Quando l’amore è il tuo peggior nemico…

Questa la dedico a una persona speciale

che ha raggiunto i sedici anni.

Mi raccomando continua a essere

te, unica e inimitabile.

Stuck ti voglio troppo bene.

Finalmente era riuscita a diventare Jonin. Lo sognava fin da quando era nata. Lo voleva perché un giorno l’avrebbe fatta pagare al traditore del villaggio. Perché si sentiva in grado. Perché lei ci credeva veramente. In tanti erano caduti cercando di combatterlo. Anche Nasuto Uzumaki e Sakura Haruno erano morti. Erano stati considerati i migliori ma non c’è l’hanno fatta. Kakashi Hatake, Gai Maito, Shikamaru Nara, Ino Yamanaka, Choji Akimichi, Shino Aburame, Neji e Hinata Hijuga sono solo alcuni dei nomi delle tante persone morte per contrastare l’Akatsuki. E in particolare lui. Del fratello nessuno aveva più avuto notizie. Tsunade, l’Hokage, si era rinchiusa nelle sua stanza per il dolore e faceva fare tutto a Shizune. Ma adesso il villaggio aveva una speranza in più: lei.

Si impegnava più degli altri, si allenava di notte, era abile in tutte le tecniche, anche quelle mediche e sapeva perché lo stava facendo. Per l’uomo che le aveva portato via le famiglia, che aveva distrutto il sogno e la vita di tanti ninja coraggiosi. Lei ne era convinta e nessuno poteva fermarla.

So che posso farcela. Sono io l’unica che lo può battere. Ne sono sicura. Sono anni che mi alleno e finalmente sono Jonin. Lo spettavo da tanto. E adesso è venuto il momento di pertire. Addio Konoha, addio mia maestra e anche mia madre, mio padre veglierà su di me. Non sarò sola. Nelle mie vene scorre il sangue di Asuma Sarutobi. Scorre il sangue del 3° Hokage. Posso farcela.

Stuck Sarutobi. Figlia di Kurenai e Asuma Sarutobi. Nipote del 3° Hokage. Ecco chi era.

Dopo due giorni dalla sua dominazione a Jonin, partì. Con se porto poco, come se andasse in missione normalmente. Ma quella non era per niente una missione normale. Si fece forza e disse addio al villaggio. Sperava di ritornarci, anzi ne era sicura. Ma la consapevolezza di partire veramente per combatterlo le fecero abbassare le possibilità di tornare a Konoha.

Con soli sue giorni di cammino, arrivò nel paesino vicino. Doveva riposarsi. Era stremata, e il cibo scarseggiava. Trovò una locanda e decise di fermarsi.

-Hai sentito? Si dice che abbia distrutto un altro villaggio.-

-Si ho sentito. È impossibile da fermare.-

-Siamo spacciati. Si sta avvicinando sempre più al paese del fuoco.-

Stuck sobbalzò. Stavano parlando di lui. Doveva affrettarsi. Non poteva lasciare che Konoha venisse distrutta da lui.

Si, proprio da lui.

Da Itachi Uchiha.

Angolo autrice...

Ciao bella. Ti piace? Lo scritta per te. Come primo capitolo fa cagare ma se vuoi la continuo. Ti amo troppo di bene.

AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!