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Autore: Giovy97    20/10/2015    0 recensioni
Chris ha 22 anni ed è diventato quello che ha sempre sognato: uno scienziato affermato. Per lui non è stato facile ma ci è riuscito nonostante quello che è gli successo. Doveva essere l'età più bella della sua vita, l'adolescenza ma non fu così. Si ritrova sommerso nel suo passato e tutti quei ricordi che lo hanno formato ma quando aprirà gli occhi si troverà nel posto che lo ha spinto ad andare avanti perchè le sue scoperte cambieranno il destino dell'umanità.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E ci sono quei momenti in cui ti fermi e ti metti a pensare al percorso che mi ha portato fino a qui. Si dice che dell’adolescenza si ha un bel ricordo ma in parte è falso perché in certi casi si hanno degli episodi che ti sconvolgono la vita.
Ma partiamo fin dal principio. Ero in estasi, era il mio primo giorno di superiore e avevo scelto il Liceo Scientifico, perché? Beh, semplice. Studiare per realizzare il mio sogno quello di diventare uno scienziato. Mi svegliai presto, erano le 6:45 del mattino e mi dovevo preparare per non perdere l’autobus e scesi dal letto felice, con un sorriso sulle labbra pronto ad affrontare questa nuova avventura. Mia madre mi preparò la colazione e, una volta finito, mi avviai alla piazza del pullman dove incontrai amici con cui avevo frequentato 3 anni indimenticabili fatti di scherzi, di risate e di momenti che porto nel cuore. Li avrei voluti con me, ma avevano fatto la loro scelta ed io avevo fatto la mia. Arrivai alle 8 davanti scuola e non volevo l’ora di entrare per intraprendere il viaggio che mi avrebbe cambiato la vita. Suonò la campanella ed entrammo tutti. La mia classe era la 1^ C ed era al secondo piano, ci arrivai con un sacco di pensieri “Chissà come sarà quest’anno” “ Cosa succederà il primo giorno” ma la domanda che ogni alunno, al suo primo giorno, si pone: “ Chi sarà il mio compagno di banco”. Era dubbi ma sarebbero stati svelati in pochi istanti. Entrai in classe, ero tra i primi e c’erano molti banchi vuoti e decisi di prendere posto da solo lasciando decidere al destino il mio compagno. Feci subito conoscenza, anzi non fu difficile quando ad un certo punto entrò lei, la ragazza che mi avrebbe aiutato nel corso degli anni a lottare come un leone. Si chiamava Jasmine ed era una ragazza bellissima. Ricordo che aveva i capelli lunghi bruni e gli occhi verdi, insomma era stupenda. Si sedette vicino a me e da li nacque un’amicizia stupenda. Alla fine della prima giornata era soddisfatto di come era andato il primo giorno e tornai a casa felice.
Una volta a casa pensavo a tutto quello che era successo ed a cosa poteva accadere ed era concentrato su un solo obbiettivo che era importante per me: studiare per realizzare il mio sogno.
La mia era una vera e propria passione fin da quanto ero bambino. Mi piacevano le stelle erano spettacolari e, qualche volta, salivo sul tetto per ammirare da vicino la bellezza e lo spettacolo che offrivano e sono stato sempre catturato da quella curiosità di scoprire di più sull’universo e da cosa è formato. Insomma avevo fatto, di quella che all’inizio era semplice curiosità, il punto di riferimento dei miei studi per affermarmi nel mondo della scienza. La scienza,è lo studio delle cose che non si conoscono. Come per esempio,molte cose non si conoscono nell’universo,esatto?Ecco,io volevo scoprirle. Volevo risolvere le grandi domande dell’umanità. Del tipo:esistono altri universi? Altri mondi? Altre forme di vita?
Ero davvero felice come mai in vita mia. Pensavo girasse tutto per il verso giusto e stavo gestendo il corso della mia vita davvero bene, non avrei potuto chiedere di meglio.
La mia famiglia era stupenda. Soprattutto mio padre, scienziato anche lui ma non con grande successo. Aveva cercato di dare il suo contributo ma non ci è riuscito e, quando fu sul punto di mollare tutto, credette in me. Riuscì a trasmettere quella curiosità che lui ha sempre avuto e riuscì a portarmi nel suo mondo e quando guardava me pensava che io ci potevo riuscire, quello in cui lui non era riuscito e fu allora che mi promisi di fare il mio meglio e cercare di essere il suo orgoglio.
Insomma il primo giorno era andato bene, ma  non mi sarei mai immaginato che cosa mi aspettava negli anni successivi.  E’ solo l’inizio della mia storia.
 
   
 
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