Salve a tutte, dopo essere stata, per tanto tempo, una lettrice silenziosa ho finalmente trovato il coraggio di pubblicare una storia tutta mia. Spero vi piaccia e mi facciate sapere cosa ne pensate con un piccola recensione, bella o brutta che sia, perchè dagli errori  si impara no? bene bando alle ciance e buona lettura. un bacione a tutte!

 

Prologo

Sapete una cosa? La mia vita è cambiata senza che me ne accorgessi: ai tempi del liceo ero la classica timidona che si nascondeva dietro enormi occhiali e vestiti da donna in procinto di diventare una suora. All’università avevo iniziato a valorizzare il mio corpo ponendo maggiori attenzioni alle parti del mio fisico che più mi piacevano, fino a quando un incontro speciale segnò il radicale cambiamento. Lui era Jacob collega dell’ufficio legale dove lavoravo  e con il quale mi ritrovai ad avere il cuore a mille, le farfalle nello stomaco e le gambe come gelatina. Pochi mesi dopo il nostro primo incontro decidemmo di iniziare una relazione e tutto procedette  a gonfie vele sia tra di noi che sul campo lavorativo ma per qualcuno lassù doveva sembrare una situazione troppo noiosa e quindi decise di creare un po’ di scompiglio. Dopo due anni di bruciante amore, fuori e dentro il letto, il destino decise di dividerci: a Jacob fu offerto un posto di lavoro in un noto studio legale californiano. Sin dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti aveva dimostrato il desiderio, ossessivo secondo me, di riuscire a lavorare in un luogo caldo come la California a costo di mettere i bastoni tra le ruote a coloro i quali nel nostro ufficio erano sia colleghi che amici. Anche io avevo degli obbiettivi sul lavoro ma non ne parlavo ogni cinque minuti persino quando non centrava nulla o quando ci facevamo le coccole.

Credevo, comunque, che la nostra storia fosse importante anche per lui ma mi sbagliavo di grosso: mi lasciò su due piedi senza parlare di un possibile rapporto a distanza che è sì difficile ma con dei sentimenti corrisposti come i nostri e tutto il resto sarebbe stato, non dico facile perché ci sarebbero sicuramente state le liti e le insicurezze, ma fattibilissimo. E quando glielo feci notare l’unica risposta che mi diede prima di dirmi addio fu “tesoro, per me sei stata solo un passatempo, molto bello per carità ma lì troverò molte donne affascinanti che sapranno conquistarmi e, bè, voglio godermi a pieno questa esperienza”.  Così se ne andò con la sua valigia costosa e non potete immaginare quanto abbia desiderato spingerlo giù per quelle stesse scale del suo cavolo di appartamento che tantissime volte abbiamo salito, correndo, per chiuderci nella nostra bolla felice fatta di amore e risate. Perché si, andai io da lui per sapere come sarebbe andata a finire tra noi, poiché dopo la grande proposta che gli fecero, Jacob non si fece vedere per due giorni interi, capì, o meglio credevo che avesse bisogno dei suoi spazi magari perché si sentiva ad un bivio, forse stava cambiando idea e la California non era più questo suo grande desiderio ma quando i miei colleghi mi chiesero perché  la sera precedente non fossi presente alla festa che aveva organizzato nel suo appartamento per festeggiare il suo nuovo incarico e per salutarsi vista la veloce partenza, non sapevo più chi fosse il ragazzo con cui ero stata fino a quel momento dato  che nelle ultime 48h mi aveva tenuto all’oscuro di qualsiasi suo movimento. Poco tempo dopo nessuno ricordava più chi fosse Jacob Black, in nessuno aveva lasciato un segno come dentro di me: era stato il primo con il quale mi ero lasciata andare davvero e soprattutto era la persona alla quale avevo “donato” la mia prima volta.

In un primo momento lo odiai per le sue parole piuttosto pesanti perché al suo bel passatempo, ovvero io, rivolgeva parole d’amore, a mio avviso importanti,  che a me sembrarono sincere, ma povera illusa! Io per lui non ero nessuno neanche la donna con la quale stava facendo progetti per un futuro insieme con una fede al dito e tanti marmocchietti da educare e magari viziare in completo stile Swan. Non nego che lui sia stato una parte importante della mia vita ma molto probabilmente non avrei avuto una storia con lui visto come è andata a finire, l’ho amato per carità ma ho sorvolato troppe volte sul fatto che lui ci provasse con tutte in ufficio ma pensavo fosse solo un gioco che faceva con le nuove arrivate e tutto perché la mia timidezza non mi dava la possibilità di tirare fuori gli artigli e farmi rispettare soprattutto. Alla fine è un paradosso: sono un bravo avvocato e non mi faccio mettere i piedi in testa dagli altri facilmente ma prima di Jacob, nei rapporti con l’altro sesso ero totalmente alle prime armi: non sapevo come comportarmi, cosa fare e soprattutto non avevo molto fiducia in me stessa.

Purtroppo le relazioni con gli uomini per me sono sempre state un tasto dolente. Strano come questi pensieri mi vengano in mente alle prove del matrimonio della mia migliore amica, mentre siamo in chiesa. Forse perché è venuta fuori la bambina che è in me, da sempre desiderosa di trovare il principe azzurro e che forse è un pizzico invidiosa  dell’amore che legge negli occhi dei suoi due migliori amici, ma allo stesso tempo non può che essere felice per entrambi dato che un amore così ormai sembra molto raro e soprattutto perché meritano il meglio dalla vita. Probabilmente il principe azzurro esiste anche per lei e chissà, magari è proprio quel bel ragazzo alla destra del futuro sposo, ovvero Edward Cullen che con il suo sguardo insistente mi stava facendo arrossire al punto dal sentirmi andare a fuoco.