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Autore: Justice Gundam    11/10/2015    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 102 - Il Villaggio dei Draghi
 
In un luogo segreto del quartier generale del Team Plasma, un luogo sconosciuto persino al giovanissimo leader N, era in corso una discussione fra tre delle personalità più importanti dell'organizzazione. Il Dr. Acromio aveva appena finito di mostrare i risultati del progetto Genesect al saggio Ghecis, che stava leggendo i rapporti con evidente soddisfazione... e alla riunione era presente anche il saggio Violante, l'unico del resto dei Sette Saggi del Team Plasma a sapere quali fossero i veri obiettivi del gruppo. Si percepiva un'atmosfera di tensione e di mistero nella sala semioscurata, mentre Ghecis leggeva quanto il suo scienziato più brillante aveva segnato sul suo rapporto.
 
"Le faccio i miei complimenti, Dr. Acromio. I risultati da lei ottenuti superano le mie previsioni." disse infine Ghecis, rimettendo in ordine i fogli una volta concluso il suo esame. "Il progetto Genesect è stato sicuramente una delle mosse più brillanti per noi del Team Plasma. Grazie alla sua potenza, la realizzazione del mio... voglio dire, del nostro sogno si sta avvicinando sempre di più!"
 
"Mi compiaccio delle sue lodi, saggio Ghecis. Per me è un punto d'onore essere riuscito a creare un Pokemon così potente a partire da un semplice fossile." affermò lo scienziato dalla strana pettinatura, facendo cenno alla sua creatura di farsi avanti. Si sentì qualche passo metallico nell'oscurità, e Genesect apparve a fianco di Acromio, in piedi accanto a lui come un soldatino obbediente. "In particolare, sono orgoglioso della sua capacità di cambiare moduli a seconda delle esigenze."
 
"Cambiare moduli?" chiese Violante. "Può spiegarsi un po' meglio, dottor Acromio? Cos'è questa particolare caratteristica del Pokemon da lei creato?"
 
"Giusto. E' bene che chiarisca un po' meglio questa sua peculiarità." affermò Acromio, e si tirò fuori di tasca il comando a distanza che aveva usato per far cambiare modulo a Genesect durante la battaglia sulla Fregata Plasma. "L'attacco più potente di Genesect, Tecnobotto, può cambiare di tipo a seconda del modulo che Genesect ha installato in quel momento. Prego di volgere la vostra cortese attenzione alla spia luminosa posta sul suo cannone laser."
 
Acromio indicò la spia arancione che in quel momento luccicava nella posizione da lui indicata. "In questo momento, Genesect non ha nessun modulo installato, e Tecnobotto è di tipo Normale. Una mossa potente, ma priva di capacità particolari." spiegò Acromio. "Con la semplice pressione di un tasto sul telecomando, Genesect può scegliere fra quattro moduli diversi: Piromodulo, Idromodulo, Voltmodulo e Gelomodulo. Ognuno di questi moduli modifica il tipo di Tecnobotto, facendolo passare al tipo Fuoco, Acqua, Elettro o Ghiaccio rispettivamente. In questo modo, è possibile fare sì che Genesect si adatti ad ogni situazione."
 
"Ottimo lavoro, dottor Acromio." affermò Ghecis con un cenno della testa, e il suo unico occhio funzionante guardò con cupidigia l'insetto cibernetico. "Davvero un Pokemon potente ed affidabile. Devo dire che lei ha superato sè stesso, questa volta."
 
"La ringrazio ancora, saggio Ghecis. Ma mi sento in dovere di avvertirla. Genesect è potente ma non invincibile." volle precisare il giovane scienziato. "Ho fatto in modo che i suoi punti deboli fossero coperti il meglio possibile, e le ho fornito un documento sulle mosse da lui conosciute e sulle sue abilità, ma è sempre il caso di stare in guardia. Dopotutto, per quanto possano essere coperti, i punti deboli di un Pokemon non possono mai essere cancellati del tutto."
 
Ghecis non sembrò impressionato dall'avvertimento del suo scienziato di fiducia. "Non sarà un problema. Genesect diverrà il nuovo simbolo del Team Plasma una volta che la Lega Pokemon di Unima sarà stata abbattuta, e sarà la prima di una lunga lista di tutti coloro che si opporranno a noi!" affermò. "E una volta che avremo realizzato il nostro scopo, dottor Acromio, faremo pubblicare tutte le sue ricerche. Mi sembra una buona ricompensa per il suo lavoro."
 
Acromio sembrò soddisfatto dell'accordo. "Come desidera lei, saggio Ghecis." affermò. Si girò verso Genesect e gli diede le istruzioni di cui aveva bisogno. "Molto bene, Genesect. Autorizzo il saggio Ghecis a controllarti. Da questo momento in poi dovrai obbedire ai suoi ordini oltre che ai miei."
 
Genesect emise quel suo strano verso vibrante, e i suoi occhi compositi lampeggiarono sinistramente... poi si accostò a Ghecis e si mise sull'attenti, in attesa di ordini. Il saggio del Team Plasma sogghignò, appoggiando la mano sinistra sulla testa del Pokemon artificiale... tutto stava andando al proprio posto, e ben presto, il Team Plasma avrebbe fatto la sua mossa decisiva!
 
E allora, più niente lo avrebbe potuto fermare...
 
 
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Erano passati tre giorni dalla battaglia di Ash nella Palestra di Grecalipoli... e dopo aver salutato Ciprian e il gruppo di Velia, Ash e i suoi compagni stavano raggiungendo la loro destinazione... Forte Verdepoli, una grande città posta nel cuore delle più alte montagne di Unima, dove nel giro di poco più di una settimana si sarebbe tenuta la cerimonia di inizio del campionato annuale! Ash non vedeva l'ora di essere lì per iscriversi... ma prima, lui e i suoi compagni avevano deciso di fermarsi un attimo nella città natale di Iris, un villaggio apparentemente sperduto nelle montagne. 
 
Il Villaggio dei Draghi.
 
Probabilmente non era una sorpresa che con il gruppo ci fosse anche Georgia, che si era praticamente autoinvitata...
 
"Sentite, ragazzi... posso capire che Iris abbia voglia di fermarsi al suo villaggio per vedere come stanno le cose e per visitare i suoi amici..." affermò Touko, scambiandosi uno sguardo di sfida con l'Annientadraghi. "Ma come mai abbiamo la signorina io-mangio-draghi-a-colazione con noi, eh?"
 
"Mi sembra ovvio, no? Finalmente questa è la mia occasione di verificare con imiei occhi se il mio allenamento ha dato frutto!" affermò la ragazzina dai capelli fucsia, aggiustandosi il berretto e tirando un calcio ad un ciottolo, che rotolò giù dalla tortuosa stradina di montagna sulla quale il gruppo si era incamminato. "E' passato più di un anno dalla prima volta che sono passata da queste parti... e spero che potrò incontrare una persona che mi deve una rivincita!"
 
Georgia corrugò la fronte e si fece improvvisamente più seria e decisa al momento di pronunciare queste parole. Doveva essere qualcosa di personale... forse al Villaggio dei Draghi avrebbero compreso il motivo per cui Georgia aveva deciso di specializzarsi nell'affrontare i Pokemon di questo tipo.
 
Iris stava in quel momento camminando di fronte al gruppo... o meglio, correndo davanti al gruppo e lasciandoseli dietro di qualche metro, evitando rocce e pendii con l'agilità di una scimmia. Le parole di Georgia però la fecero fermare, e la piccola allenarice di draghi si voltò verso la sua rivale, guardandola con fare dubbioso. "Oh? E quindi non è la prima volta che vieni qui, signorina Annientadraghi?" chiese con un pizzico di sarcasmo. "Vediamo un po' se indovino... qualcuno del nostro villaggio ti ha stracciato e adesso hai deciso di prenderti la rivincita diventando un'Annientadraghi, vero? Hehehee... sei proprio una ragazzina, lo sai?"
 
"Grrrr... Tu non ti immischiare, draghetta! Il motivo per cui sono qui è affare mio!" ringhiò Georgia, indirettamente confermando l'affermazione della ragazzina più piccola. "Hmph... in ogni caso, dovremmo essere quasi arrivati, no? Sei scattata come una lepre... vorrei pensare che un motivo ci sia!"
 
"Puoi scommetterci! Ho percorso questa strada tante di quelle volte, quand'ero piccola!" esclamò Iris, indicando un punto oltre il ciglio della strada. Il suo Fraxure si era messo ad annusare l'aria, e quando riconobbe un odore a lui familiare, cominciò a muovere le zampe nella direzione verso cui stava andando Iris. Il Pokemon Drago dalle lunghe zanne sembrava voler dire al resto del gruppo che ormai erano arrivati!
 
"Frax, fraxxxx!" esclamò, saltellando sul posto. Il viso di Iris si illuminò di gioia, e la bambina dalla pelle scura, entusiasta di essere vicina a casa, corse rapidamente verso il ciglio della strada.
 
"Aspetta, Iris! Non correre tanto!" esclamò Lucinda, cominciando a correre dietro Iris.
 
"Pip! Piplup!" cinguettò il suo grazioso starter.
 
Ash e i suoi compagni si affrettarono dietro Iris a loro volta... e quando la raggiunsero, ebbero la possibilità di vedere con i loro occhi perchè la loro amica fosse così eccitata - del resto, lo spettacolo che si trovarono davanti agli occhi era davvero suggestivo! La stradina di montagna scendeva dolcemente verso una grande distesa verde punteggiata di alberi sempreverdi, con cespugli e rocce che costeggiavano un'ampia strada sterrata... seguendo la quale si arrivava ad una città come nessun altra che Ash e i suoi compagni avessero mai visto! Più che una città, in effetti, era più giusto parlare di un paesino composto da strade polverose, grandi spazi verdi e case che raggiungevano al massimo due piani di altezza, fatte in legno con i tetti spioventi, composti da tegole di terracotta. Non si vedeva traccia di automobili, nè di alcuna delle modernità che Ash, Pikachu e i loro amici erano ormai abituati a vedere in ogni città di Unima. In effetti, non c'erano neanche lampioni per le strade! L'unica cosa che i ragazzi riuscivano a vedere da quella posizione erano alcuni abitanti del villaggio che facevano le loro faccende di ogni giorno, accompagnati da qualche Pokemon... certo, erano soprattutto Pokemon Drago, ma Ash e Pikachu riconobbero anche qualche Pokemon di altri tipi. Nell'insieme, dava l'impressione di un luogo piuttosto indietro con i tempi... forse anche più del Regno della Valle... ma sicuramente era un luogo che trasmetteva una sensazione di pace e serenità!
 
"Questo... questo è il tuo villaggio, Iris?" chiese Belle, alzandosi sulle punte dei piedi per vedere meglio. "Wow, è bellissimo! Soffiolieve ci assomiglia un po'... ma non è esattamente la stessa cosa!"
 
"Non ti sembra di aver detto un'ovvietà, Belle?" chiese Komor con un sospiro, ormai abituato alle stranezze della sua bionda amica d'infanzia. "Certo... devo dire che il Villaggio dei Draghi è suggestivo, a guardarlo da qui!"         
"E non avete ancora visto nulla!" esclamò entusiasta Iris. "Venite, forza! Vi farò conoscere i miei amici... e magari anche nonno Aristide, che è il sindaco del villaggio! E' lui che mi ha insegnato tutto quello che so sui Pokemon Drago!"
 
"Hmm... sembra davvero un bel posto!" esclamò Misty. "Allora cosa stiamo aspettando? Forza, ragazzi... non so voi, ma io ho bisogno di sedermi da qualche parte dopo questa lunga camminata!"
 
"Panpour!" esclamò la scimmietta azzurra. Misty prese in braccio il suo Pokemon nato da poco, in modo da farlo riposare un po'.
 
"Sì, Panpour, hai ragione... anche tu ti potrai rilassare, tranquillo!" affermò Misty, seguendo il resto del gruppo mentre si incamminava verso l'ingresso del villaggio... ma Georgia si attardò un attimo, guardando con feroce determinazione il villaggio. Finalmente era arrivato il momento... finalmente per lei si presentava la possibilità di prendersi la rivincita, e la sua mente ritornò ad un anno prima, al momento in cui aveva preso la sua decisione di diventare un'Annientadraghi...
 
 
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(FLASHBACK)                
 
 
La dodicenne Georgia non poteva crederci... i suoi Pokemon erano stati tutti sconfitti senza neanche riuscire a fare un graffio al possente Pokemon Drago, che si ergeva fieramente nel bel mezzo della piazza del villaggio assieme al suo allenatore... un uomo alto e muscoloso nonostante la non più giovane età, con una strana barba che invece che renderlo ridicolo lo faceva sembrare quasi più imponente e feroce! I suoi Cubchoo, Pawniard e Vanillish erano a terra privi di sensi, e lo stato in cui erano ridotti faceva ben capire che immane differenza ci fosse tra loro e il Pokemon Drago che avevano affrontato...
 
"Ma... ma come... come è stato possibile?" balbettò Georgia, andando a soccorrere il suo Cubchoo per primo. "Io... io credevo che... avrei vinto... non... non mi era mai... accaduto... prima d'ora... come..."
 
La sua incredulità e il suo disappunto si trasformarono in rabbia, e Georgia tenne stretto a sè il suo Cubchoo svenuto, e fissò con ardente indignazione il suo avversario e il suo Pokemon. "Che... razza di trucco hai usato, vecchio? Nessuno prima d'ora mi aveva mai umiliato così! Mi spieghi come hai fatto, eh?"
 
L'alto allenatore di draghi emise un sospiro, quasi volesse esprimere il fatto che stava esercitando la pazienza. "Ti chiami Georgia, vero? Non c'è stato nessun trucco da parte mia." disse. Aveva una voce profonda, al punto che sembrava quasi che un fagotto musicale avesse in qualche modo imparato a parlare nella lingua degli uomini! "Semplicemente, tu mi hai sfidato, e io ho accettato. Ho scelto il mio Pokemon più forte per affrontare questo scontro, per il semplice fatto che trattenermi mi sembrava una mancanza di rispetto nei tuoi confronti."
 
"Ugh... accidenti..." esclamò Georgia. Avrebbe voluto rispondergli qualcosa in più, ma con sua grande frustrazione, si rese conto che qualsiasi cosa avesse detto per accusarlo o autogiustificarsi sarebbe stata una scusa. Non avete torto... era stata lei a sfidarlo, pensando che sarebbe stata una battaglia facile. E lui l'aveva smentita nella maniera più diretta e brutale! Frustrata, Georgia sferrò un pugno al terreno, riuscendo solo a farsi male alla mano e ad irritarsi ancora di più. "Maledizione! Non è giusto! Odio perdere!"
 
L'allenatore che l'aveva sconfitta sospirò di nuovo. "Sei spavalda. Ma questo l'avevo già capito, e il coraggio è una virtù per un allenatore di Pokemon." spiegò. "Ma sei anche arrogante. Hai molto da imparare, ragazzina, soprattutto per quanto riguarda riconoscere chi è più esperto di te. Finchè continuerai a combattere senza criterio come fai ora, non diventerai mai un'allenatrice di prima classe."
 
"Hmph... non crederai che finisca così, vero?" esclamò Georgia, mentre richiamava i suoi Pokemon. "Se è di più allenamento che i miei Pokemon hanno bisogno... allora ci alleneremo di più, e la prossima volta ti sconfiggeremo! Anzi, sai che ti dico? Che io e i miei Pokemon diventeremo i più bravi cacciatori di draghi di Unima! Presto sarò conosciuta come... Georgia l'Annientadraghi!"
 
"Attenderò il momento in cui verrai a sfidarmi di nuovo." disse l'uomo. "E ricordati, ragazza. Ci sarà sempre qualcuno più forte di te. E questo vale anche per me."
 
Georgia lanciò all'uomo un'ultima occhiataccia, prima di raccogliere le sue cose e andarsene. Ma dentro di sè, giurò una volta di più che sarebbe tornata, e avrebbe reso pan per focaccia a quell'uomo...
 
 
(FINE FLASHBACK)
 
 
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"Georgia? Georgia, tutto ok?" le chiese la voce acuta di Belle, distraendola dai ricordi del suo passato. La ragazzina dai capelli fucsia strizzò gli occhi e scosse la testa furiosamente, rimproverandosi per essersi lasciata distrarre così facilmente, e guardò in direzione di Belle. La biondina stava agitando la mano nella sua direzione, e il resto dei suoi compagni stavano già scendendo il declivio che portava al Villaggio dei Draghi. 
 
"Sì, sto arrivando! Voi preoccupatevi di non inciampare su qualche sassolino, okay?" esclamò Georgia. Cercando di mostrarsi sicura come era di solito, l'Annientadraghi si incamminò con passo svelto in direzione di Ash e dei suoi compagni... facendo venire un grosso gocciolone di sudore sulla testa del ragazzino di Biancavilla!
 
"Sapete, avevo come l'impressione che Georgia sarebbe stata più entusiasta." affermò. "Voglio dire, adesso può sfidare tutti gli allenatori di Pokemon Drago che vuole..."
 
"Pikachu..." rispose Pikachu alzando le spalle. Aveva come l'impressione che Georgia avesse qualcosa di ben più serio in mente... e soprattutto, che stesse puntando a sfidare qualcuno in particolare, non un addestratore qualsiasi...
 
 
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"Iris! Iris, sei tornata!"
 
Queste furono le prime parole che Ash e i suoi compagni sentirono da un abitante del Villaggio dei Draghi... provenienti da una graziosa ragazzina dai capelli violetti a caschetto, vestita di un grazioso completino verde e sandali di cuoio, che in quel momento si stava precipitando di corsa lungo una collinetta, agitando la mano verso Iris. Quest'ultima si fermò e si illuminò in viso riconoscendo una sua amica.
 
"Shannon! Che bello rivederti!" esclamò Iris, e le due bambine si abbracciarono affettuosamente in mezzo alla via. "Ti vedo bene! Come vanno le cose qui al villaggio?"
 
"Stupendamente! Ma si sente la tua mancanza!" esclamò la ragazzina dai capelli violetti. Un gruppetto di Axew e di Mareep arrivò dalla collinetta, formando una piccola folla accanto a Shannon. "Io mi sto ancora addestrando, non sono ancora brava a gestire i Pokemon Drago... per adesso mi occupo di accudire gli Axew e i Mareep, come puoi vedere. E' un lavoro divertente, tutto considerato!"
 
"Fraxure!" esclamò il Fraxure di Iris, ritraendosi un po' quando un gruppetto di Mareep si avvicinò a lui con curiosità, annusandolo come tanti cagnolini! Fu allora che Shannon notò la presenza di quello che, l'ultima volta, non era che un cucciolo di drago di poche settimane che stava tra i suoi voluminosi capelli... e che ora, era diventato un Pokemon dall'aspetto fiero e combattivo!
 
"Wow, Iris! Vedo che ti sei impegnata molto durante il viaggio!" esclamò Shannon impressionata, avvicinandosi a Fraxure per osservarlo bene. Il Pokemon dalle zanne ad ascia riconobbe la ragazzina più piccola e la raggiunse per abbracciarla. "Hehehee... il tuo Axew è diventato grande! Sono contenta di vedere che è cresciuto così tanto!"
 
"Frax!" esclamò il draghetto, facendo un segno dell'okay. Poi, sospirò e aprì le mani, come se volesse dire che evolvere aveva anche i suoi svantaggi... "Fraxure fraxxx..."
 
"Immagino che rimpianga non poter più viaggiare tra i miei capelli!" commentò Iris con una risata gioviale. "Comunque... sì, sono contenta che sia evoluto! E non solo lui! Anche Excadrill, Deino e Dragonair hanno fatto dei grandi progressi! E poi, soltanto l'altro giorno un nuovo Pokemon si è unito alla mia squadra! Un Archen che tu ci creda o meno! E... di tutto questo devo ringraziare anche questo gruppo di amici che ho incontrato per la strada. Mi hanno insegnato molte cose riguardo i Pokemon, non solo i Pokemon Drago!"
 
Iris mosse una mano verso il gruppo con cui viaggiava... e uno alla volta, tutti i ragazzi e i Pokemon salutarono Shannon. "Salve!" esclamò Ash, mentre Pikachu drizzava le orecchie e faceva un segno di vittoria! "Io sono Ash, e vengo dal continente di Kanto! Piacere di conoscere un'amica di Iris!"
 
"Pikachu!" squittì Pikachu.
 
In breve tempo, le presentazioni di rito erano state fatte... e anche Georgia, pur con riluttanza, si era presentata alla giovanissima aspirante allenatrice. Felice di aver conosciuto altri amici di Iris, Shannon si presentò con un elegante inchino... e poi si rivolse ad Iris, comunicandole una notizia importante. "Iris, credo che sarebbe una buonaa idea andare a visitare il signor Aristide. Penso che sarà molto contento di rivederti, dopo tanto tempo!"
 
Iris ridacchiò nervosamente. Quella era la parte del viaggio che allo stesso tempo attendeva e temeva! "Hehehee... giusto, Shannon, hai ragione!" disse la bambina dalla pelle scura. "Beh, anch'io sarò contenta di rivederlo... spero solo che non sia troppo severo quando darà un'occhiata ai progressi che ho fatto! Va bene... andrò da lui il prima possibile. Anzi, se Ash e i suoi compagni sono d'accordo, possiamo andare anche adesso. Voi che ne dite?"
 
"Per noi non ci sono problemi." affermò Spighetto, dando un'occhiata al resto del gruppo, che gli fece cenno di essere d'accordo. "Sarà un onore conoscere monsieur Aristide. Dopotutto, ce ne hai sempre parlato in ottimi termini, mademoiselle Iris."
 
Tuttavia, Georgia aveva qualcos'altro per la testa, e quel nome le fece drizzare le orecchie. Improvvisamente interessata, la ragazzina dai capelli fucsia si avvicinò a Shannon, senza curarsi troppo di non apparire minacciosa, col risultato che Shannon ebbe un attimo di esitazione prima di rivolgerle la parola. "Ah... ehm... c'è... qualcosa che non va, signorina... Georgia?"
 
"Georgia l'Annientadraghi, prego! La mia abilità nel combattere e sconfiggere i Pokemon Drago è il mio orgoglio e gioia!" esclamò la ragazza più grande. Non sembrava importarle molto del posto dove si trovava in quel momento... e gli Axew che razzolavano con curiosità attorno al gruppo si allontanarono intimoriti. "Ma bando alle ciance... hai detto Aristide, per caso?"
 
"Georgia, per favore!" esclamò Belle. "Non ti sembra di stare esagerando un po'?"
 
Shannon sbattè gli occhi. "Aristide? Sì, ho detto Aristide. Lui... è il sindaco del nostro villaggio, ed è il più abile allenatore di Pokemon Drago di queste parti... anzi, forse di tutta Unima!"
 
Un ghigno di vittoria apparve sul volto di Georgia. "E' lui! E' proprio lui quello che stavo cercando!" esclamò trionfante. "In tal caso, verrò anch'io con voi! Anch'io ho qualcosa da discutere con il vostro beneamato sindaco! Ed è una questione di onore!"
 
"Reep?" belò una delle Mareep che accompagnavano Shannon. 
 
"Ehm..." Shannon si fece sfuggire una gocciolona di sudore lungo la fronte, immaginando che qualunque fosse il motivo per cui Georgia voleva parlare con Aristide, era sicuramente qualcosa di piuttosto problematico.
E i ragazzi che accompagnavano Iris non mancarono di commentare in proposito. 
 
"Gary... non so te, ma ho come l'impressione che non ce ne andremo dal Villaggio dei Draghi prima di aver assistito ad uno scontro di Pokemon in piena regola." affermò Lucinda, bisbigliando al suo fidanzato.
 
"Sono pronto a scommettere che Georgia vuole prendersi la rivincita contro Aristide... perchè lui l'ha battuta tempo fa, ed è per questo che lei ha deciso di diventare un'Annientadraghi." commentò Gary con malcelato sarcasmo. "Heh... di solito vanno così le cose! Se una persona è un po' troppo orgogliosa, finisce sempre per prendere male una sconfitta!"
 
"Hey! Non parlare come se io non fossi a qualche metro da te, galletto!" esclamò Georgia, voltandosi di scatto verso il giovane ricercatore, con tanto di venuzze pulsanti sulla testa! 
 
"E poi, non sei esattamente il tipo di persona che può fare agli altri qualche sermone sull'umiltà, Gary!" Ash volle prendere amichevolmente in giro il suo amico e rivale. 
 
"Appunto! Tu che ti portavi dietro persino un gruppo di cheerleader!" fu il salace commento di Misty.
 
"Pikachu!" Il topolino elettrico rincarò la dose.
 
Gary non se la prese più di tanto. "La vostra ironia non mi tange, ragazzi. Il sarcasmo è l'ultima arma del vinto." affermò scherzosamente, strappando un risata a Lucinda e Touko.
 
"Ehm..." Shannon si schiarì la voce, ancora non del tutto sicura di cosa pensare di quella ragazza. "Beh, certo che posso portarvi dal signor Aristide... ma non so se sia una buona idea, se devo essere sincera..."
 
"Non ti preoccupare, piccola Shannon. Georgia non tenterà di fare nulla di avventato. E' soltanto... un po' orgogliosa, dico bene?" rispose Touko con tutta tranquillità. La ragazzina castana si aggiustò il berretto, ghignando baldanzosamente, e tirò fuori una Pokeball, soppesandola nella mano. "E se per caso dovesse tentare di fare stupidaggini, ci penseremo noi a tenerla sotto controllo. Dico bene, Annientadraghi?"
 
"Stai tranquilla, morettina. Non ho intenzione di mettermi a fare la matta proprio adesso." rispose Georgia storcendo il naso. "Mi basta parlare con Aristide. Lui saprà perchè sono venuta, ne sono sicura."
 
"Va bene... in fondo, anche se sei la mia rivale, non ho motivo di dubitare della tua parola." affermò Iris. "Tranquilla, Shannon, è tutto sotto controllo. Pensi che possiamo trovare nonno Aristide in casa, in questo momento?"
 
La bambina dai capelli violetti annuì e cominciò a fare strada ad Iris e Fraxure. "Certo... sono sicura che sarà contento di vedervi, tutti quanti! Prego, seguitemi! Vi porterò da lui!"
 
"Merci beaucoup, mademoiselle Shannon. Apprezziamo molto la sua disponibilità!" affermò Spighetto, mentre il gruppo si metteva a seguire Shannon lungo le stradine tortuose che attraversavano il villaggio...                           
 
 
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Shannon aveva fatto da guida al gruppetto di eroi attraverso il villaggio, attraversando piccole distese verdeggianti dove i Pokemon Drago, in particolare Axew, giocavano e si divertivano... e mentre si incamminavano verso il municipio, i ragazzi si ritrovarono osservati con curiosità dagli abitanti del luogo - gente che sicuramente aveva visto poco delle grandi città, contadini, falegnami e piccoli artigiani in modo particolare. Un po' come quando avevano visitato il Regno della Valle, Ash e Pikachu ebbero come l'impressione che da quelle parti il tempo si fosse fermato, rimanendo a qualche decina di anni fa.
 
Dopo un po', il gruppo si avvicinò ad un grande edificio che sorgeva nel centro della città, davanti al quale si vedevano due persone che parlavano... una delle quali, Ash, Pikachu e Misty riconobbero quasi subito! Una giovane donna alta e di bella presenza, con i capelli azzurri legati in una lunga coda e pettinati in larghe ciocche che le incorniciavano il volto, vestita di un corpetto azzurro piuttosto attillato con guanti e stivali dello stesso colore e un mantello nero dall'interno viola brillante... si trattava senza dubbio di Sandra, la Capopalestra di Ebanopoli, una città del continente di Johto conosciuta per essere il luogo dove si trovava la Tana del Drago, dove Ash ed Iris avevano ricevuto i rispettivi Dratini!
 
La giovane donna era in piedi accanto all'edificio del municipio, e stava parlando con interesse con un uomo che doveva essere vicino alla sessantina d'anni, ma che nonostante ciò dava ancora l'aria di essere forte e robusto. Aveva i capelli bianchi pettinati in una elegante frangia sopra la testa, e una strana barba che gli copriva quasi tutta la metà inferiore del volto, assomigliando quasi ad una mascella piena di denti aguzzi che gli nascondeva la bocca. Indossava una camicia bianca dalle maniche corte arrotolate al gomito, un paio di pantaloni lunghi grigi tenuti da un paio di bretelle nere, e scarpe e guanti di colore grigio piombo. Senza attendere altro, Iris corse verso l'uomo, che si accorse subito della sua presenza e si voltò verso di lei!
 
"Nonno Aristide!" esclamò felicemente la piccola domatrice di draghi.
 
"Iris. Bentornata, figliola." rispose Aristide con una voce profonda e possente, ma al tempo stesso gentile. Si chinò e abbracciò Iris quando quest'ultima si gettò tra le sue braccia, stringendo con tutte le sue forze. "Non immaginavo che saresti tornata così presto. Allora, com'è andato il viaggio?"
 
"Benissimo, nonno!" esclamò Iris, rivolgendo al sindaco del Villaggio dei Draghi un sorriso smagliante. Il momento era così toccante che Ash e i suoi compagni si tennero rispettosamente indietro, in modo da lasciare ad Iris e a suo nonno lo spazio di cui avevano bisogno, e anche Georgia decise di non intromettersi e lasciare che nonno e nipote si riabbracciassero come si deve. "Pensa che il mio Axew si è evoluto in un bellissimo Fraxure! E sono riuscita anche a migliorare il mio rapporto con Excadrill! Adesso lui mi obbedisce, e io ho imparato a comprenderlo meglio!"
 
"Fraxure!" esclamò Fraxure, piazzandosi accanto ad Aristide in modo che lui vedesse quanto forte lui fosse diventato.
 
Aristide si alzò, ammirando la nuova forma del Pokemon che aveva affidato ad Iris. "Hmm. E vedo che hai fatto un ottimo lavoro, Iris. Si vede che hai allenato bene il tuo Axew. Per essere diventato un Fraxure così robusto e combattivo, deve aver affrontato delle battaglie degne di questo nome. Ma soprattutto, percepisco anch'io che il legame tra te e i tuoi Pokemon si è approfondito."
 
Sandra intervenne nella discussione, incuriosita dall'apparizione di Iris. "Ci incontriamo di nuovo, piccola Iris. Devo ammetterlo, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo viste. Allora eri un'esordiente che si era recata alla Tana del Drago per superare la prova... e ci è riuscita brillantemente!" affermò.
 
"Signorina Sandra! E' bello rivederla!" esclamò Iris. "Come mai da queste parti? Non mi aspettavo proprio di vederla... anche se ne sono molto contenta."
 
"Beh, il Villaggio dei Draghi ed Ebanopoli sono legati da un rapporto di amicizia e fiducia fin da tempi antichi." affermò la ragazza dai capelli azzurri. "Sono qui per una visita di cortesia. Per adesso, la Palestra di Ebanopoli è chiusa, ma tra qualche giorno tornerò a casa. Oh, e a proposito... vedo che ci sono anche Ash e i suoi amici... e un bel po' di gente che non conosco." 
 
"Prego, ragazzi, venite pure. Benvenuti al Villaggio dei Draghi." affermò Aristide. Con un cenno della testa, invitò Ash ed i suoi compagni a venire da lui, e ben presto, il piccolo gruppo di amici raggiunse Aristide, cominciando a scambiarsi i saluti di rito con lui e Sandra. 
 
"Grazie mille, signor Aristide! Buongiorno, Sandra!" esclamò Ash con un cenno della mano. "Touko, Komor, Belle... questa signorina è Sandra, capopalestra di Ebanopoli nel continente di Johto, esperta di Pokemon Drago e cugina di Lance, il Campione delle Leghe Pokemon di Kanto e Johto."
 
Georgia sorrise ironicamente tra sè. Quella visita al Villaggio dei Draghi si stava rivelando più fruttuosa del previsto... ma si impose di non farsi trasportare dall'entusiasmo. Anche se era vero che lei e i suoi Pokemon erano diventati molto più forti, non era comunque il caso di distrarsi troppo. Il suo obiettivo, per il momento, era di affrontare e possibilmente sconfiggere Aristide. Poi, semmai, avrebbe cominciato a prepararsi per combattere contro Sandra.
 
"Wow, una celebrità!" esclamò un'entusiasta Belle. "Piacere, signorina Sandra! E' un vero onore conoscerla!"
 
"Altrettanto per me, ragazzi." affermò Sandra facendo un inchino. "Il signor Aristide, qui presente, ha già avuto modo di dimostrare la sua ospitalità... e credo che sarebbe contento se voi vi uniste a noi per discutere di un po' di cose! Dopotutto, la vostra fama si è diffusa abbastanza rapidamente per il continente di Unima, da quando Ash e Touko hanno cominciato a sfidare le Palestre della loro Lega."
 
"Sul serio, ragazzi? Avete davvero sfidato le Palestre e avete vinto otto Medaglie?" chiese la piccola Shannon a Touko, a cui si trovava più vicina. 
 
La ragazzina castana mostrò il suo contenitore delle Medaglie, rivelando la sua magnifica collezione. "Esatto! Io, Ash, e i miei amici Komor e Belle abbiano viaggiato per Unima per affrontare le Palestre e collezionare Medaglie... e adesso che le abbiamo tutte ed otto, ci stiamo dirigendo a Forte Verdepoli per affrontare il campionato annuale!"
 
"Siamo qui al Villaggio dei Draghi soltanto di passaggio. Iris voleva vedere la sua città natale, e vito che noi siamo suoi amici, abbiamo deciso di accompagnarla. Abbiamo ancora tempo più che sufficiente per raggiungere Forte Verdepoli ed iscriverci." affermò Komor.
 
"E poi, credo di poter aggiungere liberamente che la qui presente Georgia aveva anche lei il suo interesse ad accompagnarci al Villaggio dei Draghi." commentò Lucinda. La ragazzina dai capelli fucsia sorrise argutamente e decise che era venuto il momento di farsi avanti. Si presentò con baldanza di fronte ad Aristide e Sandra, e puntò contro l'uomo uno sguardo di sfida.
 
"Aristide. Sindaco del Villaggio dei Draghi." affermò. "Immagino che ti ricordi di me, vero?"
 
Distraendo la propria attenzione da Iris, Aristide fissò Georgia con il suo sguardo d'acciaio... e dopo qualche secondo, annuì una singola volta. "Certo. Mi ricordo di te. L'anno scorso, sei venuta qui a sfidarmi. Ti chiami Georgia, se la memoria non mi inganna."
 
"Georgia l'Annientadraghi, prego!" continuò la ragazzina. "E non sono più quella di un anno fa, quando tu mi hai sconfitto in maniera così umiliante! Sono diventata una cacciatrice di draghi a tutti gli effetti... e sono qui per sfidarti di nuovo! Accetti la mia sfida, Aristide?"
 
"Allora era vero..." disse Gary tra sè. "Immaginavo, come diceva Iris, che Georgia avesse deciso di diventare un'Annientadraghi perchè aveva perso una volta contro un allenatore di questo villaggio. Solo che non immaginavo fosse proprio Aristide."
 
"Pikachu..." affermò Pikachu. Il simpatico Pokemon Elettro stava guardando con attenzione il sindaco del Villaggio dei Draghi, cercando di farsi un'idea di lui...
 
Spighetto sgranò leggermente gli occhi, impressionato dalla baldanza della giovane allenatrice dai capelli fucsia. "Certo non si può dire che a mademoiselle Georgia manchi il coraggio." disse. "Spero solo che non stia facendo il passo più lungo della gamba nello sfidare monsieur Aristide così apertamente."
 
Se non altro, la sfida non lasciò indifferente Sandra. "Cosa? Hey, aspetta un momento, ragazzina!" esclamò la domatrice di draghi. "Chi ti credi di essere, per venire qui ed esigere una sfida con il sindaco di questo villaggio? Non ti sembra di essere un po' troppo arrogante?"
 
Per nulla intimorita, Georgia voltò lo sguardo verso Sandra, disposta anche a sfidare la Capopalestra di Ebanopoli se questo avesse voluto dire la possibilità di prendersi la sua rivincita... ma il sindaco di Ebanopoli, non desiderando che la tensione salisse ulteriormente, fece un cenno a Sandra con una mano, senza mai staccare gli occhi dalla spavalda Annientadraghi.
 
"Se è una sfida che vuoi, Georgia l'Annientadraghi, ho una proposta in mente che potrà soddisfare entrambe le parti." disse il maestro di Pokemon Drago. "Iris, ascolta anche tu, perchè questo riguarderà anche te."
 
Un po' confusa dall'affermazione di Aristide, Iris sbattè gli occhi dubbiosa, ma annuì in segno di assenso. Pikachu, Fraxure e Panpour tesero le orecchie, chiedendosi cosa mai avesse in mente Aristide...
 
Il muscoloso sindaco era un allenatore rotto a tutte le esperienze, e sapeva come mettere a freno una giovanotta irruenta. "Nella giornata di domani, era mia intenzione affrontare Iris in una battaglia di Pokemon, per mettere alla prova le sue capacità e comprendere quanti progressi lei abbia fatto." affermò. "Ma questo non significa che io non sia disposto ad affrontarti. Signorina Sandra, se lei è d'accordo, metteremo assieme alla prova Iris e Georgia, in uno scontro due contro due nel pomeriggio di domani."
 
"Fraaaax?" commentò il Fraxure di Iris, dimostrando che lui stesso non riusciva a credere che ad Aristide fosse venuta un'idea simile. 
 
"Cosa? Vuol dire che... dovremo affrontare nonno Aristide e la signorina Sandra? E soprattutto... che lo dovremo fare noi due?" esclamò sbalordita Iris. "Io e la signorina annientadraghi?"
 
"Non vedo perchè no, mademoiselle Iris." commentò Spighetto, volendo dire la sua. "In fondo, lei e mademoiselle Georgia avete avuto già modo di combattere assieme sulla Fregata Plasma. Non vedo perchè dovreste avere dei problemi in questo caso."
 
"Ehm... sì, ma... lì la situazione era un po' diversa..." affermò la ragazzina dalla pelle scura. 
 
La risposta di Georgia, se possibile, la colse ancora più di sorpresa. "Questa... è una proposta davvero interessante." affermò Georgia, facendo un piccolo sorriso. "Lo ammetto, non mi dispiace. Io e la draghetta, qui presente, abbiamo già combattuto assieme. Penso che... sì, si possa fare. A condizione che mi sia concesso di affrontare almeno uno dei Pokemon di Aristide. Può andare bene?"
 
Sandra ci pensò un po' su, e sorrise a sua volta. "Va bene. Credo che la proposta del signor Aristide abbia merito." affermò. "Allora, domani pomeriggio, io e il signor Aristide vi metteremo alla prova. Sappiate che non ci andremo piano!"       
 
"Bene, nemmeno noi!" esclamò Iris, dopo essersi scambiata di intesa con Georgia. Per quanto fossero rivali, le due sembravano comprendersi a vicenda in maniera impressionante per certi versi... E quando Georgia le fece un cenno con il capo, la bambina dalla pelle scura continuò a dare la sua risposta. "Domani pomeriggio, saremo pronte ad affrontarvi in una battaglia di Pokemon! Faremo del nostro meglio!" 
 
"Vedo che questo viaggio ha migliorato anche la tua sicurezza in te stessa, piccola Iris." affermò bonariamente Aristide. "Ottimo. Per adesso, comunque, pensate a rilassarvi e a tenervi pronte per domani. Prego, amici. Non fate complimenti, e accomodatevi pure. Noi del Villaggio dei Draghi non vediamo spesso gente provenire da altre regioni di Unima, e sarebbe per me un piacere ospitarvi per un po'."
 
"Non vorremmo essere invadenti, signor Aristide." affermò Ash, sentendosi un po' strano. Adesso che Aristide stava dando loro tutta la sua attenzione, si sentiva un po' intimorito da quell'uomo bonario ma effettivamente impressionante. Il suo sesto senso gli diceva che era anche un allenatore di primissima classe, e Ash non era sicuro che sarebbe riusvito a batterlo se si fossero scontrati. Anche Pikachu guardava con un certo timore reverenziale il "nonno" di Iris. Sicuramente non era un caso se era il sindaco di un luogo in cui si allenavano Pokemon Drago.
 
Shannon, in ogni caso, decise di far scemare un po' la tensione. "Tranquilli, amici. Il nostro sindaco è ben felice di ospitare dei visitatori come voi! Tanto più che voi siete amici di Iris." affermò. "Dico bene, signor sindaco?"
 
Aristide annuì lentamente, facendo cenno ad Ash e ai suoi compagni di seguirlo nel grande edificio di legno levigato che faceva da municipio per il piccolo villaggio. Con Sandra in testa, il piccolo gruppo di amici entrò, guardandosi attorno con espressione stupefatta. Si trattava di una casa rustica ma suggestiva, arredata con mobili in legno duro e decorata con quadri disegnati a matita, che ritraevano scene della storia di Unima o immagini di allenatori che conducevano con sè dei Pokemon Drago.
 
"Benvenuti nella mia dimora, ragazzi." disse Aristide, come niente fosse. "Prego, fate pure come se foste a casa vostra."
 
"Accidenti... non so se riuscirò a fare finta che sia casa mia..." affermò Ash.
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: Un capitolo breve, ma necessario ad introdurre la mini-saga dedicata al Villaggio dei Draghi. E come potete vedere, è tornata anche Sandra, la cuginetta di Lance. Ma soprattutto, ho finalmente introdotto il buon vecchio Aristide, e sono sicuro che prima che questa mini-saga abbia termine, avrà modo di impressionarvi!
 
Iris e Georgia saranno le protagoniste indiscusse di questa mini-saga, come del resto penso sia giusto. Cercherò di dare loro un po' più di approfondimento nel prossimo capitolo... e per il resto, beh, mi sembrava logico che l'allenatore che ha sconfitto Georgia e ha fatto sorgere in lei il desiderio di diventare un'Annientadraghi fosse Aristide. 
 
Spero di pubblicare il nuovo capitolo il prima possibile! Per adesso, vi saluto! 
  
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