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Autore: LuxITD    20/10/2015    2 recensioni
Il finale che forse avrei voluto vedere...ambientata durante l'ultima puntata di Provaci ancora Prof! 6....
Camilla ama davvero Gaetano?E Gaetano ce la farà a resistere in quella città così piena di ricordi?
Quell'attimo di eterno l'hanno vissuto davvero....
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per tutti voi ma dedicata con affetto a Chiara e Diletta. “Io vi voglio molto bene ma ho voglia di stare un po’ da sola.Sarò una nonna libera e indipendente”
Gaetano camminava per le strade di Torino senza meta,aveva anche lasciato la macchina nel parcheggio dell’ospedale,non si sentiva in grado di guidare…nella mente sempre quella frase che gli avrebbe fatto perdere il senno,ne era certo.Il problema non era la scelta della solitudine ma l’essere andato via così velocemente, poteva aver portato a quella conclusione.Non riusciva a capacitarsi di quel “vi voglio bene”,di essere stato allontanato così,davanti ad una macchinetta del caffè,in un ospedale,con Renzo presente,il suo cuore,ne era convinto,aveva perso uno o due battiti e la sua mente sembrava non rispondere ai suoi comandi,pensava una cosa e i gesti rappresentavano l’esatto contrario,non si sentiva più padrone di nulla,nemmeno dei suoi pensieri e della sua sofferenza,ma soprattutto della sua illusione e delusione.Non sapeva nemmeno lui cosa pensare,cosa fare e come rispondere…quel che sapeva era che stava male, come non lo era stato mai,quella donna aveva preso il suo cuore spremendolo fino all’ultima goccia,come avrebbe sicuramente detto Baglioni,per poi lasciarlo lì,secco ed arido,senza più motivo di continuare a battere.Si era definito un amico adottato,incredulo aveva pronunciato quelle parole,era la seconda volta in cui si trovava in quella indefinibile situazione ed ironia del caso,sempre in una stanza d’ospedale,prima quella di Camilla e ora quella di Carmen e Livietta…si sentiva come un uomo in cerca di asilo,un naufrago in un isola desolata e dispersa,come una nave senza il suo capitano,come un forziere senza preziosi,come un uomo senza nazionalità…insomma,tutto e niente.Io chi sono?Gaetano Berardi,si su questo non c’erano dubbi,ma per Camilla che ruolo aveva?In quella che stesso lui aveva definito “grande famiglia,famiglia allargata” chi era?Cosa rappresentava?Da tempo chiedeva a quella che aveva considerato sua una denominazione per loro,non erano un coppia ma potevano diventarlo,ma di una cosa era sicura,non erano amici,amici mai.Mandando a quel paese le sue definizioni,aveva deciso di rappresentare questo:”un amico adottato”,ancora ride se ci riflette,poteva essere preso,considerato e poi lasciato lì,in un corridoio,senza un briciolo di spiegazione…se alla famiglia e a Camilla andava bene,poteva essere adottato,altrimenti relegato al ruolo di semplice amico della mamma o peggio ufficiale di polizia che si occupa del caso,anzi dei casi,in cui la mamma-nonna libera e indipendente,si era imbattuta per caso…sempre questo maledetto caso...forse cercava una reazione di Camilla dopo aver detto una simile baggianata,ma come se nulla fosse,ho ricevuto l’unica risposta che non avrei mai voluto…un sorriso e un cenno di approvazione con la testa…forse ho visto male,non può essere vero…e invece lo è.
Resistere di più sarebbe stato impossibile,nemmeno in rodeo avrebbe continuato a farlo.Si diresse verso l’uscita e lasciò quello che gli aveva spezzato il cuore e ora si trovava a girovagare per la città senza sapere cosa fare e nemmeno da chi tornare,ora che nessuno lo aspettava per il bacio della buonanotte,per un ultimo bicchiere da bere,o per una notte d’amore,non c’era nemmeno Tommy e questo rendeva tutto ancora più complicato.
Prima di allora l’unica cosa che gli pesava nel petto era la consapevolezza di non riuscire mai a poter stare con lei perché c‘era una famiglia in gioco,una figlia,un marito,un impegno da mantenere,un equilibrio da gestire,adesso c’erano dei macigni impossibili da spostare:l’inutilità,la mancanza di certezze,la solitudine,i ricordi che gli appannavano la vista e gli velavano gli occhi con mille lacrime che proprio non avevano la forza di scendere-Un dolore freddo come un rasoio per un altro giorno che nasce, muoio, muoio, muoio-,la cosapevolezza di non essere stato abbastanza,la paura di averla persa e il terrore di essere stato solo un passatempo per la donna che lui ama da una vita intera.Era il suo primo vero piccolo grande amore,era il suo cielo e il suo orizzonte,tutto quello che ha sempre desiderato ma che non ha mai potuto avere fino a parecchi mesi prima,avevano vissuto dei momenti indimenticabili e staccarsene era diventata un’impresa.La sua gelosia forse l’aveva spaventata e allontanata,non si sentiva pronta,ma Gaetano si dannava,quel mostro verde era tutto frutto della mancanza di certezze,della paura di perderla e peggio ancora,che lei non l’amasse davvero,che fosse solo un sogno,un'unica grande bolla di sapone che da un momento all’altro sarebbe scoppiata,lasciandolo lì,disteso senza più amore,senza più nulla,svuotato.Un circolo vizioso e continuo…aveva paura e di conseguenza cercava di ottenere risposte dalla sua Camilla,arrivavano battute ironiche o sdramatizzazioni e lui era sempre più insicuro,continuava a chiedere,voleva semplicemente delle risposte che continuavano a non arrivare,cercava di farle capire che lui voleva qualcosa di serio,che le avrebbe messo l’anello al dito in quello stesso istante,ma lei sembrava non capire,o forse capiva ma aveva paura del futuro con lui,non riusciva a vedere se stessa dopo qualche mese,figuriamoci sposata,non era Gaetano il problema,era lei che in quel momento aveva bisogno di felicità e di benessere,aveva bisogno di lui,ma anche di tempo,se solo glielo avesse spiegato…lui forse non sarebbe impazzito di gelosia e avrebbe capito,ma il destino è sempre in agguato e Renzo aveva deciso di tornare alla carica,proprio nel momento più sbagliato,senza certezze Gaetano era sempre più vulnerabile,un gesto di Renzo ne generava un altro ma di Gaetano e così via,innescando una bomba in Camilla che si sentiva sempre più alle strette e che non riusciva a trovare una soluzione,si sentiva sempre più bloccata ed era arrivata anche ad affermare che lei e lui non erano una coppia e il povero vicequestore da quel momento non sapeva più che pesci prendere,non sapeva come definirsi ancora più di prima,lui l’amava e sentiva di appartenere a lei,non erano una coppia,non erano amici….e cos’erano?Due persone che sono attratte l’uno dall’altra,con una grandissima passione,che non riescono a resistersi e quindi finiscono a letto insieme…no non era quella la spiegazione,ma Gaetano si chiedeva perché lei non riuscisse ancora a dirgli che l’amava o a chiamarlo amore.Si sentiva frenato da Camilla,come se qualsiasi cosa facesse non andasse bene,impotente,ecco quello che era…ma una cosa gli era chiara,non sarebbe più riuscito a vivere senza di lei,e nemmeno avrebbe voluto.
L’arrivo di Michele aveva stravolto tutto,Gaetano non sapeva nemmeno chi fosse ma si era subito reso conto di una certa sintonia tra quell’uomo e Camilla e non riusciva a trovare un motivo,lei era strana,i loro sguardi lo erano e gli occhi del vicequestore durante l’interrogatorio trasmettevano la gelosia e la pura e semplice paura di vedersi il mondo crollare sotto i piedi e la donna che ama lontano da lui.Era scoppiato,aveva risposto male anche alla persona più importante della sua vita,ma quello era niente in confronto alla rabbia e alla sofferenza più pure che aveva provato mentre quell’insensata testimoniava il falso,forse non era nemmeno la testimonianza in sé ad averlo sconvolto ma gli occhi-Voglio andar via
da quei tuoi occhi che tirano sassi-  con cui gli aveva riferito che avevano passato tutta la notte insieme,provocandolo con quel sorriso che lui non riusciva nemmeno a sostenere,senza pensare al dolore che gli stava provocando,era la prima volta che dichiarava il falso e questo pesò molto al vicequestore e fece reagire male anche Torre,si era messa in un grosso guaio per Michele,ma chi era questo Michele?!Arrivò a coalizzarsi con Renzo,si era ridotto davvero male se era capace di ciò,ma grazie a lui aveva scoperto che Michele era stato il primo grande amore di Camilla che nell’ultimo periodo era sempre più raggiante e sexy,sembrava ringiovanita,ma poteva essere davvero merito di Michele,dell’ultimo arrivato?No,se era innamorata, poteva esserlo solo di Gaetano e forse questa convinzione lo fece andare avanti fino all’ultimo bacio,prima che andasse a festeggiare l’innocenza del primo amore,prima che lo lasciasse da solo in macchina…aveva tradotto quel bacio come un gesto positivo:”Voglio te,ma ora credo che sia meglio che riprenda la mia vita tra le mani per poi condividerla pienamente con te” ma tutte le sue illusioni si erano spezzate davanti a quella maledetta macchinetta del caffè…voleva essere libera,poteva anche capirla ma quel “vi voglio bene” ha completamente bloccato il suo cuore e la sua mente,- Dimmi che cos'è che ci hanno fatto dimmi cosa c'è che io non so perché tutto è finito come cenere in un piatto-l’ha reso al pari di Renzo e questo non poteva proprio accettarlo,voleva solo un confronto con lei,voleva un minimo di rassicurazione e ne era sicuro,l’avrebbe aspettata per altri 10 anni…Dopo il sorriso su “amico adottato” non ce l’aveva più fatta e camminando per Torino aveva deciso,sarebbe andato via per un po’-Voglio andar via i piedi chiedono dove ma via-,non sapeva ancora dove e nemmeno per quanto tempo,ma lì non poteva rimanere.
Tornò a riprendere la macchina verso l’alba,si diresse a casa sperando di non incontrarla e una volta arrivato prese un trolley e iniziò a riempirlo di vestiti,senza far caso ai capi che buttava dentro,chiuse tutto,porte,finestre e come ultima cosa ritornò nella sua camera da letto e il cuore gli fece un brutto scherzo,vide se stesso e Camilla su quel letto abbracciati la mattina dopo la loro prima volta,vide gli occhi di lei così brillanti e pieni di gioia e vide i suoi di occhi,socchiusi che non credevano a quello che era successo,Gaetano chiuse gli occhi ma gli scherzi continuavano,ora si stavano facendo il solletico e tutto finiva con un “Basta,basta Gaetano”,lei che rideva di gioia con le mani alzate in segno di resa,io che la prendevo dai fianchi e la stringevo forte sopra di me….andò in cucina ma continuava a vedere lei che apparecchiava,lei che apriva il frigo in piena notte e mangiava cioccolata,lei alla finestra con la sua camicia che le arrivava appena sotto i fianchi,così non poteva andare avanti,arrivò all’entrata e dulcis in fundo,rivide lei che gli chiedeva una camomilla,lui che la attraeva a sé,si spostò quasi come se quelle due visioni fossero reali e si appoggiò al muro,fino ad arrivare a terra,con la testa tra le ginocchia e le lacrime che scendevano senza la forza di arrestarsi,rimase in quello stato ore ed ore,fino a quando decise che era arrivata l’ora di chiudere tutto e andarsene-Voglio andar via da te, che goccia a goccia hai spremuto il mio cuore e dagli straccivendoli ricomprare quel che resta del mio amore e andare via-,chiamò Torre e gli disse che sarebbe sparito per un po’,ma cercò di rassicurarlo,entro breve gli avrebbe fatto sapere dove si trovava ma gli fece promettere di non dire nulla alla Prof.
Arrivò velocemente alla stazione e si diresse verso il suo binario,aspettando il treno che era in arrivo,non gli importava la meta,gli andava bene qualsiasi posto,doveva solo avere un requisito,essere lontano da lei-Voglio andar via i sogni cercano dove ma via anche all'inferno ci sarà qualcuno a farmi compagnia-.
Salgo sul treno senza guardarmi indietro gli occhi non avrebbero retto un minuto di più,esattamente come quando mi stavo per imbarcare per il volo direzione Praga,mi sentivo pietrificato e ora ancora di più-Gli occhi come due pezzi di vetro tu non sei come ti credevo io-Camilla chi sei?Cosa sono io per te?Cosa sono stato?Cosa siamo stati insieme,tu sei come io ti credevo,non può essere altrimenti,tu mi ami ma non lo vuoi ammettere,hai paura,io non ho più la forza di combattere ora,mi ha risucchiato tutto,la voglia di lavorare,di piangere,di urlare,di baciarti,di sposarti,ora mi sento vuoto e solo,solo senza di te,seduto su questo stupido treno,diretto verso una stupida meta che non mi aiuterà a dimenticarti e non so nemmeno se è questo quello che voglio fare,so solo che l’amore mi ha dato tante energie ed ora me le sta togliendo….alla speranza corrisponde stessa quantità di delusione se non doppia dose…e ora io non ne posso più,prima averti era un sogno,ora ritrovarti sembra un’utopia-Un dolore e un lampo di fuoco rosso dentro a questo amore che io non posso, io non posso più-.
Camilla aveva passato la notte in ospedale vicino alle sue perle ma la mattina il primo pensiero era stato per Gaetano e a come si era definito..”amico adottato”,ma come gli è venuto in mente,stupida io che non rettificato,quale amico,quale adozione,glielo avevo anche detto che non eravamo amici…che cosa ho combinato?Cosa hai combinato eh Camilla?Guardava la bimba e ripeteva questa domanda,la sua unica risposta fu un grande e radioso sorriso,o qualcosa che ci si avvicinava.Si diresse in commissariato,direttamente nell’ufficio di Gaetano ma Torre la fermò:
“Professorè buongiorno,cosa ci fate a prima mattina qui?Non dovreste essere con le vostre donne?”
“Buongiorno Torre,le ho lasciate in ottime mani,in realtà cercavo Gaetano”-arrivò subito al dunque,non aveva voglia di perdere altro tempo.
“Se ne è andato,a causa vostra”-il tono di voce più sprezzante che avesse mai sentito uscire dalla sua bocca,nemmeno Torre se ne capacitava.
“Cosa?-quasi urlò Camilla,tanto da far voltare mezzo commissariato-e dove è andato?”
“Non lo so nemmeno io,non me l’ha voluto dire,ma mi ha raccontato tutto,come avete potuto?”
Camilla si sentì morire,era colpa sua e della sua indecisione se Gaetano aveva preso quella decisione,avresti dovuto capirlo prima Camilla,si continuava a ripetere.
“Io vado a cercarlo,non può essere andato lontano e certamente non credo sia partito di notte-se solo fossi rientrata a casa forse l’avrei sentito e avrei potuto fermarlo-.
Corse fuori senza nemmeno salutarlo,prese la macchina ed iniziò a guidare senza meta,le si accese una lampadina e si precipitò alla stazione,Gaetano odiava prendere gli aerei ed era convinta anche che non avesse deciso di allontanarsi davvero molto e che volesse del tempo per ragionare.Arrivò ai binari e cominciò a guardarsi intorno,del suo Gaetano nemmeno l’ombra,salì su ogni treno,cercandolo come una disperata senza trovarlo mai...continuò la sua ricerca e la sua attenzione venne attirata da un treno in partenza,era convinta che fosse lì e si mise a correre fino a raggiungere la testa del treno.
Devo convincermi pero'
che non è nulla
ma le mie mani tremano...
in qualche modo io dovrò
restare a galla...
Baglioni nelle orecchie a tutto volume,non voglio nemmeno rendermi conto di quando il treno partirà,resterò con gli occhi chiusi ad aspettare,senza sentire nulla,vedendo solo il buio,quello in cui lei mi ha lasciato,non c’è nemmeno una luce in quest’oscurità,niente a cui io possa aggrapparmi…
Mi sembra già che non potrò
più farne a meno
mentre i minuti passano...
Il tempo scorre,inesorabile,non mi sento più lo stesso,so che non potrò fare a meno di lei ma so che ora non sono più capace di resistere vicino ma lontano da lei…così vicini ma così distanti.Sento la terra tremare sotto i piedi,le mie certezze vacillanti già di loro,svanire,sto portando con me solo il mio corpo,perché la mente e il cuore li ho lasciati da lei,nelle sue mani,spero in custodia temporanea….
“Forse domani correrò
dietro il tuo treno
tu non scordarmi mai...
com'è è banale adesso...”
Baglioni mi sta colpendo dritto al cuore e pensare che metaforicamente io sto correndo da anni dietro quel treno che sembra non avere stazioni destinate a me,almeno fino ad adesso no…chissà un giorno,forse…Me ne vado ma tu ricordati di me,non permettere a nessuno di cancellarmi,che desiderio stupido il mio,tu mi hai allontanato da te,forse sei tu a voler dimenticare…
Apro gli occhi di scatto e vedo qualcuno correre verso la testa del treno,una donna mi sembra,ma da qui la figura non è ancora ben definita…
Amore bello come il cielo
bello come il giorno
bello come il mare amore...
ma non lo so dire.
amore bello come un bacio
bello come il buio
bello come Dio
Non riesco a credere ai miei occhi,quella è Camilla,sta correndo,forse mi sta cercando,un amore bello come il nostro può mai finire così?Le mani incollate al vetro,lacrime che ormai scorrono senza sosta,Gaetano basta farti del male,devi andare avanti,mentre torna a sedersi,i loro sguardi si incrociano,entrambi con gli occhi lucidi,entrambi con le lacrime che sfuggono dal loro controllo…Camilla,come ti amo,solo io posso saperlo….
Camilla corre,corre…fino a raggiungere la testa,cerca di guardare all’interno dei vagoni,sta cercando disperatamente Gaetano,ora che lo stava per perdere davvero si rese conto dei suoi sentimenti,quella maledetta paura l’aveva frenata,si stava innamorando di lui,da molti ormai ed ore ne era certa…lo amava.Nella testa una canzone non la lasciava mai ….
Amore mio
non te ne andare...
perché è cosi'
no non è giusto
se è cosi' se te ne vai
se te ne vai...perché è cosi'
perché finisce tutto qui
Non poteva andarsene,non ora che lei aveva finalmente capito,che forse finalmente era pronta a buttarsi….a lasciarsi andare,la sua libertà era poter amare Gaetano liberamente senza il giudizio di nessuno,la sua libertà non voleva dire vivere senza di lui,ma vivere con lui fino alla fine….se solo l’avesse capito prima,se solo non si fosse spaventata e gli avesse detto delle sue paure…
Ad un tratto incontro i suoi occhi,entrambi stiamo piangendo….
E fare finta, che ne so
di essere matto
piangere urlare e dire no...
non serve a niente, già lo so
è finito tutto...
Vorrei urlare al mondo quanto ti amo,ma non servirebbe a nulla,ci guardiamo quasi come se fosse l’ultima volta e forse così è,sei arrivata tardi amore mio,non ho la forza nemmeno più di amarti ora.Sarò matto ma ormai ho anche paura di amare.
E se tu caso mai...
ma non mi sente adesso...
Il treno parte e io corro,corro come se non ci fosse un domani…
Ed io la osservo,piangendo sempre più…
“GAETANO,FERMATI,TI PREGO”
Vedo le sue labbra muoversi ma non riesco a capire…
“GAETANO,NON LASCIARMI SOLA,TI PREGO”
Credo di star per fermare il treno,un dolore atroce nel petto.
“GAETANO, IO TI AMO….TI AMO,TI AMO”
Il treno ormai è lontano ma nelle loro teste la stessa frase della stessa canzone:
Ti presento
un vecchio amico mio
il ricordo di me
per sempre e per tutto quanto il tempo in questo addio
io mi innamorerò di te
Gaetano la vede urlare,riesce quasi a sentirla urlare e piangere…un giorno forse ci sarà un posto per noi nel mondo….”Ti amerò sempre amore mio”….
Camilla scoppià in lacrime,si accascia a terra,sussurrando un ultimo “Ti amo”,prima di lasciar libero sfogo alla sua sofferenza e alla sua paura,al suo amore per la prima volta.-Ti riporterò da me,lo giuro,fosse l’ultima cosa che farò,questo il suo ultimo pensiero-.





Angolo autrice:
Da domenica mattina avevo questa storia in mente ma dopo la puntata si è evoluta in questo modo,spero vi piaccia,lo so non c'è un lieto fine totale,ma mi sarebbe piaciuto questo come finale aperto.Un bacio 
  
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