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Autore: Wise_Boy    15/10/2015    1 recensioni
Draco è disperato, tormentato dagli incubi e, come se ciò non bastasse, il suo cuore ha deciso di prendere le redini dei suoi sentimenti per indirizzarli a una persona: Harry Potter.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Autore: Wise_Boy
Prompt: "I hate you, but I can't stay away from you. What is this power you have over me?"
Protagonisti: Draco Malfoy, Harry Potter
Ship: Drarry, Draco's POV
Ambientazione: Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Foresta Proibita, sesto anno
Titolo: Hate, Love... Such a fine line
Avvertimenti: OOC
Hate, Love... Such a fine line

La stanchezza ormai pervadeva ogni parte del mio corpo. Erano giorni che non dormivo per colpa degli incubi che mi davano il tormento ogni qualvolta osavo appisolarmi. Enormi occhiaie solcavano la mia faccia e la pelle era di un bianco cadaverico, a stento riuscivo a stare in piedi e mangiare qualcosa. Tutto questo per colpa dell'ingrato compito che Lord Voldemort mi aveva affidato: uccidere il professor Silente. Chi mai potrebbe chiedere a un giovane mago di uccidere una persona? Ero distrutto, tormentato da mille pensieri che si accavallavano nella mia testa, come se ciò non bastasse dovevo combattere contro quel sentimento che affiorava ogni volta che vedevo lui. Era dall'inizio dell'estate che cercavo di combattere contro questo sentimento che tentava di farsi strada nel mio cuore ogni qualvolta pensavo a lui e, ogni volta, lo scacciavo prepotentemente negli abissi più profondi di quella voragine che ormai credevo avere al posto del cuore. Io, Draco Malfoy, fiero studente di Serpeverde, mi ero innamorato del più sciocco e famoso dei Grifondoro: Harry Potter. Ogni giorno mi ritrovavo a pensare come mai tra tutte le persone di cui mi sarei potuto innamorare, fosse proprio lui il ragazzo per cui il mio cuore perdeva un battito quando lo incrociavo nei corridoi o durante le lezioni comuni. Mentre mi trovavo di nuovo a pensare ai motivi della mia infatuazione per Potter, andai a scontrarmi contro uno studente del Grifondoro. Stavo per urlargli di stare attento a dove metteva i piedi quando, alzato lo sguardo, vidi che mi ero scontrato contro il mio amato. Placai un attimo la mia ira e mentre mi rialzavo biasciaci uno "stai attento a dove vai Potter" e me ne andai senza ascoltare la sua risposta. Dopo la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure andai nel giardino esterno per potermi rilassare sotto l'ultimo sole d'autunno, mentre la fresca brezza di metà mattina mi scompigliava i capelli. Stavo quasi per appisolarmi quando sentii la risata di Harry e di quello sciocco del suo amico Weasley. Mi nascosi quindi dietro l'albero per non essere visto. Mentre si avvicinavano li sentii conversare:
«Seamus è sempre il solito, non riesce a non far esplodere qualcosa, ahahah» disse Ron.
«Già, sembra che ci dovremo fare l'abitudine oramai» rispose Harry un po' pensieroso.
«Tutto bene, Harry? Mi sembri un po' strano da stamattina» gli chiese Ron.
«Stavo solo pensando. Non ti è sembrato un po' strano Malfoy stamattina?» chiese Harry.
«In effetti... ma non farci caso, d'altronde è solo quello stupido di Malfoy» rispose Ron.
«Quindi sarei solo uno stupido, Weasley?» chiesi io a quel cespuglio di capelli vermigli.
«Vattene via, Malfoy! Non cerchiamo guai, e non ti hanno insegnato che non si origliano le conversazioni altrui?» gli rispose minaccioso Harry.
«Taci Potter, non è una questione che ti riguarda, o pensi anche tu che io sia uno stupido?» gli chiesi.
«Lo penso eccome, anzi, ti dirò di più, penso anche che tu sia un ragazzo viziato e prepotente capace solo di vantarsi e di insultare le persone!» mi disse Harry con ferocia.
Mi girai e me ne andai in camera mia per piangere. Le sue parole mi avevano ferito profondamente, non capiva che mi comportavo così per nascondere il mio sentimento per lui? Non capiva, ovviamente, perché non provava quei sentimenti per me. Quella notte mi addormentai dopo aver versato un'infinità di lacrime. Ebbi un altro incubo che però era diverso dagli altri: c'eravamo solo io e Harry, lui teneva in mano un arco e una faretra con tre frecce. Eravamo circondati da alti alberi scuri che emanavano un'aria di mistero e paura: ci trovavamo nella Foresta Proibita. Mi avvicinai a lui, ma appena feci un passo una freccia trafisse il mio petto dove c'era il cuore, e su di essa vi era inciso "stupido"; un altro passo e un'altra freccia trapassò il mio cuore, su questa era inciso "vanitoso"; terzo passo e l'ultima freccia attraversò il mio petto, su quest'ultima c'era la scritta "prepotente". Caddi a terra con un tonfo mentre imploravo il mio amato di salvarmi, continuavo a gridargli di aiutarmi, di salvarmi perché io lo amavo perché non potevo vivere senza di lui, ma la mia voce si faceva sempre più lontana, fino a quando non mi svegliai tutto sudato e in preda al panico. Passai tutta la giornata a ripensare all'incubo della notte precedente, dopo pranzo giunsi alla decisione che avrei dovuto affrontare Potter quella stessa notte nel luogo del sogno: la Foresta Proibita. Gli inviai un bigliettino durante la lezione di Pozioni dove gli scrissi luogo e ora dell'incontro. Dopo cena andai subito nella mia camera a prepararmi e uscii senza farmi vedere da Gazza. Aspettai per quella che mi parve un'eternità finché non sentii il fruscio delle foglie, mi girai quindi bacchetta alla mano pronto per attaccare chiunque fosse saltato fuori da quei cespugli. Dai cespugli però giunse una voce:
«Stai calmo, Malfoy, sono io» disse Harry.
«Era ora, Potter, hai idea di quanto tempo ti abbia aspettato?» risposi io.
«Sono venuto solo per sapere se le voci su di te sono vere» disse Harry.
«Quali sarebbero queste voci?» chiesi io.
«Si dice che tu sia diventato un Mangiamorte, è vero?» mi rispose Harry.
Lo sapeva. Aveva scoperto il mio segreto, tutti lo sapevano. Le mie possibilità di avvicinarmi a lui erano andate per sempre in fumo. Chi mai vorrebbe fidanzarsi con un Mangiamorte? Chi mai vorrebbe avere anche solo come amico un assassino? Gli dissi:
«Vattene»
«Cosa hai detto?» mi chiese Potter.
«HO DETTO VATTENE!» gli urlai.
«Draco possiamo risolvere questa situazione insieme» disse Harry.
«Come!? Non possiamo, tu non capisci, tu non hai mai capito e mai capirai! Tu non sai come mi senta... tu non puoi sapere...» mi accasciai a terra e cominciai a piangere.
«Draco, guardami, troveremo un modo per uscirne io e te, chiederemo aiuto a Silente...»
«No!» dissi io «Non diremo niente a Silente, mi espellerebbe e poi passerei solo dei guai con mio padre e Tu-Sai-Chi».
«Allora ne verremo fuori solo io e te, ci stai?» mi chiese il Grifondoro.
«Perché mi stai aiutando? Non mi odi per tutto quello che ti ho fatto?» gli domandai.
«Suvvia, Malfoy! È acqua passata quella, in fondo so che un briciolo di bontà c'è in quel cuore da Serpeverde» mi rispose Harry.
Poi venne verso di me e fece una cosa che mai mi sarei aspettato: mi abbracciò. Un abbraccio di quelli sinceri, che si danno gli amici veri. 
Dopo che ci fummo staccati Harry mi disse:
«Anch'io avrei un segreto da confessarti...»
«Tu hai un segreto? Non pensavo che il famoso Harry Potter avesse dei segreti» dissi io.
«Abbiamo tutti i nostri scheletri nell'armadio, Malfoy» mi rispose lui.
«Quale sarebbe il tuo quindi?» gli chiesi io un po' curioso.
«Ecco, diciamo che mi piace una certa persona» disse Harry con tono vago.
«Avanti, Potter, lo sa tutta la scuola che ti piace la sorella di Weasley» risposi io scocciato.
«Ma quella persona non è Ginny, e non ho nemmeno detto che sia una ragazza» disse lui.
«Mi stai dicendo che ti piace un ragazzo!? E chi sarebbe?» dissi con malcelata speranza.
«Sto dicendo che mi piace un certo Serpeverde qui di fronte a me» disse lui.
«Io ti piaccio!? Dopo tutti i tormenti che ti ho dato, ti piaccio!?» gli chiesi gioioso.
«Sì, e molto oserei dire» mi rispose lui.
«Dio, Harry! Anche tu mi piaci tantissimo, ti amo!» gli dissi io.
«Anch'io Draco! E non so più come andare avanti senza poterti baciare, senza poterti stringere tra le mie braccia» mi rispose Harry
Ci baciammo. Dapprima i baci erano casti, ma via via divennero più passionali. Respiravamo l'aria dell'altro e quando ci staccammo capimmo che il nostro patto d'amore era stato suggellato. Tornammo al castello insieme e nulla tra noi due fu più come prima. 

Angolo Autore:
Buon pomeriggio a tutti giovani maghi e streghe! Questa è la mia prima fanfiction inerente al fandom di HP. Ringrazio Blazing Firefly che mi ha spinto a scrivere questa OS. Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, ci vediamo con la prossima ff. 
Wise_Boy
   
 
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