11/10/2015
1 recensioni«Oh, I’m a mess right now
Inside out
Searching for a sweet surrender
But this is not the end
I can’t work it out
How going through the motions
Going through us
And, oh, I’ve known it for the longest time
And all my hopes
All of my own words
Are all over written on the signs
But you’re on my road
Walking me home.»
La maniglia è fredda al tatto, ma lui non ci fa caso.
I mille colori della vetrina hanno catturato completamente la sua attenzione.
Titoli di ogni genere.
I supereroi della sua infanzia sembrano sorridergli da dietro al vetro.
Quel luogo sembra urlare casa da ogni angolo.
E a casa non si può rimanere indifferenti.
Non gli resta che entrare.
***
Proprio mentre I Vendicatori stanno per salvare l'umanità, Derek viene distratto dal rumore della porta che sbatte.
Ogni cliente è una boccata d’aria per lui. Parlare con chi capisce la sua passione è uno dei motivi che l’ha spinto ad aprire quel negozio.
Non che sia un tipo così loquace, in realtà. Preferisce ascoltare o, ancora meglio, farsi gli affari suoi. Poi, però, quando si tratta di fumetti e supereroi, si accende e non lo ferma più nessuno.
Il mondo sparisce ed esistono solo lui e il suo interlocutore.
Non gli resta che accantonare il libro sulla scrivania e aspettare.
***
Vorrebbe comprare tutto, Stiles. Fermarsi, riempirsi le braccia di volumetti colorati e spendere miliardi di dollari. Lascia scorrere, invece, le mani sulle librerie, respira a pieni polmoni l’odore di quelle storie, immagina di trasformarsi in un eroe. Gli viene da sorridere un po’, di scoprire i denti bianchi e illuminare gli occhi nocciola – neanche un bambino sarebbe così contento. A lui, però, sembra di essere finito in uno di quei negozi di dolci, come quando era piccolo. Solo che al posto delle caramelle alla fragola ora, davanti ai suoi occhi, ci sono milioni di fumetti. E’ incantato completamente, sta già pensando a come posizionarli nella libreria: l’ordine giusto, le sfumature di colore che possono essere messe vicine, la grandezza secondo la quale li raggrupperà. E’ un tipo preciso, con queste cose. Ama che sia tutto come lo immagina nella sua testa, anche a costo di sembrare pazzo.
“Se ti serve aiuto, chiedi pure a me.” sente dire da non molto lontano.
Stiles alza lo sguardo e
non vede altro che
blu.
***
Derek non è abituato ad essere guardato così, non riesce neanche a mandar giù la saliva, per via della gola secca, e vorrebbe, per la prima volta, rimanere solo nel suo negozio. Gli viene da ricacciare il libro davanti agli occhi, per nascondersi da quel nuovo cliente.
Non gli è mai capitato, nessuno lo calcola mai più del dovuto, a volte qualcuno si ferma a scambiare qualche battuta, ma niente di più. E a lui basta quello, è felice lo stesso.
Si sente a disagio – tremendamente a disagio – ma cerca di non darlo a vedere; lui è Derek Hale e nessuno deve rompere la sua sicurezza.
“Ci sono altri commessi? Perché ho intenzione di comprarli tutti e quattro braccia non basteranno.” è tutto quello che ottiene come risposta.
Vorrebbe ridere, portare la testa all’indietro e diventare paonazzo, ma la spontaneità non è proprio il suo forte in situazioni come queste. Però – però vorrebbe farlo ed è già un passo avanti.
Il ragazzo sembra leggergli i pensieri e, con tutta la naturalezza del mondo, solleva gli angoli della bocca.
Un’ondata di
rosso
avvolge Derek,
senza preavviso.