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Autore: bambolinarossa98    12/10/2015    3 recensioni
"I rapporti d'amore sono più complessi di quelli di amicizia"
E' solo su questo indizio che Sai deve basare il suo primo appuntamento con Ino aiutato, ovviamente, da qualche figura esperta...
Dal testo:
{"Cosa fare durante un appuntamento? Mah, credo dovresti chiederle cosa le piace mangiare, quali sono i suoi hobby, i suoi progetti per il futuro... cose così" aveva consigliato Kiba "Ma non dire cose che potrebbero infastidirla, stiamo pur sempre parlando di donne... e di Ino"}
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sai | Coppie: Sai/Ino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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"I rapporti d'amore sono più complessi di quelli di amicizia"
Di questo oramai era sicuro, restava solo capire come comportarsi con precisione quando si aveva a che fare con una relazione amorosa.
Innanzitutto bisognava uscire con la propria partner così da rafforzare il proprio rapporto e conoscersi meglio.
Quello non era un problema, Ino lo aveva già invitato per un appuntamento quella sera e ovviamente lui aveva accettato pensando che fosse una semplice uscita tra amici... quando però Sakura gli aveva spiegato che quello era un appuntamento si era trovato in difficoltà, quindi era corso in biblioteca a cercare un libro a tal proposito.
Credeva di essere pronto ma pensò che era meglio chiedere un consiglio a qualche esperto in materia, si era detto.
"Inanzitutto dovrai farle dei complimenti per l'abbigliamento o i capelli, a lei piace che le si facciano i complimenti" gli aveva detto Shikamaru appena saputo tutto "Portale dei fiori, dei gigli bianchi: sono i suoi preferiti."
"Quindi complimenti ed un mazzo di gigli bianchi" ripeté Sai scrivendo tutto su un taccuino.
"Poi, non so, intavola una conversazione... non sono molto esperto di appuntamenti "


"Cosa fare durante un appuntamento? Mah, credo dovresti chiederle cosa le piace mangiare, quali sono i suoi hobby, i suoi progetti per il futuro... cose così" aveva consigliato Kiba "Ma non dire cose che potrebbero infastidirla, stiamo pur sempre parlando di donne... e di Ino."

"Dovresti parlare un po' anche di te" aveva detto Naruto "Dopotutto in un appuntamento bisogna sopratutto conoscersi meglio ma non andare troppo nell'intimo, è solo una prima uscita. Resta nel formale."
"E' strano detto da te, a quanto ne so non sei mai uscito con una ragazza" rispose lui, col suo solito fare innoncente e schietto che fece drizzare i capelli al ragazzo.
"E, fammi un favore" aggiunse poggiandogli una mano sulla spalla con una certa difficoltà, quasi volesse usarla per dargli un pugno "Non parlarle così."
"Così come?"
"Insomma, non essere te stesso. Sii sincero ma non troppo, non parlare dei fatti suoi e non fare riferimento a nulla che possa infastidirla."

"Devi essere te stesso, Sai. Non mentire solo per compiacerla e sii sincero più che puoi" quello era stato il consiglio di Hinata.
"Ma Naruto mi ha detto di fare esattamente il contrario" rispose lui confuso.
"Naruto intendeva che... beh, sei troppo sincero e a volte quello che pensi può creare fastidio negli altri. Cerca solo di non dire troppo apertamente qualcosa di troppo spiacevole, ecco."

"Ma sopratutto non dire che sono stato io a dirti questo!"
Ecco l'ultimo consiglio che gli avevano dato tutti, quasi avessero paura che Ino potesse sbranarli se avesse saputo che aveva chiesto a loro.
Tuttavia si sentì pronto per quella sera, aveva portato il taccuino su cui aveva annotato i consigli dei propri amici e quelli letti nel libro oltre ai dodici gigli bianchi chiusi in una busta di carta trasparente. Sapeva già cosa fare e non aveva alcun problema nel farla, sembrava così semplice.
"Consiglio sulle donne n° 12: le ragazze sono sempre in ritardo" lesse "Consiglio sulle donne n° 17: valle a prendere a casa loro sopratutto se si hanno regali ingombranti con sé" guardò il mazzo di fiori e decretò che sì, poteva essere ingombrante, quindi si diresse verso la casa di Ino.
Lei non era ancora pronta benché fosse in perfetto orario ma dopotutto si sa che le ragazze sono sempre in ritardo, quindi aspettò nell'ingresso con suo padre. Inoichi gli rivolse uno sguardo inquisitore non appena sua figlia fu scomparsa oltre le scale ancora con indosso l'accapotoio.
"Ascolta, ragazzo, mia figlia è giovane e accetto che esca con i ragazzi" gli disse "E tu sembri un tipo a posto ma alza un dito di troppo su di lei e te le taglio quelle mani!"
Consiglio sulle donne n° 24: fai buona impressione sul padre, assicuralo che sua figlia è al sicuro con te, ripeté nella propria mente prima di esibirsi in uno dei suoi soliti sorrisi, non aveva capito affatto il riferimento ma cercò di non mostrarsi sprovveduto "Molto piacere, signor Yamanaka, il mio nome è Sai" si presentò tendendo la mano che l'uomo afferrò guardigno "Non si preoccupi, intendo usare la mie mani solo per tenere le bacchette della cena" rassicurò.
Inoichi si limitò ad annuire brevemente dopo averlo scrutato con attenzione. In quell'istante Ino scese le scale vestita di tutto punto e pronta per uscire, sorridente come sempre e come sempre molto carina.
"Tieni" Sai gli porse i fiori non appena lei gli fu di fronte, la vide arrossire e prenderli imbarazzata.
"Grazie" mormorò "Su, papà, va via!" esclamò poi notando che il padre li guardava attentamente. Inoichi si limitò a lanciare uno sguardo di sbieco ad entrambi per poi sparire oltre una porta "Li metto in un vaso, non sai quanti ne abbiamo qui in casa" informò aprendo uno sgabuzzino e tirandone fuori un vaso di porcellana bianca con delle rose blu, appena la richiuse il rumore della porcellana infranta li raggiunse dall'interno "Sicuramente non era nulla di importante" rassicurò prima di infilare i fiori nel vaso e poggiarlo su un mobile vicino alle scale "Allora andiamo?"
Il tragitto fino al ristorante fu molto silenzioso ma Ino non la smetteva di sorridere, era anche peggio di lui quando fingeva i suoi, poi si ricordò del consiglio di Shikamaru e pensò che fosse un ottimo momento per metterlo in pratica: "Hai un bel sorriso" disse cogliendola di sorpresa.
"Ti ringrazio..." rispose lei.
Dalla sua reazione capì che per quella sera i complimenti potevano bastare, Hinata aveva detto di non esagerare e quello era stato anche meglio del dirle che era vestita bene o aveva una bella acconciatura.
Arrivati lì si sedettero ad un tavolo e ordinarono.
"Allora, dimmi di qualcosa di te" cominciò Ino sporgendosi verso di lui.
"Beh" Devo parlare un po' di me ma restando nel formale, cosa potrei dire? "Cosa vuoi sapere?" chiese d'istinto.
"Non saprei... qual'è il tuo hobby?"
Hobby: cosa mi piace fare nel tempo libero "Dipingere" rispose.
"Ah, sì, so che sei molto bravo. Mi piacerebbe vedere qualche tuo disegno"
"Se vuoi posso farti vedere la collezione che ho a casa mia" propose.
"Oh, sì, mi piacerebbe tanto!"
Stava andando bene, per il momento: la conversazione era nel formale, non stava sfociando in niente di 'intimo' e la serata proseguiva alla grande. Dopotutto un appuntamento non era poi così complicato!
Chiacchierarono del più e del meno per tutta la durata della cena e Sai sentiva di essere a suo agio ogni secondo di più, era facile come fare amicizia solo che quella era una relazione amorosa. Lo aveva letto nel libro: quando due ragazzi escono per un appuntamento tra loro deve/o potrà sbocciare una relazione d'amore.
Ciò signifcava fidanzati; quindi lui doveva essere il fidanzato di Ino dato che era uscito con lei. Sì, il concetto era chiaro da capire e semplice da mettere in pratica.
Non pensava fosse così semplice trovarsi una ragazza e dire che Naruto si disperava solo con Sakura; bastava uscire insieme per un appuntamento, ecco tutto.
Al termine della cena uscirono dal locale dove poterono vedere che era già scesa la notte, i lampioni per le strade erano accesi e la prima cosa che Sai fece fu dirigersi verso casa di Ino.
"Ma dove vai?" chiese lei.
"Ti accompagno a casa" rispose lui. Era il consiglio n° 45: accompagnare sempre la ragazza a casa dopo un appuntamento, sopratutto se è buio.
"Ma mi avevi detto che mi avresti fatto vedere i tuoi disegni."
"Oh, tu intendevi adesso?"
"C'è per caso qualche problema? Se non ti va facciamo un altra volta."
Consiglio sulle donne n° 36: mai deludere una ragazza "No, non c'è nessun problema. Vieni, ti faccio strada" tornò indietro per raggiungerla e si diresse verso la direzione opposta.


"Non far caso al disordine, lascio i pennelli ovunque" disse aprendo la porta.
"Disordine? E' più ordinata della mia camera!" esclamò lei notando lo scintillio sulle superfici.
"Sei un tipo disordinato?" chiese lui.
"Beh, generalmente no" rispose lei curiosando per la stanza "Però sono molto ficcanaso!" aggiunse con un sorrisino colpevole.
"Non preoccuparti."
"E' questa la tua collezione?" domandò avvicinandosi ai quadri sulla parete "Sono molto originali... ma nessuno di loro ha un titolo?"
"No, io non do titoli ai miei disegni. Non saprei proprio come chiamarli" confessò avvicinandosi.
"Questo però un titolo ce l'ha" aggiunse Ino indicando il dipinto sotto la finestra che ritraeva Sai, Naruto, Sakura e il Capitano Yamato. La targhetta di ferro diceva: Compagni.
"Beh, questo è l'unico e forse il nome ti sembrerà un po' infintile però... ho creduto che fosse il più azzeccato."
"Non lo trovo infantile, anzi è molto bello... il nome ma anche il disegno. Sei davvero bravo."
"Ti ringrazio."
E scese il silenzio, per la prima volta da quando era iniziata la serata Sai non sapeva che dire o cosa fare, fino a quel momento se l'era cavata grazie ai Consigli ma ora... che fare?
"Qualcosa non va? Ti vedo teso" notò lei.
"Oh, no, va tutto bene."
Non era previsto questo, avrei dovuto riaccompagnarla a casa dopo cena e la serata sarebbe dovuta finire. Ma cosa devo fare una volta che l'ho invitata a casa mia?
Aprofittò del fatto che Ino stesse osservando i suoi disegni per dirigersi verso il proprio zaino ed estrarne il libro che sfogliò.
Se si invita la propria compagna a casa propria è possibile che la tensione possa farsi più forte, quindi servite una buona tazza di tè per rilassare l'atmosfera, lesse, Si, si può fare "Ino, ti va una tazza di tè?"
"Cosa? Oh, sì molto volentieri."
In meno di qualche minuto il bollitore era già sul fuoco e il silenzio seguito dalla tensione si fece più forte che mai, cominciava a sentire anche caldo quindi aprì la finestra. Non gli era mai capitato di sentirsi così e quella sfilza di emozioni lo disorientavano.
"Sai, sei sicuro di stare bene?" domandò Ino visibilmente preoccupata, raggiungendolo sul balcone "Sei così pallido, vuoi che chiami un medico?"
"No, no, sto bene, tranquilla... è solo che non sono abituato a tanta tensione, è complicato per me..." spiegò ma il fischio della teiera gli annunciò che l'acqua era pronta. Corse in cucina e si scottò le dita mentre versava l'acqua.
"Sai, Sai... calmati!" esclamò Ino togliendogli la teiera di mano e poggiandola sul tavolo "Sei troppo agitato, rilassati" e aprì la fontana tirandogli a forza la mano sotto.
"Ma il té..."
"Lascia stare il té!" sbottò lei costringendolo a sedersi "Piuttosto, dimmi se c'è qualche problema. Se la mia presenza ti da fastidio me ne vado."
"No! No, non è questo..." poi sospirò e si alzò, tornò in sala seguito dalla ragazza e prese il libro col taccuino progendoglielo.
"Questi cosa sono?"
"Consigli... ecco, consigli su come affrontare un appuntamento" disse "Io non mi sono mai ritrovato in una situazione del genere quindi ho cercato qualcosa che potesse aiutarmi e... beh, ho chiesto anche agli altri. Adesso però non so cosa fare, mi sento teso e questo mi manda in agitazione" confessò.
Ino guardò perlpessa i due libricini sfogliandoli velocemente, sembrò leggere qualche pagina del taccuino poi guardò Sai... e scoppiò a ridere.
"Sì, lo avevo immaginato" disse tra una risata e l'altra "Ma non ti devi preoccupare e sopratutto non ti servono dei consigli. Per certe cose non puoi seguire passo passo un libro. Ti devono venire spontanee."
"Ma il problema è questo, io non sono abituato a provare emozioni e i gesti spontanei vengono proprio da queste. Se non so decifrare le emozioni non posso sapere cosa mi viene spontaneo fare" spiegò con naturalezza.
"Beh, Sakura mi aveva detto che sei un po' complicato in fatto di rapporti con gli altri ma non pensavo che addirittura non provassi emozioni" rispose lei sconcertata.
"Non è che non li provo è solo che... non so come decifrarle. Nella Radice mi hanno insegnato a mettere da parte ogni genere di sensazioni per concentrarmi esclusivamente sulla missione quindi..."
"Beh, allora segui l'istinto. In missione bisogna far conto anche di questo se ci si trova in situazioni particolari. A te cosa viene in mente da fare in questo momento?" chiese Ino posando i libri sul tavolo.
Sai restò in silenzio per qualche istante cercando di pensare a qualcosa ma aveva la mente completamente vuota. "Niente" rispose alla fine "Assolutamente niente."
"Beh, a me invece viene spontaneo fare solo una cosa in questo momento" decretò lei.
"Ah, sì, e cosa?" ma non ebbe nemmeno finito la frase che la ragazza si alzò sulle punte e lo baciò passando le proprie braccia intorno al suo collo.
Ecco, questo era decisamente troppo! Se prima la tensione lo aveva disorientato ora quell'improvviso calore che gli era risalito lungo lo stomaco mischiato alle vertigini lo mandavano in totale confusione. Perché stava provando quello? Era solo un bacio dopotutto, i ragazzi si baciavano in continuazione e non aveva mai pensato che fosse una sensazione così spiacevole da provare.
Se era così ogni volta che doveva baciarla preferiva evitarlo.
Ino si staccò pochi secondi dopo e lo guardò in maniera diversa dal solito, aveva gli occhi luminosi, le gote arrossate e il suo respiro era leggermente più accelerato.
In un attimo, non sapeva come, Sai si ritrovò seduto sul divano con lei sulle proprie gambe. Lo stringeva in modo troppo possessivo ed era attaccata a lui quasi fastidiosamente: che diamine voleva fare?
"C'è un modo migliore del té per sciogliere la tensione" gli sussurrò all'orecchio.
"Non credi che dovrei con..." tentò lui allungando il braccio oltre il divano per prendere il libro restando schiacciato su di esso.
"Non serve un libro per questo" rispose lei togliendoglielo di mano per poi gettarlo via, e quando lo baciò nuovamente il suo istinto gli disse chiaramente cosa fare: poggiò le mani sui suoi fianchi e si lasciò guidare...


Angolo Autrice:
e niente, io lo immagino così il loro primo appuntamento, Ino che fa la prima mossa (in tutti i sensi) perché, davvero, se aspettiamo a Sai facciamo notte xD
Spero che vi piaccia, ringrazio tutti quelli che leggeranno e recensiranno: siete delle buone anime pie :3
Baci,
bambolinarossa98

   
 
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