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Autore: Stefy Kiddo    18/10/2015    1 recensioni
Nella vita di Jane ritorna una persona dal passato molto importante,sua cugina Alessia,
la sua presenza metterà a dura prova i sentimenti della donna,indagheranno insieme su un caso con tanti colpi di scena,e capire finalmente che Maura è la donna della sua vita.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Jane Rizzoli, Maura Isles
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: PWP, Violenza
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IL PASSATO CI APPARTIENE
 “Buongiorno”, bisbigliò Maura ancora assonata rivolgendosi ad Angela, che persa nei suoi pensieri sorseggiava il caffè senza far caso all'amica.
Questa, irritata, le passò le mani davanti agli occhi “Angela ci sei?!”
“Ehi Maura, scusami non ti ho sentita”, ribattè lei, scossa dal suo torpore.
 “Certo, eri da un altra parte! Va tutto bene?”
 “Si sì tutto bene” esclamò, spostandosi per preparare una tazza di caffè anche per la dottoressa.
“Angela??”
“Maura, tranquilla. Adesso devo andare ci vediamo dopo” e chiuse la porta dietro di se lasciando l'amica da sola.
Ma a Maura quell'atteggiamento fu più che sufficiente per capire che qualcosa non andava. Angela le stava nascondendo qualcosa, non era mai stata così silenziosa, neanche dopo aver divorziato da Frank. Il ronzio del cellulare la scosse dai suoi pensieri riportandola al mondo reale. Una chiamata, era Jane : è stato ritrovato un cadavere. Questo le da giusto il tempo per prepararsi ed andare sul luogo. Bel modo d'iniziare la giornata.
 
Maura arriva sul posto , un vicolo cieco non lontano dal centro di Boston ,
 “Buongiorno Maura” le disse Jane strizzando l'occhio aspettando l arrivo del medico legale
 “Salve detective” rispose lei in tono canzonatorio “Portami dal cadavere”
Certo signora facendo segno con la mano . insieme oltrepassano la striscia gialla, che delimita la scena del delitto
“Hai dormito bene Jane ? Sembri stanca e hai gli occhi rossi.”Maura la conosceva bene , Jane non poteva nasconderle nulla. “Ma certo.. bhe, forse sono solo un po' stressata per il lavoro.”
Ormai erano 15 giorni che a Boston tirava un'aria strana : qualche problema tra bande rivali e spesso venivano colpite persone innocenti .
 “Jane ti devi riposare” le disse guardandola negli occhi “.
Si Maura, appena tutto questo flagello finirà mi prenderò una settimana di vacanza!” rispose, accennando un mezzo sorriso.
Cosa che fece apparire un'espressione dolce negli occhi di Maura, che le ricambiò il sorriso dirigendosi verso il cadavere; le notti insonni e la stanchezza non avevano minimamente toccato la sua bellezza Aveva i capelli legati un trucco leggero , Maura adorava vederla con giacca e pantalone ,risaltavano tutto le sue forme.
 “Uomo, bianco , colpo d' arma da fuoco direttamente alla testa, direi un esecuzione, volevano una morte veloce.”
 “Hai da dirmi solo questo dottoressa? Sono delusa”
 "Vista la traiettoria del foro D’entrata posso dirti che la vittima era in ginocchio . Tutto il resto lo saprai dopo l'autopsia” rispose lei alzandosi e togliendosi i guanti.
Si diresse verso la macchina .
 “Ehi Maura!” urlò Jane correndole dietro, “Non puoi lasciarmi così!”
 “Certo che posso!” rispose la donna in tono scherzoso, si divertiva a punzecchiare l'amica.
 "Ah si??" Continuò Jane ," non ci si comporta così ..
Maur" e si mise a brontolare come una bambina, lo faceva sempre in queste situazioni " dai, dimmi a cosa stai pensando!"
La mente di Maura tornó a quella mattina , non aveva mai visto Angela in quello stato, e questo rende facile capire che c'è qualcosa di grave in ballo. Magari qualcosa che puo avere a che fare con i suoi figli.
"Jane?!"
 "Dimmi Maura" rispose prontissima lei
 "Hai sentito Angela ? "
"No, perché? È successo qualcosa? "
 "Niente tranquilla. Questa mattina è uscita presto e non l'ho vista tutto quà. Dai, ci vediamo alla centrale " Disse, mentre entrava veloce in macchina. Voleva evitare altra domande. Voleva evitare che diventasse palese che stava mentendo .
 "Ok, a dopo." Rispose seccata l amica.
 
 "Buongiorno dottoressa Isles"
 "Buongiorno Susy".
Appena entrata nell'obitorio Maura si rese conto che la sua assistente aveva gia preparato tutto "incominciamo ?" Le disse "
Non vedo l’ ora" rispose Susy entusiasta prendendo un bisturi.
 "Perfetto, iniziamo con un incisione a Y ."
 
Nel frattempo Jane entrò nel suo ufficio, si sedette alla sua scrivania e mettendosi le mani nei capelli , con un gesto simile alla disperazione, inizia a riflettere sul caso: tutti quei morti in soli 15 giorni, chi diavolo poteva esserci dietro?!
 Neanche l incontro con Peddy, il famoso gangster di Boston rinchiuso in carcere di massima sicurezza, -che per una sorta di brutto scherzo del destino era anche il padre di Maura Isles- l'aveva aiutata, anzi: Le era addirittura sembrato che Peddy avesse paura di qualcosa.
 "É un italiano" affermò korsak mettendole sulla scrivania la cartellina con tutti i dati della vittima. Jane l'aprì, guardò la foto e consultò i dati anagrafici della vittima.
D'un tratto impallidi.
 " Jane tutto bene ? " Chiese korsak, allarmato da quello strano atteggiamento.
Korsak e Jane erano sempre stati partner , e dopo la morte del loro collega, Frost, la loro amicizia si era ulteriormente consolidata.
Korsak era ormai prossimo alla pensione , e aveva preso in gestione il pub dirty Robber insieme ad Angela, la mamma di Jane .
"Cos? A .. Si.. Korsak . Scusami vado in bagno" Disse mentre si alzava di corsa dalla scrivania, la cartellina ancora aperta.
 Maura, che aveva appena finito d'effettuare l' autopsia, lasciò terminare il lavoro a Susy Stimava la sua apprendista, era brava: avvolte era come guardare il suo riflesso in uno specchio .
Gli eventi di quella mattina continuavano a tornarle in mente e Decide di passare da Angela , era preoccupata .
Una volta Arrivata al dirty Robber, trova  Angela intenta a sistemare delle cose
"Ehi Angela "
"Ehi Maura che ci fai qui ? E Jane?"
 " è in ufficio , non le ho detto che venivo qui, voglio parlare da sola con te."
Angela apprezzava Maura per la sua sincerità,Anche perché mentire per lei era una vera tortura: le uscivano le macchie sulla pelle, letteralmente.
 "Dimmi tutto Maura" disse la donna spalancando le braccia.
" Dovresti essere tu a parlare" ribatte Maura mentre si sedeva, la borsa di Gucci appoggiata sul bancone.
 "Io ?? " Chiese Angela con un aria stupita.
"Si , tu. Cos' è successo ? "
Angela appoggiò le mani sul bancone con rassegnazione: Prima o poi tutto sarebbe venuto a galla, tanto valeva parlare.
 "Maura, ti prego di non dire nulla a Jane di quello che sto per raccontarti"
"Jane? " la dottoressa spalancò gli occhi sorpresa.
Ogni volta che un evento o una notizia presumibilmente brutta riguardava Jane, le prendeva una strana forma di panico.
Accortasi della reazione della ragazza, Angela cercò di calmarla prendendo le sue mani tra le proprie.
" Non è Nulla di grave, Ma qualcuno dal passato sta venendo quì e potrebbe turbare Jane ."
Quelle parole fecero male a Maura. Una morsa le strinse la bocca dello stomaco, gelosia, ma non capiva il perché . La cosa la spinse a capirci di piú.
 "Angela spiegati meglio" disse con voce tremolante.
 
Nel frattempo Jane, in bagno, si sciacquava ripetutamente il viso. Si guardò allo specchio senza chiudere il rubinetto, l'acqua continuava a scorrere nel lavandino. Il suo viso era teso, la mente continuamemte in moto., La provenienza di quell uomo l’ aveva riportata indietro di 25 anni . Alessia, Sua cugina Alessia che lei amava più della vita :
Il ricordo le era tornato con violenza alla mente, con esso anche il dolore che tanto faticosamente aveva cercato d' accantonare . Era la sorella che non ha mai avuto. Aveva trascorso tutta la sua infanzia con lei in Italia quando, un giorno, senza un'apparente motivo , Alessia la trattó male, per poi uscire di casa furiosa: Ma Jane sapeva dove trovarla, conosceva il suo posto segreto.
Sulla spiaggia c'era un pontile di 8 km, Alessia sarebbe stata li, in mezzo al mare, dove poteva piangere senza essere vista .
Da poco Alessia aveva perso la sua migliore amica, Roberta, ritrovata morta in un cantiere : Stavano per seppellirla in un pilastro di cemento, ma l'arrivo della polizia allertata da una chiamata anonima fece scappare i malviventi.  
Jane aveva 15 anni Alessia era più grande di lei di 10 anni Quel giorno Jane voleva starle vicino, ma Alessia non gradì la sua presenza la spinse e urlando le urlò:
 " tornatene a Boston! Stasera, voglio che te ne vai STASERA!"
Mentre il rumore del mare inghiottiva il suono dei singhiozzi di Jane che, dopo 25 anni, si rese conto che il ricordo di quelle parole le faceva ancora lo stesso effetto, la stessa fitta al cuore. Da quel momento non aveva piu avuto notizie di sua cugina Chiuse il rubinetto e si diresse verso l obitorio: Ma Maura non sarebbe stata li.
 
Al dirty robber la dottoressa aveva ascoltato tutta la storia Di Angela senza capire perché Alessia fosse sparita per tutto questo tempo per poi decidere di tornare, improvvisamente nella loro vita. Era preoccupata X l'amica Ma sicuramente doveva esserci un motivo grosso dietro il ritorno di sua cugina.
Una cosa sola era certa: Se mai avesse fatto soffrire ancora Jane l'avrebbe strangolata con le sue stesse mani! . Dopo aver calmato Angela, e averle consigliato di parlare con Jane quanto prima, usci dal pub e si diresse verso l' auto scrivendo un messaggio a Jane, dove le chiedeva di aspettarla per bere qualcosa insieme.
 
 
   
 
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