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Autore: Danmel_Faust_Machieri    16/10/2015    1 recensioni
Vorrei utilizzare questo spazio per presentarmi: mi chiamo Dante Alfivelli e sono un professore dell'accademia del duellante. Recentemente ho scritto della storia d'amore che si era sviluppata tra Jaden e Alexis (di cui in realtà sto ancora scrivendo); alcune persone mi hanno fatto presente che vorrebbero sapere qualcosa di più intorno alla mia storia quindi mi sono proposto di raccontare in questa seri i miei anni all'accademia passati con i miei amici e i miei rivali. Spero non vediate questo scrivere di me stesso come un atto di presunzione ma solamente per come un tentativo di infondere anche in voi l'amore per la vita.
Grazie mille per l'attenzione
Dante Alfivelli
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All'inizio ero molto restio a scrivere di me stesso. Durante il mio primo anno di università il mio docente tenne un corso sull'autobiografia sottolineando il fatto che essa era considerata in età antiche il genere della superbia e, sinceramente parlando, questo mi ha sempre trattenuto dallo scrivere di me stesso. Però raccontando i miei anni all'Accademia spero di riuscire a trasmettere la consapevolezza che, prima o poi, tutti si devono innamorare della vita e che questo amore è l'unico che ci fa vivere.
Dopo questa piccola premessa mi presento: mi chiamo Dante Alfivelli, ora sono un docente all'Accademia del duellante, ma vorrei raccontarvi la storia dei miei anni da studente. Durante quei quattro anni tenni un diario in cui scrivevo della mia vita tra i banchi e i campi da duello. Scrivevo tutto: dalle carte che giocavo durante il duello più importante al colore delle foglie che guardavo dondolare sugli alberi. Scrissi tutto quello che sentivo o che immaginavo. Ho quindi deciso di basare questo mio racconto sulle informazioni che ritroverò man mano in quel diario.
All'epoca avevo 15 anni, un paio di occhiali spessi, i capelli castani abbastanza lunghi e gli occhi verdi; così come avviene anche oggi, per entrare all'Accademia bisognava sostenere un esame di teoria del duello e uno di pratica. Io e i miei due migliori amici, Romeo Mascor (Romeo lo conoscevo da tutta la vita; era un ragazzo spigliato, impulsivo a cui piaceva scherzare, delle volte scherzazava anche troppo a dir la verità. Era occhialuto come me, aveva i capelli corti e gli occhi marroni e, nonostante la giovane età, già all'epoca aveva una discreta barbetta) e Alessio Liocapen (conosciuto da tutti come Pinturicchio, un ragazzo alla buona, molto disponibile e gentile con tutti. Capelli ricci e occhi azzurri; era uno sportivo d'altri tempi, un po' più robusto di me e Romeo ma rimaneva comunque il più agile e atletico dei tre), avevamo inviato la richiesta di iscrizione e avevamo superato il test teorico con risultati piuttosto scarsi, poi arrivò il giorno dell'esame pratico.
Ognuno di noi dovette affrontare un esaminatore e tutti e tre eravamo in serie difficoltà fini all'ultimo turno:

Alessio 400 LP                           VS                          Esaminatore 2000 LP
0 carte sul terreno                                Exxod Maestro della guardia (4000 DEF)
Una carta in mano                                                        3  carte in mano 

Turno 14 (Alessio)
"Bene vediamo di ribaltare il risultato! Pesco! Yessss, eccola! Gioca la carta magia "Pianto di Argento" con cui posso evocare dal mio cimitero un mostro normale di tipo drago e io scelgo il mio "Drago Nero Occhi Rossi" (2400 ATK)!"
Esaminatore "Che mossa inutile, il tuo drago non puù toccarmi se prima non fa fuori Exxod e la differenza tra difesa e attocco è troppo elevata ahahahah"
"Non ho bisogno di eliminare Exxod per vincere" disse Alessio con un sorriso beffardo
Esaminatore "Cosa?!"
"Attivo la carta magia "Espolosione di Fuoco Infernale"! Con questa carta lei subisce un danno pari all'attacco del mio Drago Nero!!!"
Esaminatore 0 LP

Romeo 100 LP                            VS                           Esaminatore 2500 LP
"Un Oceano Leggendario" attivo             x3 "Forza d'Attacco Goblin d'Elite" (2200 ATK)
2 Carte in mano                                                           3 Carte in mano

Turno 13 (Romeo)
"Questo duello mi ha annoiato, è ora di finirlo: pesco! Bene evoco immediatamente "Soldato Pinguino" (750 ATK)"
Esaminatore "Ahahahahah cosa credi di fare con quell'insulso pinguino ahahah"
"Sa che la sua voce è particolarmente irritante? Gioco la carta magia "Piccola Onda Grande Onda" in questo modo "Soldato Pinguino" lascia il campo e io posso evocare specialmente "Levia-Dragone-Dedalo" (2600 ATK) dopodiché attivo il suo effetto: mandando al cimitero la carta "Umi" dal mio terreno posso eliminare tutte le carte sul terreno ad eccezione del mio Levia"
Esaminatore "Ma tu non hai "Umi" sul terreno!"
"È sicuro di essere un esaminatore preparato? "Un Oceano Leggendario" vale come "Umi", quindi lo scarto e diciamo addio a tutti i suoi mostri. Finiamola qui: "Levia-Dragone-Dedalo" spazzalo via!"
Esaminatore 0 LP


Io LP 200                                  VS                         Esaminatore 2200 LP
Ragno Nero (0 DEF)                             Lama Oscura Cavaliere del Drago (2200 ATK)
2 Carte in mano                                                         una carta in mano

Turno 18 (Io)
"Si decide tutto ora... Pesco!" guardai la carta pescata e sorrisi
"Attivo la carta magia "Richiamo Diapason" grazie alla quale posso aggiungere alla mia mano "Risonatore Oscuro" e lo evoco subito (Risonatore Orscuto ATK 1300). Ora attivo l'effetto di "Ragno Nero" così facendo posso aumentare il suo livello di 2 unita portandolo al livello 3. Dopodiché unisco "Ragno Nero" di livello 3 e "Risonatore Oscuro" di livello 3 per evocare il mostro Synchron "Aracnide Sotterraneo" (LV 6, 2400 ATK). 
Attivo l'effetto del mio mostro per il quale posso scegliere un mostro avversario e equipaggiarlo al mio quindi dica addio al suo Lama Oscura!"
Esaminatore "Non è possibile!"
"Ed ora vai "Aracnide Sotterraneo" attacco diretto!"
Esaminatore 0 LP 



Chiamatela fortuna, chiamatela bravura o come preferite ma riuscimmo ad essere ammessi. Eravamo al settimo cielo nonostante i nostri risultati non ci facessero accedere a camerate più prestigiose dello Slifer rosso. Pochi giorni dopo l'esame prendemmo il traghetto che ci avrebbe condotto all'Accademia. Io e i miei amici ci trovavamo sul ponte principale ad osservare le matricole come noi.
Romeo "ehi ragazzi avete già visto qualche bella ragazza?"
Eziolino "Ne ho viste due o tre che non erano assolutamente male"
Io "Siete sempre i soliti..."
Romeo "E tu sei il solito spezzabolgia. Dai guardati anche te un po' in torno magari potresti trovare l'amore della tua vita" Romeo cantilenò le ultime parole, Eziolino scoppiò a ridere, i feci per tirargli uno scappellotto a testa ma alla fine risi anche io con loro.
Io "Oltre ad adocchiare ragazze avete visto della gente interessante?"
Alessio "C'è un ragazzo con i capelli lunghi blu/viola e con degli strani orecchini che se ne sta in disparte, seduto su un tavolino con delle carte... Mi sembra un tipo particolare"
Romeo "Io invece ho visto un tappo maldestro con un accento francese che non sa dove stare o con chi parlare ahahahahah è troppo buffo"
Io "E invece cosa mi dite di quell'occhialuto con i capelli neri e ricci?"
Alessio "Non l'avevo ancora notato ma mi sembra di averlo visto ai test di ammissione"
Io "Comunque siamo veramente tanti quest'anno"
Romeo "Già sarà un..."
Non riuscì a sentire più nulla: tutti i miei sensi, le mie emozioni, i miei gesti erano stati catturati da una ragazza che passò per caso sul ponte sotto di noi. La vidi appena scomparire in una porta lasciandosi dietro una scia di capelli corvini... Pensai fosse un illusione, una mia figura che avevo immaginato...
Alessio "Ohi Dante ci sei?"
Io "S-si, cosa c'è?"
Alessio "Hanno appena avvisato che stiamo per attraccare, ma ti senti bene?"
Io "Mai sentito meglio" risposi sorridendo.
La barca attraccò al porto e noi scendemmo insieme a tutti gli altri studenti. Due signori ci stavano attendendo giù dalla passerella: uno era già in là con gli anni e una barba grigia gli copriva parte del volto; l'altro era più giovane, un po' in carne e vestiva una giacca rossa (intuimmo che doveva essere il responsabile del dormitorio rosso)
Kagemaru "Benvenuti ragazzi all'Accademia del Duellante; mi presento, sono il cancelliere Kagemaru. Spero abbiate fatto buon viaggio e abbiate anche parlato fra di voi facendo già qualche nuova amicizia, ma per questo ci sarà tempo non temete. Ora cedo la parola al professor Sheppard"
Sheppard "Buon giorno giovani matricole; sono il professor Sheppard e sono il vostro professore per le lezioni pratiche e teoriche e sono anche il responsabile del dormitorio Slifer. Spero che siate già entrati nello spirito di questa accademia! Ora vi pregherei ognuno di dirigersi verso il suo dormitorio, nelle vostre stanze troverete un palmare che vi aiuterà durante le vostre giornate, una giacca che dovrete indossare praticamente sempre e altro materiale che l'Accademia vi ha offerto. Ora gli studenti dello Slifer mi seguano, gli altri aspettino i loro professori."
Il professore si incamminò e noi tre lo seguimmo, saremmo stati una quindicina noi alunni dello Slifer e tra di noi non c'era nessuno di quelli che avevamo visto poco prima sulla nave. Ci vennero mostrare le nostre camere: io, Romeo e Alessio eravamo capitati in una tripla solo per noi, indossammo le giacche rosse, prendemmo i palmari e vi trovammo un invito per la festa di benvenuto per noi matricole che si sarebbe svolta nel pomeriggio di quello stesso giorno.
Alessio "Che dite? Ci andiamo?"
Io "Massì dai sarà divertente, inizieremo a conoscere qualcuno di nuovo"
Romeo "Esatto vediamo un po' come sono le ragazze..."
Io "Uff... Va là, andiamo" e ci incamminammo verso la festa.
La festa si teneva nella sala dei ricevimenti dell'Accademia che era stata tutta decorata per l'occasione: c'erano tavolate di soli primi, tavolate di soli secondi e delle tavolate ricolme di dolci. Io mi avventai sulla meringata che era, ed è tutt'ora, il mio dolce preferito. Mentre stavo mangiando la terza fetta, e i miei amici si stavano concedendo il tris di mascarpone Alessio e il tris di pollo fritto Romeo, ci si avvicinò il ragazzo occhialuto che avevo visto sulla nave, a quanto pareva era stato misurato nel Ra Giallo
"Ehi ciao, mi chiamo Silvio Nillito, ho visto i vostri duelli di ammissione e mi avete molto colpito"
Alessio "Grazie mille, io sono Alessio ma puoi chiamarmi Pinturicchio e loro sono Dante e Romeo è un piacere conoscerti"
Silvio "Il piacere è tutto mio, allora oltre a voi avete già conosciuto qualcun'altra?"
Dante "Nessuno, abbiamo solo visto degli altri ragazzi sulla nave, ad esempio... Ecco quel ragazzo là con i capelli blu/viola" dissi accennando al ragazzo visto nel viaggio di arrivo che era stato smistato negli Obelisk Blu Silvio
"Ah quello è Sartorius è un duellante in gamba ma è molto solitario"
Romeo "Ma va? Non l'avevamo notato" disse ironico
Io "Poi abbiamo visto..." Ma la mia voce si bloccò non appena la rividi... Quella ragazza che avevo visto solo di sfuggita era lì, accanto al tavolo dei dolci che stava prendendo una fetta di cheescake ai frutti di bosco. Era bellissima: capelli lunghi di color cremisi e il castano, occhi di un marrone meraviglioso che rifletteva tutta la bellezza dell'autunno più spettacolare di questo mondo nel quale non vedevo l'ora di perdermi.
Romeo "Ohi! Dante! Ci sei?"
Io "oh... Sì, sì ci sono mi potete scusare due minuti"
Non sapevo cosa mi era preso ma inizia a camminare verso di lei, non riuscivo più a mangiare la mia meringata, lo stomaco si era quasi chiuso e il cuore mi batteva forte, avevo paura che da un momento all'altro mi sarebbe schizzato fuori dal petto e ci sarei scivolato sopra... Mi sembrava di camminare sospeso su un filo... Poi arrivai da lei e mi presentai cercando di mettere nelle mie parole tutta la spontaneità del mondo (cosa che venne tradita da un mio fatale arrossire)
"C-ciao, mi chiamo Dante, piacere di conoscerti" e lei con un sorriso senza eguali mi disse "Piacere Dante, io mi chiamo Glauce"
   
 
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