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Autore: Little Redbird    18/10/2015    5 recensioni
Scritta per il Drabble Days indetti nel gruppo We are out for prompts.
Pompt di Miriam: Bellarke: di quella volta in cui erano ubriachi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per il Drabble Days indetti nel gruppo We are out for prompts.
 

Drunk & Happy

 

Non capitava spesso che ci si ubriacasse, al campo - più che altro perché avevano una scorta molto limitata e molto scadente di liquore, e perché lo teneva nascosto ai ragazzini - ma c'erano giorni in cui arrivare fino a sera e pensare di restare lucidi non era fattibile. Quei giorni in cui tutto andava male e la speranza moriva ad ogni respiro. Clarke non li sopportava quei giorni, per questo voleva che la notte passasse in fretta e senza danni. Un goccio di qualcosa di forte era l'unica cosa che potesse aiutarla in quei casi, l'unica cosa che le avrebbe permesso di dormire per tutta la notte.

Per questo s'incazzò come una bestia quando trovò Bellamy con la bocca attaccata alla sua bottiglia di liquore. Quella era la sua unica possibilità per una dormita decente e lui se la stava sgolando, gli occhi serrati a causa del bruciore alla gola.

Quando finalmente le sue labbra si staccarono dalla latta, si accorse della presenza della dottoressa del campo sulla soglia della navicella.

"Giornata dura, eh?" commentò, esibendo il suo sorriso più irritante.

"Come diavolo sapevi dove trovarlo?" gli domandò, indicando il liquore e ignorando il suo commento.

"Puoi nasconderlo ai bambini, non a me" le disse, sedendosi sulle coperte sparse sul pavimento, la schiena contro il metallo freddo dell'abitacolo.

“Me ne serve un bicchiere” gli disse, avvicinandosi per perdere la bottiglia dalle sue mani.

Bellamy la fissò mentre lei se ne stava in piedi, di fronte a lui, con la mano tesa.

“Più di uno, direi” constatò, sorridendo ancora.

Clarke sbuffò e si allungò verso di lui, ma Bellamy spostò la bottiglia fuori dalla sua portata e lei cadde in ginocchio – solo per un pelo non si ritrovò tra le sue braccia.

“Non è la serata giusta per fare il coglione” gli ricordò.

“Dividiamocelo” suggerì lui, facendo oscillare rumorosamente il liquido.

Clarke sospirò, esausta. Si sedette al suo fianco, sistemando i capelli su una spalla prima di poggiare la testa al muro.

Finalmente Bellamy le passò la borraccia, sorridendo complice.

Clarke prese un lungo sorso, accogliendo grata la sensazione di bruciore alla gola ed alla bocca dello stomaco.

“All'essere leader” brindò Bellamy, prendendo un sorso per sé.

“All'essere leader” gli fece eco Clarke, prendendo un sorso più lungo.

 

Ora, il problema non era l'aver bevuto fino a non ricordare più il numero di brindisi senza senso che erano venuti dopo. E non era nemmeno il fatto che si era svegliata attaccata a Bellamy, perché fuori faceva freddo e sarebbe stato stupido sprecare il calore dei loro corpi.

Il problema era che per stare calda non era affatto necessario che tenesse la mano sotto la maglietta sottile di Bellamy, la pelle della sua mano in diretto contatto con quella liscia della sua schiena nuda. Ed era altrettanto superfluo che lui le tenesse una mano sulla coscia e l'altra sul fianco.

Ed era del tutto inappropriato quel suo sospiro soddisfatto tra i suoi capelli incastrati da qualche parte, così come inappropriata era la sua voglia di restare seppellita tra quelle coperte per il resto della giornata.

   
 
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