Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: lala_g    18/02/2009    4 recensioni
"L'intelletto cerca, il cuore trova."
In un possibile futuro alternativo in cui Naruto riesce a riportare a casa Sasuke presento un quadretto. Scene di vita quotidiana prima e durante San Valentino. Una rievocazione del passato attraverso le cotte infantili (immature per molti versi) delle due co-protagoniste legate alla razionalità (all'intelletto della citazione) unita ad una spolverata di comicità, insita nel testo, con la quale mi sono divertita ad elaborare la trama amorosa (il cuore) caratteristica della storia.
[SasuNaru][Accenni:NaruSaku,SakuSasu,InoSasu]
N.B. VIII classificata alla 5^ Edizione del Contest "2Week" di Kurenai88
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cioccolato Perfetto



L'intelletto cerca, il cuore trova.
(George Sand)

Il cioccolato perfetto!
Chiunque riuscirà a convincere Sasuke Uchiha che i propri cioccolatini di San Valentino sono i migliori, otterrà un appuntamento con quest'ultimo. Verrà assaggiato un solo cioccolatino che non dovrà superare la grandezza di un'oliva (più piccoli sono, meglio è). Il concorso sarà valido unicamente per il giorno 14 Febbraio.

Il SasukeUchiha-FunClub
Uchiha Sasuke

Chiare lettere verde smeraldo rilucevano su un volantino di un colore rosa acceso appeso su diversi pali delle strade di Konoha.
La firma del FunClub con, apportata più in basso, la firma di conferma di Sasuke Uchiha in persona, brillavano con chiarezza alla fine di quell'insolito bando.
L'Egocentrismo di una persona poteva essere davvero sconfinato ma, in quel caso, Naruto si chiese con quale ingegnoso espediente quelle pazze avessero convinto Sasuke, il freddo, cinico, bastardo Sasuke Uchiha a firmare quello stravagante foglio.
Avevano faticato, questo era certo.
Le ragazze erano strane.
Questo era un dato accertato dai tempi dei tempi.
Ma era quello il particolare periodo dell'anno in cui la stranezza degli esseri femminili raggiungeva picchi particolarmente elevati. Era un periodo breve, di quelli che non durano che pochi giorni eppure, durante il quale nessun essere di sesso maschile dotato di un minimo di intelligenza osa avvicinarsi alle donne per alcun motivo. Proprio per questo Naruto Uzumaki, che di intelligenza ne possedeva ben poca, sopratutto se si trattava di ragazze, non colse minimamente l'aria esaltata della sua compagna di squadra che, da due giorni circa, sembrava aver dimenticato qualsiasi rivalità precedentemente esistente con la sua ex-migliore amica Ino Yamanaka, per stringere un armistizio breve e fruttuoso.
Un alleanza stipulata con accondiscendenza da entrambe le parti che, proprio in quel momento, erano occupate in un acceso dibattito.
Argomentavano prese, gesticolando con aria accorata e alzando di tanto in tanto la voce per prevalere sull'altra per poi tacere, sospirare, fino a quando una nuova idea non veniva posta sul piano di discussione per essere analizzata e modificata ove era necessario. Naruto le osservava incerto dal alcuni minuti.
Non riusciva davvero a capire cosa ci potesse essere di così interessante in quel concorso da prendere così tanto la loro attenzione quindi, impulsivamente – come gli era solito fare – si avvicinò alle due, sedute comodamente su una panchina, fermandosi proprio dinanzi a loro e attendendo che gli rivolgessero attenzione. Perplessità lo colse nel momento in cui la parola cioccolato fu seguita da un lungo sospiro da parte delle due che, assorte come erano, continuarono ad ignorare il ragazzo biondo, completamente invisibile ai loro occhi.

-Sakura-chan-

Un lieve mormorio raggiunse le orecchie della ragazza che, solo allora, parve accorgersi della presenza del compagno.
Si voltò lentamente fissandolo leggermente annoiata.
L'aria sul suo volto che pareva dire “e ora cosa vuoi tu?” come se la sola esistenza di Naruto in quel momento potesse appesantirla come il più pesante dei carichi.
Naruto inarcò un sopracciglio perplesso ma non ci diede troppo peso, ritrovando presto il sorriso che da sempre lo contraddistingueva e rivolgendolo interamente alla giovane donna.

-Mh, ecco, di cosa stavate parlando Sakura-chan?-

Chiese con quel tono bambinesco che lo faceva apparire più ingenuo di quanto fosse in realtà.
Sakura sospirò e poggiò il capo sulla sua mano, l'espressione stanca e abbattuta.
Ponderò sulle parole da usare prima di sbuffare qualcosa. Naruto parve non capire e chiese di ripetere e tutto ciò che ottenne fu un lieve borbottio che, vagamente, pareva somigliare alla parola cioccolato.
Spaesato continuò ad osservare la ragazza, aspettando che ella continuasse la sua spiegazione ma, ben presto, si rese conto che ella non era assolutamente intenzionata ad aggiungere altro.
Si grattò nervosamente il retro dello scalpo e continuò docilmente, curioso.

-Cosa c'è Sakura-chan, hai voglia di cioccolata, se vuoi te la compro io -

Arrossì leggermente e si aspettò che la ragazza sorridesse dolcemente al suo indirizzo per poi prenderlo affettuosamente sottobraccio, posandogli un bacio sulla guancia come ringraziamento e che poi...
le sue idilliache fantasie si interruppero in seguito ad un altro sospiro di lei.
Sakura parve non aver ascoltato neppure le sue parole.
Stava già per cadere in uno stato di depressione avanzata, le sue fantasie totalmente infrante come vetro che cade, quando Ino richiamò la sua attenzione con aria altezzosa.

-Baka, non ha voglia di mangiare cioccolata, ha voglia di farla ma...non sappiamo quale -

L'ultima parola sembrò essere detta con parecchia enfasi, accompagnata con un ampio gesto delle mani curate.
Naruto sembrò perplesso.
Ino sbuffò, schioccò la lingua infastidita e proseguì.

-San Valentino, razza di Baka, ne hai mai sentito parlare? -

L'aria smarrita che Naruto le riservò le fece intendere che No, non aveva la minima idea di ciò di cui stava parlando.
Ino controllò la sorpresa nell'apprendere come egli non sapesse di quell'usanza, quindi, sistemandosi elegantemente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, passò a spiegare quello che Naruto avrebbe dovuto sapere già da tempo.

-San Valentino è la festa degli innamorati. Le ragazze sono solite regalare, come pegno d'amore, del cioccolato al proprio fidanzato o al ragazzo di cui sono innamorate. E questo evento avviene, per l'appunto, domani. In più, in onore di questo evento, Sasuke-kun promette un appuntamento a chiunque trovi il suo cioccolato preferito. Capisci Naruto, è un'opportunità imperdibile e noi non abbiamo la più pallida idea di quale tipo di cioccolato regalare a Sasuke-kun. -

Naruto annuì più volte durante la spiegazione, si grattò ancora la testa, cercando di cogliere ogni minimo particolare presente nelle parole dell'altra. Ascoltò con attenzione e quasi non cadde all'indietro al sentire la conclusione del suo discorso. Spostò lo sguardo prima sull'una e poi sull'altra ragazza, sconvolto.
Doveva immaginarlo che se c'era qualche problema tra le ragazze la causa doveva essere Sasuke.
E quel volantino rosa doveva fargli capire che la situazione si sarebbe ripercossa anche sulla sua compagna di squadra.
Sospirò e scosse la testa.
Era già pronto per il suo dietro-front quando la voce di Sakura lo bloccò.

-Ho trovato-

Naruto rabbrividì. Una sensazione ripugnante corse lungo la sua schiena. Chissà per quale ragione le parole di Sakura non sembravano rassicuranti.
Mosse i primi passi per allontanarsi cautamente dalle due ragazze quando un “Fermo” che non accettava repliche stroncò sul nascere la sua fuga silenziosa.
Si voltò lentamente, con prudenza, sorridendo in modo tirato. Lo sguardo dell'altra lo ghiacciò sul posto.

-Tu sei il migliore amico di Sasuke, Naruto, in fondo sei stato tu a riportarlo a Konoha, lo ripeti sempre che siete come due fratelli -

Ino parve capire ciò che l'altra intendeva in quanto, come fosse stata attraversata da una scossa elettrica, si drizzò sulla panchina, inchiodando Naruto con lo sguardo che, improvvisamente, sembrava essersi fatto vacuo.
Naruto iniziò a sudare freddo.
Dove diamine voleva andare a parare la compagna di squadra?
Era vero che aveva riportato a casa Sasuke e che erano sempre migliori amici ma questo...cosa diamine c'entrava?
Come se Sakura avesse potuto leggergli nel pensiero si alzò in piedi, facendolo tremare impercettibilmente, quindi sbottò esultante.

-Ci aiuterai a fare del cioccolato per Sasuke -

Le mani congiunte davanti al volto, lo sguardo luccicante e l'aria che, in ogni caso, non ammetteva repliche, fu presto imitata anche dalla bionda e, in men che non si dica, fece finalmente capire a Naruto che si era cacciato in un guaio davvero tanto, tanto grosso.

***



Aveva cercato in tutti modi, davvero in tutti, di defilarsi da quell'ingrato compito.
Dopo che aveva cercato di opporre resistenza alle due, un pugno carico di forza si era abbattuto contro il suo capo, convincendolo ragionevolmente a desistere dal suo intento.
Venne trascinato di forza a casa della sua compagna di squadra. Probabilmente ne sarebbe stato felice in circostanze diverse, ma in quelle, non riusciva a pensare ad altro che ad un piano di fuga.
Era seduto su uno sgabello di legno nella cucina di casa Haruno. Sakura e Ino avevano indossato due graziosi grembiuli e avevano velocemente sistemato sui ripiani diversi ingredienti, dalla farina alle uova sino ad arrivare al cioccolato.
Naruto le osservò con aria malconcia tirarsi su le maniche e rivolgergli la piena attenzione.

-Allora Naruto, quale cioccolato piace a Sasuke-kun -

Naruto mugugnò affranto voltando lo sguardo verso la finestra, così vicina eppure...così dannatamente irraggiungibile.
Si voltò per fissare le due ragazze.
Il cioccolato preferito di Sasuke.
Ci pensò seriamente, solo per qualche attimo, giusto per rendere più veritiera la sua messinscena.
Se avesse almeno finto di ragionarci, forse, aveva una minima speranza di cavarsela con un...

-Non lo so -

Ecco! L'amo era stato gettato. Naruto pregò con tutto se stesso che il tono mortificato e l'aria pensosa avessero fatto sufficientemente effetto sulle due.
Aggrottò la fronte e sospirò piano rilasciando quella breve quanto letale sentenza.
Vide le due ragazze rimanere qualche istante immobile, poi divenire perplesse e poi, infine, seccate.

-Avanti Naruto, sappiamo che lo sai...-

-Dicci qual è il suo preferito, io scommetto su quello al latte...-

-Cosa dici Ino-pig è sicuramente quello fondente -

-Ma cosa... -

Ok! Davvero Naruto era stufo di ascoltare il loro discorso, certo da una parte poteva essere intrigante, per alcuni forse anche eccitante, vedere due belle ragazze che dibattono animatamente armate di mestoli davanti ai propri occhi. Ma in quel momento, agli occhi di Naruto, qualsiasi sfaccettatura interessante o maliziosa era totalmente svanita.
Le osservava truce, la voglia di fuggire dirompente in lui.
Stava già per mettere in atto il suo piano di fuga improvvisato quando un mestolo lo colpì in pieno stomaco.

-Ugh, che diamine...Sakura-chan?-

Mormorò dolorante.
Maledizione, quelle due non erano facili da eludere.
Sbuffò e si risedette, stanco, tamburellò con le dita su una mensola vicina, quindi, con aria svogliata, si rivolse alle due.

-Perché non la smettente?! A Sasuke non piacciono i dolci -

Sakura ed Ino lo guardarono allibite, sconvolte.
Umh, il moro aveva sempre rifiutato i loro dolci a San Valentino, ma non avrebbero mai pensato che non gli piacessero i dolci.
Fu proprio per questo che non credettero alle parole del biondo.
Ridacchiarono leggermente, riconoscendo a Naruto un'ottima capacità di recitazione.

-Ok, avanti Naruto, la verità, ti promettiamo che poi puoi andare -

Naruto le osservò come fossero totalmente impazzite.
Ok, va bene che prima aveva poco intelligentemente cercato di ingannarle ma almeno quando diceva la verità potevano degnarsi di credergli.
Scosse il capo risentito e ammise sinceramente.

- Non sto mentendo, Sasuke odia davvero i dolci.-

Sakura e Ino lo guardarono seriamente per diversi attimi.
In fondo, Naruto non sembrava stesse mentendo e, alla fine di tutto, non aveva motivo per farlo comunque.
Quando realizzarono ciò, insieme alla consapevolezza si unì anche la tristezza e una malcelata disperazione, che sciolsero velocemente qualsiasi proposito romantico che era stato riservato per il giorno seguente.
I loro sogni frantumati come la polvere di cioccolato tra le loro dita.
Il ragazzo biondo le guardò cogliendo la loro tristezza e maledicendosi per quella dannata sensazione di oppressione e compassione che si era creata all'altezza del suo sterno. Sospirò prima di parlare.

-Provate col caffè-

Due teste scattarono in un gesto repentino per vedere meglio la figura del biondo che, sorridendo scioccamente, si dondolava avanti e in dietro sulla sedia.
Le ragazze lo guardarono, gli occhi nuovamente carichi di aspettative e speranze.
Ci volle poco perché il biondo fosse un lontano ricordo nelle loro menti, sostituito dalle immagini di una rivista per cuochi alle prime armi e tanto, troppo cioccolato.
Naruto sbuffò ma sorrise, allontanandosi finalmente dalla casa. Un piccolo, mellifluo pensiero si insinuò nella sua testa, ma presto fu anch'esso dimenticato, sostituito con ben altri problemi, sicuramente più importanti.
Come il tipo di Ramen che avrebbe dovuto mangiare oggi all'Ichiraku...
Eppure quella domanda pizzicava comunque nel retro della sua coscienza.

“ In tanti anni di cotta, non hanno ancora imparato che il teme odia i dolci?!”

***



Il 14 di Febbraio arrivò presto.
Quando Naruto scese per le strade non poté non notare l'aria smielata e zuccherosa che pareva diffondersi per tutta Konoha. Coppie di innamorati ad ogni angolo, sorrisi che attraversavano i volti delle persone come paralizzati in quella smagliante posizione e un odore di cioccolato che troneggiava sul villaggio.
Si diresse al campo di allenamento.
Di certo non avrebbe avuto cioccolato, ma non si sarebbe perso per nulla al mondo l'assalto al Teme da parte dei tre/quarti della popolazione femminile di Konoha.
Ridacchiò in anticipata aspettativa arrivando al campo di allenamento trotterellando allegramente.
Stranamente Sasuke non era accerchiato da molte persone.
Poté notare giusto una decina di ragazze che, piano, dopo aver consegnato il loro pacchetto, perfettamente confezionato con carte dagli sfolgoranti colori, si allontanavano meste dal ragazzo moro. Probabilmente la popolarità di Sasuke era diminuita in seguito al suo tradimento, pensò brevemente Naruto.
Quando terminò di avvicinarsi le uniche due ragazze rimaste erano proprio Ino e Sakura. Tuttavia esse non si trovavano in torno al moro bensì rintanate in un angolo, vicino a delle siepi, poco lontano.
Naruto si avvicinò alle due curiosamente, prendendole alla sprovvista.

-Che succede ragazze, avete già dato il ciocco...-

La frase fu prontamente bloccata dall'occhiata che le due gli riservarono.
Poté vedere solo l'occhiata che si scambiarono prima di ritrovarsi due pacchetti perfettamente confezionati tra le mani. Li guardò perplesso.

-Umh...grazie...-

Mormorò stupito e poco convinto.
Le due ragazze lo guardarono stranamente prima di colpirlo poco delicatamente sulla testa e lanciagli un'occhiata ammonitrice.

-Non sono per te-

-Vogliamo che sia tu a darli a Sasuke-kun -

Naruto le guardò, gli occhi dilatati dallo stupore.
Balbettò qualcosa di poco chiaro alternando occhiate tra le due e i pacchetti che stringeva tra le mani.
Rise nervosamente prima di sbottare.

-Scherzate..vero?-

Gli sguardi truci che ricevette gli fecero intendere che No, non scherzavano per nulla.
Stava già per aprire bocca e chiedere per quale contorto, astruso motivo avrebbe dovuto dare Lui al Teme quei dannati pacchetti quando lo procedettero.

-Dal momento che non siamo ancora convinte di ciò che hai detto ieri, se a Sasuke-kun non piacerà il cioccolato, ti assumerai tu tutte le responsabilità-

Naruto le osservò spaesato e spaventato al contempo.
Un conto era aiutare loro a fare il cioccolato. Un altro era consegnare di persona al Teme quei pacchetti.
Dannazione lui non era una di quelle ragazzine innamorate del Teme e, sopratutto, non voleva assolutamente un appuntamento con lui quindi, perché doveva essere lui a dargli quel cioccolato? Ancora una volta le ragazze parvero prevenirlo.

-Se gli piacerà dirai che è da parte nostra, altrimenti digli che è uno scherzo, non è difficile no? -

Certo, per loro era facile, pensò Naruto.
Non erano loro ad umiliarsi davanti al loro acerrimo rivale (il fatto che fossero migliori amici passava discretamente in secondo piano in certe occasioni) per dargli una cosa tanto stupida come del cioccolato.
Naruto venne spinto poco gentilmente davanti alla panchina ove era seduto Sasuke, i pacchetti ancora stretti nelle sue mani.
Ino e Sakura si nascosero dietro le siepi, una posizione dalla quale potevano sentire tranquille e indisturbate ciò che i due si dicevano.

-Dobe?-

Sasuke inarcò un sopracciglio e ghignò maliziosamente al rossore che si era velocemente diffuso sulle gote brunite dell'altro.
Si sporse leggermente in avanti ampliando il suo ghigno insinuante nel momento in cui notò i due pacchetti che il ragazzo teneva tra le mani tremanti.

-Addirittura due, non pensavo desiderassi così tanto un appuntamento con me -

Naruto si morse il labbro irato, era già pronto a sputare fuori quanto poco desiderasse essere lì al momento che due sguardi pungenti lo gelarono sul posto, costringendolo ad ingoiare i diversi insulti che premevano per essere pronunciati e facendogli voltare il volto risentito.
Sasuke lo guardò con soddisfazione intercettando i due pacchetti che erano stati lanciati contro il suo viso.
Scartò con poca cura la confezione e guardò con una lieve aria nauseabonda gli ennesimi cioccolatini della giornata.
Lui odiava il cioccolato.
Sapeva che le confezioni erano delle due ragazze e si stupì nel momento in cui il gusto amaro del caffè si sciolse insieme al cioccolato fondente sulla sua lingua.
Il sapore dolce totalmente assente, il retrogusto amaro dei chicchi di caffè accompagnato al sapore pungente del cioccolato fondente lo deliziarono internamente.
Alzò gli occhi su Naruto che, solo per un breve istante, gli parve ghignare soddisfatto.
Ino e Sakura sbucarono allegramente dalla siepe fiondandosi ai lati del corpo di Uchiha.

-Sapevamo ti sarebbe piaciuto Sasuke-kun-

Sasuke tacque, gustandosi sino all'ultimo quel sapore gradito, così diverso da tutto ciò che era stato costretto ad assaggiare in quella mattinata.
Lanciò un'occhiata veloce alle due donne. Era certo che il cioccolato fosse stato creato da loro ma non si spiegava come fosse possibile.
Per quanto fossero ingegnose non avrebbero mai potuto cucinare un cioccolato così buono non sapendo del suo odio per i dolci.
Osservò ancora le due ragazze ghignanti prima che un movimento davanti a lui cogliesse la sua attenzione.
L'illuminazione venne così veloce che non poté trattenere il suo braccio che si era automaticamente allungato per afferrare il polso del biondo.

-Dove vai Dobe?-

Naruto si voltò perplesso.
Sakura e Ino si staccarono dal moro al movimento repentino di quest'ultimo e restarono ad osservare la scena silenti.
Naruto parve indeciso, poi rispose, come fosse ovvio.

-A casa-

Sasuke ghignò malefico tirando il corpo del biondo più vicino al suo. Passò un braccio intorno alla sua vita e quello, irrigidito, parve stordito ed imbarazzato dal gesto improvviso.
Carezzò la sua schiena e si chinò sulle sue labbra lentamente.

-Devi prima venire ad un appuntamento con il sottoscritto -

Naruto arrossì e sgranò gli occhi alla vicinanza e alle parole del ragazzo più alto. Era già pronto a ribattere, accorato, che le sue parole furono inghiottite dalla bocca famelica del moro che, senza esitazione, si era chinato per baciarlo.
Naruto mugugnò contrariato cercando di sottrarsi al bacio, arrendendosi presto alla volontà dell'altro e alla fine iniziando a corrisponderlo.
Si staccarono privi di fiato, arrossati in volto, sotto gli occhi sconvolti delle due donne alle loro spalle.
Il silenzio regnò sovrano per diversi istanti:
Sasuke troppo soddisfatto per dire alcunché.
Naruto troppo imbarazzato per riuscire a pensare a qualcosa di coerente.
Sakura troppo atterrita, intenta ad evitare un possibile mancamento.
Fu Ino a parlare, sconvolta, balbettando incerta.

-Ma...P...Perché lui? Siamo noi ad aver fatto il cioccolato -

La replica che seguì fu così dolce nella sua freddezza che parve davvero insolito potesse essere stata pronunciata da qualcuno come Sasuke Uchiha.

-Per quanto siate state ingegnose, non siete state voi a trovare il modo per fare del cioccolato perfetto, o sbaglio?-

Le ragazze arrossirono alla capacità di deduzione del moro e tacquero sconfitte.

-Inoltre, non siete state voi ad offrirmi il cioccolato, ma il Dobe-

Uno squittio indispettito provenne dalle sue braccia pronto a puntualizzare che non l'aveva fatto assolutamente di sua iniziativa ma Sasuke non ci diede peso continuando.

-Quindi mi dispiace ma il Dobe vi ha battute su tutti i fronti –

Naruto assunse una colorazione rossastra parecchio intensa.
Maledetto Teme, cosa diamine andava blaterando?
Le braccia intorno al suo corpo parvero stringere maggiormente la presa.
La domanda che dal giorno precedente continuava a prudere nel retro della sua coscienza tornò malevola a punzecchiarlo.
In fondo non aveva torto, l'idea era stata sua, le due non sapevano neppure del suo odio per i dolci!
Si rimproverò mentalmente.
Cosa diamine stava pensando? E, stretto nell'abbraccio possessivo del suo ipotetico migliore amico, cercò di ignorare con tutto sé stesso quella risposta tanto chiara quanto imbarazzante.
In fondo, non poteva mica essersi innamorato del suo migliore amico?
Non avrebbe avuto alcun senso.
Sasuke non gli era mai neppure piaciuto!
E mentre i suoi pensieri venivano inghiottiti da un altro bacio al sapore di caffè forse, solo forse, riuscì ad ammettere, per un brevissimo istante che, in fondo in fondo, Sasuke poteva anche piacergli un po'.

Solo un po' però...

L'intelletto cerca, il cuore trova. (George Sand)




Note della storia: Umh, ammetto che la storia non era granchè, sicuramente l'avrei potuta migliorare. Ma va bene lo stesso!
ringrazio molto Kurenai88 per il suo splendido giudizio, per rispondere a lei, come a probabili altri, riporto ciò che ho scritto anche nel forum ^^
Posso solo dire che Sì, inizialmente avevo pensato di ambientarla nella periodo pre-fuga di Sasuke ma alla fine ho voluto cambiare.
La motivazione che mi ha spinto a farlo è stato proprio il rapporto tra Sasuke e Naruto. Il rapporto pre-fuga (escludendo il periodo dell'esame chunin) è caratterizzato da un rapporto tra i due troppo acerbo, che non si basava neppure sull'amicizia ma sul concetto di rivalità portato all'esasperazione. A me serviva qualcosa di più profondo, e quindi ho deciso di ambientarlo dopo un possibile ritorno di Sasuke ^^
Per quanto riguarda Sakura e Ino, la prima non si può dire che non sia ancora innmorata di Sasuke (ovviamente va ad interpretazione personale del manga xD) la seconda, come dici tu, non mostra nel manga interesse per Sasuke ma -forse sbagliando non so - ho voluto costruire un ritorno alle origini. Il mio ragionamento era: non conoscendo il manga come sarà posso spaziare liberamente sui comportamenti, da questo l'avvertimento What if?!
Comunque sia, in ultimo...Sì Sasuke era stato costretto...almeno...Naruto lo lascia intendere all'inizio ma non sono scesa nei dettagli.
Ad ogni modo, sono felice comunque, gli 8 punti per l'originalità mi hanno davvero soddisfatta (basta poco lo so xD) Grazie ancora infinitamente a Kurenai88 per avermi permesso di partecipare a questo contest *-*

Qui il giudizio della storia.


Grazie a chi leggerà e spero recensirà

Lala

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: lala_g