Una piccola SmoAce senza grandi pretese XD
Ci tengo a dedicarla a due persone^^
La prima è Kikisama XD
Dovete sapere che la Kiki è fan delle AceRufy e che anche a me piacciono ma soprattutto graficamente e non mi ispirano (non ancora almeno) nelle fic, e visto che le piace come scrivo ha ripiegato nel dirmi: " Scrivi tante SmokerAce" e cercherò di accontentarla XD
La seconda è Haku ^O^
Non la conosco personalmente ma ho letto - e leggo tutt'ora - le sue SmoAce**
Ne sono totalmente innamorata *ç*
Quindi perché non dovrei dedicarla a colei che mi fa amare questa coppia ancor di più? XD
Quindi, ora vi auguro una buona lettura! ^O^/

{ Ardent Smoke ~

Non poteva fare a meno di guardarlo.
Era come una calamita che lo costringeva a percorrere, più e più volte, quella figura senza mai stancarsi.
Capelli corvini, morbidi e lucenti, un po' arruffati.
Occhi chiusi con le lunghe sopracciglia che si posavano sulle guance spruzzate di lentiggini.
Labbra socchiuse, fini ed invitanti.
Corpo nudo, atletico e magro.
Non ne vedeva la schiena ma sapeva cosa svettava grande e inquietante.
Un tatuaggio che, ogni volta che lo incontrava, cercava di ignorare.
Un tatuaggio che gli ricordava ogni giorno quanto fossero dannatamente diversi.
Lui un marine e l'altro un pirata.
Nemici sin dall'alba dei tempi.
Eppure, loro due, erano anche amici di letto.
Sbuffò e cercò, nel comodino, due sigari per cercare di concentrarsi su qualcos'altro che non fosse il giovane.
" Ti fai i sigari post sesso, eh vecchio?", una voce canzonatoria, un po' impastata dal sonno, lo costrinse a poggiare di nuovo lo sguardo sull'amante, scontrando due già vispe iridi che lo fissavano.
" Fumo sempre.", ribatté breve, prendendo l'accendino.
Il giovane si mise seduto e con un leggero gesto face accendere i due sigari in una piccola fiammata.
" Perché usare l'accendino quando hai me?", lo stuzzicò malizioso.
" Tsk...", inspirò e lasciò uscire dalle labbra socchiuse un filo di fumo, osservando la schiena del pirata.
Il marchio di Barbabianca.
Era quello a separarli.
Quel dannato tatuaggio che segnava la fede del suo giovane amante.
E gli dava fastidio.
Sì, proprio a lui.
Al freddo Smoker, il Cacciatore Bianco della Marina.
Colui che non si era mai affezionato a nessuno e che non voleva stringere legami con nessuno, aveva iniziato una relazione mista al sesso con un pirata.
Ovviamente se faceva una cosa, lui la faceva in grande e il suo amante non era un pirata qualsiasi, era Portuguese D. Ace, Comandante della Seconda Flotta di Barbabianca.
Sbuffò un'altra nuvoletta di fumo.
Seccato e irritato.
Quello che stava accadendo era fuori dal mondo ma... gli piaceva.
Di certo non l'avrebbe mai ammesso ma quella situazione, così fuori dagli schemi, così eccitante, gli era gradita.
Provava un pizzico di orgoglio nel piegare sotto i suoi tocchi Ace e nel sentirlo gemere il suo nome come se fosse la sua unica ragione di vita.
D'un tratto i due sigari gli vennero tolti dalle labbra e, torvo, guardò il giovane amante.
" Che c'è?", era quasi esasperato.
Come un bambino, Ace, cercava sempre attenzioni che lui non poteva, né voleva, dargli.
" Oggi parti, vecchio.", rispose l'altro, sedendosi comodamente tra le sue gambe, spegnendo sul posacenere i sigari.
" Sì. E allora?"
" Allora voglio godere ancora un po' della tua scostante e noiosa compagnia.", un sorriso gli increspò le fini labbra, fin troppo vicine a quelle dell'uomo.
Poteva sentirne il respiro caldo.
Il profumo che... sì, sapeva di bruciato.
Tutto in Ace ardeva e forse era anche per quello che Smoker non riusciva a fare a meno di quell'idiota di un pirata.
Burbero lo afferrò per i fianchi spingendolo sotto si sé, intrappolandolo tra il materasso e il suo corpo.
Lo sentì ridacchiare e allacciargli le braccia al collo e poi via...
Labbra unite.
Gemiti soffocati.
Occhi che combattevano per rimanere aperti per vedere l'amante.
E i loro corpi.
Ardenti.
Sudati.
Vogliosi l'uno dell'altro, dimentichi di tutto e tutti.
Bisognosi solo di quel contatto e di quel rassicurante abbraccio nel quale si stringevano durante l'amplesso.
Appartenevano l'uno all'altro, perché si sa: dove c'è il fumo c'è sempre anche il fuoco.