Ma vai va! Non c'è nessun labirinto qui!" dice lei e lo stesso istante gli alberi cominciano a muoversi e formare dei muri altissimi. Catherine si ferma e guarda sbalordita quello che succede davanti a lei. 'Okay starò ancora sognando di sicuro' pensa e si gira verso Castiel. 'Tanto è un sogno, prima trovo i funghi, prima finisce.' pensa e cammina verso Castiel con faccia seria e determinata. "Dove comincia questo labirinto? E dove sono i miei vestiti? Che ore sono? E se non esco pi-" la sua quarta domanda è interrotta da Castiel che le dà un bacio sfuggente e così lei finisce per arrossire leggermente. Hey! Il suo primo bacio è con un gatto!? Non mi sembra giusto. Lui ridacchia vedendo la sua espressione e le indica l'entrata. "L'inizio è lì, i tuoi vestiti ti saranno restituiti quando finirai il gioco. Sono le 4 del pomeriggio quindi non preoccuparti, prima di sera ce la farai. Se per caso non trovi la via entro le 6 di sera ti verrò a prendere ma non tornerai a casa. O almeno non in forma umana." dice e lei sgrana gli occhi. "In che senso, non in forma umana?" chiede lei guardando per terra. Lui sorride. "Ti trasformerai nel animale che rispecchia di più la tua anima, in questo caso saresti una Volpe Bianca. Secondo me ce la farai, alla fine l'istinto è tuo e hai un buon senso dell'orientamento." dice e saltando su un albero in maniera graziosa, cammina sopra i muri creati dagli alberi. "Ci vediamo alla fine, Catherine." con quello detto sparisce tra le foglie degli alberi. Catherine guarda l'entrata e senza attendere un attimo, entra correndo e guardando bene intorno memorizzando i paesaggi per non perdersi o non passare due volte nello stesso posto. Dopo mezz'ora di corsa si ferma, stranita di essere già stanca però infine le va bene anche camminare. Cammina per altri diversi minuti finché quasi vuole rinunciare e il pensiero di diventare un animale non le sembra così male ma ... Non rivedrebbe più la sua famiglia quindi decide di continuare a camminare, andando avanti anche con la canzone che stava cantando prima. "Solo gli sciocchi s'innamorano di te, solo gli sciocchi, Solo gli sciocchi fanno come me, solo gli sciocchi s'innamorano, Solo gli sciocchi s'innamorano di te, solo gli sciocchi, Solo gli sciocchi fanno come me, solo gli sciocchi s'innamorano." Canta con malinconia e alla fine mentre cammina fa le piruette. Castiel dall'altra parte, le guarda ogni mossa e sorride, gli piace sentirla cantare, ha un qualcosa nella voce che lo fa sciogliere dentro. "Oh, le nostre vite non coincidono, Sono consapevole di questo..." La ragazza si ferma di colpo vedendo la borsa con i funghi. Un grande sorriso le si stampa in faccia e inizia a correre verso la borsa e la prende. Castiel scende dall'albero e il labirinto si scioglie, gli alberi ritornano normali e il bosco diventa meno inquietante. "Congratulazioni Catherine, sei stata bravissima." dice Castiel e schioccando le dita fa apparire un fungo colorato nelle sue mani e il vento sposta il profumo del fungo verso la ragazza che si addormenta. Castiel la prende prima che cada per terra e schioccando le dita di nuovo la pelle della ragazza ritorna del suo colore normale e i vestiti pure. Il ragazzo appoggia la ragazza a terra e prima di trasformarsi nel gatto 'Palla di pelo' ripete l'ultima frase della canzone che Catherine aveva pronunciato nel labirinto. "Oh, le nostre vite non coincidono, Sono consapevole di questo..." 5 minuti dopo Catherine si sveglia per ritrovarsi normale, viva e vegeta con i suoi vestiti e il gatto che dorme accanto a lei. 'Come non detto, solo un sogno.' pensa sollevata e vedendo buio fuori ritorna a casa portando in braccio il gatto che ancora dorme. Ella entra in casa per vedere sua mamma cucinare dei funghi. Sua mamma sorride quando vede la faccia confusa della ragazza. "Grazie per i funghi Catherine, vai a preparati per la cena, tra 10 minuti è pronta." dice sua mamma e Catherine ancora confusa cammina verso la sua stanza con passi incerti. 'Dove ha preso quella borsa di funghi? Io mica li ho presi...' pensa lei e quando entra nella sua stanza e guarda il letto vede l'abito con cui era vestita nel 'sogno' con sopra un biglietto. La ragazza con gli occhi fuori dalle orbite prende lentamente il biglietto e lo legge. 'Meao Catherine, Spero ti sia divertita un pochino nel mio labirinto, ti ho lasciato il vestito perché indossato da te è meraviglioso, e tu bellissima. Spero che ritornerai qualche volta a giocare di nuovo. Tuo, Castiel (Palla di pelo)' A quel punto Catherine sorpresa dal fatto che tutto è reale, guarda contenta l'abito e arrossisce dall'essere stata chiamata bellissima. Infine guarda fuori dalla finestra dove vede il gatto. Esso lascia uscire dal piccolo muso un 'meeoooo' contento e va nel suo cortile. La ragazza riguarda il biglietto e sorridendo sussurra "A domani Palla di pelo." poi scende per mangiare cena. ~Angolino dell'autrice~ Spero che il primo capitolo ci piaccia c: Non so veramente dove mi è partita questa idea .-. ma so che una mia amica adora questa storia e quindi la voglio continuare :3 Se per caso ho fatto errori grammaticali non esitate ad avvisarmi! Grazie per aver letto! c: °Alex°
  
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