Dopo circa tre ore di volo, la carrozza si fermò sul ciglio della strada. Astrid venne svegliata dall'apertura della portiera, davanti a lei torreggiava una donna con non più di cinquant'anni, dal viso arcigno, grandi occhi neri e un lungo naso bitorzoluto. 《Salve signorina, sono la preside dell'istituto di magia di Rho, madame Guduin.》 Astrid, ancora rintontita dal sonno biascicò un 《Buonasera madame Guduin.》 La preside la prese per un braccio e la trascinò fuori dalla carrozza, dove, per sua sfortuna, erano già presenti i quattro prescelti delle altre case, una femmina e tre maschi. La guardavano tutti e quattro con l'aria di chi sta per scoppiare a ridere, e Astrid si rese subito conto del perché; era ancora insonnolita per il viaggio, aveva i capelli arruffati e in più madame Guduin l'aveva dovuta strattonare per farla uscire dalla carrozza, insomma, aveva l'aria di chi in quel momento avrebbe preferito essere a casa a dormire piuttosto che di una ragazza che avrebbe dovuto combattere il gran torneo. 《Signorina questi saranno i suoi compagni di addestramento, nonché i suoi avversari durante il torneo.》 Disse madame Guduin, subito dopo li presentò. La prima era Zafira, che aveva il classico fascino dei Miriel; seguiva Geremaia con il corpo forzuto dei Numi; Byron con la pelle e i capelli scuri, classici della casa dei Taras. L'ultimo era Davis, della casa degli Aranel; quando Astrid lo vide spalancò gli occhi. Era un bellissimo ragazzo, dall'aria misteriosa, con una folta chioma nera e dei bellissimi occhi verdi. Si accorse appena in tempo di starlo a fissare, distolse subito lo sguardo. Vennero condotti nella scuola da madame Guduin, era tutto riccamente decorato e ai muri erano appesi quadri dei precedenti allievi della scuola. Vennero guidati ognuno nella propria stanza, dove in trenta minuti si sarebbero dovuti preparare per il discorso di benvenuto e per la cena. Mentre Astrid entrava nella sua stanza, non poté non notare che la camera di Davis era di fianco alla sua. Dopo essersi lavata e sistemata aprì l'armadio, dove trovò la divisa che avrebbe dovuto indossare per i seguenti cinque anni. Si fermò un'attimo a fissare lo stupendo panorama che si poteva vedere dalla finestra e non poté evitare di guardare verso est, dove si trovava casa sua. "Per cinque anni non vedrò più i miei genitori e i miei fratelli. Dovrò vivere qui dentro con quell'arpia di madame Guduin e quei quattro montati. Questo posto fa schifo!" Pensò Astrid, che, pur provandoci, non riuscì a frenare una lacrima che le rigò il viso. Dopo essersi ben preparata, sia esternamente che mentalmente, Astrid si diresse alla porta e dopo un lungo respiro, tirò la maniglia e uscì. Lì fuori incontrò Zafira, che, lanciandole uno sguardo pieno di disgusto, l'anticipò per le scale. 《Un po' scontrosa vero?》 Era Byron. 《Emm..si un po'》gli rispose. 《Dai andiamo giù, quella megera della Guduin ci starà aspettando.》 Così facendo i due si incamminarono giù per le scale. "Speriamo di incontrare Davis prima di arrivare in sala" pensò.