Alan se lo chiedeva da tempo... Perché lui...
Perché Eric...
Perché...
Le forse cominciavano ad abbandonarlo, ma non aveva intenzione di fermarsi. Non ora che era così vicino al suo amato Eric.
Così vicino dalla verità.
Il cuore gli faceva male e ogni movimento che componeva gli provocava maggior dolore.
Non c'era una cura...
Si lasciò cadere sulle ginocchia e la sua falce finì davanti a lui, hai piedi di Eric.
"...Perché?..."
Sussurro con un filo di voce.
La sua anima lo stava abbandonando lentamente, ma non si sarebbero e arreso.
Con le lacrime agli occhi ripeté quella parola che faceva così male a Eric...
"....Perché fai questo...." Il dolore aumentava.
"Eric!" Urlò con le poche forze rimasugli in corpo.
Eric si girò verso Alan con gli occhi lucidi.
Si lasciò cadere davanti ad Alan.
Gli prese il viso fra le mani e le lacrime di Alan bagnarono quelle mani che tanto avevano ucciso.
"...Perché io ti amo Alan... Io volevo salvarti, ma è troppo... È troppo tar..." La voce gli morì in gola e dalla sua bocca uscivano solo singhiozzi dovuti a tutte le lacrime trattenute.
Posò la sua fronte su quella di Alan.
"Io ti amo Alan... Perdonami"
"Ti perdono... Eric... Andiamo via da qui Eric"
Alan aveva il viso rigato dalle lacrime, ma sulle labbra aveva il sorriso più radioso che Eric avesse mai visto.
Le mani tremanti di Alan si soffermarono sulle labbra di Eric per poi salire fino alla montatura sobria degli occhiali.
"Non ci serviranno più..."
Eric ripeté il gesto di Alan con gli occhi offuscati dalle lacrime.
"Promettimi.... Permettimi che non uccidersi più nessuno..."
"Alan io..."
Le labbra morbide di Alan si posarono su quelle di Eric.
Sapevano si lacrime e di dolore, ma era una sensazione meravigliosa che Eric non avrebbe mai più provato.
"Andiamo via Eric..."
"No!"
Ciel Phantomhive ave a assistito a tutto e non avrebbe permesso ad Eric di andar via così.
"Zitto!"
La rabbia gli stava facendo perdere il controllo. Prese la sua falce e fece per capire Ciel.
In quei pochi secondi Alan reagì.
Eric ora aveva gli occhi puntati su quelli verdi smeraldo di Alan.
Tossì...
Tradì sangue...
Eric guardò la sua falce configurata nel ventre di Alan.
"...Non... Non uccidere... Eric"
Il cuore di Alan si fermò.
Le lacrime di Eric caddero sul viso pallido di Alan.
I suoi occhi avevano perso la propria luce ed ora guardavano il vuoto.
Le labbra appena socchiuse sporche di sangue rosso e denso.
Eric urlò di dolore.
Teneva il corpo di Alan tra le sue braccia e piangeva.
"Alan! Ti prego Alan!"
Ciel rimase immobile a guardare ciò che stava succedendo quando ad un tratto Eric si girò nella loro direzione.
"Uccidimi demone..."
Gli occhi di Sebastian divennero rossi per poi guardare Ciel che annui girando la testa dal lato opposto a quella di Eric.
Il maggiordomo si avvicinò alla falce di Alan e la prese in mano.
Si posizioni dietro ad Eric.
"Sto tornando da te Alan... E stavolta non ti lascerò mai più"
Dal corpo di Eric cominciarono a fuoriuscire tutte le anime pure che aveva raccolto e pian piano cominciarono a cadere sotto forma di bianca e candida neve.
"Bocchan?"
Ciel guardava la neve cadere e posarsi sopra i corpi dei due shinigami morti l'uno per colpa dell'altro.
Morti per amore.
"La più bella morte del mondo... Torniamo a casa Sebastian"
"Yes... My Lord... "
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La neve cadeva senza produrre alcun suono.
"Fiori di Erica... Eric Slingby e Alan Humphres il vostro amore sarà eterno"
Lo shinigami corvino posò due paia di occhiali dalla montatura semplice su due lapidi di marmo bianco vicino ad un mazzo di fiori...
"L'Erica nel linguaggio dei fiori indica solitudine. Una persona sola. Dal momento in cui nasce fino a quando muore... Eric..."
NOTA AUTRICE
Ho scritto la storia in un momento di malinconia e tristezza a notte fonda per lo più. S usate gli errori se ci sono e spero tanto che vi piaccia. Violet