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Autore: Bens_S    19/10/2015    3 recensioni
"Migliaia di luci simili a lucciole danzavano per le strette vie del villaggio, ognuna di esse emetteva un flebile sussurro.
Nessun essere umano era in grado di capire cosa dicessero e la piccola rideva pensando a coloro che sostenevano di aver parlato con gli spiriti.
La bambina sorrise, quale sciocco poteva dire una cosa del genere?"
[Storia partecipante al contest “La notte di Samhain (Horror & Fantasy) Halloween contest” indetto da Aleyiah]
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce soffusa della candela illuminava i resti dello scarno banchetto consumato durante la serata dalla famiglia Sane. La piccola Aine si era rifiutata di mangiare la propria razione, diceva di voler aspettare l’arrivo della madre. In un primo momento era stata certa che avrebbe sentito il suono della voce di lei da un secondo all’altro ma con lo scorrere del tempo l’insicurezza e poi il timore avevano sempre di più affievolito le sue speranze.
Come da tradizione la tavola era stata apparecchiata con l’aggiunta di un posto vuoto, il papà le aveva detto che quello era per la mamma, così come le candele dentro le rape fuori dalla porta e sulle finestre che le avrebbero permesso di ritrovare la via di casa, in questo modo sarebbero stati ancora una volta insieme. Aine aveva bisogno di crederci.
Il papà aveva ragione, neanche la morte poteva spezzare un legame tanto forte come quello che c’era tra loro e quella meravigliosa notte serviva a ricordarlo.
Aine si strofinò le mani sulle cosce, nonostante il camino fosse acceso il freddo si era fatto strada nell’umile casa e sembrava attanagliare ogni cosa con la sua morsa. La piccola decise di alzarsi e di andare a vedere fuori dalla finestra. Migliaia di luci simili a lucciole danzavano per le strette vie del villaggio, ognuna di esse emetteva un flebile sussurro.
Nessun essere umano era in grado di capire cosa dicessero e la piccola rideva pensando a coloro che sostenevano di aver parlato con gli spiriti.
La bambina sorrise, quale sciocco poteva dire una cosa del genere?
Alle persone non restava altro che ascoltare quelle incredibili voci, una pallida ombra di ciò che gli spiriti erano stati in vita, tuttavia sufficiente per ricordare agli uomini il continuo mutare di ogni cosa. Inoltre bisognava festeggiare per la meravigliosa forma in cui la Madre aveva deciso di far mutare gli esseri umani.
Si potevano cogliere eleganza e meraviglia nella danza delle luci e tutti quei sussurri erano un dono che permetteva alle persone di riconoscere i propri cari.Non c’era nulla di più commovente che vedere una luce avvicinarsi a una persona e, tramite i sussurri, farsi riconoscere.
Ma se era permesso ricongiungersi ai propri familiari perché la mamma non era ancora tornata? Perché lei aveva deciso di punirla in questo modo? Sapeva che non aveva mangiato pur di vederla, inoltre quando erano ancora insieme Aine si era quasi sempre comportata bene.
Le prime luci dell’alba si fecero strada nel cielo stellato e con esse lo splendore degli spiriti andò sempre più affievolendosi. Era giunta l’ora di tornare nel loro mondo. 
La bambina si alzò e si diresse verso il letto, forse la prossima notte di Samhain sarebbe andata a finire meglio, Aine sorrise per la seconda volta in quella lunga e fredda notte, la mamma era sempre stata una donna saggia e sicuramente c’era un disegno dietro alle sue azioni. Ora lei e il papà dovevano provare a capirlo.
 
 
 
  
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