CAPITOLO 1

Caro mio,

Voglio raccontarti un po' la storia della mia vita anche se sono ancora molto giovane, ho appena 16 anni... Ti sto scrivendo perché nessuno vuole ascoltarmi, e quei pochi che mi ascoltano non riescono a capirmi, spero che parlandoti tu mi riesca a capire, ormai sono disperato e mi sono stufato di essere sempre quello incompreso. Gli altri non riescono a capirmi per via del mio carattere che ora ti descriverò... Come sai tutti i maschi, o almeno la maggior parte, sono stronzi con le ragazze, a prescindere che siano amiche o fidanzate. Io invece con le ragazze non riesco affatto ad essere stronzo perché ho un carattere diverso, ed è proprio per questo che molte volte mi sento triste... Il mio è un carattere particolare perché invece di essere arrogante, coatto e stronzo, sono molto buono, generoso, affettuoso, sono dolce e timido. Proprio per questo carattere 'diverso', più di qualcuno che mi ha conosciuto e conosce bene il mio carattere mi definisce Frocio; inoltre non capisco perché questo termine venga usato come insulto... è solo una diversa sessualità. Premetto che io comunque sono etero al 100%, ma permettimi di dire che chi usa frocio come insulto mi sta altamente sulle palle... Tornando al discorso della mia ormai perenne tristezza, spesso mi sento triste perché non ho mai nessuno che mi faccia compagnia e non ho nessun amico con cui uscire il pomeriggio poiché ovviamente nessuno vuole avere come amico un ragazzo che viene deriso e definito frocio da tutta la società, sennò reputerebbero frocio anche lui. Beh questa è solo una piccola premessa di tutto ciò che passo ogni santo giorno. Iniziò tutto quanto quando iniziai le superiori. Come indirizzo ho scelto l'Istituto tecnico industriale, o meglio, sono stato indotto a questa scelta dai miei genitori poiché mia madre e mio zio lavorano in una azienda che si chiama Abb, che ha bisogno di dipendenti elettrotecnici, elettronici, informatici... Io avevo varie idee su che scuole andare, ero indeciso se andare all'Alberghiero, allo Scientifico o al tecnico industriale. La scuola che preferivo era l'Alberghiero perché sono molto appassionato di cucina. La mia seconda scelta era lo scientifico, perché volevo andare in un istituto che ti concedeva una cultura generale ampia, ma alla fine per i motivi che ti ho spiegato prima, ho scelto il tecnico industriale. Quando entrai per la prima volta in quest'istituto, la prima impressione non fu delle migliori: sembrava cadere a pezzi quella scuola! Poi piazzarono la mia classe in un'aula che era bella all'inizio, ma poi scoprii che al primo acquazzone che fece, pioveva dentro la classe... Le uniche cose positive di quell'aula erano il condizionatore stranamente funzionante e la sua grandezza, avevamo lo spazio per giocare a pallone in fondo alla classe, e questo grande spazio era dovuto al fatto che quella classe era un laboratorio. Comunque i primi giorni andò tutto bene. Conoscemmo tutti i professori, facemmo tutti conoscenza, nacquero i soliti gruppetti che si formano nelle classi... La nostra era una classe di tutti maschi, ma la probabilità che ci fosse stata una ragazza era bassissima poiché non sono molte le ragazze che decidono di fare le elettriciste. All'apparenza sembrava una classe tranquilla, qualche coatto, qualcuno bocciato si, ma per il resto sembrava una classe normale. Beh, durante l'anno dovetti ricredermi sulla classe...