14/10/2015
2 recensioniLuna park: off with my boy
RoChu: Tiro al bersaglio~.
Yao strinse tra le braccia il morbido peluche raffigurante un cucciolo di panda, affondando il naso nella sua pelliccia folta e profumata di qualche additivo chimico.
"Certo che le tue doti da cecchino non sono affatto peggiorate." constatò la nazione cinese con un leggero sorriso.
Ivan serrò la stretta del braccio sul suo fianco e -con la stessa espressione soddisfatta di un bambino all'interno di un negozio di caramelle- depositò un lieve bacio sui capelli di Cina.
FrUk: Labirinto di specchi~.
Arthur si sentiva abbastanza spaesato all'interno di quell'intricato aggrovigliarsi di cunicoli e corridoi, tutti rigorosamente ricoperti di specchi di vario genere; ce n'erano di quelli deformanti e quelli che centuplicavano la propria figura. Non vedeva l'ora di poter uscire da quel posto che gli stava letteralmente dando la nausea. Chiuse per effimeri secondi gli occhi nella speranza di riassettare le idee e trovare finalmente la strada per la tanto agognata uscita ma, non appena li riaprì, si ritrovò attorno almeno venticinque Francis che gli correvano incontro.
"Angleterre, ti ho trovato!"
E tutte le altre persone che in quel momento si trovavano all'interno del labirinto non poterono ignorare il grido atterrito della nazione britannica.
AmeriPan: Calcinculo~.
Kiku non era mai stato tipo da provate giostre talmente veloci da attorcigliare lo stomaco anche ad una vacca. Ma, quando si era ritrovato davanti alla modesta struttura del calcinculo, non ebbe nulla in contrario a salirci. Cosa mai poteva nascondere di così oscuro? Forse niente. O forse Alfred che, attaccatosi al sedile di Giappone, lo incitava con urla scimmiesche ad afferrare un pupazzo peloso -o animale morto- di dubbia natura. Quell'esperienza gli fece capire perché non portare mai America in un luogo decisamente troppo stimolante come un luna park.
PruCan: Ruota panoramica~.
Gilbert, una volta notata la riluttanza di Matthew circa attrazioni come il tagadà o la ballerina, aveva proposto l'idea della ruota panoramica, ben accetta dalla nazione canadese. Prussia percepì la sua testolina bionda appoggiarsi ad un certo punto sulla propria spalla, cercando attenzioni davanti al romantico scenario delle luci del parco di divertimenti viste dall'alto della loro cabina.
"Ti piace, meine Schatz?" domandò quasi con innaturale delicatezza mentre lo stringeva contro di sé.
"O-Oui, è bellissimo." rispose Canada mentre un lievissimo rossore aleggiava sulle guance piene e tonde.
SpaMano: Tunnel dell'amore~.
Romano sbuffò sonoramente, il pugno stretto ancora a pugno sembrava fumare. Mosse appena una gamba, facendo dondolare pericolosamente la barchetta a forma di cigno che percorreva un insignificante fiumiciattolo artificiale, andando a punzecchiare senza alcuna posa il polpaccio di Antonio.
"Oi, bastardo, il giretto è finito." lo informò, rimettendo poi piede sulla pedana che separava il canalino dal suolo.
Spagna rispose emettendo un mormorio dolorante, tastandosi pateticamente l'occhio ormai tumefatto. Eppure non gli sembrava la fine del mondo un bacetto da parte di Sud Italia all'interno del famigerato tunnel dell'amore.
LietPol: Zucchero filato~.
Feliks affondò le labbra nella massa cotonata e rosa che reggeva grazie all'aiuto di un fine legnetto, attorno al quale era arrotolata quella dolce nuvola colorata. Ne staccò un generoso sbuffo, lasciandolo sciogliersi e il suo sapore stucchevole espandersi per tutto il cavo orale. Lituania, al suo fianco, osservava la scena con un piccolo sorriso intenerito dipinto sulle fini labbra rosee. Non riusciva a capacitarsi di come la più piccola e insignificante cosa riuscisse a far felice la nazione polacca.
"Liet, questo zucchero filato è, tipo, totalmente strepitoso~." cinguettò, dondolandosi teneramente sui talloni.
DenNor: Autoscontro~.
Lukas aveva sempre avuto istinti omicidi verso Mathias, ma mai questi erano stati talmente poderosi come all'interno di quell'angusto go-kart dell'autoscontro. Sapeva di non poter lasciare alla guida una simile ed infantile persona, la quale gareggiava con i bambini in età scolare a chi cozzava più forte l'uno contro l'altro o a chi operava le derapate più strette. Sta di fatto che, a causa di uno scontro particolarmente violento, la nazione norvegese -seduto al posto del passeggero- fosse stato catapultato sulla pista e quasi investito da una seconda macchinina.
"Giuro che non volevo, Norge, mi dispiace!" piagnucolò per l'ennesima volta la nazione danese, non appena il fidanzato sentenziò la condanna.
Niente più allegre pomiciate nei bagni durante le pause dei meeting mondiali.