Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: valedia    13/10/2015    0 recensioni
Amore, non ne conosco il significato.
Un sentimento da me conosciuto solo nei film deprimenti.
Chissà quando toccherà a me.
Lui mi fa divertire, mi fa voglia venir voglia di urlare ma mi fa sentire amata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Devo assolutamente raccontare tutto alla mia amica.
Prendo il mio cellulare e la chiamo subito.
Squilla.
< Ehi > mi risponde entusiasta. < Rose mi senti? > purtroppo la linea a volte fa capricci più del mio stomaco quando a fame e io ho sempre fame.
< Rose, ho incontrato un ragazzo > le dico velocemente.
Sento un urlo che mi fracassa i timpani. < Raccontami com'è, è bello? Ti sembra sincero? È stato in galera? > mi parla ancora più velocemente.
< Non lo so > le dico semplicemente.
< Ma sei pazza? Sono cose da sapere > mi sgrida.
< Tutti mi date sempre della pazza! E comunque l'unica cosa che so di lui è il suo nome: Edward ma vuole che lo chiami Ed >.
< Brava la mia amica, quando vi vedrete? > mi chiede.
< Questa sera >.
E parte un altro urlo.
Sono le 18 è quasi ora e io non aspetto altro. Potrei dire che ci immagino già in luna di miele ma sarà un'altra delusione. Chi vorrebbe mai stare con una pazza come me...
Mi faccio la seconda doccia della giornata e non perché ne ho voglia ma perché non mi va l'idea d puzzare come un cane randagio.
Mi stiro i capelli e questa volta ci metto 20 volte prima che rimangono lisci. Indosso un paio di pantaloni neri e una canottiera marrone, le scarpe da ginnastica in caso fosse un maniaco e io devo scappare e un po' di matita. Un leggero rossetto rosa e sono pronta.
Scendo le scale e mia mamma di da mille raccomandazioni: non bere, non drogarti, non farti rapire...
Arriva un messaggio, è lui. Saluto mi mamma e scendo.
Apro la porta e me lo ritrovo in tutto il suo splendore: una maglia aderente nera a maniche corte e un paio di jeans chiari.
< Buona serata signorina, vorrei portarla in una pizzeria che a me piace molto. Che ne dice? > parla in modo galante è questo mi fa scappare una risata.
< Come vuole lei mio signore > e faccio un inchino.
Scoppiamo a ridere entrambi.
Il viaggio in macchina è strano, cerchiamo di conoscerci meglio, cantiamo le canzoni che passano alla radio finchè lo vedo irrigidirsi quando inizia a partire una canzone.
< Tutto bene? > gli chiedo preoccupata.
< Tutto bene stai tranquilla > e mi sorride.
So you can keep me
Inside the pocket
Of your ripped jeans
Holdin' me closer
'Til our eyes meet
You won't ever be alone
Wait for me to come home
Arriviamo in una pizzeria italiana, bene.
< Anch'io sono italiana >
< Ora capisco perché gesticoli > mi prende sotto il braccio e mi porta dentro.
Tutti lo salutano e le cameriere sono gentili con lui mentre a me mi guardano male. Ste bitch!
La smorfiosa n1 si avvicina per le ordinazioni, chiede prima a lui. Non mi mettono in soggezione i tuoi capelli neri, la tua pelle ambrata perfetta, i tuoi occhi azzurri o la tua 5 di seno. NO.
< Prima le signore > e fa gesto verso di me e io non posso fare a meno di sorridere. Al contrario di smorfiosa n1 che mi guarda arrabbiata. Brutta invidiosa con le angurie al posto delle tette.
< Prendo una semplice pizza margherita >. < br> < Io prendo lo stesso > e noto che mi sorride spesso.
Finalmente ci lascia soli e mentre aspettiamo inizia a raccontarmi di lui.
< Posso sembrare timido ma non lo sono, mi piacciono i tatuaggi e anche la matematica>.
< La matematica? > spalanco gli occhi.
Annuisce e ride.
< Parlami un po' di te > mi chiede e sembra sinceramente interessato.
< Non ci sono molte cose interessanti nella mia vita >.
. < Ma io voglio sapere > sembra un bimbo.
< Non so nuotare > dico una cosa stupida come sempre.
< Domani mettiti il costume, ti insegnerò io a nuotare >. Mi fa l'occhiolino.
Per fortuna arriva la pizza a salvarmi da questo momento imbarazzante.
Non mi sono mai sentita così bene e mangiare la pizza con lui è piacevole. Le smorfiose continuano a guardarci...male.
All'improvviso il suo cellulare squilla.
< Mi scusi un attimo? Devo rispondere è importante > .
< Certamente vai pure > gli sorrido e gli faccio segno con la mano.
Si avvicina di nuovo smorfiosa n1 insieme a smorfiosa n2.
< Che ti credi che lui è già innamorato di te? Sei una delle tante che vengono qua >. Mi dice acida.
< E invece a te non ti ha mai portato a mangiare la pizza qua, non è vero? > le dico superiore.
< Sei soltanto una volgare ragazzina, un cantante internazionale come lui non può di certo volere una come te >. Sputa velenosa.
Aspetta...cantante...?
< Che intendi con cantan? >
Ma non riesco a finire la frase che mi butta un bicchiere d'acqua sui pantaloni.
< Ops!> si mette la mano sulla bocca.
Falsa !
Il mondo si ferma, vedo tutto sbiadito, una forza maggiore prende possesso in me. Prendo la pizza che stavo mangiando e gliela tiro dritta sulla sua quinta di anguria. Poi mi abbasso, la riprendo e dritta in faccia.
Stavo per tirargli qualunque cosa quando due braccia forti mi tengono ferma nel suo petto.
Le nostre bocche sono vicine.

Ecco a voi il secondo capitolo, spero che vi sia piaciuto e che non ho sbagliato a scrivere nulla. Vi mando un bacione!! Alla prossima!!!
   
 
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