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Autore: The Lady of His Heart 23    11/10/2015    0 recensioni
Will e Anastasia un amore che supera ogni confine
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia/Regina Rossa, Will Scarlet/Fante di Cuori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell’abito rosa cipria in quella vecchia catapecchia in mezzo al bosco poteva anche sembrare all’apparenza un vecchio straccio come tanti, ma per lei era molto più di questo. Era il suo abito. Era l’abito con cui aveva giurato amore eterno a Will. E l’abito con cui aveva detto addio alla sua vecchia vita ed era arrivata nel mondo delle Meraviglie. Le aspettative tanto attese di una vita perfetta in quel posto con il suo amato, si trasformarono in un’illusione. Le parole di sua madre le risuonavano in mente come lame taglienti e il ricordo del viso di Will tra la gente quando era stata nominata regina faceva ancora più male. Ma ora era li, nel posto dove tutto aveva avuto inizio e Will era li, accanto a quel vestito rosa davanti a lei. La sorpassò a denti stretti e uscì. Lei lo seguì.
“Will aspetta ti prego”lo supplicò.
“Perché?”
“Perché io non voglio che te ne vada”gli disse.
“Cos’altro potrei fare?”
“Restare”gli suggerì lei.
“Qui? Con te? Non se ne parla”
“Perché no?”domandò lei a voce tremante visibilmente scossa dalla sua presenza.
“Dammi un solo motivo per restare”
“Perché ti amo”disse lei ormai in lacrime.
“Anche io ti amavo Anastasia … ma adesso ”disse e scosse il capo.
“Cosa? Cosa è cambiato. Non puoi non dirmi che non provi nulla per me, hai dimenticato quello che c’è stato tra noi?”gli domandò lei stranamente arrabbiata.
“Non l’ho dimenticato ed è questo il punto! Non l’ho mai dimenticato. Perché credi che mi sia fatto strappare via il cuore dal petto?”
“Tu hai fatto … cosa? Come? Quando?”
“Al come dovresti saperlo … Cora ti ha istruita a dovere. Riguardo al quando invece, diciamo qualche giorno dopo il tuo tradimento”
“Will mi dispiace così tanto”
“Lo so … ma dispiace di più a me.”disse andandosene.
“NO, no. Will aspetta, WILL!”
“COSA? COSA ANASTASIA! Tu non puoi immaginare come mi sia sentito quando ti ho visto su quel maledetto balcone sotto braccio al tuo bel re. Mi hai messo da parte per una stupidissima corona rossa …buttato via come un sacco di spazzatura. E tu pensi davvero che possa perdonarti”
“Non parleresti così se avessi un cuore”
“Non sarei neanche qui se il mio cuore fosse al suo posto. Perché sarei già morto di dolore.”
“Non dire così”
“E’ la verità … è risaputo che faccia male, l’ho imparato a mie spese purtroppo.”
“Perché credi che abbia fatto tutta questa strada? Perché credi che mi sia alleata con Jafar? Cercavo di aiutarlo a infrangere le leggi della magia solo per poter tornare indietro e strare con te”
“Così che io avrei vissuto in una menzogna? ”le domandò Will vicinissimo.
“Sono pronta a rinunciare tutto pur di riaverti indietro. Pur di averti con me” Anastasia stava ancora parlando quando Will si allontanò da lei scuotendo la testa. Anastasia lo seguì. “Di sentirti mio ancora una volta” disse a voce sempre più alta.
“IO ERO TUO!”disse Will con un urlo voltandosi verso di lei. “Completamente” aggiunse poi a voce più calma e pacata “Ma tu mi hai spezzato il cuore Anastasia … non potrò mai perdonarti per questo”e detto ciò si allontanò nella fitta vegetazione.
Anastasia rimase li con lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi zuppi di lacrime, senza seguirlo. Nel gelido vento che tirava da quelle parti riusciva a vedere il suo respiro dissolversi in aria davanti a lei. Cadde a terra tremante e ci rimase per un po’ prima di rimettersi in piedi e ritornare a palazzo.

Jafar la stava aspettando. Pincopanco l’aveva avvisata che avevano catturato un ladro e che ci sarebbe stata un’esecuzione. Fece appena in tempo a voltarsi che vide le spalle di Will in corridoio. Senza pensarci due volte gli corse dietro e osservò che due guardie lo trasportavano nelle segrete. Li seguì e quando fu sicura che nessuno l’osservasse sollevò il braccio dinnanzi a se e in pochi secondi le guardie vennero scaraventate contro il muro ai rispettivi opposti. Will si voltò e l’osservò.
“Anastasia?”le domandò. “Seguimi!”gli ordinò lei e lui la seguì senza farselo ripetere due volte.
“C’è un passaggio a pochi passi da qui. Dobbiamo raggiungerlo. Ti porterà fuori dal palazzo”
“Non credere che questo cambi le cose”
“Permettimi di rimediare. So che è un tentativo inutile, ma permettimi di aiutarti. Non posso permettere che tu muoia”disse lei.
“Come preferisci”ma appena fece per andarsene sentì dei passi dietro di lui.
“Non avresti dovuto tradirmi cara”era la voce di Jafar. Will fece appena in tempo a voltarsi per assistere al tremendo attacco. Jafar aveva afferrato Anastasia da dietro e di sorpresa le aveva infilato una mano dentro la spalla. Anastasia aprì la bocca e ansimò di dolore. Jafar la scosse con violenza e Anastasia reagì urlando e dimenando si, ma ormai per lei non c’era via di scampo.
Sebbene ogni singola cellula del suo corpo continuava a ripeterle che lei lo aveva tradito si scaraventò urlando contro Jafar, ma prima che potesse raggiungerlo le guardie reali riuscirono a bloccarlo.
“NO! ANASTASIA!” urlò così forte che i vetri del castello tentennarono. Capì perfettamente cosa le stava facendo. Le stava strappando il cuore. Jafar contorse il braccio e strinse i denti lasciando intravedere solo il suo ghigno maligno. Poi tirò forte verso di se e Anastasia incominciò ad urlare in preda a una crisi di dolore.
“NON LA TOCCARE! NO! LASCIALA STARE!”continuava ad urlare Will dimenandosi come un pazzo. Il cuore di Anastasia brillava sul palmo di Jafar. Rosso, vivo e pulsante. Nel briciolo di lucidità che le restava, Anastasia riuscì appena in tempo a sussurrargli.
“Ti amo Will”
Proprio in quell’istante dal palmo della mano di Jafar caddero pezzetti di cenere e lei spirò. Le aveva frantumato il cuore.
“NO!”Will non la smetteva di urlare e dimenarsi. Jafar lasciò cadere il corpo di Anastasia a terra e ordinò alle guardie di liberare Will. Le guardie obbedirono e Will cadde a terra ricurvo sul corpo di Anastasia. Jafar stava blaterando qualcosa a proposito del fatto che nessuno doveva tradirlo, ma a Will non importava. L’unica cosa che capì fu il grido liberatorio di dolore che liberò dal suo petto. I muri del castello iniziarono a tremare e le guardie caddero a terra insieme a Jafar. Il tetto stava cedendo e i vetri delle finestre erano a terra in frantumi.
Quando finalmente riaprì gli occhi notò che era nel bosco a pochi passi dalla loro vecchia catapecchia di un tempo. Non capiva come fosse arrivato li e poi si ricordò dei desideri che Alice gli aveva regalato quando l’aveva aiutata a ritrovare Cyrus. Il primo lo aveva sprecato per una birra, il secondo per arrivare in quel posto e gli restava un solo desiderio. Purtroppo non era sufficiente a riportarla indietro, perché le leggi della magia non erano ancora stata infrante e dato che il castello in lontananza stava letteralmente crollando a pezzi, la cosa non si sarebbe risolata tanto velocemente. Non gli restava nient’altro da fare.
Rimase li, seduto a terra osservando lo splendido corpo senza vita di Anastasia cercando di capire come riportarla indietro.
Era arrabbiato con lei per averlo abbandonato, ed era arrabbiato con se stesso per averla convinta ad andare nel paese delle Meraviglie. Era furioso del fatto che nonostante si era fatto togliere il cuore dal petto continuava a provare ancora qualcosa per lei.
E a quel punto capì cosa fare. Prese il terzo e ultimo rubino e lo strinse forte nella mano. Quando al riaprì il piccolo rubino era sparito lasciando spazio al suo cuore. Rosso, pulsante e vivo esattamente come quello di Anastasia in mano a Jafar. Accora in ginocchio davanti la sua amata ispirò a fondo e con un colpo secco se lo infilò nel petto. Fu così doloroso che non la smise di urlare e dimenarsi. Il dolore che provava lo aveva preso completamente. Era così forte che lo stava uccidendo. Riuscì strisciando ad avvicinarsi al viso di Anastasia e prima di spirare la baciò.
Non importava che Cora gli avesse strappato il cuore dal petto. L’amore che provava per Anastasia era così forte da coprire qualsiasi vuoto dentro di lui. Perché l’amore non era solo nel suo cuore, era nella sua testa, nel suo corpo, nella sua anima, era in lui e niente e nessuno avrebbe mai rotto quel sentimento. Era solo troppo orgoglioso per ammetterlo con se stesso.

La verità è che il vero amore supera ogni confine, persino la morte stessa. E se si ama davvero qualcuno, si è disposti a scendere a qualsiasi compromesso, persino morire, pur di stare accanto alla persona amata. Perché l’amore è tutto questo. E’ folle. Ti fa ridere, piangere, urlare, e soprattutto ti fa sentire vivo … fin troppo vivo. Perché anche il dolore è vita. Ma è questo. Ed è bello. E va bene così.

   
 
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