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Autore: EmilyHerondale    21/10/2015    2 recensioni
Jace e Clary si conoscono sin da piccoli, sono innamorati l'uno dell'altra dalla prima volta che si sono visti, ma non sospettano minimamente che il loro sentimento sia ricambiato, ma un giorno una domanda arriva inaspettata.
Dal primo capitolo:
– Verrò con te solo se mi prometterai che quando saremo più grandi ti allenerai con me- lui sorrise –Va bene Morgenstern, mi allenerò con te- -Promettimelo- lui rise –Va bene, va bene te lo giuro sull’angelo- cosi ridendo, uscirono insieme da casa.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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26- ATTESE, PRESENTAZIONI E RINGRAZIAMENTI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Clary era dinanzi alla porta della camera di ospedale che ospitava la sua famiglia.
 La sua famiglia, tre vittime della guerra scatenata da suo fratello.
Tirò un respiro profondo, ma non trovò la forza di abbassare la maniglia della porta che la separava dai suoi genitori e da suo fratello, Tessa aveva detto che le condizioni di tutti e tre erano abbastanza stabili e Catarina l’aveva invitata a dare un occhiata ed a parlare con loro per affrettare la guarigione, ma ora che si trovava dinanzi a quella porta lei semplicemente aveva perso tutto il coraggio, non poteva, non ci riusciva.
-Clary…- l’alito di Jace le aveva solleticato il collo –Che fai? Non entri? – quella domanda le fece girare il capo verso il suo ragazzo -Jace, se lì dentro ci fosse la tua di famiglia, tu entreresti? - -Si, se ci fossi tu a tenermi la mano- lei sorrise e gli prese la mano –Allora la clausola c’è, Herondale- -Sai com’è ho la fidanzata più bella del mondo, mi sembrerebbe un peccato non portarla con me ovunque per sfoggiarla- Lei rise –Neanche fossi la tua nuova borsetta- a quel punto lui le prese la mano ed aprì la porta entrando per primo.
 
 
 
 
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Stephen e Celine erano appena entrati alla Basiliade quando videro Clary e Jace estremamente vicini, si guardarono negli occhi e di comune accordo decisero di nascondersi dietro l’angolo adiacente e di ascoltare la conversazione.
-Che ne dici, entro quanto se la porta all’altare? – disse Celine con un sorriso da orecchio ad orecchio
-Prima dei diciotto, sicuramente-  Rispose Stephen
Si guardarono per poi darsi il cinque e ridacchiare tra loro.
-Entro quanto un nipotino? –
-Spero molto, ma molto dopo il matrimonio…Sai, sono e sarò sempre troppo giovane per essere nonno- Celine roteò gli occhi –Come no, false speranze, caro marito-
 
 
 
 
 
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Valentine, Jocelyn e Jonathan erano sotto effetto di incantesimo, stesi sui letti di una camera completamente bianca, pareti, lenzuola, letti... Bianco, bianco, bianco.
Il tocco di colore che più saltava all’occhio erano i capelli rossi di Jocelyn.
Jace sentì Clary stringersi al suo petto –Hey, parla con loro, Tessa e Catarina hanno detto che si riprenderanno, tua madre è quella meno grave, considerando che non ha ricevuto un colpo mortale o una runa di conversione inventata da una certa persona qui presente-
Clary alzò la testa dal suo petto e lo guardo quasi a chiedere conferma, lui le sorrise sicuro, lei lo baciò –Ti amo, Jace, grazie per quello che stai facendo per me- Poi si staccò da lui e si diresse verso i suoi familiari
 –Sono sicura che mi possiate sentire, spero di potervi avere presto a casa, in questi giorni sto stando un po’ dai Lightwood, un po’ dagli Herondale per poi tornare a dormire a casa, sembra troppo vuota senza di voi, mi mancate, vi voglio bene, anche a te Jonathan anche se non ci sei mai stato spero di poter condividere con te quello che si condivide con un fratello, Tessa e Catarina dicono che state bene ed io mi fido perché sono due stregone, ed anche perché non mi hanno mai mentito, vi riprenderete, spero che sia così, Jace lo spera perché un domani vorrebbe due suoceri da temere ed un cognato con cui scherzare, tutti lo sperano perché siete parte di una grande famiglia, Luke si è già ripreso, è sveglio ed è qui alla basiliade, spera di sentire lo stesso dei suoi due migliori amici. Tornerò domani, ve lo prometto-.
Jace prese la mano di Clarye la condusse verso la porta sorridendole –Chi ti ha detto che voglio due suoceri da temere? Sinceramente non tengo al fatto che mi spacchino la faccia il giorno in cui dirò ‘hey, Signor Morgenstern, adesso è molto importante che ricordi che ho sposato sua figlia, quindi ho tutto il diritto di dirle che diventerà nonno’, seriamente, ci tengo alla mia faccia, poi ora potrebbe avvalersi dell’aiuto di Jonathan…Ricordami di dirlo prima a tua madre, quando sarà- Clary rise.
-Si mia madre, che lo dirà a mio padre che prima vorrà spaccarti la faccia ma che si farà addolcire dalla voce di mia madre che gli suggerirà la visione di un bel bambino con i tuoi occhi-
-E con i tuoi Capelli- Nel frattempo i due erano usciti dalla Basiliade, mano nella mano sorridenti –Si, si magari tra un paio di anni, se no tuo padre impazzisce- i due scoppiarono a ridere –Allora Signor Herondale, programmi per il pomeriggio? - -Veramente una passeggiata non ci starebbe male, ho voglia di stare con te, da solo, e di non fare nulla se non tenerti la mano- -Ottima idea-.
 
 
 
 
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Jamie ebbe solo il tempo di rientrare in casa di Stephen e Celine che Jem lo chiamo –Jamie? Jamie sei tu? - -Si, Zio Jem, sono io- -Bene, vieni in cucina- Jamie attraversò il salone per entrare nella cucina –Dimmi zio Je…- dinanzi a lui una ragazza sui diciassette anni, come lui, accompagnato da una ragazzina che sembrava averne più o meno dodici, Jem sorrise – Jamie loro sono Cordelia ed Emma due mie nipoti, non sono mai state ad Alicante e ti volevo chiedere se potessi accompagnarle a fare un giro- James era imbabolato, Cordelia aveva i capelli rossi,  gli occhi scuri, la pelle come porcellana andava a formare dei tratti delicatissimi, i tratti di una donna, Jem continuò a parlare –Se non ne hai voglia potrei chiedere ad Anna, Alex…- -No, no, non ti preoccupare accompagnerò Emma e Cordelia in giro per Alicante con molto piacere-.
 
 
 
 
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-Alec, muoviti dobbiamo andare dal Console- Isabelle chiamò il fratello per quella che le sembrò la milionesima volta, Simon e Magnus li aspettavano in piazza dell’Angelo per andare alla Guardia, dovevano presentare il primo a Jia ed Imogen e richiedere le cerimonie parabatai.
Isabelle continuava ad andare avanti ed indietro per il corridoio insieme a Max, suo fratello stava diventando peggio di Jace, ultimamente era sempre in ritardo, anche quando si trattava di Magnus.
Finalmente i due Lightwood lo videro scendere le scale accompagnato da Anna e Christopher –Allora, ragazzi ci vediamo più tardi, il tempo di sbrigare queste commissioni e magari usciamo a fare un giro- salutò i cugini sorridendo e poi si rivolse ai fratelli –Allora, andiamo? - -Si, le nostre ‘commissioni’ chiamano-.
Uscirono dirigendosi in piazza dell’Angelo, lì Simon e Magnus già lì aspettavano –Alec, eccovi, finalmente, Seamur iniziava a diventare noioso- -Il mio nome è Simon- -Hai ragione, Sacheverell- -Sul serio? Ricordi Sacheverell e non Simon? – Simon guardava Magnus con fare interrogativo, a quel punto Izzy lo prese sotto braccio e si diresse verso la Guardia ridendo.
Il Console li accolse con un sorriso –I ragazzi Lightwood, a cosa devo questa visita? - -Console, Inquisitrice, siamo qui prima di tutto per presentarvi Simon Lewis, un cacciatore, vissuto fino ad ora tra i mondani- Jia iniziò ad osservarlo con più interesse, i tratti orientali sorridenti –Piacere di conoscerti Simon spero tu ti stia trovando bene, potrai frequentare i corsi all’Accademia in maniera tale da imparare le nostre tradizioni, i metodi di combattimento e tutto quello che c’è da sapere- detto questo gli strinse la mano.
-C’è altro? – Chiese Imogen Herondale.
-In realtà si, Signora Herondale- disse Alec – Siamo qui per richiedere due cerimonie parabatai-
-Tra Chi? - -Tra Clarissa Adele Morgenstern e Isabelle Sophie Lightwood- disse Izzy –E Alexander Gideon Lightwood e Jonathan Christopher Herondale-.
Le due donne si guardarono e poi si sorrisero.
-Bene, siete in lista- disse Imogen.
-Jace e Clary, sempre in mezzo- disse Jia iniziando a ridere.
-Beh, prima di dire così aspettate che vengano a chiedere di sposarsi- disse Simon
-O che causino la fine del mondo- S’intromise Magnus.
 
 
 
 
 
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Era da poco calata la sera e James era ancora in strada con Cordelia, avevano riaccompagnato Emma dai Blackthorn e poi avevano continuato a camminare per tutto il pomeriggio chiacchierando del più e del meno, ridendo tra loro.
Si fermarono nel vialetto della casa in cui allogiava la famiglia Carstairs –Grazie mille, Jamie- -Di niente- -Ma va, so di averti rovinato i piani per il pomeriggio-
-Io non avevo nessun piano, anzi mi ha fatto piacere-
-Magari potremmo…- dissero all’unisono –Prima le donne- James le diede la precedenza
-Pensavo che potremmo vederci qualche altra volta- Cordelia arrossì.
-Lo pensavo anche io, domani? –
-Domani-
-Buonanotte Cordelia-
-Buonanotte Jamie- detto ciò gli diede un bacio sulla guancia, James le prese la mano.
-Cordelia, aspetta…-
-Cosa? –
-Niente-
A quel punto la rossa si avviò su per il vialetto, bussò alla porta, le aprì il fratello, Alastairs.
James rimase lì fermo, a guardare la porta che si chiudeva.
 
 
 
 
 
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Jace e Clary erano arrivati da poco fuori la casa di lei.
-Che fai entri? –
-Non so-
-Posso convincerti in qualche modo? – Clary fece la faccia da cucciolo
-Va bene, stasera cucino io- risero entrambi.
Ebbero solo il tempo di entrare in casa che Tessa bussò.
-Zia Tessa, cosa succede? –
- Clary, tua madre si è svegliata e tuo padre e tuo fratello hanno avuto un netto miglioramento-
 
 
 
 
 
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Dopo la Guardia Magnus ed Alec rimasero da soli –Alec ho trovato un incantesimo per Max, migliorerà il suo stato fisico, lo renderà più forte-
Alec rimase senza parole e preso dalla foga lo baciò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ANGOLINO DI EMILY:

Hola chicas, perdonatemi per l’estremo ritardo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, cosa ne pensate di Cordelia?
E dei vari risvolti?
Ringrazio chi leggerà, recensirà e chi segue\ha tra i preferiti\ tra i ricordati la mia storia, vi lascio con un bacio, Emily.
   
 
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