Assassino. Lo leggi negli occhi di Scott, velati dalla pioggia. Dalla delusione. Eri il suo migliore amico e lo hai tradito, hai tradito tutto quello in cui credeva.

Assassino. Lo hai letto negli occhi di tuo padre, quella notte di tanti anni fa. Lo hai letto nel suo sguardo distrutto quando eri in corridoio e gli sussurrasti che non avevi fatto nulla, nulla a parte piangere mentre qualcosa emetteva dei suoni acuti.

Assassino. Come quando hai ucciso Allison. Come quando Lydia urlò e tu crollasti a terra, a metà corridoio, sfinito. 

Chi hai salvato, Stiles?

Tu non sei come Scott. Tu sei un assassino. Tu hai ucciso, lo hai fatto tre volte, e ogni volta era peggio della precedente. Hai fatto male a delle persone, a tante. 

Hai ferito tuo padre. 

L'hai lasciato solo. Hai fatto in modo che tua madre non ci fosse quando aveva bisogno di lei, quando beveva tanto da vomitare tutta la notte e tu te ne stavi rannicchiato nel letto e provavi a non respirare.

L'hai ferito. L'hai quasi ucciso, quando cominciasti a star male anche tu. Per colpa tua si è indebitato, ha pianto, ha avuto paura. Ha provato quel terrore da cui giurasti che l'avresti protetto.

Ma come puoi proteggere qualcuno se non riesci a salvare nemmeno te stesso?

Hai ferito anche Scott. L'hai fatto tante volte. Certo, l'hai anche salvato. Ma quanto conta in confronto alle volte che sei stato tu a cedere, a piangere, a tremare, a crollare? Quante volte l'hai salvato? Quante volte, invece, è stato lui a salvare te?

E poi hai ferito Lydia. 

L'hai messa in pericolo, non sei riuscita a salvarla in tempo. Sei sempre arrivato tardi, con lei. Dovevi correre più veloce, respirare più piano, essere più forte. Lydia ti ha aiutato e tu non sei stato in grado di aiutare lei.

E cos'hai adesso, Stiles? Cosa sei?

Hai ucciso, ferito, spaventato. Sei stato un mostro e poi un bambino e poi ancora un mostro. E alla fine sei diventato un assassino. Hai perso il tuo migliore amico, tua madre, Lydia. Perderai tuo padre, in ospedale. Perderai tutto.

Hai già perso tutto.

Chi ti salverà, adesso?