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Autore: YanginRuya    13/10/2015    1 recensioni
Salve...questa che sto per propinarvi è la prima Larry m-preg che scrivo...a dire il vero è la revisione di una mia precedente storia "Non solo per un'estate".
Cosa si prova a trascorrere tutte le mattine in classe con il ragazzo che ti piace mentre si bacia con la sua ragazza?
Louis, ha passato un anno a vedere Harry, il ragazzo che gli piace, esibirsi in dolci effusioni con la loro compagna di classe.
Durante l’estate però, le cose sono cambiate profondamente: Louis e Harry si sono avvicinati, hanno iniziato una relazione segreta, stroncata drammaticamente prima dell’inizio dell’anno nuovo.
Adesso, sembrerebbe tutto come prima, se non fosse per Harry che non fa più l’esibizionista con la sua ragazza e Louis che ha un grosso segreto che non potrà nascondere ancora per molto.
Ma l’avventura estiva tra i due ragazzi, è stato solo un gioco per Harry? Un modo per provare qualcosa di nuovo ed evadere dalla routine con la sua ragazza o le sue azioni sono state dettate da qualcosa di vero?
Tra i due ragazzi non ci potrà essere mai più niente?
|| Larry || Louis!Mpreg || accenni Ziam; NiallxNuovoPersonaggio ||
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Mpreg
- Questa storia fa parte della serie 'La magia dell'estate (Larry Version)'
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Angolo per me
Poche semplici parole sulla storia.
Come già detto è la prima nel fandom...ho preso una mia vecchia storia e ho campiato i personaggia, sappiate poi che ho intenzione di pubblicare anche le altre della serie.
In questa storia, Louis non ha una miriade di sorelle, ma solo una gemella: 
Wilhelmina (avete capito perchè).
Avevo in mente di fare una cosa del genere da tempo, ma solo la richiesta di Amai majo di poter riscrivere la mia serie "La magia dell'estate" in Larry Version e pubblicarla su Wattpad, mi ha dato la forza d'iniziare questo piccolo progetto, quindi Amai: GRAZIE!
Spero che la storia vi piaccia e a breve pubblicherò il continuo, che in realtà viene prima.





 
Non solo per un'estate


« Stai ingrassando » quella constatazione rimbomba nell’aula silenziosa come un fulmine a ciel sereno.
Gli sguardi dei pochi presenti si sposta dalla bionda che ha parlato al basso ragazzo castano a cui è stata rivolta quella frase.
Louis sospira stanco e ignora quel commento; Swift, stizzita per esser stata ignorata continua, approfittando dell’assenza del professore.
« Dovresti smetterla di mangiare quella roba che Malik e Horan ti danno » commenta leggera.
I due ragazzi chiamati in causa, Zayn Malik e Niall Horan che siedono ai lati del loro migliore amico, alzano la testa confusi da quella provocazione di poco conto.
« Pensa per te che mangi quelle cavolo di gallette di riso e cereali del cazzo e rimani comunque troppo in carne per i TUOI gusti! » ribatte Niall, i ragazzo biondo tinto vicino alla finestra.
Swift rimane colpita da quella battuta, ma torna subito all’attacco
« Almeno io ho qualcuno a cui piaccio lo stesso e non sono una zitella come lui » afferma convinta, spostando lo sguardo sul suo ragazzo.
Harry Styles, seduto due fila dietro a Louis, alza i suoi occhi verdi al cielo e si spettina i folti ricci castani infastidito per essere stato tirato in causa, mordendosi le labbra per non parlare.
Il liscio si alza in piedi di scatto rosso di rabbia, attraversa la classe in due falcate e si ferma davanti al banco della ragazza.
« Non faccio tanto schifo se ragazzi che stanno con vacche della tua specie preferiscono venire a letto con me piuttosto che stare con la propria ragazza » afferma con tutta la rabbia che ha in corpo.
Nessuno fiata o si muove, tranne per Harry che sta tossendo convulsamente per tornare a respirare dopo esser caduto dalla sedia.
« Tomlinson, che ci fai in piedi? » domanda il professor King appena entrato in classe.
Louis torna a sedersi al suo posto, dove trova Zay pronto a calmarlo con una mano sulla schiena e Nì che lo guarda molto preoccupato.
Finalmente la lezione inizia, ma sono tutti troppo presi dalla reazione del loro compagno di classe.
È iniziato da un mese il loro quarto anno e sono a conoscenza dell’omosessualità del loro compagno di classe sin dalla prima, ma mai lo avevano sentito parlare in quel modo.
Più scioccati dalla sua reazione, nessuno a parte Harry, ha notato che il liscio ha insinuato che Swift sia cornuta, ma aveva torto o ragione?
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Louis è sdraiato sul letto in camera sua nella solita posizione scomposta, con le gambe appoggiate al muro e la testa fuori dal letto.
Quella mattina a scuola era stata movimentata: tutta colpa del prof di storia e dei suoi ritardi.
Finite le lezioni, i tre amici si erano diretti a casa di Louis, la più vicina, ma se durante il tragitto Louis voleva solo dimenticare quella giornata, i due ragazzi stavano meditando su come far sputare il rospo al loro amico.
Adesso, dopo un abbondante pranzo rigenerante, il liscio è comodamente sdraiato a testa in giù, l’amico Zayn, con la pelle scura che risaltava sul muro bianco, intento a disegnare su un grosso blocco da disegno seduto vicino alle sue gambe e Niall a consumare il suo joistik dell’ X-Box.
« Allora Louise, vuoi dirci cosa succede? » chiede il biondo tinto, estraniando finalmente la sua voglia di conoscenza, lasciando perdere complicati piani e andando dritto al punto.
 
Era dall’inizio dell’estate appena passata che Nì e il suo caro amico si erano accorti che qualcosa nel loro ragazzo era cambiato, per poi degenerare durante gli esame di recupero a inizio anno, ai quali lui non aveva neanche dovuto partecipare.
Ora sembra più tranquillo, morbido e rotondo, ma è chiaro che nasconde qualcosa.
Louis, dal canto suo, storge la bocca in un amorevole broncio perché odia quel soprannome, “È per le femmine, non per i maschi”, ma lui vuole troppo bene al suo amico per costringerlo ad non usarlo.
 
Niall era il tipico adolescente, a cui piace scherzare e il sorriso perennemente sul volto, che porta gli altri a non prenderlo, quasi mai, sul serio, ma sempre pronto a tirare fuori la parte più seria di se stesso quando c’era da difendere i suoi amici.
Zayn in vece era l’opposto del biondo, pacato e silenzioso, sempre pronto ad ascoltarti qualunque cosa tu avessi da dire, ma con la cosa giusta da fare o da dire sempre pronta al momento opportuno.
Si conoscevano sin dai tempi dell’asilo ed erano riusciti a non separarsi mai; quando i genitori di Zayn si erano appena trasferiti dal Pakistan e quelli di Niall dall’Irlanda.
Quei due erano stati i primi a sapere della sua omosessualità, anzi, « Sei gay » se ne era uscito Nì un giorno di pioggia in seconda media e lui, quasi un anno dopo, era arrivato alla conclusione che il ragazzo avesse ragione.
Sempre loro, lo avevano convinto a fare coming-out con i genitori ed erano a tenergli una mano sulla spalla nel momento del confronto con i suoi.
Quella sera, si era aspettato di tutto e in vece, ottenne solo il padre che lo fece sedere di peso su una sedia per rivelargli cosa avevano scoperto i dottori prima che nascesse: “Louis, fai parte di quel 20% della popolazione maschile in grado di portare a termine una gravidanza” furono le parole del padre.
Nel giro di zero virgola tre secondi, si ritrovò l’amico irlandese attaccato al collo, che lo scuoteva strillando felice, mentre Zay lo fissava allibito.
La cena che seguì, fu la più strana di tutte, tra la sua sorella gemella Wilhelmina che continuava a fissare affamato Niall, lo stesso ragazzo che non faceva che parlare di tutine e pannolini con gli occhi a stella, il moro che lo guardava con un chiaro segno di disgusto sul viso, suo padre che si godeva il pasto e sua madre che gli riempiva la testa di anticoncezionali.
Erano stati sempre loro a stargli vicino durante la sua prima cotta non corrisposta in prima superiore e dopo la sua prima relazione finita male in seconda.
Adesso, dopo un anno di pausa, gli sarebbero stati vicino anche ora che era nella merda?
 
« Mi sono innamorato » sospira Louis, sperando di non essere udito.
Il blocco da disegno che Zay tiene in mano viene sbattuto con un colpo secco sul letto, seguito da quello del joistik che cade per terra.
L’atmosfera si fa pesa e silenziosa; le lancette dei secondi che scandiscono i minuti che passano, sono l’unico suono udibile.
« Questa è nuova » ghigna il pakistano, avvicinandosi al ragazzo.
« Ti prego, dimmi che non è un etero inavvicinabile che non sa neanche che esisti » si lagnia il finto biondo.
« Peggio - sospira Louis - Aspetto suo figlio ».
« COSA?! » urlano i due ragazzi, facendo sussultare il liscio.
Tre secondi e la porta della camera si spalanca di colpo, rivelando la presenza di una ragazza non molto alta, occhi azzurri e capelli castano chiaro, o anche detta Wilhelmina, la versione femminile di Louis.
« Cosa è successo? » domanda preoccupata la nuova arrivata, spostando apprensivamente lo sguardo sui tre ragazzi, soffermandosi qualche secondo in più sull’irlandese.
Nì fa un sospiro sofferto, facendo segno alla castana di sedersi tra loro.
Minnie si chiude la porta alle spalle andando a sedersi piuttosto vicina al ragazzo che l’ha invitata a sedersi.
« Louis deve darci qualche spiegazione » afferma Nì, avvicinandosi impercettibilmente alla ragazza vicino a lui.
In tutto questo, Zay è rimasto in silenzio, osservando con attenzione il comportamento sospetto dei due.
« Cosa hai combinato Boo? » chiede preoccupata e allo stesso tempo lei al gemello.
« Scusa Minnie, ti ho deluso profondamente » Louis ammette sedendosi composto.
« Comincia a raccontare dall’inizio » lo incita la sorella, sorridendo rassicurante.
« Avete presente il centro sportivo dove ho lavorato questa estate? » comincia titubante.
« Dove c’erano tutti quei ragazzi carini tutti sudati e tu non volevi che venissimo a trovarti la maggior parte delle volte? » fa il moro, ritornando al presente.
« Non volevo che veniste perché c’era anche Harry » si difende il liscio.
« Il nostro compagno di classe? » domanda Nì titubante, Louis annuisce.
« Per essere etero e innavicinabile lo è - commenta Zay - Sta con al Swift »
« Ma sa che esisti » continua l’altro.
« Dopo un mesetto abbiamo cominciato a passare molto tempo insieme, uscendo anche per una passeggiata e poi… »  si ferma titubante.
« Eeee poiiii? » lo incitano gli altri tre.
« Esiamofinitialettoinsieme » se ne esce tutto d’un fiato.
« Cosa hai detto? » la voce fredda di Nì spaventa anche il pakistano.
« Siamo andati a letto insieme fino al giorno degli esami di recupero » ripete con più calma.
« E sei andato a letto solo con lui ultimamente? » la voce del moro trema, Louis annuisce sconsolato.
« Damnù » sussurra invece l’irlandese.
« E quindi? » domanda Wilhelmina, sicura che la risposta non le piacerà.
« Tuo fratello non è arrivato al punto cruciale » ammette Nì.
« Sono incinto...di tre mesi » afferma sicuro Louis.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Un mese è passato da quando Louis ha rivelato ai suoi amici e a suo sorella di aspettare un bambino ed è rimasto molto contento quando Wilhelmina, dando prova di aver preso molto bene la cosa, lo ha abbracciato stretto facendogli le congratulazioni e poi ha ammesso che lei e Nì stessero insieme da un anno, causando l’imbarazzo più totale nel ragazzo.
La stessa sera, ha rivelata la cosa ai suoi genitori che non hanno presa la faccenda tanto bene come Minnie; è stato un duro colpo per l’oro, perché in fondo Louis ha solo diciassette anni, studia ed è chiaro che il padre del bambino non lo aiuterà.
Nonostante tutto, hanno condiviso pienamente la decisione del figlio di non abortire e tenere il bambino, ammettendo che lo avrebbero supportato in tutto.
Louis è intento a rimuginare su tutte le informazioni che la madre gli diede quella sera su come sarebbe andata avanti la sua gravidanza eccetera, che non si accorge delle due ombre scure che si abbassano su di lui.
Nì e Zay sghignazzano divertiti allo spavento dell’amico.
« Ma siete diventati matti? » sibila il liscio, seguendoli con lo sguardo.
In risposta, i due ragazzi scrollano le spalle e si siedono vicino a lui, aspettando il suono che decreti l’inizio della loro tortura per quella mattina, che inizia con due ore di piscina, o anche chiamata: scuola.
« Sicuro di voler metterti in costume? » domanda il finto biondo, concentrato con un giochino di guerra sul suo telefonino.
L’altro ragazzo gli ignora, intento come sempre a disegnare.
« Potrebbe essere l’ultima volta » ammette piano il ragazzo, per non farsi sentire.
« È più grande del previsto » constata il ragazzo abbattendo due uomini con un colpo solo.
« Per forza - ribatte l’altro - Nei maschi è più veloce e poi sono due » afferma lui sorridendo.
Tre giorni prima, su consiglio della madre, Louis si era recato da una ginecologa specializzata accompagnato dalla costante presenza dei due amici e della sorella.
Era rimasto sorpreso quando la dottoressa gli aveva rivelato che la sua pancia era più grande del previsto, ma che era tutto apposto, per poi scoprire durante l’ecografia che la colpa era di due cuori che battevano.
A sentire quel suono, erano scoppiati a piangere tutti di gioia, tranne la dottoressa che era comunque commossa.
Se prima, la prospettiva di aver un figlio da solo, anche se completamente solo non era, lo spaventava, adesso sapere che erano due lo terrorizzava, ma questo non gli aveva fatto cambiare la sua decisione.
« Sicuramente noteranno qualcosa » continua l’irlandese, riferendosi ai loro compagni di classe.
- Quando chiederanno risponderemo - afferma Louis, stiracchiandosi la schiena.
Fortunatamente non ha ancora avuto i classici sintomi come nausea e voglie, ma è sempre stanco e ha il mal di schiena in continuazione.
« Hanno incominciato a dare calci? » chiede speranzosa Nì, non distogliendo lo sguardo dallo schermo.
« No, ma li sento muovere » esclama con il sorriso sulle labbra.
« Stanno proprio crescendo velocemente » sorride divertito l’altro, mettendo via il cellulare, dirigendosi verso la palestra.
Louis segue velocemente il finto biondo, dopo aver schioccato le dita davanti alla faccia di Zay per riportarlo in dietro dal suo mondo e nello stesso momento, la campanella suona, ma dei loro compagni ancora nessuna traccia.
 
Cambiarsi davanti ai suoi compagni non è trattabile, quindi il professore di ginnastica, consapevole della sua condizione, permette a Louis di cambiarsi nello spogliatoio dei professori, sapendo comunque che lo vedranno a breve.
Indossato il suo costume, si dirige nella “zona bagnanti” e trova i suoi amici già pronti, sedute sulla panchina a bordo piscina.
Riesce a sentire la voce delle ragazze che si stanno cambiando negli spogliatoi e si volta perché si sente osservato, trovandosi a fissare gli occhi azzurri della Swift che puntano disgustati la sua pancia.
« Dovresti veramente metterti a dieta - commenta acida - e decidere di fare qualche sport per far sparire quella roba »
La sua amica ride come un oca, mentre le altre la guardano confuse, come se non capissero chi hanno davanti.
« E tu dovresti smetterla di dargli contro » la voce bassa e roca di Harry sorprende tutti, mentre lui guarda con rimprovero la ragazza.
« Lo difendi anche? » lo accusa la bionda.
« Non dovrei difenderlo se tu non l’offendessi senza motivo » ribatte calmo il ragazzo.
« Senza motivo? - ripete indignata Taylor - Dopo quello che ha fatto ho tutto i motivi del mondo » esclama convinta.
« Tu non hai nessun diritto su di me da quando ci siamo lasciati mesi fa » la rimprovera lui, sorprendendo tutti.
« Avevamo preso una pausa » si difenda lei.
« Secondo te e comunque credo di esser stato chiaro quel giorno quasi un mese fa quando ho detto chiaramente che tra noi era finita » afferma tranquillo, posando lo sguardo su Louis per assumere uno sguardo preoccupato subito dopo.
Tutti spostano lo sguardo sul liscio che si tiene le mani sulla pancia, lo sguardo perso nel vuoto, il respiro quasi assente e il volto pallido.
Nì e Zay lo affiancano subito, preoccupati per la sorte dei bambini, seguiti subito da Harry che scansa malamente la sua ex ragazza per avvicinarsi a lui.
A mezzo metro da lui, il più basso gli afferra una mano portandola sulla sua pancia, dove aveva le sue  un attimo prima.
L’irlandese ammira quel comportamento consapevole di quello che è successo.
« Hanno scalciato » sussurra piano, ma abbastanza che anche il castano lo senta.
« Chi ha fatto cos » fa per chiedere ma si blocca, sentendo qualcosa di strano colpire la sua mano, che sposta velocemente spaventato, tirandosi di un passo in dietro.
Harry sposta lo sguardo negli occhi azzurri del ragazzo davanti a lui per chiedere spiegazioni, ma quando li vede pieni di lacrime capisce di aver fatto una cretinata.
« Aspetta aspetta - cerca di calmarlo avvicinandosi subito - Stiamo calmi e non facciamo danni. Calmi calmi, stiamo calmi, devo stare calmo… »
Il più alto continua a ripetersi di stare calmo, sempre con un tono più basso, riportando le mani nello stesso punto di prima e di nuovo sente quel movimento.
Risucchia con dolore l’aria, sorpreso, portando lo sguardo sul viso davanti a lui vedendolo sorridente come non mai e prima che se ne possa rendere conto, calde lacrime stanno solcando le sue guance.
« È per questo… È per questo che non volevi più stare con me? - la sua voce trema e Louis può solo annuire davanti alla verità - Ma è mio...è mio vero? Deve essere mio...perché non me lo hai detto? » domanda disperato.
« Certo che SONO TUOI, ma non potevo dirtelo quando pensavo che stessi con una ragazza » cerca di difendersi il liscio.
« Son-sono, non è uno solo? Bene, bene...avresti dovuto dirmelo lo stesso » si lamenta il riccio appoggiando la fronte su quella del ragazzo più basso.
« Pensavo che se te lo avessi detto mi avresti allontanato disgustato o che mi avresti chiesto di abbor - non riesce a completare la parola - così mi sono portato avanti » ammette in un sussurro.
« Non ti avrei mai abbandonato - lo rimprovera dolcemente - Non avrei mai fatto una cosa del genere...io ti amo, VI amo e questi mesi senza di te sono stati terribili...non posso stare senza di te, di VOI ti prego, resta con me...IO li voglio questi bambini, voglio crescerli con te, stare con te, vivere con te » Harry parla con trasporto, ignorando tutti in torno a lui, pensando solo ai magnifici occhi azzurri che ha davanti.
« Anche io ti amo, anche io tutto quello che hai detto » ammette sorridendo.
Senza pensarci due volte, Harry prende il, ora, suo ragazzo per i fianchi spingendoselo contro senza premere troppo sulla pancia, per congiungere con bisogno le loro labbra, sentendo subito dopo le esili braccia del liscio attaccarsi al suo collo per premerselo contro e approfondire il bacio.
Il loro compagni fischiano contenti, applaudono e si congratulano per loro felici, tutti tranne Swift che girandosi di scatto per allontanarsi, scivola cadendo in acqua e a quella scena, scoppiano tutti a ridere compreso il professore.
I neo fidanzati, incuriositi da quelle risate, si staccano mal volentieri curiosi, cominciando a ridere a loro volta.
Dopo essersi ripresi, il professore manda in vasca i ragazzi che cominciano a nuotare, ma trattiene i futuri papà per istruirli su come dovranno comportarsi d’ora in poi, interrotto continuamente dai due che si scambiano teneri baci a fior di labbra.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Louis è convinto di essersi addormentato più di qualche minuto quando, aprendo gli occhi, si ritrova la televisione davanti a lui accesa su un videogioco diverso da quello di pochi secondi prima.
Di poche cose è sicuro, come il suo amico Nì seduta per terra, con tra le gambe la gemella Wilhelmina, mentre i due stanno giocando all’X-Box a un gioco a squadre; Liam, il migliore amico di Harry vicino a loro, anche lui con un joistik in mano “Il terzo giocatore” e Zayn con la testa sulle sue cosce mentre riempe l’ennesimo album (i due si sono messi insieme qualche mese prima).
Il liscio è sicuro che manchi qualcuno nella stanza e quel qualcuno è anche il quarto giocatore sullo schermo, poi si rende conto del calore che lo avvolge e porta lo sguardo sulla sua pancia di ormai sette mesi, è enorme, e nota chiaramente un joistik davanti a lui, ma lui non sta giocando.
Solo quando sente un bacio leggero posarsi sotto al suo orecchio si rende contro del calore che arriva alla sua schiena e voltandosi vede l’amore della sua vita, il padre dei suoi figli, il quarto giocatore che sta perdendo perché troppo impegnato a baciarlo con dolcezza: Harry.
Non vorrebbe essere da nessuna parte e non vede l’ora di vedere i suoi due figli, che ha scoperto essere due maschietti.
Contento di quello che ha visto, si accoccola di nuovo sul petto del suo fidanzato, tornando a dormire, con il sorriso stampato sulla faccia.
 
  
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